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Repubblica Democratica del Congo: il Governo ha annunciato la fine del divieto di adozione internazionale

La Repubblica Democratica del Congo ha annunciato la fine del divieto di adozione dei bambini da parte delle famiglie straniere,  durante una giornata organizzata dall’ ente autorizzato francese ’ Vivre en famille’, nella città di Champsecret, piccolo paese del distretto di Orne ( Bassa Normandia). Da questo paesino di mille abitanti, la notizia che migliaia di famiglie in tutto il mondo attendevano da ormai venti mesi. La conferma ufficiale sarà data in una conferenza stampa, che si terrà nei prossimi giorni a Kinshasa

Adozioni in RDC: nessuna comunicazione ufficiale del governo congolese di rimozione della moratoria; la Commissione stigmatizza l’irresponsabile diffusione di notizie non ufficiali e non veritiere

Riportiamo di seguito in versione integrale il comunicato pubblicato dalla Commissione Adozioni Internazionali sul suo sito, in data 17 maggio 2015, in merito alle notizie sul presunto sblocco dei permessi di uscita dei minori adottati da famiglie straniere in Repubblica Democratica del Congo.   Molte famiglie hanno segnalato alla Commissione […]

Da nord a sud le prime domande delle famiglie: riflettori su costi alti e lentezza burocratica. “Perché è così difficile fare un’adozione internazionale?”

Perché costa così caro fare un’adozione internazionale?”, “Qual è il Paese in cui la permanenza all’estero è più breve?” e “L’abbinamento con un bambino viene deciso dall’ente autorizzato o dalle autorità straniere?” Queste sono alcune delle domande inviate da coppie e famiglie accoglienti o che hanno deciso di adottare, all’indirizzo email adozioni@aibi.it o tramite il form.

Terracina (Lazio). Il sogno dei bambini in difficoltà “Regalami una famiglia”…affidataria.

Non l’ultimo modello di iphone, non lo scooter o il capo firmato alla moda. Quello che desidera di più un minore in difficoltà e la richiesta che potrebbe rivolgerti è “Regalami Una Famiglia”. Per soddisfare il suo desiderio, così come quello di tanti altri bambini in difficoltà sabato 16 maggio 2015, dalle 8, nella sede dell’Auditorium di San Domenico nel Centro Storico di Terracina, si terrà il convegno sull’affido familiare “Regalami Una Famiglia”.

Senato. Aldo Di Biagio (Area popolare): “Il tracollo delle adozioni internazionali? La causa non è tanto la crisi economica, ma la farraginosa organizzazione e il modus operandi della CAI”

Le adozioni internazionali non sembrano essere tra le priorità di Matteo Renzi. Il settore, fino a qualche tempo fa fiore all’occhiello del nostro Paese, è in piena crisi, ma finora dal Governo non solo non sono state avviate iniziative di contrasto al calo delle adozioni, ma soprattutto non sono nemmeno arrivate le risposte a quesiti richiesti da politici sensibili. Dopo tre mesi di inutile attesa, nella seduta che il Senato ha svolto il 13 maggio 2015, il senatore Aldo Di Biagio, firmatario dell’interpellanza numero 2-00249, ha preso la parola per sollecitare ulteriormente il Governo a rispondergli.

Kathmandu. Il telefono squilla: “Qui non è arrivato nessuno. Potete aiutarci?” e gli operatori Ai.Bi. vanno dove gli altri non riescono…

“Squilla il telefono e ci dicono ‘Qui non è arrivato nessuno, potete aiutarci?’ Oppure “Ci sono un sacco di bambini che girano fra le macerie ed edifici pericolanti, potete preparare un’area protetta per farli giocare e stare tranquilli?”.  Più o meno ogni giorno negli uffici di Ai.Bi., in Nepal si ripete lo stesso “copione”: squilla il telefono e dall’altro capo della cornetta sono i volontari di altre associazioni o gente comune che chiede aiuto. 

UN SMS BEN SPERATO!

