AiBiNews

Listino prezzi, offerte speciali e pacchetti all inclusive: ecco il supermarket dei bebè nati da uteri in affitto

“Bambino chiavi e biberon in mano”. “Fecondati o rimborsati”. Potrebbero essere gli slogan dei centri che praticano la maternità surrogata. Sì, perché la produzione dei figli su misura, messi al mondo da madri “in affitto” è una moda sempre più diffusa. Un vero mercato del bebè, con tanto di prezzi, offerte speciali e pacchetti all inclusive.

Cina. Cecilia e Giovanni Meneghin: “Abbiamo trovato l’unico bambino viziato cresciuto in istituto”

In queste settimane Angelo Fei trascorre le giornate al mare, godendosi la spiaggia, i nonni, le vacanze. A vederlo, sembra il bambino più tranquillo del mondo. Eppure gli inizi sono stati decisamente più… movimentati“I primi tempi ci ha fatto sudare”, ricordano oggi Cecilia e Giovanni Menghin, genitori adottivi del piccolo cinese, arrivato in Italia nella tarda primavera. Il loro viaggio in Cina è stato “emotivamente e fisicamente tosto”, come lo definiscono i due neogenitori. Ma è stato anche “il viaggio del cuore”.

Brasile, Unione Europea e sostenitori a distanza salvano dalla violenza più di 1.000 bambini di Itabuna

Intervenire sull’intera società per difendere i diritti dei suoi figli più piccoli. Era questo il significato del progetto portato avanti da Amici dei Bambini e finanziato dall’UE nella città brasiliana di Itabuna. L’obiettivo dell’intervento era la riduzione della violenza contro i minori in situazione di abbandono o di vulnerabilità sociale.

Moldova. Il fenomeno degli “orfani bianchi”

Li chiamano “orfani bianchi”. Bambini a tutti gli effetti privi di una famiglia, anche se i loro genitori ci sono: sono vivi e lavorano. Ma a migliaia di chilometri di distanza. Non tornano a casa per mesi, talvolta anche per anni. E quando lo fanno, a volte è troppo tardi.

Gabicce 2015. Ferritti (Care): “Il mondo dell’adozione faccia rete e il governo non lasci sole le famiglie accoglienti” E a ottobre arriva il secondo Family Lab

Collaborazione, formazione, rete. Sono le tre parole magiche da cui  deve ripartire l’adozione internazionale in Italia. Ad affermarlo è Monya Ferritti, presidente del Care (Coordinamento delle famiglie adottive e affidatarie in rete), “voce” delle famiglie accoglienti che concluderà i lavori del convegno internazionale organizzato e promosso da Amici dei Bambini in programma a Gabicce Mare, in provincia di Pesaro e Urbino, il 26 e 27 agosto.

La storia di mamma Chiara: abbandonata, adottata, due bambini “fatti in casa”, idoneità negata… “Ora, finalmente, parto per la Cina”

A volte sembra che ci sia una sola parola capace di fare da filo conduttore di una vita intera. È così, per esempio, per Chiara Secchi: nel suo caso, la parola “magica” è “dono”. Quella di Chiara, adottata 31 anni fa pochi giorni dopo la sua nascita in un ospedale in provincia di Milano, è una storia che dimostra come rinascere figlia sia stata una condizione in grado di generare un amore contagioso“Con l’adozione sono stata dono per i miei genitori, che così hanno realizzato il sogno di una famiglia. Loro sono stati un dono per me, offrendomi la famiglia”.

Adozioni Rdc. Care: “Costruire ponti, non steccati”

Mercoledì 5 agosto, 44 genitori adottivi, in attesa dalla Repubblica Democratica del Congo hanno organizzato una conferenza stampa alla Camera chiedendo, allo Stato Italiano, e quindi alla Commissione Adozioni Internazionali, di venire informati esaustivamente e regolarmente in merito all’andamento delle procedure in atto riguardanti le loro pratiche.

