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13 novembre. Niente più traumi da distacco per i minori in affido: entra in vigore la legge sulla continuità degli affetti

Da oggi mai più dolori inutili e distacchi traumatici per bambine e bambini, ragazze e ragazzi già provati dalla vita e che non hanno la possibilità di tornare nella propria famiglia di origine. Da oggi, 13 novembre 2015 entra in vigore la legge “Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, sul diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare”, sulla continuità degli affetti, approvata, sostenuta e voluta trasversalmente da enti, organizzazioni e rappresentanti politici. La norma votata lo scorso 14 ottobre (pubblicata il 29 ottobre scorso sulla Gazzetta Ufficiale) è stata votata a favore, prima al Senato e poi alla Camera, dalla stragrande maggioranza dei deputati: solo due sono stati i voti contrari. In questo modo è stata posta una pietra miliare a tutela l’interesse del minore.

Adozioni internazionali. Aldo Di Biagio (AP): “Ecco le premesse per migliorare la disciplina delle adozioni”

Nella stabilità con l’emendamento n.  25.48 ed il  sub emendamento 20.0.1000/17 a mia prima firma – dice Di Biagio – , tutti afferenti l’esigenza di un miglioramento alla vigente disciplina in materia di adozioni internazionali, si è voluto dare un segnale di attenzione e di volontà di rinnovamento alle coppie adottive e a tutte le famiglie direttamente coinvolte veicolando un messaggio di vicinanza e la testimonianza di un lavoro al servizio delle famiglie che in questo anno sono state messe a dura prova sotto più profili“.

Milano. “Se il Cam chiude, i miei figli dove andranno?” Le ansie di una mamma che forse non conosce l’affido familiare

“Nei mesi scorsi ho appreso con tanta amarezza che il vostro centro qualificato chiudeva. Mi sono subito preoccupata per i miei figli. Dove andranno? Inizia così la lettera che la mamma di alcuni bambini attualmente ospitati dal Centro Assistenza Minori di Milano ha scritto all’inizio di novembre ai vertici della struttura.

Nepal. A 7 mesi dal terremoto è ancora emergenza: “Ogni notte mi raggomitolo su una tavola di legno con mio marito, i due bambini e mia sorella più piccola”.

A quasi 7 mesi da quel terribile 25 aprile, come vivono i nepalesi? Sono tornati nelle loro case? Hanno alloggi caldi e confortevoli? I bambini vanno a scuola? Hanno accesso ad acqua corrente pulita e al sicuro da infezioni e contaminazioni?  No, niente di tutto questo. La situazione delle vittime del terremoto a sei mesi da quel terribile giorno continua ad essere drammatica, ma sembra che non faccia più notizia e al di là di alcune testate on line straniere, i media italiani ne parlano sempre meno.

Aprirsi al dono di un bambino abbandonato senza avere paura del domani

Le Letture della XXXIII e ultima domenica del Tempo Ordinario ci parlano del tempo della fine, delle ultime cose. Realtà che spaventano l’essere umano che ormai preferisce non fermarsi a riflettere su di esse. Ma non le deve temere se si affida davvero a Gesù, Colui che ha donato la propria vita per garantire  la Salvezza a chi ha scelto il bene.

E’ voglia di adozione internazionale: l’accoglienza si fa strada tra incontri, seminari e desiderio di famiglia

E’ voglia di adozione. A dimostrarlo sono non solo le coppie che si rivolgono sempre più frequentemente ad associazioni, gruppi di famiglie ed enti per chiedere informazioni, “sbirciare” e  cominciare a respirare l’aria di accoglienza. Ma, per fortuna, sembra esserci anche un risveglio e una maggiore attenzione anche da parte di enti pubblici e privati che  organizzano eventi, seminari, incontri e convegni proprio con la finalità di rispondere alle curiosità delle coppie “principianti”, alle perplessità delle più timide e/o per supportare quelle che ha già preso il “coraggio” in mano e stanno intraprendendo il lungo e avventuroso iter dell’adozione. 

“Quanti sono i minori fuori famiglia in Italia?” Biondelli (Sottosegretario al Lavoro e alle Politiche sociali) “Mancano i dati”. Brambilla (Presidente Commissione Infanzia) “Colpa delle Regioni”

Quanti sono esattamente i minori fuori famiglia? Quanti quelli che sono accolti da una famiglia affidataria e quanti invece quelli che vivono nelle comunità educative? Domande semplici a cui basterebbe rispondere con un censimento che faccia il punto della situazione su scala nazionale e regione per regione. Ma avere questi dati aggiornati è quasi impossibile: un arcano, un mistero frutto di superficialità e, probabilmente, di poco interesse da parte delle istituzioni pubbliche. Risultato? Dati incompleti, disomogenei e soprattutto non aggiornati. Dalle Regioni, infatti, arrivano informazioni frammentarie per cui non è ancora possibile pubblicare dati nazionali sui minori fuori famiglia completi, aggiornati al 2013 e confrontabili con quelli degli anni precedenti.