 Cari lettori, in questo tempo di confusione e di riflessione rispetto alla regolarizzazione dell’ingresso dei migranti in Italia, voglio condividere con voi un piccolo successo che vede protagonista uno dei tanti ragazzi accolti in Casa Mosè. L’altra sera mentre saltavo da un canale all’altro della tv e ascoltavo svogliatamente le […]

Fermare la maternità surrogata. Il Forum Famiglie: “L’utero in affitto è un’aggressione schiavistica alla vita umana”

Donne e uomini di diverse origini etniche, religiose, culturali e socio-economiche dicono no all’utero in affitto, considerato un abuso dei diritti umani delle donne e dei bambini. A metà maggio 2015, 16 associazioni e 100 personalità provenienti da 18 diversi Paesi del mondo hanno lanciato la petizione “Stop surrogacy now” .

Nepal. Kathmandu: “Le mamme sono più spaventate dei bambini e non sanno più cosa dire loro.” Cosa può fare oggi una famiglia italiana?

“Immaginate di sopravvivere ad una scossa di 7.8 gradi e di dormire per 5/6 giorni sotto una ceratasenza acqua, cibo, elettricità e spesso senza toilette. Riuscite ogni tanto a tornare in casa di corsa a prendere poche cose che vi potrebbero essere utili, come i soldi nascosti in un cassetto o qualche maglione e giacca a vento per la sera, per poi correre a cercare figli e parenti”. A parlare è Silvia Cappelli, cooperante Ai.Bi. in Nepal che i giorni immediatamente precedenti la seconda scossa di terremoto che ha sconvolto il Paese dopo il primo sciame sismico del 25 aprile.

 

 

Milano. Gran finale di “Mettiti nei miei panni”: professor Dix premia la scuola più generosa

Una grande festa all’insegna della solidarietà: dei bambini per gli altri bambini, quelli meno fortunati che non hanno una mamma e un papà che li aspetta a casa a braccia aperte. Quei bambini sostenuti da Ai.Bi.. Amici dei Bambini, organizzazione non governativa attiva in tutto il mondo, che combatte l’abbandono minorile con l’adozione, l’affido e il sostegno a distanza. Premiata la scuola primaria “Sandro Pertini” di Milano.

Kathmandu. “Ora più di prima le famiglie nepalesi hanno bisogno di tutti noi: non lasciamole sole”

E’ un dramma continuo. Qui manca tutto: non servono solo tende, cibo e servizi ma anche un’assistenza psicologica perché la prova cui siamo sottoposti è molto forte. E’ intollerabile, se non insostenibile per chi ha già perso i propri beni lo scorso 25 aprile e ora sta ricevendo questo ennesimo colpo: una tragedia sulla tragedia”. A parlare è Silvia Cappelli, cooperante Ai.Bi. (Amici dei Bambini) in Nepal con l’altra cooperante Fulvia Clerici, in prima linea per aiutare mamme e bambini già dal primo terremoto dello scorso aprile.

Mille e una domanda ed è già Open Day 2015. L’appuntamento di Amici dei Bambini racconta la favola vera più bella che c’è: l’adozione

L’Adozione come non ve l’hanno mai spiegata. C’è un aspetto legislativo che non vi è chiaro? Una domanda a cui finora nessuno vi ha risposto? Una perplessità che vi frena nella scelta di avviare il percorso adottivo? Oppure avete un interrogativo che è sorto nella fase post-adottiva che vorreste condividere con altri? Da oggi i lettori di Aibinews possono inviare domande riguardanti il pianeta dell’ adozione anche in forma anonima, compilando un form: a tutte le domande pervenute verrà data risposta in occasione dell’Open Day di Amici dei Bambini.

Mamma Elisa al suo piccolo figlio brasiliano: “Non fa niente se non sei nato dalla mia pancia: tu sei nato dal mio cuore”

“Dovrebbero vederlo tutti: ha una pelle bellissima, è ricciolino, ha due occhi meravigliosi… sono tutti innamorati di lui” E’ un fiume in piena Elisa quando parla di suo figlio, un ragazzino di 11 anni adottato da Brasile. La felicità di questa mamma è incontenibile e ben rappresenta il senso della campagna #iosonoundono.

