Ai.Bi. pronta ad accogliere in Italia tre case famiglia con i loro educatori

L’Associazione, presente in Ucraina fin dal 1999, ora, nell’ambito della campagna “#BAMBINIxLAPACE” sta reperendo altre idonee strutture per accogliere gruppi di minori accompagnati dai loro educatori

In Ucraina, prima della guerra, si contavano circa 100 mila minori ospitati negli istituti ucraini. Di questi – ha riferito Griffini in una intervista ad Agensir: “Chi aveva una famiglia è tornato con i genitori per andare via insieme. Molti, infatti, non sono abbandonati, ma vivono in famiglie indigenti e, per evitare l’abbandono, vanno in istituto come sostegno alla famiglia”

La richiesta dei servizi sociali di accogliere in Italia i minori degli istituti

“Ma la guerra ha cambiato le urgenze e, ora, è importante fare in modo che questi nuclei familiari possano trovare sostegno in Italia “Anche da noi stanno arrivando un po’ di minori, alla spicciolata, mentre noi, come Ai.Bi., stiamo aspettando di avere indicazioni precise per portare in Italia minori delle case famiglia con i loro educatori”.
“I servizi sociali ucraini a noi nello specifico hanno chiesto di accogliere in Italia tre case famiglia con i loro educatori, attualmente in Polonia e Moldova. In Italia abbiamo già reperito le strutture e stiamo cercando di capire come portarli qui. Vorremmo evitare loro l’odissea che stanno vivendo le famiglie, con file lunghissime alla dogana”.
I problemi da affrontare però, per fare in modo che questo accada, sono molteplici: “Stiamo notando una mancanza di coordinamento. L’obiettivo è collocare questi ragazzi non divisi in famiglie, ma in gruppi, come sono abituati a vivere”, prosegue il presidente di Ai.Bi.
“Non sappiamo il futuro di questi minori. Noi ci stiamo impegnando con i servizi sociali ucraini a fornire delle relazioni periodiche mensili sull’accoglienza in Italia”, conclude Griffini.

Ai.Bi. – Amici dei bambini ha messo in campo una campagna dedicata alla crisi ucraina: BAMBINIxLAPACE, alla quale chiunque può partecipare scegliendo una delle varie modalità di aiuto e vicinanza alle famiglie e i bambini ucraini. Perché, ora, il loro futuro dipende anche da te”.

EMERGENZA UCRAINA