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Il Vescovo di Noto alla sua comunità: “I profughi sono nostri fratelli. Accogliamoli ”

Forte, chiaro e senza mezzi termini. È l’appello che il Vescovo di Noto, Antonio Staglianò, rivolge ai preti della sua diocesi: tradurre nella pratica l’invito di Papa Francesco ad aprire “con coraggio i conventi chiusi alla solidarietà”, per accogliere i fratelli profughi che sono sbarcati in queste ultime settimane sulle nostre coste.

Sostegno a Distanza proibito: E’ vietato usare le immagini dei bambini sofferenti e ammalati per raccogliere fondi. Non inviate soldi a chi lo fa.

C’è un modo semplice e forte, che ciascuno di noi ha a disposizione, per dire basta all’abuso di immagini “ad effetto” di bambini macilenti, affamati, disperati: non inviare più fondi. Non farsi commuovere dalla fotografia strappalacrime, il ritratto scioccante, lo sguardo straziato, e resistere alla tentazione di fare una donazione sull’onda di un impulso del cuore anziché di una vera informazione e documentazione.

Le bestie di Modena: i fallimenti genitoriali delle famiglie bene. Se fossero stati ragazzi adottati?

Doveva essere una festa di fine estate tra compagni di scuola. Si è trasformata in un incubo di abuso e violenza. A Modena, in una villetta con piscina che guarda sui tetti della città, una ragazzina di 16 anni è stata trascinata in bagno, stordita dall’alcol, da quattro diciottenni e un diciassettenne. L’hanno violentata a turno. E i loro genitori dov’erano? Come hanno reagito le loro famiglie? 

E se l’affido fosse tutto un business? Federcontribuenti lancia un’accusa pesantissima

Scatena violente polemiche l’articolo pubblicato da Panorama, a firma di Maurizio Tortorella, dal titolo “Troppi i bambini dati in affido: è un business?” (sul numero in edicola dal 17 ottobre). Le accuse sono pesanti. L’inchiesta parte da un confronto fra i numeri dei bambini tolti alle famiglie in Italia e all’estero. 39mila minori italiani contro 8mila in Germania e 7700 in Francia.

Cavallino (Jesolo ): la prima celebrazione della Benedizione delle Adozioni nella regione Veneto

Musicisti per un giorno, genitori per la vita. Un weekend speciale per le famiglie Ai.Bi. del Veneto e del Friuli. Sabato 19 e domenica 20 ottobre, infatti, si daranno appuntamento al Cavallino (vicino a Jesolo) nella Casa “Santa Maria Assunta” della Diocesi di Venezia per condividere le esperienze e le emozioni familiari che il percorso adottivo ha fatto loro vivere.

Emergenza profughi: sbarcano sempre più bambini, ma le famiglie affidatarie restano in lista di attesa. Uno spreco di tempo e di risorse sulla pelle dei più piccoli

Da una parte aumenta il numero di minori sbarcati sulle coste italiane. Dall’altra cresce il numero di famiglie disponibili ad accoglierli. Eppure non si riesce a toglierli immediatamente da strutture provvisorie, centri di prima accoglienza e comunità educative. L’ emergenza richiedeva la creazione di una cabina di regia che ancora non c’è. 

Ai.Bi.: Adozioni internazionali in crescita del 25%, 1200 coppie alle attività formative, 190 i mandati conferiti. Diminuisce l’età dei bambini adottati

In crescita le adozioni internazionali di Ai.Bi. Al terzo trimestre del 2013 si è infatti registrato un aumento del 25% delle coppie che hanno adottato all’estero, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche il numero dei minori adottati è cresciuto del 25%. Segno + anche per i corsi informativi e maturativi. L’unico dato che diminuisce è l’età media dei bambini: dai 7 anni del 2012 si scende a 6 anni e 2 mesi.

Kyenge: “Il tavolo di coordinamento c’è e ha sempre lavorato”. Griffini (Ai.Bi.): “Allora perché ci sono così tanti minori soli nei centri di accoglienza?”