Silvia Cappelli (cooperante Ai.Bi.) “E’ stato un lunghissimo minuto di terrore. A Kathmandu la gente è disperata e si prepara a trascorrere un’altra notte tra le macerie”

“La gente è terrorizzata, si chiede quando tutto questo finirà”. A parlare è Silvia Cappelli, cooperante Ai.Bi., Amici dei Bambini, che si trova in Nepal con Fulvia Clerici (l’altra cooperante di Amici dei Bambini), raggiunta a seguito del primo terremoto del 25 aprile. Sentita al telefono, Silvia racconta quel lungo minuto di scossa di magnitudo 7,4 che ha fatto tremare nuovamente il Paese. “Eravamo nella nostra sede Ai.Bi. a Kathmandu – continua  – quando è iniziata la scossa. Per lunghissimi 3 secondi ci siamo guardate negli occhi cercando di capire cosa stesse succedendo: subito dopo Fulvia ha urlato ‘uscite’!!”.

Parbati: “Il mio cuore è a Kathmandu: penso ai miei genitori biologici che magari stanno soffrendo sotto le macerie”

Se penso che la città in cui sono nata e vissuta per circa 1 anno si stia distruggendo a poco a poco  mi viene subito una forte tristezza. Pensate che circa 8 anni fa io ero lì e se non fosse stato per mio papà e mia mamma io sarei ancora a Kathmandu soffrendo per il terremoto”. Questo è uno dei passaggi della lettera scritta da Parbati Lingeri, una bambina nepalese di 9 anni adottata all’età di 1 anno: ora vive in Italia.

Milano. 500 chili di solidarietà: la scuola Pertini vince il premio Dixan. Tutti gratis all’ Expo 2015

Quasi 500 chili di generosità. E’ il primato di cui possono andare orgogliosi gli alunni della scuola primaria Sandro Pertini di Milano che hanno raccolto tutti insieme ben 480 kg di vestiti usati. Bambini che, così facendo, hanno aiutato altri bambini: quelli sostenuti da Ai.Bi. Tanta generosità non poteva passare inosservata: domani, 13 maggio alle 16.30, grande festa! All’Expo Gate, Spazio Sforza i piccoli allievi della scuola saranno premiati con una grande cerimonia.

Il cattivo silenzio sulla Siria

In Siria è in atto una mattanza infinita, mentre l’attenzione del mondo è concentrata sui crimini di Is. Nel silenzio internazionale, Bashar Assad sta portando a termine la sua missione: lo sterminio del popolo siriano. Di seguito riportiamo la lucida analisi che ne fa Pierluigi Battista, sul Corriere della sera di lunedì 11 maggio.

Open day Ai.Bi. 2015. “A tu X tu con l’adozione internazionale”: tutto ciò che non hai mai osato chiedere sull’accoglienza di un minore straniero

Amici dei Bambini apre le sue porte a chi vuole aprire quelle di casa propria a un bambino abbandonato. Si rinnova, per il quarto anno consecutivo, il tradizionale appuntamento con l’Open Day sull’Adozione Internazionale che anche quest’anno si svolgerà nelle varie sedi Ai.Bi. in Italia tra sabato 23 e domenica 24 maggio: il primo giorno a Milano (nella Sala Clerici dell’Acli in via della Signora 3), Torino, Bolzano, Mestre, Roma, Salerno, Barletta, Messina e Cagliari. Domenica a Bologna, Firenze e Pordenone.

Family Lab. Ardizzi (Oltre l’Adozione): “Il sistema delle adozioni è in crisi pesantissima. Necessaria una battaglia congiunta di enti autorizzati, servizi sociali e famiglie”

Il sistema delle adozioni è in crisi pesantissima. Davanti a questa situazione è necessario impegnarsi, ciascuno nel proprio ruolo e funzione, ma anche insieme per aiutare il recupero del valore dell’accoglienza e della piena percorribilità del percorso adottivo”.

Monya Ferritti (Care) : “Passare dalla testimonianza alla contaminazione. Il futuro delle adozioni internazionali è ‘Nelle nostre mani’”.

Trasparenza, sostenibilità dell’adozione, contaminazione e Rete. Questi sono i valori guida e gli obiettivi de “Nelle nostre mani”  il tavolo congiunto di enti autorizzati, associazioni familiari e servizi territoriali uniti da un unico scopo: rilanciare l’adozione internazionale, nato dal Family Lab che si è svolto sabato 09 maggio a Roma. Un tavolo operativo, unico nella storia delle adozioni internazionali, che si pone come punto di riferimento istituzionale per individuare e risolvere le esigenze e i bisogni delle adozioni internazionali.

Family Lab. Griffini (Ai.Bi.): “Riuscirà la società civile a proporre un nuovo modello per l’adozione internazionale come nel 1998?”

