Bambini in alto mare

Migranti. Perché si nascondono i dati delle donne e bambini che scappano dalle guerre?

Vi scrivo e chiedo il vostro aiuto in merito all’accoglienza di bambini e donne in fuga dalle guerre. Nel nostro territorio, a livello politico ma anche tra la gente comune, per giustificare il rifiuto dei profughi e la non accoglienza, si sostiene che la fuga dalle guerre non esiste, che le immagini che tutti vediamo sono create ad arte. – Risponde Diego Moretti (nella foto)

Tony Canto: “A Mare si gioca è nata come una favola raccontata a mia figlia. Ora restituiamo anche ai bambini migranti il mondo che meritano”

Sostegno a distanza Bambini in Alto Mare – “A mare si gioca” è un canzone che porta a resettare la mente. Lo stesso effetto che ha fatto la foto del piccolo Aylan nella testa di Tony Canto. È lui l’autore di parole, musica e arrangiamento del brano interpretato da Nino Frassica al Festival di Sanremo. Un testo così vicino alla mission di Amici dei Bambini che gli stessi Canto e Frassica,  hanno deciso che il brano dovesse supportare la campagna di sostegno a distanza Bambini in Alto Mare di Ai.Bi.

Siria. Quale destino per gli orfani “intrappolati” in un Paese stremato dalla guerra? Con un Sostegno a distanza la loro vita può ricominciare

Sostegno a distanza Siria – Nel cuore della Siria sono decine i giovanissimi rimasti orfani dopo la morte in combattimento dei loro genitori: bambini che restano tali, al di là delle colpe dei loro genitori, e che, come tutti, hanno bisogno di aiuto. Un aiuto che può arrivare dal Sostegno a distanza Siria, perché anche loro hanno diritto a tornare a sentirsi figli.

Omar, il giovane migrante che da voce a milioni di bambini siriani: “Aiutateli a vivere nel loro Paese”

Sostegno a distanza Siria – Anche Omar ha viaggiato su un barcone, ha provato che cosa voglia dire essere stipato insieme a decine di altre persone a bordo di un’imbarcazione che a ogni metro rischiava di colare a picco, ha visto la morte in faccia. Ma ce l’ha fatta e ora ripensa alla sua esperienza, all’accoglienza che ha ricevuto e a quella che avrebbe potuto ricevere.

Siria. Il giovane profugo: “Se potessimo sentirci al sicuro non lasceremmo mai la nostra terra”

Sostegno a distanza Siria – Nelle parole dei piccoli profughi siriani, tutta la disperazione per aver lasciato il suo Paese. Una scelta che nessuno vorrebbe mai compiere. Ad aiutare i siriani che vogliono poter costruire il proprio futuro nella propria terra, c’è il progetto di Sostegno a distanza Siria Io non voglio andare via di Amici dei Bambini.

Frassica #A Mare si Gioca. La favola amara sui migranti spopola sui social e su youtube. Da Fabio Fazio, a Ezio Greggio, da Caterina Caselli a Savino Zaba è corsa a sostenere “Bambini in Alto mare” di Ai.Bi.

E’ nella top 50 delle canzoni più ascoltate di Youtube, in due giorni oltre 50 mila visualizzazioni e sui social è corsa a condividere il video. I due volti di Nino Frassica, prima comico surreale e ora toccante interprete di una favola amara sui migranti, hanno conquistato il Festival di Sanremo 2016 con  ‘A mare si gioca’, che promuove la campagna “Bambini in Alto Mare” di Amici dei Bambini. Il racconto dei drammi del Mediterraneo sta, infatti, spopolando da Twitter a Facebook, da  Google Plus a Instagram: con l’ingresso dell’hashtag #AMareSiGioca  è una “pioggia” di apprezzamenti ed è entrato di “diritto” fra i trending topic italiani.

Festival di Sanremo. Grande successo per Nino Frassica sul palco dell’Ariston. Con “A ‘Mare si Gioca’ sostiene la campagna Bambini in Alto Mare promossa da Ai.Bi.

