Come convincere i politici a credere nell’adozione? Facendo in modo che essi possano ascoltare dalla diretta voce di figli adottati, ormai adulti, cosa ha rappresentato per loro essere stati accolti da una famiglia diversa da quella biologica.
Come convincere i politici a credere nell’adozione? Facendo in modo che essi possano ascoltare dalla diretta voce di figli adottati, ormai adulti, cosa ha rappresentato per loro essere stati accolti da una famiglia diversa da quella biologica.
Regalino in vista? Cosa comprare per far bella figura? Vi diamo un consiglione! Bella, con un prezzo abbordabilissimo, 15 euro, e buona: il Chicco di felicità, la bustina realizzata da Coccinelle, in partnership con Chicco, per Ai.Bi. Amici dei Bambini. Così puoi partecipare cosìalla raccolta fondi che ha come finalità quella di sviluppare il progetto adozioni “special needs”.
Nel 2023, l’adozione internazionale, anziché festeggiare i 40 anni della sua legge, la 184 del 1983, rischia di celebrare il suo funerale. Stroncata dal crollo della disponibilità delle famiglie italiane ad accogliere minori stranieri. I dati, infatti, ci dicono che le domande di adozione sono 500 in meno ogni anno. Si sono più che dimezzate dal 2004, quando le aspiranti coppie adottive furono addirittura 8.274, al 2014, quando le richieste di idoneità sono state solo 4.015, stando ai dati raccolti in 25 Tribunali per i Minorenni su 27. Di questo passo, quindi, l’adozione internazionale ha vita breve.
È un episodio senza tempo quello che racconta l’evangelista Marco (Mc 12, 42-44). Lo dimostra l’iniziativa realizzata in queste settimane dall’Istituto Comprensivo “Pirotta” di Roma, quartiere Quarticciolo, che comprende una scuola per l’infanzia, una primaria e una secondaria di primo grado.
Che ogni tanto si puntino i riflettori sulla Siria è cosa buona, considerata la scarsa attenzione rivolta dai media a una crisi che ha causato oltre 220.000 morti e 10.8 milioni di sfollati; che se ne parli per ragioni che poco o nulla hanno a che fare con l’emergenza umanitaria, […]
Arrivati e spariti. Il fenomeno dei minori stranieri non accompagnati che sbarcano sulle nostre coste per poi raggiungere altre destinazioni è ben noto. Adolescenti che normalmente restano nei centri di accoglienza per fermarsi solo qualche giorno e poi fuggire.
Un ponte di solidarietà lega l’Emilia Romagna e il Marocco. La Regione guidata da Stefano Bonaccini ha finanziato il progetto dal titolo “RER PER…PERcorsi di inserimento socio-lavorativo per giovani vulnerabili in Marocco”, del quale Amici dei Bambini è capofila.
Domande, consigli, scambi di idee, esperienze sull’accoglienza temporanea di un bambino nella propria casa e famiglia. Tutto questo sarà al centro dell’incontro che si svolge oggi 26 maggio alle 17.30 nel corso de “I mille volte della famiglia”: la serata informativa sull’affido familiare.
Si rinnova l’appuntamento con “Porto di Parole – La bottega delle narrazioni differenti”, il progetto percorso dedicato ai bambini, ai ragazzi, agli insegnanti e alle famiglie organizzato da Saremo Alberi con l’Associazione l’Accento, la “Bottega San Lazzaro” ed il Consorzio “Cilento Up” ed il patrocinio del Comune di Salerno. Un evento a cui non poteva mancare Ai. Bi. Amici dei Bambini .
Le famiglie italiane sono scoraggiate e non hanno più fiducia nelle adozioni internazionali. Ogni anno 500 coppie in meno aprono il loro cuore e la porta di casa a un bambino straniero che aspetta solo di essere amato. Una vera e propria fuga delle famiglie italiane certificata: un’emorragia che bisogna immediatamente “tamponare”. Come? “Con la trasparenza, sostenibilità dell’adozione, contaminazione e Rete” dice Stefano Piovani, fondatore e Presidente di “Le radici e le Ali”.
Comprendere le criticità del sistema delle adozioni internazionali non è questione di propaganda politica o di statistica, ma tende a fare in modo che le potenzialità dell’Italia in termini di solidarietà sociale e umana siano valorizzate appieno: ne va, quindi, della credibilità stessa del nostro Paese nei rapporti istituzionali. Questo il senso dell’interrogazione presentata venerdì 22 maggio alla Camera dei Deputati dall’onorevole Edmondo Cirielli, del gruppo Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale.
Alcune volte capita che una famiglia con bambini abbia dei problemi. L’affido nasce per questo: per dare una seconda famiglia ai bambini che si trovano a vivere questi momenti di difficoltà. Ma che cosa è l’affido? La risposta a questo interrogativo sarà data domani martedì 26 maggio alle 20.45. La struttura gestita dalla Pro Oleggio Castello, in via Monte Oleggiasco 18/a, ospiterà un incontro di sensibilizzazione e promozione dell’ affido familiare.