Pristina: i 180 giorni di Laura per i bambini del Kosovo

Il 12 novembre è un giorno particolare per la grande famiglia di Amici dei Bambini e per tante famiglie del Kosovo. Un giorno in cui si respira inevitabilmente un velo di tristezza. Ma a ben guardare, negli occhi di tutti coloro che hanno conosciuto Laura Scotti, si riesce a cogliere anche la serenità di chi non ha dimenticato i sorrisi che lei è riuscita a regalare.

Migranti, la tragedia dimenticata: altri 7 bambini morti nell’Egeo di cui non parla più nessuno

Il dramma dei migranti che fuggono dalla loro terra e troppo spesso perdono la vita nel tentativo di raggiungere l’Europa attraverso il Mediterraneo è una tragedia quotidiana che si consuma sotto i nostri occhi. Forse per la crudele regolarità con cui si verifica, o forse per la diffusa tendenza a girare la testa dall’altra parte, le vittime del mare non fanno quasi più notizia. 

Embrioni «scartati» un gelido destino

La sentenza n. 229 della Corte costituzionale, depositata ieri, ha di nuovo per oggetto la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita. Questa volta a finire sotto la lente della Consulta è stato l’art. 13, laddove esso vieta, al comma 3.b, «ogni forma di selezione a scopo eugenetico degli embrioni».

Marocco. Con Ai.Bi. i giovani care leavers si costruiscono…il futuro: al via corsi e stage per imparare un mestiere

Teoria e pratica: lezioni in aula e stage. Così si impara un lavoro e fai il miglior investimento per il tuo futuro. Una logica semplice e funzionale che assicura un domani ai tanti care leavers a rischio all’indomani della loro uscita dagli istituti. Perché basta poco per dare loro una guida e non “perdersi” per strada. A prenderli per mano aiutandoli a trovare un’occupazione assecondando i propri interessi e capacità, è Ai.Bi che ancora una volta non si dimentica di loro e mette in campo sinergie con le realtà locali e internazionali.

Adozioni internazionali. Blundo (M5S): “Istituire un Fondo per le vittime di frodi”. Di Biagio (Ap) “Uno specifico per la sussidiarietà”

Istituire un Fondo di Solidarietà per le vittime di frodi nelle adozioni internazionali e un Fondo per la sussidiarietà delle adozioni internazionali a decorrere dal 2016. Questi in sintesi i due emendamenti presentati rispettivamente da Rosetta Blundo,  senatrice del M5S, e da Aldo Di Biagio, senatore di Area Popolare (AP) come ipotesi di intervento sull’articolo 25 e in particolare sul Fondo per le adozioni internazionali.

La pornografia del dolore: la sofferenza dei bambini “sbattuta in prima pagina” per raccogliere 9 € al mese

Immagini forti giustificate dal fine umanitario o “pornografia del dolore”? Si è scatenato un intenso dibattito nel mondo del Terzo Settore a proposito di uno spot lanciato da una organizzazione non governativa internazionale che, nell’ambito della sua campagna contro la malnutrizione, mostra immagini strazianti di bambini fortemente deperiti, con il respiro ansimante, lo stomaco gonfio, le costole a vista e lo sguardo disperato. E non è la prima volta: già dal 2013, infatti, la stessa ong diffonde sui più importanti mezzi di comunicazione messaggi simili, con protagonisti bambini africani in evidente stato di malnutrizione. Sulla questione Aibinews chiede il parere ai suoi lettori tramite un sondaggio.

Sondrio. Adozioni in calo. Solo otto in un anno. L’Asl si interroga

Sono 160 i bambini adottati in provincia di Sondrio dal 2001 ad oggi e la tendenza degli ultimi anni è al ribasso: nel 2014 sono stati solo 3 i bimbi adottati di cui 2 con adozione nazionale e 1 con adozione internazionale, saliti ad 8 quest’anno. Che cosa fanno le istituzioni locali per promuovere l’adozione? Collaborano con le associazioni familiari e gli enti autorizzati? Creano occasioni di incontro, promozione, sensibilizzazione?

Emilia-Romagna. La Regione “Accogliete in famiglia i bambini in difficoltà…a braccia aperte. Non lasciateli nelle comunità”

L’Emilia-Romagna punta sull’affido familiare. Basta con l’affido in comunità: con questo scopo parte la campagna d’informazione per sensibilizzare i cittadini sull’accoglienza dei minori in difficoltà. “L’affido familiare è sottodimensionato in Emilia-Romagna rispetto all’affido in comunità – dice – dice la vicepresidente di viale Aldo Moro, Elisabetta Gualmini – : per questo la Regione promuove a ‘Braccia aperte’ per ribilanciare le cose”.

Un e-book racconta il coraggio di 34 donne che lavorano all’estero. Tra loro anche Silvia Cappelli, angelo di Ai.Bi. in Nepal

Il volto dell’Italia nel mondo è sempre più rosa. Lo dimostra un e-book pubblicato nell’ambito di un progetto lanciato da una lavoratrice espatriata, Katia Terreni, che ha raccolto le storie e le emozioni di 34 donne che vivono e lavorano all’estero. Tra loro anche Silvia Cappelli, cooperante di Amici dei Bambini in Nepal.