“Ci stiamo lavorando”. Così il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge risponde alla richiesta di Amici dei Bambini della istituzione di una immediata “cabina di regia” per coordinare le attività nell’emergenza Lampedusa. Per capire come lavora, se e che cosa sta facendo – concretamente e in questa specifica emergenza – questo tavolo, Ai.Bi. ha chiesto un confronto con la ministra. Attendiamo con pazienza una risposta…

Porto Empedocle: “Su quella barca c’erano mia mamma e mio fratello. Adesso io che faccio?”

Il progetto “Bambini in alto mare” è in piena operatività. Ai.Bi. ha attivato una task force sul posto, per rispondere all’emergenza, accogliere i minori stranieri non accompagnati in famiglia e offrire subito spazi e ospitalità alle mamme sole.  Domenica 13 ottobre eravamo tra i pochi a rendere omaggio ai morti: 150 bare, arrivate da Lampedusa a Porto Empedocle, a bordo della nave Cassiopea. Era nostro dovere essere presenti.

Basta con la somma dei morti: perché non contare i minori salvati e accolti in una famiglia?

La prima telefonata è arrivata un’ora esatta dopo che sul sito era comparsa la news del progetto Bambini in alto mare. “Noi viviamo a Pistoia. Siamo disponibili ad accogliere subito!”. E’ solo la prima di diverse famiglie che già si sono messe a disposizione del piano di emergenza Ai.BiIl tam tam della solidarietà è appena cominciato. Telefonate e mail continuano ad arrivare. Una task force di operatori e volontari è attiva 24 ore su 24, la nostra missione su Lampedusa è in partenza.

Bambini in alto mare: la risposta di Ai.Bi. all’emergenza

Agire subito. Anziché parlare o discutere, scendere in campo immediatamente per alleviare il dolore dei sopravvissuti al naufragio avvenuto al largo di Lampedusa e soprattutto per affrontare l’emergenza migranti. Superano 300 i morti recuperati, è ignoto il numero dei dispersi e i sommozzatori fra le lacrime raccontano immagini terribili di mamme abbracciate ai loro figli di pochi anni, annegati insieme.

Il volontariato in festa a Benevento. Ai.Bi. non poteva mancare!

Grande festa in piazza Castello a Benevento, dall’11 al 13 ottobre 2013, per celebrare il volontariato, settore importante per la tenuta economica e lo sviluppo sociale del nostro Paese. Secondo i risultati del 9° “Censimento delle istituzioni non profit” realizzato dall’Istat e presentato a luglio 2013, infatti, sono 4,7 milioni i volontari in tutta Italia.

Regali extralusso: è partita la campagna MiSpendo di Ai.Bi.

Chi dona, risparmia. E’ questo il senso dell’iniziativa “MiSpendo per l’Accoglienza”, destinata a tutte le famiglie adottive, affidatarie, sostenitrice a distanza oppure a quelle che hanno almeno tre figli. Marche prestigiose come Alessi, Sony, Toshiba, Chicco e tante altre aziende partner hanno donato ad Ai.Bi., in nome della solidarietà.

“Bambini in alto mare”: un progetto di accoglienza per le mamme sole e i minori non accompagnati. Le famiglie italiane possono fare molto

E’ ancora negli occhi di tutti la sequenza sterminata di bare nell’hangar di Lampedusa, mentre il mare restituisce di ora in ora nuovi corpi, 149 cadaveri accertati, centinaia di dispersi. “Mi viene la parola vergogna: è una vergogna” ha detto il Papa, rivolgendo un appello accorato a unire gli sforzi perché non si ripetano mai più simili tragedie.

Moldova. Aumentano le case famiglia e i servizi di affido

La Moldova fa il punto sulla protezione dei minori rimasti senza cure genitoriali e degli orfani nell’Est Europa, con una conferenza internazionale dal titolo “Il diritto di ogni bambino alla famiglia: Analisi della situazione attuale nella Repubblica Moldova attraverso le buone prassi di altri paesi”.