“Non c’è un monitoraggio chiaro, né sappiamo quanti ragazzi nelle comunità siano reduci da adozioni non andate a buon fine. Sono in aumento però i bambini che non riescono a trovare un equilibrio con la nuova famiglia e tornano in comunità”. Dichiarazioni quantomeno contraddittorie, queste rese dal Garante nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza Vincenzo Spadafora.
Laboratori per bambini, punto informativi per adulti, concerti e tanto divertimento hanno animato “La solidarietà sostiene la famiglia – costruisce la società”, la giornata dedicata alla sensibilizzazione al tema del Sostegno a Distanza, che si è svolta domenica 24 maggio 2015 a Roma. Ad un appuntamento tanto significativo non poteva certo mancare Ai.Bi., Amici dei Bambini, da sempre in prima linea quando si tratta di sostenere e aiutare i più deboli e fragili: in primo luogo i bambini di tutto il mondo.
“Ho provato a urlare, ma non riuscivo a respirare. Nessuno ha notato che stavo cercando di gridare, erano tutti sopraffatti dal numero degli intossicati”. La testimonianza di Moustafa, un infermiere ventenne di Sarmin, in Siria, è una delle tante raccolte da giornalisti, attivisti e medici che hanno effettuato sopralluoghi nelle zone dove sono avvenuti (e tuttora avvengono) attacchi chimici contro la popolazione.
Mentre la terra continua a tremare in Nepal i bambini sono i soggetti più vulnerabili e allo stesso tempo i primi a cui puoi far tornare il sorriso. A distanza di un mese dalla prima scossa, avvenuta lo scorso 25 aprile, è tempo di bilanci: si parla di oltre 8.600 morti e 20.000 feriti. E per chi è rimasto, non è semplice andare avanti: trovare la forza e la “serenità” di ricominciare. Come per Parkash cha ha paura dei rumori.
L’Autorità Centrale del Brasile – Autoridade Centrale Administrativa Federal della Segreteria dei Dirittu Umani (Acaf) – ha accreditato 4 Enti autorizzati degli Stati Uniti a fornire servizi per le adozioni in Brasile.
Fedeltà, gratuità, servizio, rispetto: tutti valori essenziali del donare se stessi reciprocamente, senso profondo dell’accoglienza adottiva. Lo ha sottolineato Sua Eccellenza monsignor Luigi Moretti, Arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, nel corso dell’omelia pronunciata in occasione della Benedizione delle Adozioni.
Sull’onda dello storico ‘Sì’ dell’Irlanda, si alimenta il dibattito italiano sulle unioni civili: mentre il Pd spinge sull’acceleratore per fare arrivare il dossier in commissione Giustizia al Senato subito dopo le Regionali, Maurizio Sacconi, senatore di Area popolare Ncd-Udc (Ap) difende la famiglia tradizionale e dichiara: “In Italia anche un referendum non potrebbe estendere l’istituto del matrimonio alle coppie omosessuali perché la Costituzione lo riserva alla famiglia naturale in quanto aperta alla procreazione“.
All’Open Day di Ai.Bi il racconto di tante esperienze positive. Ma anche delle coppie che hanno dovuto “tenere duro” per farcela. Hanno parlato anche i giovani adottati: «Da quel giorno sono diventato importante per qualcuno», dice uno di loro. Riportiamo la versione integrale delle belle storie di adozione raccolte e pubblicate nel dossier di Famiglia Cristiana a firma di Stefano Pasta.
Nella giornata dedicata all’Open Day, giunto alla IV edizione e che si è svolta ieri e oggi in tutte le sedi di Ai.Bi. in Italia, Amici del Bambini presenta i dati della pesante crisi delle domande di adozione. E spiega che “occorre maggiore trasparenza sui dati a tutti i livelli, istituzioni e associazioni; sostegno delle Regioni; tempi più rapidi e certi. Abbiamo dovuto fare noi il calcolo – dice Valentina Griffini, responsabile dell’area estero di Ai.Bi, – perché, nonostante le promesse di trasparenza del Governo, la Commissione Adozioni non ha ancora pubblicato i dati del 2014». Riportiamo la versione integrale del dossier pubblicato da Famiglia Cristiana a firma di Stefano Pasta.
La fuga delle famiglie italiane dall’ adozione internazionale è ormai certificata. Ogni anno le coppie disponibili ad accogliere un bambino straniero sono sempre meno. Dopo anni di crescita costante, il 2004 resta un anno storico con il boom della disponibilità all’accoglienza: undici anni fa furono ben 8274 domande di disponibilità presentate. A confronto impallidisce il dato 2014, che vede le disponibilità dimezzate.
