Abbing, da bambina abbandonata in orfanotrofio, perché albina, a fotomodella

Dopo essere stata abbandonata in un orfanotrofio per una malformazione, ora Abbing è una fotomodella di successo e simbolo di sensibilizzazione sull’albinismo

Abbing è nata in Cina, in un periodo in cui vigeva la politica del figlio unico.
A causa del suo albinismo, una condizione genetica che le conferisce una pelle candida, dei capelli bianchi e degli occhi chiari, era stata abbandonata alla nascita in un orfanotrofio.
L’albinismo, infatti, è ancora considerato un tabù in Cina.

I primi anni in orfanotrofio

Abbing ha trascorso i primi anni della sua vita in un orfanotrofio, dove ha sofferto di solitudine e di mancanza di affetto. Ma la sua vita è cambiata quando è stata adottata da una coppia americana, che le ha dato una nuova famiglia e una nuova opportunità. Abbing si è trasferita negli Stati Uniti, dove ha scoperto il suo talento per la moda e la fotografia.

La carriera da fotomodella

Abbing ha iniziato a posare per vari marchi di moda e a collaborare con importanti riviste, come “Vogue”. La sua bellezza particolare e il suo stile unico hanno attirato l’attenzione del pubblico e dei media, che l’hanno definita una vera e propria icona di stile. Abbing ha saputo sfruttare la sua diversità come un punto di forza, mostrando al mondo la sua personalità e la sua autostima.
Ma Abbing non si è limitata a essere una modella. Si è impegnata anche a sensibilizzare il pubblico sull’albinismo, una condizione che colpisce circa una persona su 20 mila nel mondo.