Politica, etica e rapporti con le famiglie. Questi i 3 principali nodi da sciogliere per il futuro dell’adozione internazionale: un istituto che fino a pochi anni fa era il fiore all’occhiello della società italiana e che ora sta vivendo una fase di profonda crisi che rischia di portare alla fine dell’accoglienza adottiva.

Anna Falchi a Domenica in. “Un bambino è gioia di vivere. Una mamma non può non pensare ai bambini che vivono da soli”

“Alyssa l’ho tanto desiderata: mi ha fatto capire il senso della vita. Sono una donna realizzata ma ancora con tanti sogni. Mia figlia mi ha dato proprio la gioia di vivere, sembrerà banale, ma è così”A parlare è Anna Falchi, ospite lo scorso 10 maggio a Domenica In, la trasmissione su rai uno condotta da Paola Perego. E’ proprio a lei che testimonial di Ai.Bi. (Amici dei Bambini), nel giorno della festa della mamma, lancia un appello a favore dei bambini abbandonati e  delle mamme in difficoltà.

Adozioni e unioni civili, la legge sbanda

Adozioni alle coppie gay? La legge Cirinnà, che domani, 12 maggio, riprende l’iter in Senato, è inconciliabile con la legge vigente sulle adozioni, e rischia di creare un vero e proprio corto circuito. La prospettiva della Cirinnà è “adultocentrica”, mentre la legge 184 parte da un presupposto che è agli antipodi: attribuire al minore in difficoltà una famiglia i cui genitori siano sposati. Lucida e puntale l’analisi fatta sul quotidiano Avvenire dal giornalista Luciano Moia. Per leggere l’intero articolo, clicca qui.

“Noi che abbiamo adottato con il cuore il Nepal, non possiamo dimenticarci dei bambini e delle mamme di Kathmandu: una donazione può salvare una vita”

Restano attoniti di fronte alla televisione, vedono scorrere il Nepal devastato. Forse, avrebbero potuto esserci anche loro in mezzo a quelle macerie. Safalta e altri bambini come lei: loro sono alcuni dei minori nepalesi adottati in Italia dalle mamme di Ai.Bi. Amici dei Bambini. Nati e cresciuti a Kathmandu, molti di loro hanno vissuto i primi anni di vita nei centri e gli istituti per minori. Tra loro ci sono i fratelli e gli amici d’infanzia dei bimbi adottati in Italia.

Messina, taglio del nastro per il centro “Pan di Zucchero”: la vera palestra delle famiglie accoglienti

Una grande palestra di accoglienza: questo sarà il centro servizi alla famiglia “Pan di Zucchero” di Messina che verrà inaugurato ufficialmente sabato 9 maggio. La struttura, realizzata grazie al contributo di Lottomatica, nel 2015 realizzerà un progetto pilota per la creazione e la formazione di una rete di famiglie accoglienti.

IL MARE A COLORI

 Cara Spugna errante, quant’è difficile essere genitori. Te lo dico da mamma di due bambini fortunati;  sì perché i miei figli lo sono e non perché sono ricchi economicamente ma perché godono dell’affetto di una mamma e di un papà, hanno una casa, vanno a scuola e giocano in cortile con […]

Arriva il China Day 2015: famiglie adottive e aspiranti genitori si incontrano

Prendete 100 persone (almeno!) che hanno adottato in Cina o che desiderano farlo. Al loro seguito un’ottantina di occhi a mandorla scatenati. Aggiungete un prato verde, un sole magnifico, cibarie a volontà e tanta voglia di giocare e stare insieme. E il gioco è fatto! Tutto questo si chiama China Day 2015, giunto quest’anno alla sua sesta edizione. L’iniziativa, ideata e promossa da famiglie adottive, per il 2015 si svolgerà nella giornata di sabato 16 maggio.

Melissa Satta. “Con il tuo ‘desiderio’ fai un regalo alle mamme della Family house”

Vuoi fare un regalo speciale alla tua mamma per la festa del 10 maggio? La nostra Melissa Satta, testimonial di Ai.Bi., Amici dei Bambini, ti suggerisce cosa. Basta collegarsi ad Amazon e visitare la “Lista dei Desideri” creata ad hoc per Ai.Bi: tra 100 articoli potrai scegliere un dono  con cui  arredare la nuova Family House, clinica specializzata in grado di fornire servizi a 360 gradi sull’abbandono e l’accoglienza.