Il tour del Sostegno Senza Distanza: ultime tappe

Dopo 14 tappe in dodici città italiane, e 16 intere giornate dedicate al Sostegno Senza Distanza (SSD), il tour itinerante giunge a conclusione. Sabato 5 ottobre infatti, a Roma e Cagliari, si chiude il giro italiano dell’SSD per sensibilizzare sull’emergenza abbandono e promuovere il Sostegno senza Distanza di Ai.Bi.

Curatola (ForumSad): «È meglio un sostegno a distanza senza legge» – Griffini (Ai.Bi.): «Ma così è un Far West!»

A ventiquattr’ore dalla sua partecipazione al convegno promosso da Amici dei Bambini in Senato, Vincenzo Curatola, presidente del ForumSaD afferma che il Sostegno a Distanza ‘gode di ottima salute’ e non ha pertanto bisogno di alcuna legge. Ribatte il presidente di Ai.Bi. Marco Griffini: «Adesso ognuno può fare quello che vuole e spesso a imporsi è la legge di chi ha più soldi da investire in pubblicità, meglio se infarcita di bambini macilenti o peggio»

L’affido è oramai fallito?

In Europa il 66% degli affidi fallisce. Qualcosa non funziona nel meccanismo di quello che sulla carta resta lo strumento migliore per alleviare il disagio dei minori che una famiglia ce l’hanno, ma questa non è in grado di farsi carico di loro.

Nell’anagrafe del Signore nessuno è mai solo

La Bibbia è il Libro dei libri. Capace di parlare a ogni lettore secondo la formazione, l’età, la sensibilità, il grado di dialogo e intimità con Dio di ciascuno. Questo mese acquista particolare rilevanza la circostanza che il commento al Vangelo sia stato scritto insieme da mamma e figlia, per condividere le proprie riflessioni e intenzioni di preghiera con tutta la comunità della ‘Pietra Scartata’.

Firenze. Verso la riforma delle adozioni internazionali: dibattito fra Garante dell’infanzia, Tribunale dei Minorenni, Regione Toscana e Ai.Bi.

A Firenze, a Palazzo Bastogi, sede del Consiglio regionale, Amici dei Bambini ha presentato nel dettaglio la proposta di modifica della legge sulle adozioni internazionali che attende di essere discussa nella Commissione Giustizia della Camera. Il convegno “Oltre la crisi: più famiglie più adozioni” ha messo intorno a un tavolo tutti i protagonisti che a vario livello si occupano di adozioni. Molti gli addetti ai lavori presenti in platea.

Il sostegno a distanza va salvato. Una legge per fermare le organizzazioni che fanno solo raccolta fondi

Sostenere un bambino a distanza? E’ un’opzione sempre più rara e sempre più breve per milioni di italiani. Il Sad si è trasformato in un “bene di consumo” usa-e-getta. La durata media di un sostegno è 3 anni e mezzo. Il 71% degli italiani dichiara di non aver nessuna intenzione di sostenere un bambino a distanza. Colpa della crisi economica? No, colpa della totale mancanza di fiducia. Il 48% non è sicuro che i soldi vadano a buon fine, il 38% preferisce altre forme di aiuto. E c’è persino un 7% che  giudica il sostegno una truffa.

Il 50% delle coppie sposate non ha figli: perché non adottano?

In Europa, l’Italia batte tutti in fatto di accoglienza. Ma anche le adozioni sono ormai in caduta libera. Ai.Bi. lo ripete da anni, adesso l’allarme ha il triste riscontro dei numeri. Le idoneità dichiarate dai Tribunali stanno crollando in tutto il Paese, di contro l’emergenza abbandono nel mondo aumenta (sono 168 milioni i minori fuori famiglia).

Gli italiani non si fidano più del Sostegno a distanza. E non è colpa della crisi

Una vera emergenza della solidarietà: il calo dei Sostegni a Distanza richiede misure di intervento urgenti. Secondo la ricerca Eurisko che verrà presentata il 2 ottobre in Senato, il SaD è in caduta libera e in sei anni si sono persi in Italia due sostenitori su tre. Ma il dato più allarmante è che la crisi economica non c’entra. La gente ha perso la fiducia nel SaD.  Con questi dati, tempo tre anni, e sarà morto.