Gabicce 2015. Ardizzi (Oltre l’Adozione): “Tornare all’operatività del 2011 all’insegna del coordinamento tra i vari soggetti. Altrimenti il sistema-adozioni si fermerà per sempre”

Rimettere in moto la macchina che si è fermata nel 2011. Solo così si potrà salvare l’adozione internazionale dall’inarrestabile declino a cui oggi pare destinata. Parola di Pietro Ardizzi, portavoce del coordinamento di enti autorizzati “Oltre l’Adozione”. Ci sarà anche il suo intervento tra quelli previsti nel corso del convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza”, in programma a Gabicce Mare, in provincia di Pesaro e Urbino, il 26 e 27 agosto.

USA. L’associazione “Adoption-Rdc” aggiorna le proprie famiglie sullo stato di verifica dei dossier

Informazioni ufficiose, ma pur sempre informazioni: sulla questione dei bambini adottati nella Repubblica Democratica del Congo ma lì rimasti bloccati a causa della moratoria sulle adozioni internazionali, all’estero qualcosa trapela. Giovedì 6 agosto, Sonja Brown ha pubblicato sul sito della sua organizzazione alcuni aggiornamenti relativi alla vicenda delle adozioni bloccate in Congo.

Riaprite il fortino delle adozioni internazionali

La Linea Cai – il numero verde per “la comunicazione, l’ascolto e l’informazione” tra le famiglie e la Commissione adozioni internazionali – è in manutenzione dal 14 agosto 2014. Il suo destino è una buona metafora di quel che sta accadendo al sistema italiano, alle prese ormai da qualche anno con una crisi di numeri , di attenzione politica e di visione.

L’adozione non diventi un privilegio per pochi

Quando, nel maggio del 2014, arrivarono finalmente in Italia – dopo un’odissea di vari mesi – 31 bambini adottati da famiglie italiane in Congo, giornali e tv si scatenarono. E la foto del ministro Maria Elena Boschi con in braccio i piccoli africani fece versare qualche lacrima a molti.

Adozione internazionale: il ritorno del Kosovo. In risalita le adozioni dai Paesi dell’Europa dell’Est

Sembra scritto negli astri che l’adozione internazionale, da anni al centro di una grave e profonda crisi, possa cominciare a rivedere la luce da est. Proprio da dove sorge il sole. Al di là dell’interpretazione astrologica, il fatto concreto, e positivo, è che le adozioni realizzate con Amici dei Bambini nei Paesi dell’Europa dell’Est sono in aumento. Nei primi 7 mesi del 2015 i minori stranieri provenienti dalle zone orientali del Vecchio Continente e accolti da famiglie italiane che avevano affidato il mandato ad Ai.Bi. sono stati 33.

Adozioni in Rdc. Famiglie in attesa: “In 22 mesi da Cai e governo solo inviti al silenzio e nessuna risposta”

La loro vita è appesa a un’attesa che sembra non finire mai. Da quasi 2 anni, 130 coppie italiane attendono di poter finalmente abbracciare i loro figli, regolarmente adottati nella Repubblica Democratica del Congo: 150 bambini a cui Kinshasa non ha ancora concesso il permesso di uscita dal Paese. Questo a causa della moratoria delle adozioni internazionali decisa a settembre 2013 dal governo congolese in seguito ad alcune presunte irregolarità negli iter adottivi commesse da altri Stati. Tra questi non c’è l’Italia.

Gabicce 2015. Bottalico (Acli): “Sostenere le famiglie in ogni momento: questa l’unica strada per ridare vita all’adozione internazionale in una fase di vera crisi sociale”

Sostegno alla famiglia. Deve essere questa la parola d’ordine se davvero si vogliono risollevare le sorti dell’adozione internazionale. La raccomandazione arriva da Gianni Bottalico, presidente nazionale delle Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani), una realtà con la quale Amici dei Bambini ha un rapporto di collaborazione diretta e quotidiana, finalizzata proprio ad accompagnare e sostenere la cellula fondamentale della nostra società, la famiglia.

