#BAMBINIxLAPACE. Minori ucraini rifugiati in Moldova: ecco come abbiamo risolto il problema dell’apprendimento della lingua

Grazie alla campagna di adozione a distanza #BAMBINIxLAPACE, i bambini ucraini rifugiati che studiano nelle scuole moldave possono scoprire la lingua e la cultura del paese ospitante in modo ludico e stimolante

Avete mai pensato quanto tempo ci vuole per imparare una lingua? Il rumeno, per esempio.
Per alcuni questo sarebbe un obbiettivo molto ambizioso che richiederebbe un impegno duro e costante. Invece, grazie alle tecniche ed ai principi di apprendimento accelerato, i bambini ucraini che studiano nelle scuole moldave hanno la possibilità di imparare la lingua rumena al volo ed in maniera divertente.
Vale a dire, in tal senso, che una previa preparazione nell’applicazione del concetto di apprendimento accelerato l’hanno seguita prima, presso Ai.Bi. Moldova, gli insegnanti di cinque licei di Chisinau, capitale del paese moldavo, dove siamo entrati con un nuovo progetto, creandovi centri di risorse a misura di bambino. Siccome le suddette istituzioni scolastiche accolgono anche bambini ucraini rifugiati, per loro, come primo momento di socializzazione con i compagni moldavi, è stato ideato questo corso di apprendimento della lingua rumena.

Imparare la lingua e la cultura della Moldova col gioco

Così, all’insegna del gioco e guidati dai loro insegnanti, gli alunni imparano allo stesso tempo, sia la lingua del paese che gli ha accolti, sia gli elementi di cultura generale del popolo moldavo.
A loro meraviglia “le somiglianze sono tante” con la cultura del proprio paese, “ma altrettante le diversità”. E sono proprio le diversità che, insegnate in una maniera divertente, stimolano ancora di più l’interesse dei ragazzi per le cose nuove che loro apprendono volentieri.
Dall’altro lato, due docenti che sono impegnate in quest’esperienza del tutto nuova per il Paese moldavo, opinano che questi metodi di apprendimento accelerato servono come approcci per avvicinarsi al bambino, capire quali sono le difficoltà che riscontra ed intervenire nel momento giusto, con il supporto opportuno.
“È andato tutto molto bene sin dalla prima lezione di lingua rumena. – Racconta una professoressa del Liceo Teorico Neciui Levitki. – I bambini rifugiati sono molto contenti per aver imparato parole nuove, anzi frasi nuove, per poter comunicare con i loro compagni moldavi. Tant’è vero che i piccolini (n. a. – i bambini delle prime elementari) non hanno potuto scrivere, ma hanno parlato abbastanza. Siamo sicuri che verso la fine del corso saranno anche in grado di scrivere.”
“Noi, invece, abbiamo dei gruppi composti solo dai ragazzi adolescenti. Il fatto che il gruppo si sta allargando da un giorno all’altro, parla dell’interesse degli alunni e del loro desiderio di imparare la nostra lingua. Vale a dire che l’anno scorso, hanno chiesto in diverse occasioni se, per caso, potessimo organizzare per loro dei corsi separati di lingua rumena. Allora, per mancanza di possibilità tecniche ci era difficile pensare a questi corsi, ma con il vostro intervento, grazie ai materiali donati, le tecnologie, i giochi, i libri e tutto quello che serve per offrire un’educazione di qualità ai nostri allievi, siamo più che felici per poter soddisfare questo loro desiderio e necessità.” Opina un’altra insegnante del Liceo Teorico Galata.

Le altre attività

Oltre ai corsi di rumeno, in questi Centri di Risorse mirati allo sviluppo del bambino, vengono svolte diverse attività di educazione non formale, di cui il programma di adattamento scolastico per gli alunni della prima elementare, supporto didattico nella preparazione dei compiti, attività ludiche e attività pratiche che aiutano il bambino a valorizzare i propri talenti, avvalendosi delle le proprie potenzialità e risorse personali in questo traguardo di crescita.
L’avvio e l’equipaggiamento dei cinque licei è stato possibile grazie al progetto “Aumentando l’accesso a opportunità di apprendimento formale e non formale sicure, protettive e di qualità per i bambini ucraini, temporaneamente sfollati nella Repubblica di Moldova, e per i bambini delle comunità ospitanti, attraverso i centri di apprendimento a misura di bambino, le Ludoteche ed il Ludobus”. Il progetto viene implementato da Ai.Bi. Moldova in partnership con Plan International e Unicef Moldova e con il sostegno di Education cannot wait.

Un’Adozione a Distanza per i bambini dell’Ucraina

Anche tu puoi aiutare tanti minori abbandonati decidendo di aderire al progetto di Ai.Bi. “Adotta a distanza i bambini in Ucraina”: bastano 0,82 centesimi al giorno.