Come si spiega a un bambino la tragedia degli esseri umani che ogni giorno perdono la vita nel Mar Mediterraneo? Da questa domanda a cui nessuno vorrebbe rispondere parte l’idea di “A mare si gioca” (una produzione Art Show, edizioni Sugarmusic) dolceamara favola in musica scritta da Tony Canto (autore per Mannarino, Nina Zilli e Patrizia Laquidara fra gli altri) e interpretata ieri sera, 11 febbraio, sul palco dell’Ariston nel corso della 66/ma edizione  di Sanremo, dall’attore e comico Nino Frassica. Il brano “A mare si gioca” promuove la Campagna Bambini in Alto Mare di Ai.Bi., Amici dei Bambini impegnata in Italia e in Siria a sostenere concretamente coloro che in questo dramma sono i più deboli, fragili e indifesi: i bambini e le loro famiglie.

Migranti, si continua a morire nel Mediterraneo: “Come e perche’ rompere questo silenzio assordante?”

Solo poco più di 24 ore fa l’ultimo naufragio, ma la stampa quasi non ne parla.Tra questi anche bambini: i più fortunati (coloro che scampano alla morte in mare) si trasformano in piccoli fantasmi in giro per l’Italia e l’Europa. Sono i minori stranieri non accompagnati a cui Ai.Bi. si propone di garantire una giusta accoglienza con il Sostegno a Distanza per la sua campagna Bambini in Alto Mare.

Siria. Altri 11 bambini morti annegati. Ora c’è chi inizia a dire “io non voglio andare via”

Il bollettino giornaliero continua a dirci che chi fugge da un Paese in guerra come la Siria troppo spesso vede la propria vita naufragare nel Mediterraneo. Per questo aumenta il numero di quei siriani decisi a non andare via dal proprio Paese e a iniziare da lì la costruzione di un futuro di speranza. Per loro Amici dei Bambini ha lanciato il progetto di Sostegno a Distanza Io non voglio andare via.

Papa Francesco: “Il mondo aiuti con urgenza l’amata Siria”. Ai.Bi. accoglie l’appello del Pontefice e lancia il Sostegno a Distanza per la distribuzione di ceste alimentari

Sostegno a distanza Siria – “Nonostante tutta questa disperazione e distruzione, cosa ti spinge a rimanere in Siria?” chiede Asaad, coordinatore locale di Amici dei Bambini nel Paese mediorientale, a Muhamad, 15 anni, della provincia di Idlib. “Questa è la mia casa – risponde il ragazzo -. Qua è dove sono nato, dove sono stato bambino, dove ora sono un adolescente e dove voglio diventare adulto e avere una famiglia. Un sorriso e uno sguardo d’intesa salutano Asaad che ha appena lasciato una cesta di alimenti e consegnato la “Ration Card” mensile per il pane per Muhamad e la sua famiglia. Sono alcuni dei segni tangibili del progetto di Sostegno a Distanza Siria Io non voglio andare via di Amici dei Bambini.

Sostegno a distanza Bambini in alto mare. La prima arrivata del 2016 è una Victoria per la giusta accoglienza

Sostegno a distanza Bambini in alto mare – Victoria. Non c’è parola più indicata per descrivere l’esito della sfida che Lateef, 27enne nigeriano, e sua moglie Damilola, 25, hanno lanciato alla sofferenza, alle persecuzioni, alla miseria. Una sfida che i due giovani, sbarcati sulle coste italiane ad agosto, stanno vincendo grazie al Sostegno a distanza Bambini in Alto Mare, la campagna di Ai.Bi. per una giusta accoglienza dei migranti più fragili.

Grecia, le speranze di altri 3 bambini affogano nelle acque dell’Egeo: continua la strage dei piccoli migranti

Ancora una volta tra le vittime delle tragedie del mare ci sono dei bambini. Tre piccoli profughi hanno perso la vita tra giovedì 14 e venerdì 15 gennaio nel tentativo di raggiungere la Grecia partendo dalla Turchia. Il naufragio è avvenuto al largo dell’isola ellenica di Agathonissi ed è stato provocato dal ribaltamento del gommone su cui viaggiavano decine di persone.

Roma. “Una terra, una famiglia umana”: il pellegrinaggio ambientale per difendere il mondo dei nostri figli

Un pellegrinaggio speciale, verso il luogo in cui si è deciso il futuro ambientale del nostro pianeta, sarà al centro dell’attenzione nel primo appuntamento del 2016 di Pane e OlioMercoledì 13 gennaio, la rassegna culturale organizzata da Ai.Bi. Amici dei Bambini propone l’incontro “Una terra, una famiglia umana, in cammino verso Parigi”.