La “calda” estate delle famiglie di Binnish, sfollate sotto il sole cocente

Binnish è nuovamente sotto attacco. Negli ultimi due mesi, i bombardamenti governativi erano diminuiti d’intensità: l’avanzata delle forze ribelli, che si sono assicurate il controllo dell’intera provincia di Idlib, aveva determinato un avanzamento del fronte e un conseguente allentamento della pressione sulle zone interessate dagli interventi di Amici dei Bambini. […]

Gabicce 2015. Guerrieri (Genitori si diventa): “La ricetta per uscire dalla crisi dell’adozione internazionale? Un sistema finalmente chiaro e trasparente”

Un sistema chiaro e trasparente, che metta al centro la famiglia, intesa sia come bisogni delle coppie accoglienti che come risorse che esse rappresentano. Questa la “ricetta” per uscire dalla crisi dell’adozione internazionale secondo Anna Guerrieri, presidente di “Genitori si diventa”, l’associazione familiare nata nel 1999 con l’obiettivo di sostenere le famiglie adottive. Alla base della possibilità di vedere rinascere l’adozione internazionale in Italia ci sarebbe, quindi, secondo Guerrieri, una strategia  che sia in grado di sostenere le famiglie che si aprono all’accoglienza in ogni fase del processo adottivo.

Riaprite il fortino delle adozioni internazionali. La commissione ha rotto i ponti con l’esterno

La Linea CAI (il numero verde per «la comunicazione, l’ascolto e l’informazione» tra le famiglie e la Commissione adozioni internazionali) in manutenzione dal 14 agosto 2014. Nessuna riunione operativa della CAI (l’ultima risale al 2013), nessun incontro periodico con gli Enti autorizzati (due sole le plenarie, a luglio e dicembre, quella di febbraio è stata rinviata e mai più riconvocata) e la stagione dei tavoli tecnici (ad esempio quello sui costi) è sfiorita da un pezzo.

Cambogia. “Incredibile, ma vero! Con 200 $ abbiamo regalato una nuova casa alla nostra piccola Youri”

La figlia di “cuore”, in Cambogia, fa il compleanno: è una giornata speciale per lei come per tutti i bambini del mondo. Bisogna festeggiare e perché no, mandarle un regalo. Ma cosa? Semplice…Una casa tutta nuova. E tutto questo con un Sad (sostegno a distanza), o meglio con una donazione extra grazie alla generosità di Paolo e Barbara, i suoi genitori a…distanza.

Come saziare “la fame” di un bambino abbandonato?

Proseguono le meditazioni sulla spiritualità dell’adozione, questa volta scritte dalla coppia Carla e Luca Guerrieri (Comunità Regione Lazio). In vista del rosario del primo sabato del mese, il 1°  agosto, le famiglie affidatarie e adottive del movimento La Pietra Scartata riflettono sulla necessità di rispondere alla chiamata di Dio. 

Seydou, dai barconi alla Fiction Rai. “Porto sugli schermi il dramma di chi scappa in cerca di salvezza”

L’accoglienza e l’integrazione targate Amici dei Bambini saranno protagoniste della fiction per la Rai “Lampedusa”.  Seydou, uno delle migliaia di minori stranieri non accompagnati sbarcati a Lampedusa nel 2014 e accolto dai Maggiore, una delle famiglie accoglienti di Ai.Bi., è stato scelto per recitare al fianco di Claudio Amendola, nella fiction che andrà in onda nella primavera del prossimo anno.

Entra in funzione la Family House: “Questa opera rappresenta quello che Caterina avrebbe voluto per i vostri bambini”.

Quest’opera rappresenta quello che lei avrebbe voluto per i vostri bambini e vederla realizzata mi ha colpita” E’ semplice, diretta ed emozionata Laura Failla, l’amica di Caterina Iudicello, l’anziana vedova di Caltanissetta che, qualche anno fa, prima di lasciare questa vita ha deciso di donare svariate centinaia di migliaia di euro ad Amici dei Bambini. La generosa signora nissena conosceva bene Ai.Bi. e sapeva con quanto impegno essa si batte per prevenire e superare l’abbandono dei bambini privati del diritto di essere figli.

