Siria. Dopo quasi nove anni di guerra sarà un altro Natale drammatico per i bambini

Con la campagna “Non lasciamoli soli” di Ai.Bi. potrai alleviare almeno in parte le sofferenze di queste famiglie e dei loro piccoli

La vigilia di Natale è un momento speciale per molte famiglie e in molte case. Tuttavia c’è un posto nel mondo in cui, questo giorno, sarà un’altra giornata difficile. Triste, drammatica e pericolosa. Si tratta della Siria, dove un conflitto che dura ormai da otto lunghissimi anni non da tregua a nessuno. Anche e soprattutto agli elementi più fragili della società: i bambini.

Nel 2019, a otto anni e otto mesi dallo scoppio delle ostilità, solo da gennaio a settembre sono state registrate dalle Nazioni Unite ben 1.792 violazioni ai danni di minori: omicidi, ferimenti, attacchi contro scuole e strutture sanitarie, ma anche reclutamenti forzati, come quelli dei gruppi jihadisti che inseriscono i bambini tra le loro fila, insegnandogli a combattere.

L’omicidio e la mutilazione sono i principali oltraggi contro i minori nel Paese mediorientale. Lo scorso anno, 1.106 bambini erano stati uccisi nei combattimenti – il numero più alto in un solo anno, da quando la guerra ha avuto inizio. Questi sono solo i casi verificati dalle Nazioni Unite: i numeri reali, purtroppo, potrebbero superare di molto queste cifre.

Ai.Bi. – Amici dei Bambini è tra le realtà non governative che operano in territorio siriano, dove è presente ormai dal 2013. Con la campagna “Non lasciamoli soli”, Amici dei Bambini, in collaborazione con i partner siriani, realizza interventi di prima e seconda emergenza in Siria fornendo supporto alimentare e psicologico e sostenendo l’avvio di attività di auto-sostentamento per le donne capofamiglia che, rimaste sole, devono provvedere ai loro figli e agli anziani.

Questo Natale, con un semplice gesto, anche tu puoi contribuire ad alleviare le sofferenze di queste vittime innocenti. I bimbi siriani ti stanno chiamando. Non lasciarli soli.