Il più bel dono che possa ricevere: l’amore per un bambino abbandonato che diventa mio figlio

Le tre letture della Parola di Dio di questa sesta domenica di Pasqua sono profondamente unite tra loro, in particolare la seconda lettura e il Vangelo, al punto che sembrano – e sono – un’unica Parola. Sono testi molto ricchi e profondi. Mi limiterò a sottolineare e riprendere tre passaggi importanti, che sono caratteristiche decisive e necessarie di una vita ‘pasquale’, e cioè di una vita veramente cristiana.

Varese. Con “Aiuta una mamma” del Nepal, l’associazione 23&20 si schiera dalla parte dei bambini

Basta un fiore a volte a fare la differenza. Soprattutto quando a donarlo sono i bambini alle mamme, non necessariamente le proprie ma quelle meno fortunate e che si trovano dall’altra parte del mondo a combattere contro la povertà e la distruzione. Quelle mamme e bambini che da un giorno all’altro hanno perso tutto, casa e affetti: le mamme del Nepal.

A tu per tu con un medico siriano: «Ecco perché abbiamo bisogno del vostro aiuto»

Ieri, durante uno degli incontri organizzati periodicamente da OCHA* in Turchia, ai quali partecipa l’intera comunità umanitaria impegnata nelle operazioni “cross border” all’interno della Siria, abbiamo potuto assistere alla testimonianza diretta del direttore dell’ospedale di Sarmin. Sarmin si trova a nord della provincia di Idlib e, insieme a Binnish, Taftanaz, […]

Ucraina, sfollati: un anno dopo…

E’ passato un anno da quando a Kharkiv sono arrivate , con il treno e poco altro, intere famiglie. Ne parlavamo con Eva e Elena della Associazione  Stazione Kharkiv , tra i primi ad accoglierli e ancora oggi i primi loro riferimenti. Dopo un anno quale la situazione?  Nuovi arrivati, […]

Lampedusa. Nicolini: “Non possiamo inscatolare i migranti come bestiame nel centro di accoglienza: i minori vanno accolti nelle nostre famiglie”

La famiglia è una risorsa indispensabile per garantire un’accoglienza dignitosa ai più deboli tra le migliaia di migranti che sbarcano sulle nostre coste: su  tutti donne e bambini. Sono concordi in questo le autorità sia civili che religiose che si trovano ogni giorno a fronteggiare l’emergenza immigrazione.

Nepal. Inizia la fase più difficile per chi ha perso la propria casa: Ai.Bi. lancia una campagna di Sostegno a Distanza “Sosteniamo le famiglie del Nepal”. Accoglienza interfamiliare in prima linea

Nel Nepal sconvolto dal terremoto del 25 aprile, mentre non è ancora finita la conta dei morti, si deve già pensare alla fase successiva: quella dell’emergenza umanitaria, del rischio epidemie, degli aiuti alla gente a cui il sisma ha tolto tutto. Inizia ora, infatti, il momento più difficile per la popolazione nepalese. Prima che la ricostruzione inizi e porti i primi risultati, le famiglie del Paese asiatico saranno costrette a rimanere senza casa per almeno 1 o 2 anni.

Kathmandu. Appello di Child Protection Working Group: “Attenzione alle donazioni agli orfanotrofi sorti dopo il terremoto”

Essere bambini non è mai stato facile né sicuro in Nepal, il Paese con alti tassi di povertà, abbandoni e mortalità infantile. Il terremoto dello scorso 25 aprile ha reso orfani tantissimi bambini, moltiplicando il rischio di traffici illeciti. L’allarme del  CPWG: “Ci sono ora serie ragioni di preoccupazione  che il terremoto acceleri questo trend nel trafficoorfanotrofi che offriranno centinaia di posti ai bambini, e non abbastanza viene fatto nelle aree rurali per fermare la separazione dei bambini dalle loro famiglie”.