Repubblica democratica del Congo. Vivre en famille: “Ascolti il suo cuore di mamma: lasci partire i bambini”

Lasciar partire immediatamente i bambini per i quali le sentenze di adozione sono state regolarmente pronunciate. Non usa mezzi termini “Vivre en famille”, organismo francese di solidarietà internazionale e autorizzato a realizzare adozioni, operante nella Repubblica democratica del Congo dal 2004, che sul proprio sito ufficiale torna a parlare di adozioni bloccate nel Paese.

Se la CAI vede gli enti come nemici, va tutto in rovina

Le disfunzioni della Cai guidata da Silvia Della Monica sono sotto gli occhi di tanti. La questione è stata affrontata persino in Senato, durante un incontro pubblico organizzato dai senatori Aldo Di Biagio (Area Popolare) e Rosetta Enza Blundo (Movimento 5 Stelle) lo scorso 8 luglio. il mensile Vita ricostruisce nel numero in edicola da domani, 31 luglio, il clima acceso attorno alle adozioni. Riportiamo l’anteprima del servizio firmato da Carmela Cavallo e pubblicato in prima pagina sul sito Vita.it.

Fallire e deludere i genitori: ecco le nuove paure dei bambini

Il buio? Non spaventa più nessuno. Ha fatto la stessa fine dell’uomo nero, del mostro che dorme sotto il nostro letto, del leone o del drago che potrebbero aggredirci lungo il sentiero che porta alla casa di montagna. Le paure dei bambini, e degli adolescenti, sono cambiate e diventate più drammatiche. La causa? I ragazzi vivono, fin da piccoli, sulla propria pelle la crisi, le paure, le angosce e le difficoltà dei genitori proiettandole su se stessi. Con in più il timore di fallire nel futuro e di non reggere il “passo”.

Quella fiera delle vanità che mortifica il non profit

«Sono passati 15 mesi da che Renzi annunciò la Riforma del Terzo settore, quasi un anno da che ha cominciato il suo cammino in Parlamento. Difficile che veda la luce nel 2015. Una sconfitta per tutti». Così Riccardo Bonacina apre con il suo editoriale il numero di Vita in edicola da venerdì 31 luglio e che riportiamo in versione integrale

Cina. Antonella “Perché adottare un bambino dopo due figlie naturali ?”

Quando ho incontrato Anna a Xi’An è stato emozionante come quando ho visto, per la prima volta in ospedale, le mie figlie naturali. Anna è stata un regalo come lo è un figlio ‘biologico’. Oggi ancor di più posso dire, guardando le nostre figlie: sono tre sorelle, questo è il dono”. Anna e le sue sorelle: l’ultima arrivata in casa Borioni, a Torino, ha oggi 4 anni e mezzo ed è coccolata e adorata da Cecilia, 12 anni e mezzo, da Emma, 10 anni e dalla gattina Lulù oltre che, ovviamente, da mamma Antonella e da papà Luca.

Lampedusa. Ornella “Corro verso il molo. E mi chiedo: queste braccia basteranno?”

Da una parte l’amaro della tragedia umana, dall’altro il dolce dell’accoglienza dei lampedusani. Una settimana costellata da luoghi simbolo: il cimitero delle barche, la Porta d’Europa e il giardino della Memoria. Sono 13 i campisti che quest’anno con la valigia e il cuore pieno di entusiasmo sono “sbarcati” a Lampedusa dove trascorreranno parte delle proprie vacanze a discutere di “giusta accoglienza”.  In diretta dal Campo di Lampedusa, riportiamo le prime impressione di Ornella, una dei nostri volontari che ci racconta l’intenso momento dell’attesa e dell’arrivo degli ultimi migranti soccorsi in mare.

Ai.Bi. al fianco di “Science for peace” nella lotta alla tratta degli esseri umani e l’arruolamento dei bambini soldato

Ai.Bi dichiara “guerra” al traffico degli esseri umani, alle varie forme di schiavitù moderne, all’ arruolamento forzato dei bambini soldato, ai matrimoni precoci e allo sfruttamento di donne e bambini da parte delle organizzazioni terroristiche. Per farlo Amici dei Bambini ha deciso di sostenere Science for peace, il progetto, nato su iniziativa di Umberto Veronesi.