I costi, i “processi” a cui le coppie sono sottoposte da Tribunali e Servizi Sociali, i colloqui con i giudici, il post-adozione, i limiti legislativi e ancora le differenze di costi, in Italia, da ente a ente. Questi sono solo alcuni dei temi sollevati dalle famiglie adottive e coppie in attesa che hanno inviato in questi giorni le loro domande all’email dell’Associazione dei Bambini. Quesiti a cui sarà data una risposta domani, sabato 23 e domenica 24, nel corso dell’Open day Ai.Bi. che si svolgerà in tutte le sedi in Italia di Amici dei Bambini.
Io non sono un tipo serioso, anzi: chi mi conosce sa che mi piace scherzare e ho la battuta facile. Uso molto l’autoironia e non mi prendo mai troppo sul serio. C’è tuttavia un contesto nel quale mi riesce difficile essere divertente: i social network. Lì, infatti, parlo soprattutto di […]
Tempi, costi, Tribunali e Servizi Sociali. Sono questi i fattori più temuti dalle aspiranti coppie adottive. Lo testimoniano le decine e decine di domande che in questi giorni le famiglie di tutta Italia stanno inviando ad Amici dei Bambini in vista dell’Open Day sull’adozione internazionale, che si svolgerà anche a Milano, sabato 23 maggio.
Antony ha provato anche la vita di strada nella sua giovane vita. Non ha mai avuto un padre su cui contare. La madre è senza lavoro e senza niente da poter offrire al figlio se non l’amore. Antony vuole a tutti i costi questo affetto, vuole l’unica certezza che ha. […]
Dall’adozione nazionale a quella internazionale, l’importanza degli incontri informativi e il valore dell’accoglienza quando non è considerata come un’alternativa alla sterilità, ma un valore aggiunto ai figli biologici. Questi i temi che saranno al centro dell’Open day di Torino che si svolgerà sabato 23 maggio dalle 14.30 – 18.30 nella sede di Ai.Bi. a Torino, in Corso Matteotti 11.
ll loro arrivo a Cornaiano non è passato inosservato. Hanno stravolto la vita e le abitudini non solo della famiglia che li ha accolti ma di tutto il paese, un piccolo comune in provincia di Bolzano. E’ la storia di Rairon e Resley, due fratellini brasiliani di 12 e 9 anni, arrivati in Italia circa un anno e mezzo fa con i loro genitori adottivi, Isabella e Ulrich Niedermayr. Saranno proprio loro a raccontare la loro meravigliosa esperienza di adozione nel corso dell’Open day di Ai.Bi. che si svolgerà a Bolzano sabato 23 maggio dalle 15 alle 17.30 in Piazza Parrocchia 24, presso il Centro Pfarrheim.
C’è una data che rimarrà nella storia di Ai.Bi. Veneto: il 12 gennaio 2015. In quel giorno infatti, nel giro di poche ore, sono stati effettuati ben 5 abbinamenti: ovvero 5 bambini abbandonati hanno trovato altrettante famiglie venete pronte ad accoglierli.
“Adottare un bambino è un gesto di altruismo e solidarietà che richiede forza di volontà e costanza. Di fronte alle difficoltà occorre non perdersi d’animo e andare avanti fino a raggiungere la meta”. A parlare è una delle 12 coppie adottive di Ai.Bi. tornate a inizio maggio dal viaggio in Cina.
Sarà un’Open Day speciale quello che si terrà a Salerno sabato 23 maggio. Non solo dibattiti, testimonianze, fotografie della situazione attuale dell’adozione internazionale. Agli aspetti “laici” dell’adozione, che si affronteranno nel corso della mattinata, si aggiungerà il valore spirituale dell’accoglienza.
Si può aspettare più di un anno per avere un decreto d’idoneità per l’adozione internazionale? Sì, in Italia, dove la burocrazia è una giungla fittissima e i tempi sono spesso biblici. Nonostante questo, però, Mary e Luigi Penza non si sono fatti scoraggiare.
A Messina sarà un sabato pomeriggio interamente dedicato all’adozione internazionale. E la location non poteva essere altra se non la sede di Ai.Bi., Amici dei Bambini, per stare “A tu per tu con l’adozione internazionale”. A raccontare delle loro esperienze adottive, diverse famiglie che hanno coronato il sogno di diventare genitori: dalla Bulgaria al Brasile, dalla Repubblica Democratica del Congo alla Cina. Tutte con la voglia di diventare testimoni dell’accoglienza.
Il male dell’abbandono l’ha piegata, ma non l’ha spezzata. E la sua storia, raccontata in poche righe nella rubrica “Figli in Attesa” sul sito di Amici dei Bambini, ha fatto innamorare di lei Katia e Roberto Recchia che, senza pensarci due volte, hanno chiesto di adottarla, nonostante avesse già compiuto 10 anni.
Il mappamondo dell’adozione: dal Cile alla Moldova, dal Perù alla Cina. A Bologna nel corso dell’Open Day di domenica 24 maggio, dalle 16 alle 19.30 si parleranno tutte le lingue…dell’accoglienza. Appuntamento allora invia Bartolomeo Maria del Monte 14, c/o salone della Parrocchia San G. Bosco.
