Bambini in alto mare

Emergenza migranti. Di Biagio (Ap): “Al più presto una cabina di regia che dialoghi con l’Unione Europea e i Paesi di origine e di transito”

L’unica via per risolvere l’emergenza immigrazione è una cabina di regia interministeriale. Lo sostiene l’onorevole Aldo Di Biagio, senatore di Area Popolare, intervenuto sul tema nella giornata di mercoledì 17 giugno alla luce del dibattito in corso tra l’Italia e il resto d’Europa sulle modalità di accoglienza dei migranti.

Una ricchezza che non riusciamo a cogliere

In molti Paesi europei gli immigrati, e spesso anche i loro discendenti, risultano sovrarappresentati in pressoché tutte le categorie svantaggiate: dai drop out scolastici ai disoccupati, dai poveri ai soggetti a rischio di esclusione sociale. Ciò ne fa, per un verso, testimoni viventi di quanto non ha funzionato nelle politiche per l’inclusione sociale e l’empowerment individuale.

Papa Francesco: “Le famiglie, piccole fiaccole in un mare di morte, mostrino al mondo la vera accoglienza”

“Da allora purtroppo non è cambiato molto: troppe persone ancora sono annegate nel Mediterraneo, e ancora si continua a parlare di emergenza, mentre in realtà il fenomeno va affrontato con un piano ampio e articolato. L’ha scritto Papa Francesco nel suo messaggio di saluto ai partecipanti all’incontro “Dov’è tuo fratello? Famiglia e immigrazione”.

Reggio Calabria: una pioggia di richieste di adozione alla sede di Ai.Bi. Messina per la piccola migrante rimasta orfana

Probabilmente non dimenticherà mai il momento in cui il mare ha inghiottito i suoi genitori, sua sorella e suo fratello più piccolo, ma di certo a breve avrà una nuova famiglia che potrà prendersi cura di lei. È la bambina di 12 anni sbarcata il 14 aprile a Reggio Calabria, una dei pochi superstiti di un naufragio che ha provocato la morte di quasi 700 migranti nel Mediterraneo. Le risposte all’appello lanciato dal Tribunale per i Minorenni reggino e dal governatore della Calabria, Mario Oliverio, a cui si è aggiunta anche la voce di Amici dei Bambini, sono state molto numerose già nei primi giorni di maggio

Messina, taglio del nastro per il centro “Pan di Zucchero”: la vera palestra delle famiglie accoglienti

Una grande palestra di accoglienza: questo sarà il centro servizi alla famiglia “Pan di Zucchero” di Messina che verrà inaugurato ufficialmente sabato 9 maggio. La struttura, realizzata grazie al contributo di Lottomatica, nel 2015 realizzerà un progetto pilota per la creazione e la formazione di una rete di famiglie accoglienti.

Lampedusa. Nicolini: “Non possiamo inscatolare i migranti come bestiame nel centro di accoglienza: i minori vanno accolti nelle nostre famiglie”

La famiglia è una risorsa indispensabile per garantire un’accoglienza dignitosa ai più deboli tra le migliaia di migranti che sbarcano sulle nostre coste: su  tutti donne e bambini. Sono concordi in questo le autorità sia civili che religiose che si trovano ogni giorno a fronteggiare l’emergenza immigrazione.

Centinaia di minori senza genitori. Lo Stato cerca soluzioni d’emergenza, ma dice no alla risorsa migliore: la famiglia

Quelle arrivate fino a oggi sono solo le prime ondate di una marea umana che pare essere ancora sulle coste libiche, pronta a imbarcarsi, di fronte alla quale il nostro Paese non sa come fronteggiare l’emergenza. E, paradossalmente, rifiuta di servirsi di una risorsa già disponibile: quella rappresentata dalle famiglie disponibili ad accogliere i migranti più giovani.

Le croci di Lampedusa diventano ora un piccolo ma prezioso ed esclusivo ricordo carico di solidarietà

Su quel legno si sono aggrappati con tutto il loro gracile e stremato corpo, con la forza residua nei muscoli delle gambe e delle braccia. Su quel legno hanno pianto, sospirato e sperato di avvistare la terra: le coste siciliane. Un “bagaglio simbolico” che sta alla base delle Croci di Lampedusa realizzate per Ai.Bi. dal falegname  Franco Tuccio.