Una famiglia in stile svizzero

Cambiare la Costituzione per tutelarla meglio? Si, con un referendum. In Italia si discute sul fatto che l’introduzione delle unioni civili costerebbe 10 milioni in due anni, e c’è chi dice che sarebbero quindi “pure convenienti” e chi invece no, quasi si trattasse esclusivamente di una questione fiscale. Nella pragmatica Svizzera dei diritti e della democrazia (quasi) diretta avviene qualcosa di culturalmente più interessante. Affronta la questione “Il foglio” nell’articolo “Una famiglia in stile svizzero” pubblicato oggi 29 luglio 2015.

La carica dei 101! Le Adozioni internazionali di Ai.Bi. aumentate del 35% nei primi sette mesi del 2015.

Con l’ ingresso in Italia di 101 bambini provenienti dai principali Paesi dell’Asia, dell’America e dell’Est Europa, Ai.Bi, Amici dei Bambini ha superato la vetta immaginaria delle 100 adozioni internazionali realizzate nei primi sette mesi del 2015Un aumento, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, pari al 34,7%. Nel 2014, infatti, “solo” 75 bambini sono stati adottati da 57 coppie: numeri superati quest’anno con i 101 minori accolti da 76 coppie. Risultato che da atto del grande sforzo che sta compiendo Ai.Bi. in tutti i suoi Paesi per contrastare la crisi della adozione internazionale e soprattutto della fiducia incontrastata da parte delle famiglie e delle coppie che continuano a rivolgersi ad Amici dei Bambini per accogliere in casa un bambino abbandonato.

Gabicce 2015. Province di Bolzano e Trento: “Così cerchiamo di promuovere e sostenere l’adozione”

In attesa di strategie nazionali, il futuro dell’adozione  internazionale è nelle mani di chi in essa crede. In Italia ci sono enti locali che fanno scuola. Sono diverse le realtà virtuose che stanno davvero cercando di supportare con ogni mezzo il settore, convinti che dare una famiglia a un minore in difficoltà è il più grande atto di giustizia che si possa compiere.

Marisa Nicchi (SEL): “Per rimettere in funzione la CAI, le adozioni internazionali dovrebbero essere di competenza del ministero Affari Esteri”.

Ennesimo atto parlamentare sulle inefficienze organizzative, correttezza e trasparenza della CAI (Commissione adozioni internazionali): con questo a firma di Marisa Nicchi (Sinistra Ecologia e Libertà) sono 29 tra interpellanze e interrogazioni presentate ad oggi coinvolgendo ben 216 parlamentari firmatari. Nicchi  si domanda “se in un contesto di geopolitica in perenne mutamento non sarebbe meglio se le adozioni fossero materia anche di dicasteri forti come quello degli Esteri”.

Adozione Internazionale. Blundo (Movimento 5 stelle ) “Il caso Airone sintomo dello stato di confusione della attuale gestione della CAI”

Il caso di Airone Onlus, l’ente a cui la Cai ha revocato (il 19 marzo 2013) l’autorizzazione con conseguente cancellazione dall’albo degli enti autorizzati, ma che, non curante della delibera, avrebbe proseguito a operare, continua a fare parlare di se’.  La senatrice Enza Blundo (Movimento5Stelle) e altri 12 senatori della stessa area  lo scorso 16 luglio hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta al Presidente del Consiglio dei Ministri.

Pechino cambia strategia: “Cinesi, potete fare due figli”

Trentacinque anni dopo l’emanazione delle norme di controllo delle nascite la Cina sarebbe sul punto di introdurre la politica «dei due figli». Il nuovo regolamento potrebbe entrare in vigore già alla fine dell’anno o al massimo all’inizio del prossimo anno. A riferirlo è il China Business News, citando un funzionario della Commissione nazionale per la Salute e la pianificazione familiare.