Bimbi “speciali”, perché più grandi della media, perché fratrie o perché con qualche lieve problema medico sanitario. E’ anche a loro e di loro che si parlerà nel corso dell’Open day Firenze che si svolgerà domenica 24 maggio dalle 15 alle 19 al Parco dell’Anconella, in via Villamagna. E non solo: l’Open day non sarà solo teoria ma anche pratica. Per avvicinare le giovani mamme all’adozione, saranno realizzati dei laboratori in cui saranno proprio le mamme in “attesa” a prendersi cura dei bimbi presenti alla manifestazione.
Chi può salvare l’Adozione internazionale? Le famiglie. Questo la certezza attorno alla quale si svilupperà l’Open Day a Roma domenica 24 maggio dalle 10 alle 13 nella prestigiosa sede del Seminario Romano Maggiore, in Piazza San Giovanni in Laterano 4. La stessa certezza in nome della quale Amici dei Bambini lotta da 30 anni l’abbandono e da quattro anni organizza l’Open day sulle Adozioni Internazionali.
Open Day 2015. Riportiamo la versione integrale dell’articolo pubblicato su FamigliaCristiana.it, a firma di Luciano Scalettari.
Come cambia l’identità dei ragazzi nell’era di Facebook e Twitter? Che influenza hanno i social network sulle relazioni all’interno delle famiglie adottive? A queste domande proverà a rispondere lo psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini nel corso di due incontri organizzati a Bologna per lunedì 25 maggio.
Un progetto letterario, umano e sociale che affianca il linguaggio poetico a un problema sociale: quello dell’abbandono dei minori. Questo è “Fiori di maggio nel Borgo Antico”, l’iniziativa in programma per sabato 23 maggio nel centro storico di Rende, in provincia di Cosenza.
Cinquanta giorni dopo la Pasqua, «si trovavano tutti insieme nello stesso luogo», dice la prima lettura, dagli Atti degli Apostoli. «Tutti insieme» significa che, quel giorno, a pregare, c’erano proprio tutti: gli Undici, più Matteo che era stato associato al gruppo dei Dodici, al posto di Giuda.
Buongiorno, Amici dei Bambini. Siamo stati abbinati alla Cina e abbiamo ricevuto la lista documenti da presentare. Sono tantissimi! Per non perdere tempo prezioso vorremmo preparare subito quei documenti che non dipendono da uffici pubblici. In particolare vorrei chiedervi un consiglio: la lettere di referenze può scriverla chiunque? Andrebbe bene […]
Sono circa 400 i minori stranieri accolti in Italia nel primo quadrimestre del 2014. Un dato che non fa altro che rimarcare il crollo delle adozioni internazionali che sta facendo rapidamente appassire quello che, fino a qualche anno fa, era il “fiore all’occhiello” della nostra società. Un calo evidente anche solo rispetto al 2014, quando, il dato relativo al primo semestre parlava di 900 bambini stranieri adottati. Di questo passo, il 2015 si concluderà con un misero 1.600 minori accolti, tenendo presente anche il fatto che, tradizionalmente, come testimoniano le statistiche, nell’ultima parte dell’anno le adozioni aumentano rispetto ai mesi precedenti.
Una comunità cittadina diventa veramente tale solo se riesce a sviluppare reti di solidarietà tra famiglie, tra vicini di casa, tra persone. A questo obiettivo concorre certamente anche la formazione di una vera cultura dell’affido.
La Regione Toscana si mobilita per il Nepal: ha stanziato 53 mila euro a favore del progetto di cooperazione guidato da Oxfam Italia e coadiuvato da altre associazioni come Ai.Bi. (Amici dei Bambini), Ciai e ASIA Onlus. Ma gli aiuti provengono anche dal basso: dalla gente di quartiere, precisamente dalle nonne di Bolzano, riunite nell’ordine missionario “Tre Santi di Bolzano”, che hanno dato il via ad una raccolta fondi da devolvere alle campagne messe in atto da Ai.Bi. in Nepal.
Com’è possibile che nel report del Centro Adozioni della Asl di Brescia sulle adozioni internazionali effettuate nel 2014, tra gli enti autorizzati che hanno “seguito il maggior numero di adozioni” sia presente anche un ente la cui attività era stata limitata, con provvedimento della Commissione Adozioni Internazionali, al 30 settembre 2013?
Chiarezza e trasparenza nei criteri per la designazione dei rappresentanti delle associazioni familiari a carattere nazionale da nominare nella Commissione Adozioni Internazionali. Le chiede il Care in una lettera inviata al premier Matteo Renzi in seguito alla pubblicazione del Decreto del Presidente del Consiglio del 13 marzo 2015.
Tre proposte per difendere il diritto alla vita, la tutela dell’anonimato delle “madri segrete” e la netta distinzione tra figli adottivi e figli della provetta. Il presidente del Movimento per la Vita e deputato del gruppo “Per l’Italia”, Gian Luigi Gigli, entra nel dibattito sul Disegno di legge Bossa.