Cina. Quando l’adozione si fa in tre: “Mamma tranquilla, se Zili piange lo consolo io” e ora l’uno è l’ombra dell’altro

Ci avevano detto che di solito i fratelli maggiori fanno da ponte nelle adozioni, sono figure più rassicuranti rispetto agli adulti – dice papà Marco –:in questo caso Zili ha capito subito che il trono di casa era da condividere con qualcun altro!” Matteo è stato fin dall’inizio un fratello affettuoso: “Non vedeva l’ora di incontrarlo e abbracciarlo – ricorda mamma Elena – ; mi diceva sempre: Mamma non preoccuparti, se Zili piange lo consolo io!”. Elena e Marco Colucci, già genitori di Matteo, 5 anni, raccontano le acrobazie domestiche di Zili, due anni, arrivato lo scorso maggio da Xi’An, insieme al gruppo più numeroso di famiglie mai partito per la Cina.

Adozioni internazionali. RDC. Di Biagio (Ap): appello a superare silenzio su Congo

L’attenzione dei partecipanti al tavolo si è poi focalizzata sulla assurda situazione creatasi dopo che lunedì scorso il governo di Kinshasa ha autorizzato la partenza di dieci bambini per l’Italia, e le autorità italiane sembrano fare fatica a rendere noto l’elenco delle famiglie adottive” . Non la manda a dire il senatore Aldo Di Biagio (Ap) che chiede alla CAI risposte chiare e urgenti.

Marocco. Mamme che aiutano altre mamme: con Ai.Bi. la società riparte dalle donne

In Marocco Ai.Bi si fa in 3 e pensa ai care leavers, alle donne e ai bambini con disabilità. E’, infatti, in pieno svolgimento il progetto “MAROCCOMamme Attive nella Riabilitazione, Orientamento e Coinvolgimento delle Comunità” : finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, durante 12 mesi il progetto accompagnerà Ai.Bi., l’ong Ovci e alcune associazioni marocchine nella realizzazione di un’esperienza pilota di riabilitazione su Base Comunitaria. La zona scelta per il progetto è Ain Al Haouda e vedrà al centro la famiglia, che sarà attivamente coinvolta a più livelli.

Campobasso. AAA cercasi famiglie per accogliere un minore in difficoltà: al via ultimo incontro promosso dal Comune e dall’Asl

Al via terzo e ultimo incontro del ciclo promosso dal Comune di Campobasso e dall’Ambito Territoriale Sociale n. 1 per sensibilizzare e promuovere la cultura dell’affido. L’incontro si svolge oggi (10 novembre) alle 18 nella sede dell’Associazione di Quartiere “Campobasso Nord” in Via Gramsci. Lo scopo della campagna informativa è diminuire il numero di bambini in collocamento nelle strutture, migliorare l’appropriatezza degli interventi di allontanamento e garantire la protezione dei minori in tutti gli aspetti di vita.

Giudici e minori, più severe le norme per evitare conflitti d’interesse

Sono poco più di un migliaio e si trovano all’interno dei 29 tribunali minorili di tutta Italia così come nelle Corti d’Appello minorili. Sono i giudici onorari minorili, e di fatto hanno il pallino in mano quando si tratta di affidamenti in casa-famiglia oppure a centri per la protezione dei minori. Csm ha emanato la nuova circolare sull’affidamento degli incarichi dei giudici onorari minorili.

Firenze. Convegno ecclesiale nazionale: Ai.Bi e La Pietra Scartata in prima fila nel percorso di avvicinamento al cuore della fede

È con un gesto simbolico che si è inaugurato il 09 novembre a Firenze il quinto Convegno ecclesiale nazionale della Chiesa italiana, che su un tema aperto a innumerevoli suggestioni (“In Gesù Cristo il nuovo umanesimo”) impegnerà oltre duemila delegati di tutte le diocesi, oltre che di movimenti, famiglie religiose e realtà associative, laici e sacerdoti, vescovi e consacrati: anche il movimento Ai.Bi. Amici dei Bambini e l’associazione La Pietra Scartata parteciperanno all’evento tramite il proprio delegato Sergio Bertoldo.

L ‘«effetto Aylan» è durato una settimana

Una settimana, tanto è durato l’«effetto Aylan» sui giornali europei. La prima ricerca sulla copertura giornalistica dell’immigrazione nell’Ue dimostra che la foto del piccolo Aylan Kurdi (2 settembre 2015) ha effettivamente spostato in senso favorevole ai rifugiati la cronaca. Ma tale effetto, appunto, ha avuto durata limitata: dopo poco più di una settimana dalla tragedia di Bodrun, i giornali hanno continuato a raccontare la crisi europea dell’immigrazione esattamente come prima, peggio di prima. Sull’argomento scrive oggi “Il Manifesto” nell’articolo a firma di Matteo Bardocci dal titolo “L’effetto Aylan è durato una settimana”.