Lampedusa: “Abbiamo accolto un profugo di 17 anni e la nostra vita è cambiata. Famiglie italiane fatelo anche voi”

Una coppia con due figlie già grandi, all’università,  e un terzo figlio in affido. E’ il classico ritratto di una famiglia affidataria. Lo straordinario nel caso della famiglia Maggiore a Lampedusa è nell’ordinario. Perché Lillo Maggiore e sua moglie Piera hanno accolto in casa propria un ragazzo profugo.

A Lampedusa si torna a contare i morti: 29 migranti uccisi dal freddo.Tra i superstiti 3 minori. Ancora una volta l’Italia assiste impreparata

Prima sono arrivati i morti, 29 in tutto; poi i superstiti, una novantina. A Lampedusa militari, operatori del Centro d’accoglienza e volontari accolgono con disperata impotenza i primi, con coperte i secondi. Duro il commento del sindaco lampedusano Giusy Nicolini: «Questa nuova strage è la prova che Triton è inutile. Siamo tornati indietro». Si ripropone ancora una volta in tutta la sua drammaticità la questione ‘accoglienza’. Lampedusa si è mobilitata, almeno una cinquantina i volontari e le famiglie accorse sul molo. Mentre in Parlamento langue il disegno di legge Zampa.

Quasi 4 mila i minori stranieri inghiottiti nel nulla o caduti nelle mani dei trafficanti

Sono 3.707 i minori scomparsi dai centri di prima e seconda accoglienza per migranti in Italia su un totale di 14.243 persone registrate in seguito agli sbarchi sulle nostre coste. Dati allarmanti molto più delle “rosee” aspettative che erano già trapelate lo scorso mese quando si parlava di poco più di un migliaio di Misna (minori stranieri non accompagnati) “fantasma”.

Immigrazione, ecco come l’Unione europea potrebbe aiutare l’Italia

Un problema quasi tutto italiano. Questo è l’immigrazione secondo l’opinione comune, confortata, del resto, dall’evidenza che dice che l’assoluta maggioranza degli sbarchi di profughi avviene sulle coste del nostro Paese. Ora però all’orizzonte sembra profilarsi un futuro diverso, caratterizzato dalla gestione congiunta dell’emergenza tra Italia ed Europa.

Da Casa Mosè a Messina un esempio per tutta l’Italia. Ecco il Manifesto della giusta accoglienza dei minori non accompagnati

“Se un sogno ha così tanti ostacoli, significa che è quello giusto”. Può sembrare inappropriato ricorrere a una frase di Bob Marley per descrivere la situazione che vive in questi giorni l’accoglienza immigrati in Italia travolta com’è dagli scandali della corruzione, del malaffare e del pressapochismo. Ma quando l’accoglienza, la giusta accoglienza è un tutt’uno con valori ben precisi, quali la trasparenza, l’onestà morale e intellettuale, allora assume le sembianze di un sogno che se non compreso e condiviso nel profondo, viene ostacolato

Li vogliamo qui con noi

Ha ospitato 100 minori stranieri, sbarcati da soli in Italia. Ora il Centro Casa Mosè di Messina deve chiudere. Ma la gente del quartiere dice no. Alla vicenda del centro di prima accoglienza di Amici dei Bambini ha dedicato un articolo anche l’ultimo numero del periodico “Tu Style”.

Messina. Casa Mosè: minore scappa ma torna dopo due giorni. “La mia famiglia è questa qua”

Casa è dove si sta bene. Famiglia non sempre è quella nella quale nasci ma è quella dove sei accolto, amato e protetto. Mamma e papà non sono quelli biologici ma quelli che ti trattano come un figlio. Avrà capito tutto questo Ahmed (nome di fantasia), il giovane migrante che per emulare i suoi amici e spinto dalla stessa voglia di arrivare “lontano”, qualche giorno fa nel cuore della notte, è sgattaiolato fuori dal suo letto di Casa Mosè, a Camaro (Messina) e ha iniziato a camminare senza una meta, facendosi guidare da quello che altri suoi coetanei gli avevano raccontato: Paesi lontani dove rifarsi un futuro.