Coniugi dichiarati idonei denunciano finta psicologa: aveva chiesto soldi per agevolare l’adozione di un bambino

Una coppia adottiva come ce ne vorrebbero a centinaia. Destinatari di una truffa, denunciano l’accaduto e dopo tre anni ottengono giustizia. E’ successo a  Corato, in provincia di Bari. Basterebbe che le coppie, invitate a pagare in nero per adottare all’estero, agissero con la stessa rettitudine, per sanare l’intero sistema delle adozioni da speculatori e gente di malaffare.

“Occorre un ‘doppio binario’ per le adozioni internazionali bloccate dai Paesi di origine

Adozioni bloccate per anni e che tengono in un limbo angosciante i genitori adottivi e i bambini in attesa di essere accolti in casa. Coppie che hanno ottenuto il decreto d’idoneità e l’abbinamento ma che per motivi non dipendenti dalla loro “volontà” e diplomazia, non possono portare a termine l’iter adottivo.  Che succede allora con il decreto di idoneità? Perde intanto di efficacia? E soprattutto se si vuole avviare un secondo iter adottivo, bisogna rinunciare al primo?

Adozioni internazionali. Colombia. Confermata la sospensione della ricezione dei nuovi dossier di bambini da 0 a 6 anni

Unire gli sforzi per donare a tutti una famiglia. Questo l’obiettivo principale dell’Instituto Colombiano de Bienestar Familiar (ICBF), l’Autorità Centrale per le adozioni internazionali nel Paese sudamericano, che conferma per i prossimi 2 anni la sospensione della ricezione di nuovi dossier da parte di famiglie straniere che desiderino adottare minori colombiani. Lo rende noto l’AFA, l ‘Agenzia Francese per le Adozioni, in una nota ufficiale pubblicata sull’home page dell’Agenzia.

Ivanna: nonostante tutto, il sorriso sulle labbra.

Ivanna vive con i suoi genitori e i suoi due fratelli più grandi. I genitori lavorano duramente per mantenere la famiglia e in casa ci sono diversi problemi a causa dell’abuso di alcool da parte di entrambi. Ivanna ha un carattere estroverso, socievole e aperto verso tutti. Il gioco e […]

Cina. Partite altre 6 coppie. “Bambini di Xian, da noi siete i benvenuti”

E’ appena rientrato il quinto gruppo il 18 luglio e oggi 24 luglio è partito il sesto gruppo con 6 coppie. La staffetta per Xi’An per la gioia dei piccoli cinesi e dei loro genitori italiani non conosce soste. Trascorreranno  così le loro prime vacanze estive in Italia: le prime di una lunga serie. Proprio oggi, 24 luglio, i loro genitori adottivi sono partiti per andarli a prendere e tornare a casa con loro: i figli tanto desiderati.

 

Adozione internazionale. Haiti. “In due anni depositati 800 dossier: tempi ancora lunghi per il loro esame”

Una delegazione dell’AFA (l’Agenzia adozione francese) composta da Beatrice Biondi, (direttore generale), e Jimmy Messineo (Responsabile area dei Caraibi)  si è recata ad Haiti (dal 28 giugno al 3 luglio 2015) in missione. Gli obiettivi: incontrare i diversi attori dell’adozione internazionale e della tutela dei minori,  e rafforzare i legami con la Direzione dell’autorità centrale di Haiti (Istituto di previdenza sociale e ricerca – IBESR).

Cina. “An Da Yu, imparare l’italiano è stato uno scherzetto…ora parla toscano meglio di me”

Ho una moglie toscana e un bambino cinese che parla toscano meglio di me! Io in tanti anni non sono riuscito a impararlo” . Rosario Ferramosca, originario di Potenza, si è felicemente “rassegnato” da quando, la scorsa estate, è arrivato il piccolo An Da Yu: non solo imparare l’italiano è stato uno scherzetto…il fiorentino è scaturito immediato. Ebbene sì, parla anche con la ‘c’ aspirata! An Da Yu è la mascotte della sede Ai.Bi di Firenze e ovunque va, fa innamorare per simpatia ed energia inesauribile.