Adozioni internazionali. RDC. Arrivano i primi bambini adottati: sono i belgi

Il 2 novembre scorso è stata data al mondo la notizia dello sblocco delle adozioni internazionali del Congo e in un susseguirsi di news e articoli rimbalzati su tutti i media cartacei, on line e tv , sono state date Paese per Paese le liste dei bambini che finalmente potranno riabbracciare i loro genitori dopo 2 anni di lontananza logorante. Si ma quando? Stasera stessa (09 novembre) o al massimo domani mattina per quanto riguarda i bambini belgi.

Adozioni internazionali tra Italia e Bielorussia ancora bloccate. Faggioni (Bambini di Chernobyl): “Sono mesi che attendiamo una firma dalla CAI che è solo una formalità”

Mesi e mesi di attesa per una firma che deve ancora arrivare. Un’attesa che tutt’ora continua a rivelarsi inutile. Tanto che le pratiche di adozione internazionale tra Italia e Bielorussia sono ancora bloccate. E questo solo perché le autorità del nostro Paese continuano a non inviare la Lettera di garanzia chiesta da Minsk. Una lettera che rappresenta una semplice formalità: quella con cui lo Stato italiano garantisce che i minori bielorussi adottati verranno trattati nel pieno rispetto dei loro diritti. Una formalità, ma pur sempre considerata indispensabile per poter finalmente portare a termine gli iter adottivi di 124 bambini bielorussi da parte di coppie italiane.

Costi dell’adozioni internazionale. Romani (Idv): “Non è più rinviabile un intervento del governo per garantire la trasparenza”

La trasparenza delle adozioni internazionali non può più prescindere da un intervento del governo. È direttamente all’esecutivo che si rivolge il senatore dell’Italia dei Valori, Maurizio Romani, chiedendogli di “entrare in gioco per garantire la massima trasparenza dei costi di tutti i servizi offerti dagli enti”.

Stepchild adoption. La legge non serve più a niente: l’adozione gay è a discrezione dei giudici.

L’adozione gay in Italia è a discrezione dei giudici. Almeno stando a quanto è successo in due grandi città: Roma e Napoli. Casi simili, bambino nato con fecondazione assistita all’estero e desiderio della compagna della madre di adottare il minore: ma con risultati opposti. A Roma ciò è stato possibile, con una sentenza contra legem. A Napoli, invece, il prefetto ha annullato rispettando la legge italiana, l’iscrizione all’anagrafe del bebè con il doppio cognome.  Insomma sembra proprio il caso di dire che un argomento così delicato, quale l’adottabilità gay del minore, è strumentalmente e arbitrariamente gestito dai giudici che in barba alla legge decidono liberamente quello che vogliono.

Il pasticcio del Cam di Milano: un istituto camuffato da comunità educativa che costa troppo mentre vengono dimenticate le famiglie disponibili all’affido

In Lombardia si sta consumando un brutto pasticcio le cui conseguenze rischiano di ricadere sui più piccoli. La Provincia di Milano ha gestito fino a oggi il Cam (Centro Assistenza Minori), una struttura che ospita attualmente 19 minori  (di età da 0 a 6 anni) ivi inseriti con  provvedimento del Tribunale per i minorenni competente. Si tratta, insomma, di un istituto camuffato da comunità educativa, visto che il numero dei minori accolti è superiore ai 12 previsti dalle legge per queste ultime. I bambini sono, infatti, distribuiti in 4 piccole comunità accorpate nello stesso complesso abitativo.

Adozione internazionale. Gioie e dolori della seconda genitorialità: la ‘magia’ di donare un fratello al primo figlio

Quando arriva un fratello o una sorella, per il primo figlio può essere un ‘evento’ “destabilizzante” sia in chiave positiva che negativa. Scattano inevitabilmente gelosie, competizione ma anche complicità e sostegno reciprocoDalla newsletter di questo mese della Cina, riportiamo il parere della psicologa   Francesca Facetti che analizza il delicato rapporto tra fratelli e la relazione  tra questi e i genitori.

Ai.Bi in Siria. Il progetto “Io non voglio andare via” in pieno svolgimento: distribuite ceste alimentari di base a mille famiglie

Ai.Bi rinnova il suo impegno al fianco dei siriani in una crisi che non ha precedenti. Un paese che conta almeno 8.6 milioni di persone che vivono in una condizione d’insicurezza alimentare e oltre 6.5 milioni di sfollati interni non poteva che smuovere nuovamente il nostro staff per agire e portare concreti aiuti a chi ne ha bisogno più che mai. Infatti, il compromesso di Ai.Bi per i prossimi 6 mesi, sarà nei confronti di oltre 1000 famiglie (6000 persone circa) che non solo non sono in grado di procurarsi in maniera autonoma cibo per poter soddisfare le esigenze di tutta la famiglia ma anche che, nonostante vivano ancora all’interno dei confini della propria terra natale, una casa non ce l’hanno più.

Adozione internazionale. Latronico (FI) e Care: “La CAI non ha ancora informato le 10 coppie inserite nella lista preparata dalle autorità del Congo: perché?”

“La questione è diventata clamorosa e necessita di un’iniziativa autorevole e tempestiva da parte del governo”. Così l’onorevole Cosimo Latronico di Forza Italia è intervenuto alla Camera dei Deputati mercoledì 4 novembre su quanto sta accadendo sul fronte della adozioni internazionali nella Repubblica Democratica del Congo.