Immigrazione, accoglienza e solidarietà: “Camaro” (Me) batte “Tor Sapienza” (Roma)… 100 a 0

Certo, nulla nella variegata e intrinseca  territoriale composizione umana, a partire dai quartieri cittadini, è mai uniforme. Il titolo è allegoricamente e gentilmente “provocatorio”. L’evento, però, verificatosi a Messina, dopi i tragici fatti consumatosi  di recente a Roma nel quartiere di Tor Sapienza, non ha fatto dirompente scalpore.

Messina, i ragazzi di Casa Mosè ora attendono solo il giorno del trasferimento

E’ servita una manifestazione di protesta con decide di famiglie scese in piazza per dire no alla chiusura di Casa Mosè e un intero giorno di riflessione, ma finalmente l’amministrazione comunale di Messina si è pronunciata ufficialmente sulla questione dei minori stranieri non accompagnati ospitati dal centro di prima accoglienza di Amici dei Bambini.

Messina. Chiusura Casa Mosè: manifestazione di protesta dei residenti di Camaro contro il Comune “Questi ragazzi non devono andare via da qui”

“A Camaro siamo tutti africani”. E’ uno degli striscioni preparati dalla gente del quartiere messinese che ospita Casa Mosè in vista della manifestazione organizzata per martedì 18 novembre, in occasione della chiusura del centro di prima accoglienza per minori stranieri non accompagnati di Amici dei Bambini. Un sit in che vedrà quindi i 18 ragazzi, affiancati dalla popolazione del quartiere che li ha accolti, nel loro ultimo disperato tentativo di dire al mondo, e alle istituzioni italiane in particolare, che quella che hanno ricevuto è stata un’accoglienza giusta.

Messina. Chiude Casa Mosè: il rimpallo di responsabilità tra le istituzioni nega l’accoglienza giusta ai piccoli migranti

Il ping pong delle responsabilità non ha ancora un vincitore, ma di sicuro ha già provocato una vittima: l’accoglienza giusta dei minori stranieri non accompagnati garantita da Casa Mosè. Dopo 11 mesi di porte aperte ai piccoli migranti in fuga dalla guerra e dalla miseria, il centro di prima accoglienza di Amici dei Bambini a Messina è ora costretto a chiudere i battenti. Quasi un anno di attività condotta senza ricevere un euro di fondi pubblici e assicurando, sempre e solo a proprie spese, non solo i servizi di base, ma anche tutto ciò che serve per la vera integrazione di un Misna.

Dall’appello di san Giovanni Paolo II al progetto Bambini in Alto Mare: non abbiate paura di accogliere!

Era il 22 ottobre 1978 quando all’interno del suo discorso di inizio pontificato pronunciò la famosa esortazione “Fratelli e Sorelle! Non abbiate paura di accogliere Cristo e di accettare la sua potestà! Aiutate il Papa e tutti quanti vogliono servire Cristo e, con la potestà di Cristo, servire l’uomo e l’umanità intera! “

Immigrazione, via libera dal Senato: ora i minori stranieri potranno essere accolti in affido dalle famiglie italiane

L’accoglienza giusta inizia a prendere forma di legge. L’aula del Senato ha recentemente autorizzato l’affidamento dei minori stranieri non accompagnati alle famiglie disponibili ad accoglierli. Il provvedimento, che ora passa all’esame della Camera dei Deputati, se approvato, dovrà essere recepito entro il 20 luglio 2015.

Piccoli migranti: “Conviene spendere 30 euro al giorno per l’accoglienza o 130 per il carcere?”

Prendersi cura di un piccolo migrante nei centri di accoglienza costa dai 35 ai 45 euro al giorno. Doverlo gestire in carcere, una volta entrato nel tunnel dell’illegalità, comporterebbe invece una spesa di 130 euro. Cosa conviene? Se l’è chiesto, retoricamente, il governo nel momento in cui ha stabilito di rifinanziare con 80 milioni di euro il fondo per i minori stranieri non accompagnati 

Dal nord Europa alla piccola isola del Mediterraneo. Eritrei e lampedusani stretti in un unico e solo abbraccio: quello dell’accoglienza.

(dal nostro inviato Veronica Policardi) Il 3 ottobre scorso a Lampedusa è stato il giorno di triste memoria della tragedia che un anno fa ha segnato profondamente un’isola del Mediterraneo che rivendica proprio in questi giorni il suo essere stata “porto di salvezza” e non “luogo di morte“.