Sono di Milano e anch’io vorrei accogliere in casa un migrante. Posso farlo tramite Ai.Bi.?

Ho letto su diversi giornali la notizia, ripresa nei giorni scorsi anche dal vostro sito, sull’iniziativa del Comune di Milano di pubblicare un bando destinato a tutte le famiglie milanesi che intendano offrire la propria disponibilità per ospitare a casa propria un migrante o una famiglia di migranti. – Risponde Valentina Tenedini (nella foto)

Siria 2015, bilancio di un anno di guerra: la metà dei morti sono civili, più di 2.500 i bambini

Sono più di 55mila i morti provocati dalla guerra civile in Siria nel 2015. Di questi, oltre 2.500 sono bambini. Lo ha reso noto l’Osservatorio siriano per i diritti umani che, in un suo rapporto, ha tracciato un tragico bilancio del conflitto che, dall’inizio dei combattimenti, nel marzo 2011, ha tolto la vita a oltre 260mila persone, di cui 76mila civili.

Migranti. La Tenda di Abramo. “Tutti lasceranno la barca, ma i legami che si sono formati durante questi mesi rimarranno nel cuore di ciascuno”

Le benedizioni di Dio hanno forme e tempi differenti. C’è il tempo in cui piantare il seme e quello per estirpare la pianta”. Grazie alla sua fede e alla saggezza popolare africana, Kingsley ha capito perfettamente perché alcuni dei suoi compagni di viaggio stanno prendendo una strada diversa dalla sua.

Il dolore di una mamma

Quante volte ancora riusciremo a girare la testa dall’altra parte? Quante volte ancora riusciremo a trovare le parole per commentare la morte insensata di un bambino in mare? E adesso che le parole sono finite e che non sappiamo più dove girarci, cosa faremo? Che dolore inaccettabile quei piccoli corpi ingoiati dal mare.

Aylan commuove solo d’estate

Vi ricordate il piccolo Aylan? Il nome forse l’avevate già dimenticato, ma la foto no. Era il bambino siriano, tre anni, la maglietta rossa e in pantaloncini blu, le scarpe ancora ai piedi, la testa nelle onde, il corpicino riverso sulla spiaggia di Bodrum, in Turchia. Morto con la mamma e il fratello su una barca che si era rovesciata nel tentativo di scappare dalla guerra in Siria.

Mar Egeo. La quotidiana strage degli innocenti non si ferma: 10 bambini profughi annegati in due giorni

Il futuro dell’umanità annega alle porte dell’Europa. L’immagine dei piccolo Aylan, bambino siriano di 3 anni annegato e rinvenuto senza vita su una spiaggia turca, fece il giro del mondo e suscitò sdegno e lacrime. Era l’inizio di settembre. Da allora lo sdegno si è affievolito e le lacrime si sono asciugate. Ma i piccoli profughi continuano a morire.

Roma. Il “cammino” dei profughi siriani con la giornalista Rai Laura Tangherlini e la musica di Marco Rò

Un “Pane e Olio” in musica dedicato alla Siria. La rassegna culturale organizza per giovedì 10 dicembre un appuntamento speciale con ospiti dal mondo della musica e del giornalismo. La referente di Ai.Bi. Roma Marzia Masiello incontrerà la giornalista Laura Tangherlini in occasione del concerto di Marco Rò all’Antica Stamperia Rubattino, in via Rubattino 1.

Lampedusa. Porta Santa del Giubileo della Misericordia: aperti i campi studio e pellegrinaggio

Lampedusa faro e speranza per tutti: Lampedusa segno tangibile dell’accoglienza dei più bisognosi e in quanto tale simbolo della Misericordia. Non a caso  l’isola siciliana è una delle Porte Sante per il Giubileo della Misericordia e accoglierà la croce che il presidente cubano  Castro ha donato a Papa Francesco. E proprio a Lampedusa Ai.Bi. ha attivi da anni Campi studio e pellegrinaggio per giovani, studenti e gruppi che vogliono approfondire il tema dell’immigrazione.