Oltre 300 nepalesi, tra cui mamme e bambini, da oggi avranno un “tetto” sopra la testa. Ai.Bi. ha consegnato e allestito le prime 30 tende nel villaggio di Madhavpur, un centro montano a 200 km da Katmandu. Qui vivono circa 4 mila nepalesi di cui 900 bambini ed è il centro tra i più colpiti dai due terremoti, del 25 aprile e del 12 maggio: scosse che hanno distrutto totalmente circa 50 case e danneggiato gravemente l’ 80%, tra cui anche centri locali di salute e scuole.
I piccoli centri non dimenticano i loro concittadini in difficoltà. Un esempio di solidarietà sociale arriva da Torrenova, in provincia di Messina. Qui la locale cooperativa sociale Genius organizza per giovedì 21 maggio un incontro di sensibilizzazione sull’affido familiare.
“Non si è mai vista una negra che prende 10 in diritto. Sei negra e perciò non diventerai mai avvocato”. E ancora: “Sei bella ma sfortunatamente sei nata sporca. Con la tua famiglia ve ne dovete tornare al vostro paese”. Ne hanno avute per tutti i compagni di scuola di Aida.
La settimana appena trascorsa mi ha regalato delle emozioni così intense che sarei egoista se non le condividessi con voi. Dopo l’ennesima tragedia in mare, i media sono soliti contare i morti, uno in più uno in meno, non fa la differenza e ormai ci scandalizziamo solo se il numero […]
A volte non basta trovare una nuova famiglia. A volte vedersi restituito il diritto a sentirsi figlio non riporta una volta per tutte il sorriso sul volto di chi ha vissuto l’abbandono. A volte, infatti, la missione dell’accoglienza chiede di essere portata a termine. “Perché io sì e lui no?” è il pensiero che spesso tormenta Valeriy (nome di fantasia, come tutti gli altri dei minori di cui si parla in questo articolo), 5 anni, adottato nel maggio 2011 da una coppia di Roma. “Lui” è il fratello di Valeriy, Serghej, che ancora oggi si trova in un istituto in un Paese dell’Europa dell’Est. Per lui, essere adottato è molto più difficile.
E’ sbagliato accelerare i tempi del divorzio, la teoria della parità di genere è “colonizzazione ideologica” e un errore macroscopico concedere diritti agli omosessuali. Chi farà le spese sono i bambini. La Chiesa non le manda a dire ed esprime a voce alta il suo parere sui punti eticamente più controversi delle riforme in atto. A farsene portavoce è il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana, durante la prolusione all’assemblea generale dei vescovi, inaugurata lunedì scorso da papa Francesco.
Le scuole che accolgono alunni in adozione o in affido devono fare i conti anche con le loro storie, che spesso portano con sé dolore, sofferenza e abbandono. Per questo, gli insegnanti e i compagni di classe di questi ragazzi devono essere pronti a facilitare il loro inserimento scolastico.
Quali sono le linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati, quale il percorso scolastico dei bambini e dei ragazzi adottati in particolare sull’apprendimento, le emozioni e le storie differenti. Questi sono i temi che verranno illustrati nel corso dell’incontro informativo “A scuola di Adozione” a cura del CARE in programma il 21 maggio, all’Istituto Comprensivo Mascagni a Roma.
Dal Nord al Sud dell’Italia Ai.Bi., associazione Amici dei Bambini apre le porte delle sue sedi per il tradizionale Open day dedicato alle adozioni internazionali. Il weekend del 23 e 24 maggio sarà l’occasione per rispondere alle tante domande che gli aspiranti genitori adottivi si pongono e che inviano all’email dell’associazione (adozioni@aibi.it) o al form del sito istituzionale.
Ecco la domanda delle domande: chi può salvare l’Adozione internazionale? Risposta: le famiglie. I grandi risultati sono sempre la somma di piccoli impegni individuali. Con questa certezza Amici dei Bambini lotta da 30 anni l’abbandono e da quattro anni organizza l’Open day sulle Adozioni Internazionali. Obiettivo, offrire un’occasione di formazione, informazione e sensibilizzazione per le famiglie adottive.
Il blocco delle adozioni di bambini congolesi da parte di coppie straniere sembra avere davvero le ore contate. Dopo il comunicato del ministero degli Esteri francese, anche la stampa della Repubblica Democratica del Congo ha dato risalto al probabile imminente sblocco della situazione. Aibinews ha iniziato a raccogliere tutti gli articoli su questo tema in uno dei suoi speciali che è possibile trovare in homepage e che verrà aggiornato con tutte le notizie relative allo sblocco delle adozioni deciso dalle autorità di Kinshasa.
“Se l’affido in generale richiede grande attenzione, l’esperienza dell’affido omoculturale è un terreno ancor più impegnativo”. Parola di Giuseppe Cecchi, direttore della Società della Salute pisana, che presenta così il tema del seminario conclusivo del progetto “Affiadiamo… ci”.