Il dolore e il ricordo dei sopravvissuti incisi sui cubi frangiflutti del molo: “Sarai sempre nel mio cuore”

“God is love (Dio è amore)“, “Henrick rip (Henrick riposa in pace)“, “you are always in my heart (sarai sempre nel mio cuore)“: sono le scritte che i sopravvissuti al naufragio del 3 ottobre dell’anno scorso hanno realizzato sui cubi frangiflutti del molo di Lampedusa, lo stesso dove l’anno scorso furono adagiati i cadaveri di 366 loro compagni di viaggio.

Messina. Da Casa Mosè all’ASD Atene Calcio, 4 misna selezionati per tenere alti i colori… della giusta accoglienza!

Sono arrivati sulle nostre coste come tanti altri, migliaia minori stranieri non accompagnati alla ricerca di una vita migliore. Abu, Momo, Ndidi, Udo dopo lo sbarco hanno conosciuto la giusta accoglienza di Casa Mosè a Messina, dove sono stati chiamati per nome e trattati come persone. Ora, attraverso lo sport, hanno la possibilità di completare quel riscatto che nei pericoli delle onde avevano soltanto sognato, vedono realizzarsi la promessa che riempiva il loro cuore e li spingeva a rischiare la vita per trovare i giorni di un futuro di pace.

Seydou, dai barconi al Quirinale. Con Ai.Bi. ha trovato una famiglia, ora incontrerà Napolitano

L’accoglienza e l’integrazione targate Amici dei Bambini saranno protagoniste al taglio del nastro del nuovo anno scolastico. La cerimonia di inaugurazione dell’anno 2014-2015, in programma a Roma lunedì 22 settembre, avrà tra i protagonisti anche Seydou, uno delle migliaia di minori stranieri non accompagnati sbarcati sulle coste italiane. Lui, grazie ad Ai.Bi. ha ritrovato l’affetto di una famiglia e ora vive in affido con i coniugi Maggiore, a Lampedusa, dove frequenta l’istituto onnicomprensivo “Luigi Pirandello”.

Perché portare al collo la Croce di Lampedusa?

“Dalle Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno..:” recita una delle Odi più famose di Manzoni, “Il 5 Maggio” scritta in occasione della morte di Napoleone. Nella poesia Manzoni ripercorre le conquiste del grande “stratega” mettendo più in evidenza  però l’aspetto spirituale, immaginando i patimenti dell’esilio su un’isola sperduta e il conforto della fede. Un viaggio in lungo e largo per il “mondo” allora conosciuto di un uomo “comune” carico delle sue glorie ma anche dei patimenti e sofferenze. Un cammino intenso come quello che sta facendo da cinque mesi la croce dei barconi dei migranti simbolo di pace.

“I giovani migranti ci rubano il lavoro?”

Dalla nostra inviata (Dinah Caminiti) – Con l’arrivo della bella stagione, in ufficio inizia a far caldo, spalanco la finestra e continuo a lavorare al computer. Da ottobre Amici dei Bambini ha attivato il progetto BAM- Bambini In Alto Mare.

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Chaouki: “Ad Augusta minori stranieri lasciati in totale abbandono”

Costretti a dormire per un mese in condizioni fatiscenti, nei corridoi, uno attaccato all’altro, e alimentati in modo inadeguato. È questa  l’accoglienza che lo Stato italiano riserva ai minori stranieri non accompagnati.

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Lampedusa: famiglie accoglienti, un esempio da seguire per dare un domani ai giovani migranti

Dall’avvio dell’operazione Mare Nostrum, iniziata il 18 ottobre 2013 a pochi giorni dalla tragedia che ha segnato profondamente la piccola comunità di Lampedusa, non si è mai arrestato il grande afflusso di migranti in arrivo sulle coste siciliane.

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Accoglienza giusta. La commovente storia della famiglia nigeriana riunita da Ai.Bi.

Il loro arrivo a Messina ha commosso tutti: veder scendere dalla nave che li ha portato in salvo una giovane mamma di 25 anni con in braccio il figlio di soli 11 mesi ha risvegliato le coscienze anche dei più scettici in materia di accoglienza.

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Pronti a sbarcare 800mila migranti. Come accoglierli in un sistema al collasso?