Adottare in Russia. “Tre viaggi sono tanti, forse troppi, ma Nina ha saputo aspettare… meglio di noi”

Nina sembra una fatina: bionda, eterea, minuta, gli occhi curiosi. Ha quasi 6 anni e una voglia incredibile di godersi la famiglia, prima di tutto mamma Sabrina e papà Ivan che con il suo pizzetto punge quando lo bacia ma va benissimo così. Per #iosonoundono la famiglia Colombo ha voluto condividere la sua avventura adottiva per far sapere che “l’adozione è un’esperienza da fare – raccontano Ivan e Sabrina -: si ha la fortuna di avere come figli dei bambini che danno molto di più di quanto riusciamo a dare noi”.

Milano. “Per diventare genitori affidatari abbiamo sentito la necessità di sposarci. Solo così possiamo garantire quella sicurezza che nostra figlia non aveva mai avuto”

“O mi rimandate nella mia famiglia di origine o me ne trovate un’altra! Qui non ci voglio più stare!” Era arrabbiatissima Laura (nome di fantasia) dopo un anno e mezzo di comunità. Chiedeva, voleva, pretendeva una famiglia. Qualcuno che le desse finalmente dei punti di riferimento stabili. Quella stabilità che fino a quel momento le era completamente mancata: prima in una casa in cui nessuno era in grado di prendersi cura di lei, poi in una struttura dove di famiglia non c’era neppure l’ombra e chi l’accudiva lo faceva solo per lavoro.

L’Europa inizia da Lampedusa?

 Chi vive a Lampedusa da cosa può capire che l’Europa inizia da qui? Cosa potrebbe voler dire la frase scritta su un lenzuolo esposto il 3 ottobre 2014 al Porto Nuovo: “Noi non siamo europei”? Sono state queste le due domande a cui hanno risposto martedì 3 novembre, gli studenti […]

Kenya. Il Governo di Nairobi e Amici dei Bambini gettano le basi per dare ai Care leavers un futuro dopo l’istituto

Far in modo che i ragazzi senza famiglia escano senza traumi dagli istituti dove si trovano a vivere spesso per tutta l’infanzia e adolescenza. Creare per i giovani condizioni di vita adeguate, garantire il diritto alla formazione lavorativa per adolescenti; agevolare l’uscita dalla povertà dei care leavers, neomaggiorenni che si ritrovano con la maggiore età fuori dai sistemi di protezione dello Stato e molte volte provenienti da situazioni di vulnerabilità sociale.

Maternità surrogata in India: per 32 mila euro si acquista un ‘figlio su misura’. Il Governo ora mette un freno: vietato a coppie straniere

La disperazione, la miseria e la povertà le spinge alla forma più avvilente di mercificazione: mettere in affitto il proprio corpo per partorire figli di altri. E’ quello che succede in India, in pochi anni diventato il ventre del mondo, l’incubatrice di figli a pagamento per l’Occidente riccoOra il governo sceglie di mettere un freno con un progetto di legge.

Kosovo, il Paese dell’affido

La partnership tra pubblico e privato che ha visto impegnati per tre anni Amici dei Bambini e tre ministeri kosovari – Welfare, Sanità e Educazione – ha promosso l’affido e sostanzialmente eliminato il ricorso agli istituti per i bambini temporaneamente allontanati dalla famiglia.

Aborti, nel 2014 per la prima volta sotto quota 100mila. Scienza & Vita: “Maggiore consapevolezza da parte dei giovani”

Per la prima volta da più di 30 anni gli aborti in Italia sono scesi sotto quota 100mila. Il dato del 2014, fornito dal ministero della Salute nell’annuale relazione al Parlamento sulla legge 194/78, parla infatti di 97.535 interruzioni volontarie di gravidanza. Una buona notizia, certamente, che stimola comunque alcune riflessioni.

Adozioni internazionali. Kinshasa. Il ministro della Giustizia, Mwamba “72 bambini adottati autorizzati a partire dal 3 novembre: le liste Paese per Paese”

Sono state comunicate ieri (02 novembre) agli ambasciatori dei vari Paesi, le liste dei 69 bambini adottati dalle coppie straniere autorizzati a partire fin da oggi (03 novembre). Sono stati autorizzati a lasciare La Repubblica Democratica del Congo anche 3 bambini con malattie gravi. Ecco le liste Paese per Paese.

Barletta. Tommy Di Bari “L’adozione è una gravidanza: è da lì che nascono i figli della meraviglia”

L’adozione è a tutti gli effetti una gravidanza e questo non va mai trascurato. Lo è in ogni senso, non c’è nessuna differenza tra gravidanza biologica e adottiva: in entrambi i casi vi è una nascita. Solo che vi è una piccola sfumatura più che differenza: l’adozione richiede un utero cardiaco. È da lì che nascono i figli della meraviglia, è da lì che i palpiti si fanno carezze, è da lì che tutto comincia e ti accorgi che la strada è a metà dell’opera. Esattamente quella metà diventa però la tua felicità. Un bimbo può nascere attraverso il cuore e la gravidanza cardiaca anche se ha cinque o sei anni”.