Roma: “Bastano 50 cent” “Ma noi vogliamo dare di più! Ecco la riposta degli alunni di via Aretusa”

La solidarietà annulla le distanze. I 6.635 chilometri che separano Roma da Kathmandu diventano niente grazie alla generosità dei bambini di una scuola romana verso le vittime del terremoto che ha sconvolto il Nepal. I piccoli alunni dell’Istituto Comprensivo “Via Aretusa” e i loro genitori sono diventati donatori davvero speciali nella raccolta fondi lanciata da Amici dei Bambini per la popolazione nepalese.

Kathmandu. L’amore di un figlio non deve rimanere sotto le macerie: “Aiuta una mamma del Nepal!” a tenere viva la speranza.

Ai.Bi. si schiera dalla parte delle donne e delle mamme : perché proprio loro, da sole o con i loro bimbi, devono rimboccarsi le maniche e provare a ricostruire la propria casa e in  qualche modo ricominciare a vivere. Al loro fianco Ai.Bi. lancia la campagna “Aiuta una mamma del Nepal!” con cui puoi trasformare la Festa della mamma in un’occasione per stare al fianco proprio di quelle che, a causa di calamità naturali e povertà, sono state private di tutto e sono costrette a “combattere” ogni giorno una battaglia per la sopravvivenza.

Acquaviva (Ba). Chi cerca una famiglia…trova l’affido. Tra caccia al tesoro e laboratori un mese di iniziative per l’accoglienza.

Un intero mese, maggio, all’insegna dell’affido, della bellezza dell’accoglienza da vivere nelle sue molteplici forme: dalla passeggiata al parco, ad eventi sportivi, a laboratori creativi di disegno e di lettura a caccia del tesoro.  Il fil rouge di tutti questi eventi ed iniziative “Maggio all’infanzia acquavivese”,  è sensibilizzare all’accoglienza di un minore in difficoltà. Ad organizzare la manifestazione è l’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Acquaviva delle Fonti (in provincia di Bari).

Kenya, gli Stati Uniti incontrano le autorità di Nairobi per fare luce sulla moratoria delle adozioni internazionali

Gli Stati Uniti si attivano per fare chiarezza sul blocco delle adozioni internazionali in Kenya. Il 23 aprile, infatti, l’Ambasciata americana a Nairobi ha incontrato il Dipartimento per i Servizi all’Infanzia, l’ufficio del governo kenyano responsabile delle politiche sull’adozione, per discutere la moratoria sulle adozioni internazionali

Alto Adige. Adozioni internazionali in caduta libera: crollo del 50% di richieste di adozione

Sul calo delle adozioni internazionali in Italia mancano i dati ufficiali. E in mancanza di questi, dobbiamo fare riferimento ai singoli dati locali: regioni, province e comuni. Come nel caso dell’Alto Adige, da dove non arrivano dati incoraggianti: nel 2014 si sono registrate, infatti, solo 14 richieste contro le 24 dell’anno precedente. Ovvero quasi il 50% in meno.

Kathmandu. Ai.Bi. si fa in “tre”: tende, centri assistenza nei villaggi e campi profughi e ‘child’s post traumatic psycological support’ per i bambini

Ai.Bi., Amici dei Bambini si fa in tre per il Nepal. Non solo, infatti, non si tira indietro, rimanendo  in prima linea al fianco delle vittime del terremoto dello scorso 25 aprile, ma triplica la propria presenza e interventi nel Paese con il centro Paanj, nel campo Narayanhiti Durbar e nel villaggio di Goldhunga, a 12 km dal centro di Kathmandu sulle colline ovest. Nei tre centri si garantisce  distribuzine di acqua e medicinali, tende e supporto psicologico per i più piccoli.

Siria, perché oggi è un buon giorno per sperare

Oggi è un buon giorno per sperare: a Ginevra, l’inviato speciale dell’ONU per la Siria, l’italo-svedese Staffan de Mistura, comincerà a tenere delle consultazioni con tutte le parti coinvolte nel conflitto, in previsione di riavviare i negoziati di pace. Trattative che hanno avuto già luogo, in passato, e che finora […]

Foggia – Termoli – Macerata – Ravenna: il professor Dix risale la penisola con la sua speciale lezione di solidarietà

Inizia la penultima settimana di viaggio del professor Dix. La simpatica mascotte del progetto “Mettiti nei miei panni – usati, lavati, donati”, ideato dalla ditta Henkel con Amici dei Bambini sotto il segno di “Dixan per la scuola”, dal 4 all’8 maggio sarà nelle scuole primarie di Foggia, Termoli, Macerata e Ravenna.