“In Libia ci sono almeno 800mila persone pronte a partire dall’Africa verso l’Europa”. È questo l’allarme diffuso nei giorni scorsi dal Direttore centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere Giovanni Pinto, nel corso di un’audizione al Senato. E per l’accoglienza, annuncia un piano del Viminale per 50mila migranti, perché i […]

Minori non accompagnati, senza associazioni non ci sarà mai accoglienza giusta

L’accoglienza giusta per i migranti che giungono sulle coste italiane passa per il lavoro delle associazioni. Lo ha detto l’Organizzazione internazionale per le migrazioni che ha invitato a creare dei tavoli di concertazione locale.

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Un Misna doc: studia, si impegna e offre il suo aiuto a chi come lui arriva dall’Africa

Ha 16 anni e la consapevolezza di essere uno dei più fortunati tra i minori stranieri non accompagnati (Misna) in Italia. Grazie all’ accordo firmato da Ai.Bi. con il Comune di Lampedusa, è stato accolto in affido da una famiglia lampedusana. 

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Dalla parte dei profughi

Riportiamo un articolo pubblicato il 23 aprile sull’edizione online del quotidiano “l’Unità” a firma di Luigi Manconi, che propone come modalità per ridurre il numero delle vittime delle traversate del Mediterraneo l’istituzione di appositi presidi dell’Unione europea nei Paesi di partenza e di transito dei migranti.

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“Voglio qualcuno che si prenda cura di me”

È molto socievole, ama scherzare con i giovani e confrontarsi con gli adulti. Ha degli occhi grandi e profondi, che però tradiscono immediatamente una grande malinconia. Avverte la nostalgia di sua madre, di suo fratello e di sua sorella.

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Più di 5mila siriani accolti a Milano. L’assessore: “Ma Governo e Regione non ci aiutano”

Partono dalla Libia stipati sui barconi che attraversano il Mediterraneo, sbarcano in Sicilia e raggiungono Milano in treno. Da qui molto vorrebbero proseguire verso il resto d’Europa, specialmente Svezia e Germania. Pochissimi fanno richiesta di asilo in Italia. Sono i profughi siriani che a migliaia, nel loro viaggio della speranza, […]

Alfano: “Sbarchi decuplicati rispetto al 2013: ormai è un fenomeno strutturale”

“Siamo di fronte a flussi migratori che hanno ora natura strutturale e non emergenziale”. Ne è consapevole il Ministro dell’Interno Angelino Alfano, che ha riferito sull’incremento di arrivi di migranti e sulle misure che il governo intende adottare.

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22 donne costrette a dormire con 500 uomini. Renzi, è questa l’accoglienza di chi mette 5 donne capolista alle Europee?

Migranti ammassati su navi di linea chiamate a trasportarli sulla terraferma perché le imbarcazioni deputate ai soccorsi sono insufficienti. Uomini e donne alloggiati a centinaia all’interno di palazzetti dello sport in totale promiscuità.

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Nicolini: “Niente europee, preferisco continuare a fare il sindaco di Lampedusa”

È durata pochi giorni la possibilità di vedere Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, nella lista di candidati del Partito Democratico per le elezioni europee in programma a maggio 2014. Nella giornata del 9 aprile, infatti, il primo cittadino dell’isola ha annunciato la sua rinuncia.

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Boldrini e Mogherini: “Non chiudere le frontiere, ma collaborare con i Paesi di transito dei migranti”

“Dal 2000 a oggi oltre 23mila persone sono morte nei nostri mari, alle nostre frontiere terrestri, nei deserti dei Paesi di transito. E il luogo in cui hanno perso la vita più persone, quasi 8mila, è il Mediterraneo”. Il Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini ha richiamato l’attenzione dell’Unione Europea sul dramma dei profughi.

Leggi anche: Emergenza profughi made in Italy? Mediatori culturali assenti, ospiti allo sbaraglio e mancanza di soldi >>Leggi anche: Da Ue e Africa un impegno comune: rendere la migrazione un’opportunità  >> |  Arrivo in massa di migranti: 730 soccorsi nel Canale di Sicilia >>  

Emergenza profughi made in Italy? Mediatori culturali assenti, ospiti allo sbaraglio e mancanza di soldi

Sui documenti risultano rifugiati, ma vengono trattati più che altro come pacchi postali. E’ il destino dei profughi sbarcati sulle nostre coste. Da 15 giorni, i 39 migranti ospitati nell’Hotel Holiday di Monteroduni in Molise ricevono l’occorrente per vivere dai cittadini.

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