Riforma dell’affido familiare: prime osservazioni sulla l. 173/2015

Il 29 ottobre scorso è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge 19 ottobre 2015, n. 173 recante «Modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, sul diritto alla continuità affettiva dei bambini e delle bambine in affido familiare», che entrerà in vigore il 13 novembre 2015. La riforma ha apportato nuove regole per cercare di risolvere problemi all’istituto, in un contesto sociale sempre più complesso. Ecco i pregi e i difetti di questa riforma molto pragmatica.

Kinshasa. Il Governo della Repubblica Democratica del Congo sblocca le adozioni di 72 bambini: 10 sono italiani

Sembra esserci conclusa la lunga attesa per 72 bambini della Repubblica democratica del Congo. In un primo momento  l’agenzia di informazione Ansa  parlava di 69 bambini, ma in un susseguirsi di lanci e di aggiornamenti sembrano essere 72 i bambini pronti a lasciare la Repubblica democratica del Congo. Ai 69 si aggiungono, infatti, 3 bambini con malattie gravi. Inoltre 10 di questi sono stati adottati da coppie italiane.

Siria. Giacomo Argenton, cooperante Ai.Bi.: “I bambini siriani non vedono più un futuro. Ecco perché, a 26 anni, il mio posto è qui con loro”

Quello che mi fa arrabbiare e che mi fa vergognare, è che siamo talmente egoisti che pensiamo e parliamo troppo spesso dei problemi che queste persone possono causare e non quello da cui sono costretti a fuggire, a rinunciare e ad abbandonare”.  Dall’ “alto” dei suoi 26 anni e con all’attivo la sua prima esperienza da cooperante in Siria per conto di Ai.Bi., Giacomo Argenton ha le idee molto chiare e soprattutto è determinato ad andare avanti. Giacomo è tornato a Milano per qualche settimana, giusto il tempo necessario per mettere in ordine qualche documento e festeggiare per il nuovo, ambizioso intervento di emergenza di Amici dei Bambini nel nord della Siria, finanziato da UNOCHA, l’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari. Ed è tempo dei primi bilanci.

Mosca. Famiglia curda con 4 bambini intrappolata in aeroporto da 40 giorni

Intrappolati in aeroporto. Nell’area fumatori: senza la possibilità di varcare la soglia e chiedere lo stato di rifugiati in Russia, ne’ tantomeno di tornare indietro, in Siria: da dove sono scappati. Sotto certi aspetti, sembra la trama di ‘The Terminal’, il film di Steven Spielberg (2004), dove Tom Hanks vestiva i panni di Viktor Navorski, cittadino di una immaginaria nazione dell’Europa dell’est, costretto a restare nell’aeroporto di New York dopo che nel suo paese avviene un colpo di Stato.

Pillon (Forum Famiglie) “La CAI è diventata un soviet in cui tutto passa dal capriccio di una sola persona: così è stata demolita la collaborazione tra pubblico e privato”

La CAI da organo democratico è diventato monocratico : un soviet in cui tutto passa dal volere e dal capriccio di una singola persona (la presidente-vicepresidente Silvia Della Monica). Le famiglie adottive che si lamentano di non ricevere alcuna notizia dalla Commissione, di essere state convocate una sola volta per poi avere aspettato per ore senza essere ricevute.  E in tutto questo, anzi come logica conseguenza,  le adozioni internazionali che crollano vertiginosamente. L’intervista a Simone Pillon, membro della Commissione.

Griffini (Ai.Bi.) : “Questi diritti contano meno”

In Parlamento si discute di stepchild adoption ma intanto si complica l’iter per l’adozione internazionale e diminuiscono i casi che si concludono positivamente. La Commissione che dovrebbe seguire questi casi e facilitare il percorso delle famiglie è “paralizzata”. E’ la denuncia di Marco Griffini, presidente di Amici dei Bambini, pubblicata da Tempi.it, a firma di Chiara Rizzo, nel servizio dal titolo “Questi diritti contano meno”.

Gandolfini (Difendiamo i nostri figli): “Renzi pensi al disastro delle adozioni internazionali piuttosto che alla stepchild adoption!”

“Perché politiche e fondi per la stepchild adoption e e silenzio e disinteresse per tanti bimbi realmente abbandonati e bisognosi?” Se lo chiede Massimo Gandolfini, presidente del comitato “Difendiamo i nostri figli”, intervenendo in uno dei dibattiti più intensi del momento che riguardano non solo la politica, ma l’intera società italiana. Gandolfini prende spunto dalla recente sentenza del Consiglio di Stato che ha bloccato la trascrizione in Italia dei matrimoni gay contratti all’estero.

Nepal. Dopo il terremoto è boom di ‘uteri in affitto’: sempre più bambini ‘su misura’

I neonati sono puzzle composti da tasselli che provengono da tutto il mondo. Ovulo messo a disposizione da una polacca o da un’ucraina, perché il bambino sia caucasico; sperma americano, svedese o giapponese; embrione congelato in India e impiantato nell’utero di una bengalese in una clinica del Nepal”. Così Le Nouvel Observateur definisce la degenerazione di questa “globalizzazione”: l’utero in affitto. Un triste mercato in espansione in Nepal.