Non solo Kathmandu. Lo staff di Amici dei Bambini si è spostato nelle aree rurali più colpite dal terremoto. In molti casi i piccoli villaggi sono ancora isolati e comunque restano lontani dal flusso dei grandi aiuti internazionali.
Succede questo: che devi incontrare il tuo capo progetto siriano di Binnish, il quale viene periodicamente in Turchia per discutere delle attività in corso e degli eventuali problemi da affrontare. Ti è stato dato poco preavviso, con un messaggio dopo la mezzanotte di venerdì, ma pazienza, ormai ci sei abituato. […]
Novak Djokovic, American Express e Regione Lombardia: una squadra speciale con una grande partita da vincere. Il tennista serbo ha partecipato lunedì 18 maggio a un evento di sensibilizzazione all’alimentazione corretta organizzato a Milano dalla società americana amica di Ai.Bi.
domani, 20 maggio, Amici dei Bambini svolgerà in Brasile una giornata di presentazione delle proprie attività. La manifestazione rientra tra le attività previste dal progetto Eca-Buna, finanziato dall’Unione Europea.
Sembra sempre più vicino lo sblocco delle adozioni internazionali dei bambini da parte delle famiglie straniere con la Repubblica democratica del Congo. A giudicare da quanto pubblica, infatti, il Ministero degli affari esteri del Governo Francese, il divieto sembra avere le ore contate.
Questa è una storia di un altro calcio. Non quello grigio dei veleni, delle polemiche, delle divisioni. Questo è un calcio che unisce, alla portata di tutti, gioioso, che rende amici: amici a colori. Proprio “Amici a colori” è il nome del torneo di calcetto che vedrà impegnati tanti bambini dai 6 ai 12 anni domenica 24 maggio a Barletta.
C’è tempo fino al 20 giugno 2015 per inviare scatti fotografici che abbiano al centro la famiglia, nelle varie espressioni del suo ciclo di vita e momenti della quotidianità. Tema: la bellezza della famiglia.
In Sardegna l’accoglienza è un seme che fiorisce anche nell’orto. Mentre in tutta Italia le adozioni sono inferiori a quelle previste, l’isola si distingue per un record che fa sperare. Ben due quartetti di fratelli sono stati adottati da due famiglie sarde, mentre una terza ha accolto un gruppo di tre fratelli. Due invece le adozioni singole.
Un’occasione di festa e incontro, ma soprattutto una preziosa opportunità per riflettere e approfondire tematiche importanti per la famiglia. Questo sarà APfamily 2015, dedicata al tema “Con gli occhi di un bambino”, la manifestazione che si svolgerà dal 16 al 24 maggio ad Ascoli Piceno.
Si chiameranno anche “unioni civili”, ma si tratta pur sempre di matrimoni gay. Ovvero di qualcosa al di fuori del dettato costituzionale. Per evitare che questi vengano del tutto equiparati alle nozze tra uomo e donna, i senatori del Nuovo Centrodestra hanno presentato quasi 3mila emendamenti al disegno di legge Cirinnà che si propone di introdurre il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali.
Un reportage televisivo congolese sui bambini adottati da famiglie francesi commuove il Paese: “I bambini sono felici- si dice nel servizio tv -, sorridenti e considerati alla pari dei figli di pancia”. Il servizio è stato realizzato dal giornalista congolese Jules Kidinda, che ha realizzato dei video intervistando alcune famiglie adottive francesi.
Ormai il sito del Dipartimento di Stato americano è punto di riferimento anche per l’Italia. In attesa che la Commissione per le Adozioni Internazionali nostrana aggiorni il sito non tanto di continue smentite, quanto di contenuti utili agli enti e alle famiglie, non resta che consultare giornalmente il sito americano.
Passato il momento dell’emergenza, scatta l’ora della ricostruzione e non è solo il paesaggio trasformato a darci l’immagine di quel terremoto, con i suoi monumenti distrutti, i templi e i simboli. Non è neanche l’Everest abbassato di due centimetri e mezzo o Kathmandu di un metro. La mutazione del paesaggio è dentro le sue viscere, nelle frane che sono rimaste negli occhi delle persone che sono rimaste miracolosamente vive e che ora si aggrappano a quelle macerie, lontani ricordi di quella che prima era la loro casa.
Probabilmente non dimenticherà mai il momento in cui il mare ha inghiottito i suoi genitori, sua sorella e suo fratello più piccolo, ma di certo a breve avrà una nuova famiglia che potrà prendersi cura di lei. È la bambina di 12 anni sbarcata il 14 aprile a Reggio Calabria, una dei pochi superstiti di un naufragio che ha provocato la morte di quasi 700 migranti nel Mediterraneo. Le risposte all’appello lanciato dal Tribunale per i Minorenni reggino e dal governatore della Calabria, Mario Oliverio, a cui si è aggiunta anche la voce di Amici dei Bambini, sono state molto numerose già nei primi giorni di maggio
Coesione, flessibilità e comunicazione: le tre parole d’ordine per la famiglia del futuro. Se ne parlerà martedì 19 maggio a Roma, nel corso del convegno “La promozione delle risorse familiari”, organizzato dall’Università “Niccolò Cusano” e dall’Istituto Italiano di Psicoterapia Relazionale.