Barcellona Pozzo di Gotto (Me), “Sulla stessa barca” rientra in porto: ultimo atto della mostra itinerante a favore della giusta accoglienza

La barca dell’accoglienza ha completato il suo giro. Dopo 25 mesi di progettualità e 18 in giro per l’Italia, la mostra itinerante “Sulla stessa barca” torna là da dove era partita: quella Sicilia in cui l’iniziativa era nata, da un’idea di Mario Benenati e Marco Grasso.

Migranti, la tragedia dimenticata: altri 7 bambini morti nell’Egeo di cui non parla più nessuno

Il dramma dei migranti che fuggono dalla loro terra e troppo spesso perdono la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa attraverso il Mediterraneo è una tragedia quotidiana che si consuma sotto i nostri occhi. Forse per la crudele regolarità con cui si verifica, o forse per la diffusa tendenza a girare la testa dall’altra parte, le vittime del mare non fanno quasi più notizia. 

L ‘«effetto Aylan» è durato una settimana

Una settimana, tanto è durato l’«effetto Aylan» sui giornali europei. La prima ricerca sulla copertura giornalistica dell’immigrazione nell’Ue dimostra che la foto del piccolo Aylan Kurdi (2 settembre 2015) ha effettivamente spostato in senso favorevole ai rifugiati la cronaca. Ma tale effetto, appunto, ha avuto durata limitata: dopo poco più di una settimana dalla tragedia di Bodrun, i giornali hanno continuato a raccontare la crisi europea dell’immigrazione esattamente come prima, peggio di prima. Sull’argomento scrive oggi “Il Manifesto” nell’articolo a firma di Matteo Bardocci dal titolo “L’effetto Aylan è durato una settimana”.

Siria. Giacomo Argenton, cooperante Ai.Bi.: “I bambini siriani non vedono più un futuro. Ecco perché, a 26 anni, il mio posto è qui con loro”

Quello che mi fa arrabbiare e che mi fa vergognare, è che siamo talmente egoisti che pensiamo e parliamo troppo spesso dei problemi che queste persone possono causare e non quello da cui sono costretti a fuggire, a rinunciare e ad abbandonare”.  Dall’ “alto” dei suoi 26 anni e con all’attivo la sua prima esperienza da cooperante in Siria per conto di Ai.Bi., Giacomo Argenton ha le idee molto chiare e soprattutto è determinato ad andare avanti. Giacomo è tornato a Milano per qualche settimana, giusto il tempo necessario per mettere in ordine qualche documento e festeggiare per il nuovo, ambizioso intervento di emergenza di Amici dei Bambini nel nord della Siria, finanziato da UNOCHA, l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari. Ed è tempo dei primi bilanci.

Milano.”Cosa regalare a zia Lucia per i suoi 80 anni?” Il dono “più speciale” che ci sia

È possibile fare un regalo simbolico, ma che sia anche molto concreto? Sì! Parola di quattro fratelli della provincia di Milano che, in occasione degli 80 anni della loro unica zia, hanno deciso di farle un regalo davvero speciale. Un grande gesto di solidarietà a favore dei tanti minori stranieri non accompagnati che sbarcano sulle nostre coste alla ricerca di una nuova vita.

Buccinasco (Mi), la domenica speciale degli ospiti della “Tenda di Abramo”: testimoni di accoglienza nel nome di Gesù

Per un giorno il mondo si è ritrovato a Buccinasco, in provincia di Milano. In occasione della Giornata Missionaria dell’Arcidiocesi meneghina, domenica 26 ottobre, la parrocchia del piccolo Comune a sud ovest di Milano ha invitato a trascorrere tutta la giornata nei suoi locali gli ospiti della “Tenda di Abramo”.

Progetto Ai.Bi. ad Aleppo per piccoli traumatizzati

Progetto Ai.Bi. per piccoli siriani traumatizzati. L’associazione “Amici dei Bambini”, che da anni opera nelle zone di guerra in Siria, ha deciso che era ora di raggiungerli con un progetto speciale. Quei bambini sopravvissuti per miracolo alle bombe, che spesso hanno perso mamma o papà o fratelli, e non possono giocare all’aperto né andare ogni giorno a scuola.