Adozioni internazionali. Kosovo. “Pristina chiama, Barletta risponde”…e un’ altra bambina trova la sua famiglia in Italia

Sembra scritto negli astri che l’adozione internazionale, da anni al centro di una grave e profonda crisi, possa cominciare a rivedere la luce da est. Proprio da dove sorge il sole. Al di là dell’interpretazione astrologica, il fatto concreto e positivo, è che le adozioni realizzate con Amici dei Bambini nei Paesi dell’Europa dell’Est sono in aumento. La ciliegina sulla torta è stato l’arrivo del secondo bambino adottato in Kosovo. È una bambina di 6 anni  a cui hanno aperto le porte di casa propria una coppia di Barletta che dopo aver dato mandato ad Ai.Bi,  a maggio scorso hanno ricevuto l’abbinamento. La coppia è partita a fine giugno per andare a conoscere la bambina e rientrare con lei solo dopo qualche mese: a settembre erano già a casa. In Italia.

Melissa Satta. “Doniamo il nostro tempo ai bambini in difficoltà: loro ci chiedono solo un sorriso o di giocare insieme”

Trasformare il proprio tempo libero in un regalo speciale per chi chiede solo una carezza, un sorriso o di giocare in allegria. Come? Facendo volontariato in Amici dei Bambini come suggerisce la nostra Melissa Satta, testimonial di Ai.Bi. che, come scrive nel suo blog “con poco potrete fare felici i tanti bambini che hanno solo bisogno di una carezza, di una coccola, di giocare o di un po’ di amore”. Un gesto d’amore a favore di chi vive una situazione di vulnerabilità, i minori allontanati dalla famiglia con o senza le loro mamme. 

Milano.”Cosa regalare a zia Lucia per i suoi 80 anni?” Il dono “più speciale” che ci sia

È possibile fare un regalo simbolico, ma che sia anche molto concreto? Sì! Parola di quattro fratelli della provincia di Milano che, in occasione degli 80 anni della loro unica zia, hanno deciso di farle un regalo davvero speciale. Un grande gesto di solidarietà a favore dei tanti minori stranieri non accompagnati che sbarcano sulle nostre coste alla ricerca di una nuova vita.

Lunigiana (La Spezia). Il diritto di ogni bambino a crescere in una famiglia: al via incontri per promuovere l’affido familiare

Come fare se si vuole aiutare un bambino la cui famiglia è in difficoltà? Tramite l’affido familiare. Questo lo scopo del progetto “La comunità famiglia – L’affido familiare”, promosso dalla cooperativa Cadal di Aulla, in collaborazione con le associazioni “Martha Harris Lunigiana” e “Bambini nel Cuore – Arpiola onlus”, che parte oggi 29 ottobre.

Castel Sant’Elia (Viterbo). “Siamo tutti figli adottivi”: le famiglie di Ai.Bi. Lazio si immergono nella spiritualità dell’adozione

La strada verso Assisi parte da Castel Sant’Elia. È nel piccolo Comune in provincia di Viterbo, infatti, che il Gruppo Famiglie Locali del Lazio di Ai.Bi. Amici dei Bambini e de La Pietra Scartata si ritroverà per il primo incontro spirituale comunitario in vista dell’appuntamento nazionale nella città di san Francesco.

Nepal. Con le donazioni raccolte in Italia, Ai.Bi inizia la ricostruzione di una scuola per 20 bambini disabili

L’adesivo rosso attaccato al muro è quello che rimane dopo il terremoto dello scorso 25 aprile: laddove c’era una scuola per bambini con disabilità mentali, ora non c’è più nulla se non macerie. Ma non ancora per molto. Ai.Bi., come sempre in prima fila quando si tratta di lottare e difendere i più deboli e fragili,  si sta rimboccando le maniche e “armata” di gru ed escavatrici ricostruirà la scuola dei sogni di questi bambini, rimasti da un giorno all’altro senza niente.

Brasile. “Quando arriva a casa papà è sempre una festa incredibile: gli saltano addosso e lui non capisce più niente!”

Quando ci siamo incontrati, è scattata la chimica, ci siamo piaciuti subito!” Gianluca e Caterina sono tornati a Milano dal Brasile ad agosto con due figlie di 9 e 11 anni, Francisca e Paula. E sono entusiasti. Tutta la famiglia è rinata con l’arrivo delle due sorelle che hanno stravolto, in meglio, la vita di tutti, incluso il cane. “Anche lui è felicissimo – dice Caterina – non ha mai giocato tanto in vita sua!” La storia di Francisca e Paula ha immediatamente conquistato mamma e papà. “Abbiamo ascoltato la storia di queste due bambine – ricordano i genitori  – e nel modo più naturale abbiamo sentito che erano le nostre figlie. E’ una storia difficile, la loro, che fortunatamente non porta con sé maltrattamenti e abusi ma abbandono prolungato nel tempo.”.

Messina. “Una famiglia per ogni bambino”: l’esperienza del post adozione di Ai.Bi.