«Non c’è edificio che non sia stato colpito. Una situazione catastrofica». È la sintesi di Ertugrul Apakan, il capo della missione di monitoraggio dell’Osce in Ucraina, dopo che lo scorso marzo era riuscito a entrare nella cittadina di Shirokine, nella provincia filorussa di Donetsk.
La Repubblica Democratica del Congo ha annunciato la fine del divieto di adozione dei bambini da parte delle famiglie straniere, durante una giornata organizzata dall’ ente autorizzato francese ’ Vivre en famille’, nella città di Champsecret, piccolo paese del distretto di Orne ( Bassa Normandia). Da questo paesino di mille abitanti, la notizia che migliaia di famiglie in tutto il mondo attendevano da ormai venti mesi. La conferma ufficiale sarà data in una conferenza stampa, che si terrà nei prossimi giorni a Kinshasa.
Riportiamo di seguito in versione integrale il comunicato pubblicato dalla Commissione Adozioni Internazionali sul suo sito, in data 17 maggio 2015, in merito alle notizie sul presunto sblocco dei permessi di uscita dei minori adottati da famiglie straniere in Repubblica Democratica del Congo. Molte famiglie hanno segnalato alla Commissione […]
La passione per la musica si trasforma in amore per i bambini e le famiglie fragili di tutto il mondo. Un folto gruppo di fans di Claudio Baglioni ha deciso di fare un regalo speciale al suo cantante preferito: un gesto di solidarietà a favore delle popolazioni più povere.
Che cosa c’è di peggio per un bambino che rimanere improvvisamente solo al mondo in una terra straniera? È quanto successo a una ragazzina sbarcata il 14 aprile a Reggio Calabria, insieme ad altri 670 migranti soccorsi dalla nave Orione della Marina Militare.
“Perché costa così caro fare un’adozione internazionale?”, “Qual è il Paese in cui la permanenza all’estero è più breve?” e “L’abbinamento con un bambino viene deciso dall’ente autorizzato o dalle autorità straniere?” Queste sono alcune delle domande inviate da coppie e famiglie accoglienti o che hanno deciso di adottare, all’indirizzo email adozioni@aibi.it o tramite il form.
Non l’ultimo modello di iphone, non lo scooter o il capo firmato alla moda. Quello che desidera di più un minore in difficoltà e la richiesta che potrebbe rivolgerti è “Regalami Una Famiglia”. Per soddisfare il suo desiderio, così come quello di tanti altri bambini in difficoltà sabato 16 maggio 2015, dalle 8, nella sede dell’Auditorium di San Domenico nel Centro Storico di Terracina, si terrà il convegno sull’affido familiare “Regalami Una Famiglia”.
Le adozioni internazionali non sembrano essere tra le priorità di Matteo Renzi. Il settore, fino a qualche tempo fa fiore all’occhiello del nostro Paese, è in piena crisi, ma finora dal Governo non solo non sono state avviate iniziative di contrasto al calo delle adozioni, ma soprattutto non sono nemmeno arrivate le risposte a quesiti richiesti da politici sensibili. Dopo tre mesi di inutile attesa, nella seduta che il Senato ha svolto il 13 maggio 2015, il senatore Aldo Di Biagio, firmatario dell’interpellanza numero 2-00249, ha preso la parola per sollecitare ulteriormente il Governo a rispondergli.
L’Ascensione di Gesù al cielo sta in mezzo, tra la Pasqua e la Pentecoste, come a dire che, in questa festa, noi non celebriamo ‘l’abbandono’ di Gesù, ma ci prepariamo ad accogliere il dono del Risorto.
“Squilla il telefono e ci dicono ‘Qui non è arrivato nessuno, potete aiutarci?’ Oppure “Ci sono un sacco di bambini che girano fra le macerie ed edifici pericolanti, potete preparare un’area protetta per farli giocare e stare tranquilli?”. Più o meno ogni giorno negli uffici di Ai.Bi., in Nepal si ripete lo stesso “copione”: squilla il telefono e dall’altro capo della cornetta sono i volontari di altre associazioni o gente comune che chiede aiuto.