Migranti, mamme e bambini: è la preghiera all’unico Dio a ridare il sorriso a chi non può dimenticare la sofferenza

Con il corpo in provincia di Milano, ma con il cuore e la mente a Lampedusa, al 3 ottobre del 2013. Spiritualmente è stato un salto nel tempo e nello spazio quello che la grande famiglia di Amici dei Bambini ha compiuto venerdì 2 ottobre nel corso della preghiera interreligiosa in ricordo del tragico naufragio di 2 anni prima.

Insieme per non dimenticare: con una preghiera interreligiosa Ai.Bi. ricorda il naufragio del 3 ottobre 2013

Una candela accesa e posata su un pezzo di legno. L’una capace di fare luce, ma anche di spegnersi con un leggero soffio di vento. L’altro in grado di resistere a tutto ma non all’acqua che può travolgerlo. Insieme sono simboli della caducità della vita e del destino di centinaia di migranti che troppo spesso trovano la morte.

Napoli. Mattarella: la storia di Seydou, minore straniero non accompagnato, in affido familiare, è esempio di integrazione

Sono l’accoglienza e l’integrazione le “materie” più belle che si possano studiare a scuola. La dimostrazione vivente di questo si chiama Seydou. È una ragazzo di origine senegalese, arrivato in Italia a bordo di uno dei tanti barconi che ogni giorno solcano il Mediterraneo, e che oggi è un alunno modello.

Lampedusa. Seydou: “Una volta ero un minore straniero non accompagnato, ora frequento i Presidenti della Repubblica”

“Onore al merito”, recita un popolare modo di dire. Il merito è quello di aver compiuto un percorso scolastico prodigioso, tanto da riuscire a superare brillantemente, e in italiano, l’esame di terza media  a meno di 6 mesi dall’arrivo nel nostro Paese. L’onore è quello di incontrare il Presidente della Repubblica.

Migranti. Famiglia vuol dire voglia di accoglienza: successo in tutta Italia per le serate informative “Bambini in Alto Mare”

Ancora una volta la famiglia italiana di è dimostrata aperta all’accoglienza. A dimostrazione di questo c’è il successo ottenuto dalle prime serate informative sulla campagna Bambini in Alto Mare organizzate da Amici dei Bambini in tutte le sue sedi italiane, nelle giornate di martedì 22 e mercoledì 23 settembre.

La testimonianza dei profughi . “Digiunano per ringraziare Dio di avere salvato la loro vita. Quel giorno mi sono sentito un piccolo uomo di poca fede”

La vita quotidiana nella “Tenda di Abramo”, la casa di accoglienza per famiglie di richiedenti asilo recentemente inaugurata da Amici dei Bambini in provincia di Milano in accordo con la Prefettura locale, regala momenti di incredibile umanità, in cui emerge la profonda religiosità da parte dei migranti ospitati.

Siria: Amal nasce con un proiettile in testa ma si salva. Come lei tutti i bambini in fuga hanno diritto alla speranza: ecco come fare a donargliela

In arabo “amal” significa speranza. Non poteva che chiamarsi così la bambina colpita da un proiettile ancora prima di nascere e miracolosamente salvata dai medici dell’ospedale di Aleppo, in Siria. Una storia che dimostra come si possa sempre riuscire a non smarrire  la speranza, anche se ci si ritrova al centro dell’inferno.

Bambini in alto mare: il numero verde da chiamare per non restare solo a guardare. Il programma degli eventi organizzati dalle sedi Ai.Bi.

Abbiamo ancora tutti negli occhi l’immagine che ritrae il corpicino di Aylan, un piccolo profugo siriano, giungere cadavere, annegato, su una spiaggia della Turchia. Aylan è diventato, suo malgrado, il simbolo di una realtà molto più grande di lui. Il Mediterraneo sta diventando sempre più un cimitero di migliaia di persone che, in fuga dalla guerra o dalla miseria, tentano la traversata verso l’Europa e troppo spesso, anziché una nuova vita, trovano la morte. Ma c’è una tragedia nella tragedia: sempre più frequentemente, le vittime dei naufragi sono  bambini che travolti dalle onde spariscono per sempre alla vista dei loro genitori oppure viaggiano e muoiono da soli, ignorati da tutti.