Le esigenze delle famiglie adottive, nel quadro dei cambiamenti dal punto di vista sociale, giuridico, scolastico, psichiatrico e psicologico. Questi i punti caldi del seminario “Post adozione: l’intreccio dei rapporti inter-istituzionali nell’accoglienza del minore adottato”, organizzato dal Cirs in partenariato con il Comune, con il sostegno della Fondazione “Con il Sud” e a cui non poteva mancare Amici dei Bambini.

Milano. Famiglie e single hanno voglia di affido: c’è il “tutto esaurito” ai corsi di formazione Ai.Bi

Mentre i grandi a Bruxelles discutono e cercano di trovare la “quadratura del cerchio”, tra percentuali, quote e ripartizioni tra i vari Paesi, le famiglie italiane non stanno a guardare e si attivano. Perché quando sono guidate e prese per mano, la volontà e la disponibilità ad aprire le porte di casa propria non manca. Almeno a giudicare dai numeri e dalla grande affluenza di coppie e single che si sono iscritte ai corsi di informazione e formazione sull’affido familiare organizzati da Ai.Bi.

Adozioni internazionali. Amici dei Bambini ottiene il riaccreditamento in Messico: da oggi si può adottare su tutto il territorio nazionale

La siesta dell’accoglienza è finita. Amici dei Bambini ha ottenuto il riaccreditamento in Messico. L’autorizzazione a operare nel settore delle adozioni internazionali nel Paese centroamericano – concessa dal Sistema Nacional Dif (Disarrollo Integral de la Familia), Autorità Centrale di Città del Messico –  avrà una durata di 4 anni, fino a giugno 2019.  Quello ottenuto in questo 2015 è un riaccreditamento speciale per Ai.Bi.: per la prima volta, esso apre la possibilità di adottare in tutto il territorio nazionale messicano e non in un solo Stato della federazione.

Moldova. Il dramma dei bambini ‘intrappolati’ negli istituti: in 4 mila sognano la famiglia

Negli ultimi 15 anni, nessun bambino dell’istituto di Straseni è stato adottato, anche se molti di loro non hanno parenti e avrebbero voluto avere una famiglia tutta loro. L’amministrazione dell’istituto dice che questo succede a causa della superficialità di certi funzionari. Nel frattempo, i bambini crescono, nessuno li adotta e quando lasciano l’istituto, sono costretti a cavarsela da soli. Riportiamo il racconto di Lenutza, una delle bambine ospiti dell’istituto di Straseni: l’unica sua famiglia e casa. Ora Lenutza ha 15 anni e da quanto si ricorda, li ha vissuti tutti qui.

Legge di Stabilità. Un fondo ad hoc per le adozioni internazionali. Ma senza una nuova Cai sarebbero soldi sprecati

Il disegno di legge Stabilità per il 2016 “resuscita” il Fondo per le adozioni internazionali. Un’operazione che potrebbe ridare un po’ di fiato alle famiglie che continuano a sostenere ingenti spese per accogliere un bambino straniero, ma che rischia anche di essere vanificata dall’attuale situazione di paralisi in cui versa la Cai.

Cina. L’appello di Chang (6 anni): “Sono stato operato di anchiloglossia e ora riesco ad urlare ‘Voglio anch’io un papà e una mamma!”

E’ stato abbandonato alla stazione dei treni avvolto nella sua copertina da cui sbucava solo un bigliettino con il suo nome e la data di nascita. Un piccolo fagotto salvato da alcuni pendolari che nella fretta della coincidenza dei treni, si sono accorti di quel “bagaglio” speciale adagiato vicino la biglietteria. Chang ha così vinto la sua prima grande battaglia: ora aspetta un biglietto di sola andata per una famiglia che lo ami.

Marco Griffini (Ai.Bi.): “Il punto 65 del documento finale è un vero e proprio ‘manifesto’ su adozione e affido: la Chiesa in prima linea al fianco dei bambini abbandonati”

Di adozione e affido il Sinodo dei vescovi aveva già iniziato a occuparsi nel corso della III Assemblea generale straordinaria di ottobre 2014. La Relatio Synodi redatta in quell’occasione evidenziava come adozione e affido esprimessero “una particolare fecondità dell’esperienza coniugale, non solo quando questa è segnata dalla sterilità”. Un tema sviluppato ulteriormente poi nell’Instrumentum Laboris, redatto a giugno 2015, in vista della XIV Assemblea ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che recepiva anche le sollecitazioni di un dibattito su adozione e affido sviluppatosi a livello di base.

Sesto San Giovanni (MI). AAA famiglie affidatarie, insieme, cercasi: la lungimiranza del comune nel progettare il nuovo servizio affidi

L’unione fa la forza e ad averlo capito finalmente sono anche le istituzioni pubbliche che stanno pian piano riscoprendo il valore e l’importanza del sociale e del non profit. Un esempio virtuoso di lungimiranza e intelligenza operativa arriva dal Comune di Sesto San Giovanni, in provincia di Milano, che si è posto concretamente il problema di come risolvere la piaga dei tanti minori in difficoltà:  tramite l’affido familiare.