Il lungo tragitto in pullman tra Gaziantep e Antakya è sempre fonte di riflessione, per me. Il naso attaccato al finestrino, mi perdo seguendo il filo di mille storie che scorrono all’esterno, come una specie di film dai fotogrammi sin troppo vividi e reali. Dagli anziani turchi seduti fuori dai […]
Cari lettori, in questo tempo di confusione e di riflessione rispetto alla regolarizzazione dell’ingresso dei migranti in Italia, voglio condividere con voi un piccolo successo che vede protagonista uno dei tanti ragazzi accolti in Casa Mosè. L’altra sera mentre saltavo da un canale all’altro della tv e ascoltavo svogliatamente le […]
Più volontariato e più attenzione agli alunni adottati, in affido o in comunità. Queste le richieste del Care (Coordinamento delle Associazioni familiari adottive e affidatarie in Rete) al premier Renzi in ottica di riforma della scuola.
Donne e uomini di diverse origini etniche, religiose, culturali e socio-economiche dicono no all’utero in affitto, considerato un abuso dei diritti umani delle donne e dei bambini. A metà maggio 2015, 16 associazioni e 100 personalità provenienti da 18 diversi Paesi del mondo hanno lanciato la petizione “Stop surrogacy now” .
L’eugenetica è sempre più vicina. Le coppie fertili, ma portatrici di patologie genetiche potranno accedere alla fecondazione eterologa (finora prevista solo per le coppie sterili) ed effettuare la diagnosi pre-impianto.
L’adozione non è solo un faticoso iter burocratico, articolato tra tribunali e servizi sociali, ma soprattutto un percorso dal forte significato spirituale. È un pensiero condiviso da sempre più coppie adottive che chiedono quindi un riconoscimento ecclesiale al loro percorso di accoglienza.
Finalmente c’è una risposta europea al fenomeno dell’immigrazione. L’Agenda europea presentata mercoledì 13 maggio dalla Commissione Ue è un importante passo avanti, atteso soprattutto dall’Italia, in prima fila nell’emergenza.
Il treno dell’affido familiare continua il suo viaggio nelle Marche. Dopo gli incontri svolti nel mese di aprile a Monte San Vito, Chiaravalle e Montemarciano, dal 14 al 19 maggio la campagna “Mi Affido” arriva a Polverigi, Agugliano, Camerata Picena e Falconara Marittima.
Come se non fosse bastata la terribile scossa del 25 aprile, lo sciame sismico è proseguito anche nelle settimane successive, fino ad arrivare alla seconda forte scossa. Quella del 12 maggio che, in 30 secondi, con i suoi 7,4 gradi di magnitudo, ha fatto crollare molto di quello che il 25 aprile era miracolosamente rimasto in piedi.
“Immaginate di sopravvivere ad una scossa di 7.8 gradi e di dormire per 5/6 giorni sotto una cerata, senza acqua, cibo, elettricità e spesso senza toilette. Riuscite ogni tanto a tornare in casa di corsa a prendere poche cose che vi potrebbero essere utili, come i soldi nascosti in un cassetto o qualche maglione e giacca a vento per la sera, per poi correre a cercare figli e parenti”. A parlare è Silvia Cappelli, cooperante Ai.Bi. in Nepal che i giorni immediatamente precedenti la seconda scossa di terremoto che ha sconvolto il Paese dopo il primo sciame sismico del 25 aprile.
Adottare in Etiopia è da qualche tempo diventato più difficile del solito. Da pochi giorni il Dipartimento di Stato americano ha pubblicato sul proprio sito un aggiornamento a beneficio delle famiglie che intendono adottare nel Paese africano.
La malnutrizione è un problema multidimensionale: prima di tutto economico e quindi sociale, di genere e politico. Parola di Amartya Kumar Sen, Premio Nobel 1998 per l’Economia, intervenuto giovedì 14 maggio al convegno “La nuova Agenda per lo sviluppo: sostenibilità, nutrizione e sicurezza alimentare”.
Una grande festa all’insegna della solidarietà: dei bambini per gli altri bambini, quelli meno fortunati che non hanno una mamma e un papà che li aspetta a casa a braccia aperte. Quei bambini sostenuti da Ai.Bi.. Amici dei Bambini, organizzazione non governativa attiva in tutto il mondo, che combatte l’abbandono minorile con l’adozione, l’affido e il sostegno a distanza. Premiata la scuola primaria “Sandro Pertini” di Milano.
“E’ un dramma continuo. Qui manca tutto: non servono solo tende, cibo e servizi ma anche un’assistenza psicologica perché la prova cui siamo sottoposti è molto forte. E’ intollerabile, se non insostenibile per chi ha già perso i propri beni lo scorso 25 aprile e ora sta ricevendo questo ennesimo colpo: una tragedia sulla tragedia”. A parlare è Silvia Cappelli, cooperante Ai.Bi. (Amici dei Bambini) in Nepal con l’altra cooperante Fulvia Clerici, in prima linea per aiutare mamme e bambini già dal primo terremoto dello scorso aprile.
L’affido familiare o di un single per i minori stranieri non accompagnati che allo “scoccare” del 18/mo anno di età non possono più ospitati in comunità. Questa la proposta, espressa in un progetto sperimentale del Casf, Centro affidi solidarietà familiare, del Comune di Venezia che rivolge così il suo “appello” ad Ai.Bi. Amici dei Bambini.