Emergenza migranti. “Non te la senti o non puoi ospitare un profugo? Aiuta chi lo sta facendo”

Se la solidarietà è un valore universale non può avere confini. È un principio preso alla lettera da Ai.Bi. che, se da un lato porta avanti progetti di aiuto e di accoglienza nei Paesi più poveri del mondo, dall’altro non dimentica le necessità di casa nostra, comprese quelle di coloro che in Italia ci arrivano con la speranza di un futuro migliore.

Zampa (PD): “Ferma alla Camera la legge per un’accoglienza giusta dei minori stranieri non accompagnati”

La musica è un po’ sempre la stessa: non ci sono soldi. E a rimetterci – anche in questo caso  sembra di assistere a un film già visto troppe volte – sono i più fragili: i minori stranieri non accompagnati. Ragazzini, molto spesso bambini, che sbarcano sulle nostre coste senza un adulto di riferimento, completamente soli.

Mare Egeo. Nuovo dramma dell’immigrazione: 15 bambini affogati. Come fermare la strage degli innocenti?

Donne e bambini che urlano disperati, assaliti dalla paura di affogare e travolti dalle onde create da raffiche di vento a 30 nodi, nel buio azzurrino prima dell’alba. Se si dovesse descrivere una “strage degli innocenti” del terzo millennio, probabilmente la scena sarebbe questa. Una scena divenuta drammaticamente realtà nelle prime ore di domenica 13 settembre. Siamo nella zona meridionale del mar Egeo, al largo dell’isola greca di Fermakonissi. Più che un’isola, uno scoglio quasi disabitato di 3 chilometri per uno e mezzo, dove vive soltanto una decina di militari. In questo punto, la costa turca è distante non più di 15 chilometri.

La risposta delle famiglie all’appello di Papa Francesco nella proposta del Forum Famiglie per i minori stranieri non accompagnati

Quella dell’accoglienza è una sfida planetaria che è possibile vincere solo attraverso un’ospitalità “al sapore di famiglia”. Ne è consapevole il Forum Nazionale delle Associazioni Familiari che ha approvato un documento contenente alcune proposte di ulteriore sviluppo e valorizzazione dell’accoglienza dei migranti in famiglia.

Lamezia Terme (Cz), l’accoglienza si fa fumetto e dona un futuro ai giovani migranti

L’arte solidale arriva a Lamezia Terme. Lo fa in occasione di una delle più importanti fiere del fumetto del Sud Italia, il “Lamezia Comics & Co.”, la cui settima edizione si svolgerà da venerdì 11 a giovedì 17 settembre presso il Chiostro San Domenico. Nel corso dei primi 3 giorni, la fiera ospiterà la mostra itinerante “Sulla stessa barca”.

I vescovi italiani: “Che ogni parrocchia accolga 5 migranti ”

Piccole comunità che, da un lato, offrano ai migranti un’accoglienza a misura di famiglia e, dall’altro, contribuiscano a garantire la sicurezza nel territorio che li ospita. È questo il “piano” della Chiesa per far fronte a quello che si sta delineando sempre più come il più imponente movimento migratorio che si sia mai verificato in Europa dalla fine della Seconda Guerra Mondiale.

La spiaggia su cui muore l’Europa

Si può pubblicare la foto di un bambino morto sulla prima pagina di un giornale? Di un bambino che sembra dormire, come uno dei nostri figli o nipoti? Fino a ieri sera ho sempre pensato di no. Questo giornale ha fatto battaglie perché nella cronaca ci fosse un limite chiaro e invalicabile, dettato dal rispetto degli esseri umani.

“Abbiamo impiegato due anni per attraversare la Libia: ora la ‘Tenda di Abramo’ può diventare la culla del nostro bambino”

Lateef e sua moglie sono due di quelli che ce l’hanno fatta. Arrivano dalla Nigeria, sono usciti indenni dalla polveriera libica e dopo 4 interminabili giorni in mare sono approdati in Calabria. Da lì sono stati inviati all’oratorio milanese di Bruzzano e quindi trasferiti al centro di accoglienza “La Tenda di Abramo”.

Libia. Dopo la morte di Gheddafi, noi famiglie di colore siamo diventate i capri espiatori di ogni delinquente

Se gli chiedi quale sia il suo sogno ora che è in Italia, Aboubacar ti guarda quasi sorpreso da quella domanda. “Il mio sogno l’ho già realizzato quasi per intero – ti spiega -: essere qui, in salvo, con mia moglie che aspetta un bambino. “Quasi per intero” perché una parte dell’impresa è ancora da compiere: riuscire a portare in Europa anche le due bambine che lui e sua moglie hanno per il momento lasciato in Guinea con la nonna paterna. Aboubacar ha 24 anni e un passato da calciatore di buon livello in Libia, fin dagli ultimi anni di Gheddafi.