Cina.“Atterrati finalmente: stanchi ma felici e quasi raddoppiati!!! E ora è solo Italia!!

Il mega gruppo di 12 famiglie partite per la Cina il 10 aprile scorso ha fatto ritorno in Italia: dopo il primo incontro a Xi’An con i loro bimbi, le emozioni dei primi giorni, delle prime “conoscenze” e gite in giro per la città e per Pechino, è ora di tornare a casa. In  Italia. E così il gruppo, quasi raddoppiato, si è imbarcato: e ieri i bimbi con gli occhi a mandorla sono arrivati nelle loro nuove case con i loro mamma, papà e fratellini adottivi.

Kathmandu: Silvia Cappelli (cooperante Ai.Bi.) “Sorridere vuol dire ridare speranza. Così abbiamo inventato il ‘gioco della mascherina’”

Morte, distruzione, devastazione, miseria e povertà. Ma trovare, comunque, la forza di sorridere. Perché nel sorriso risiede la vera forza: quella della speranza. E’ quello che stanno facendo Fulvia e Silvia, le due cooperanti di Ai.Bi., Amici dei Bambini, che instancabilmente non si staccano dai più piccoli e fragili, i bambini: le prime grandi vittime del terremoto che ha distrutto Kathmandu lo scorso 25 aprile. E allora ecco che anche indossare la mascherina, necessaria per proteggersi dalle esalazioni provenienti dai cadaveri che vengono bruciati per strada e dai rifiuti in decomposizione, diventa un momento “di gioco”. 

Nepal. Sale ancora il numero delle vittime: 7.200. E davanti al rischio epidemie è sempre più urgente sostenere l’accoglienza interfamiliare

È una tragedia senza fine quella che ha colpito il Nepal. Secondo le autorità locali, il bilancio delle vittime del sisma che il 25 aprile ha sconvolto il Paese asiatico sarebbe salito a 6.198 morti e 13.827 feriti. Ma si tratta purtroppo di un bollettino destinato ad aggravarsi ulteriormente.

Nepal, avviato il progetto di accoglienza interfamiliare: sostenere famiglie nepalesi che ospitano nella propria casa altre famiglie a cui il terremoto ha tolto tutto

La prima ricostruzione da avviare è quella dell’animo. Ridotto in macerie come la maggior parte degli edifici che fino a sabato 25 aprile erano la dimora di una popolazione povera ma laboriosa come quella nepalese. Gente che oggi, a meno di una settimana dal sisma che ha colpito il suo Paese, si trova in gran parte costretta a dormire in strada, senza acqua, cibo, medicinali, coperte.

Silvia Cappelli (Cooperante Ai.Bi.) “Il telefono ha squillato e non ho avuto dubbi: dovevo partire per Kathmandu. I bambini hanno bisogno anche di me”

“Quando ha squillato il cellulare, prima ancora di vedere il numero sul display, ho capito che era arrivato il momento di partire per il Nepal. Sono una cooperante Ai.Bi. ed esserlo vuol dire sposare una precisa missione: essere sempre in prima fila in difesa dei più fragili, i bambini innanzitutto”. Inizia così il racconto di Silvia Cappelli, cooperante di Amici dei Bambini partita ieri (28 aprile) per  Kathmandu dove ad attenderla c’è l’altra cooperante Ai.Bi. Fulvia Clerici.

La Siria e quel “terremoto” che sembra non arrivare mai

Penso a quanto accaduto in Nepal e rabbrividisco: sono bastati pochi secondi di terremoto per trasformare la vita di milioni di persone in un incubo. A dispetto delle polemiche che nascono in casi come questi, su quelle che sembrano essere sempre “tragedie annunciate”, la verità, infatti, è una sola: l’uomo, […]

Bozzo (Sos Bambino), mancanza di riscontri contabili: “Le accuse mosse dalla coppia sono gratuite e infondate”

“Sono state rispettate integralmente le norme sulla trasparenza”. Lo scrive Loreta Egles Bozzo, presidente di “Sos Bambino International Adoption – Onlus”, l’Ente Autorizzato per l’adozione internazionale chiamato in causa dall’onorevole Luigi Di Maio in un’interpellanza al Presidente del Consiglio presentata alla Camera dei Deputati il 16 aprile.