Il dramma dell’immigrazione. Ucraino dona la sua vita, ivoriano accusato del massacro di due coniugi. Chiudere subito i centri di accoglienza disumani

Anatolij e Mamadou rappresentano i due volti opposti, estremi, dell’immigrazione. L’uno sarà sempre ricordato come un eroe che ha scelto di sacrificare la propria vita per salvarne altre. L’altro forse è un efferato assassino. Il primo era in Italia con la famiglia: una moglie e due figli che ora lo piangono disperati. Il secondo viveva ammassato insieme ad altre centinaia di migranti come lui in una struttura indegna di essere definita centro di accoglienza. Quell’accoglienza che va profondamente rivista, come le vicende di Anatolij e soprattutto di Mamadou dimostrano.

Dal barcone a “casa”: “Quando li abbiamo accolti ci hanno chiamati ‘mamma’ e ‘papà’… e ci hanno fatto sentire nonni”

Sono poco più che ragazzini, ma la vita li ha trasformati in adulti “forzati” e costretti ad attraversare interi continenti e a sfidare la morte nella speranza di un futuro migliore. Le giovani coppie di migranti accolte da metà agosto nel nuovo centro di accoglienza “La Tenda di Abramo” di Amici dei Bambini.

«Qui possiamo pregare senza rischi»

“Domenica possiamo andare a Messa?”. Una richiesta semplice, ma piena di significato. A differenza di quello che avrebbero rischiato in Nigeria, ne “La tenda di Abramo” il nuovo centro di accoglienza di Ai.Bi. migranti, minori e donne incinte possono pregare in sicurezza. A parlare del nuovo centro di accoglienza è il Cittadino di Lodi,  pubblicato oggi 20 luglio Per leggere la versione integrale dell’articolo, clicca qui.

“No ai trasferimenti a gruppi”. I minori migranti protestano a Lampedusa: l’intervento di mediazione degli operatori di Ai.Bi.

Quando l’accoglienza non è quella giusta, anche i piccoli decidono di fare sentire la propria voce. È quanto successo martedì 11 agosto a Lampedusa, dove un gruppo di giovanissimi migranti ha chiesto che venisse tutelato il loro diritto a stare insieme, a non essere separati dopo un viaggio interminabile in cui si sono fatti forza gli uni con gli altri perché non avevano nessuno che li sostenesse. Una situazione che si è risolta anche grazie all’intervento di chi ogni giorno lavora con i giovani migranti e sa cogliere al meglio le loro necessità.

Reggio Calabria, arriva “Sulla stessa barca”: la mostra itinerante che racconta e aiuta i popoli in fuga

“Sulla stessa barca”, la mostra itinerante di fumetti ispirati al tema delle migrazioni, torna in uno dei territori tradizionalmente meta dei popoli in fuga. Quella Calabria che è forse seconda solo alla Sicilia come approdo dei tanti barconi di gente di tutte le età fuggite dai rispettivi Paesi di origine alla ricerca di una nuova vita.

Minori stranieri non accompagnati: la lunga fila di 8mila piccoli migranti in attesa di una vera accoglienza

Se si tenessero tutti per mano, a un metro di distanza l’uno dall’altro, coprirebbero una distanza di più di 8 chilometri. Sono i minori stranieri non accompagnati presenti in Italia al 30 aprile 20158.260 giovani migranti per la precisione, un numero cresciuto del 31,7% in un solo anno, rispetto alla stessa data del 2014 quando erano “solo” 6.274.

Mantova. Al via il Festival dei diritti dei bambini: migrazione, nutrizione e gioco visti con gli occhi dei più piccoli

Per 3 giorni Mantova sarà al centro del mondo dell’infanzia. Dal 26 al 28 giugno la città lombarda ospiterà l’International Children’s Rights Festival, la prima rassegna su scala globale dedicata ai diritti dei bambini. L’evento proporrà decine di iniziative, mostre, workshop, dibattiti e incontri.