Il nuovo numero di AiBi Notizie nelle case degli amici dei bambini ai primi di agosto

Agosto: tempo di vacanze, di relax, di divertimento ma anche di riflessione. Già perché il mare, il sole e gli amici non devono farci dimenticare di chi sta peggio di noi. Di chi continua a vivere sotto le bombe o tra le macerie. A loro è dedicato l’ultimo numero di “AiBi Notizie” che non per caso arriva nelle case dei 10 mila sostenitori di Amici dei Bambini proprio nel mese di agostoUn’ottima occasione per portarselo in spiaggia e leggerlo con la dovuta calma sotto l’ombrellone.

Naufragio di migranti: 40, tra donne e bambini, annegano al largo delle coste libiche

Nel Canale di Sicilia si continua  a morire e migliaia di profughi continuano a tentare la sorte affrontando traversate che somigliano sempre più a una roulette russa. Alcune decine di migranti – una quarantina secondo le testimonianze dei superstiti – sarebbero annegati in seguito al naufragio di un gommone avvenuto ieri mattina (23 luglio) davanti alle coste libiche. A raccontarlo alcuni dei sopravvissuti sbarcati nel pomeriggio ad Augusta dalla nave militare tedesca Holstein che ha soccorso complessivamente 283 profughi.

Lampedusa. Al via le più belle vacanze del mondo!

Sono in 13 i campisti che quest’anno partiranno con Amici dei Bambini per una vacanza all’insegna dell’accoglienza. I volontari  si alterneranno in due settimane per conoscere da vicino il fenomeno migratorio nel primo territorio italiano ed europeo che è la fantastica isola di Lampedusa.

Eucarestia: vera alleanza di amore e di grazia

Il ‘pane di vita’, l’Eucarestia, luogo e mensa di ascolto della Parola e della comunione con il sacramento del corpo e sangue di Gesù, sua Presenza reale. E’ l’Eucarestia che fa la Chiesa, che ci fa Chiesa. E’ il momento in cui mentre noi ci raduniamo è Gesù che ci raduna, ci parla, si fa presente tra noi, nel pane dell’Eucarestia, che è pane di grazia, un pane di vita. Come ogni venerdì proponiamo la riflessione per l’omelia di domenica 26 luglio scritta da don Maurizio Chiodi, assistente spirituale di Amici dei Bambini e de “La Pietra Scartata”.

Una Cai senza la voce delle famiglie

La Cai oggi quindi è una Cai senza famiglie: una situazione che speriamo duri poco (oggi sul sito della Cai, nella sezione “composizione” è comparso il messaggio “attenzione, sezione in aggiornamento”)A passare ai raggi X la Cai, è Sara De Carli nell’edizione on line di Vita.

Senato. Maurizio Romani (Gruppo Misto): la CAI mina la credibilità degli Enti Italiani presso le famiglie e le autorità straniere

Il senatore Maurizio Romani (Gruppo Misto) insieme ad altri 6 parlamentari, ha presentato al Consiglio dei Ministri un’interrogazione (l’ennesima in pochi giorni dopo quella della senatrice Enza Blundo e del senatore Aldo Di Biagio) per chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri di intervenire sul modus operandi della CAI che “minerebbe la credibilità degli enti autorizzati italiani presso le famiglie e le autorità straniere”

Senato. Di Biagio (Ap). Il caso del dottor Francesco Maria Mennillo, commissario CAI: licenza di denigrare

E’ pioggia di interpellanze sulle disfunzioni della Cai: dopo l’interrogazione del 16 luglio scorso presentata dalla vicepresidente della Commissione bicamerale infanzia, Enza Blundo (Movimento5Stelle) sul caso Airone, se ne aggiungono altre due. A presentarle sono il senatore Aldo Di Biagio (Area Popolare) e Maurizio Romani (Gruppo Misto). Il primo chiede al presidente del Consiglio di fare chiarezza e di intervenire su alcune dichiarazioni “denigratorie” fatte dal Commissario Mennillo sui social network.

Italia. Forti e belle con L’Oreal Paris: così le mamme della Family lottano contro l’abbandono

L’Oréal Paris, leader mondiale nel settore beauty, ha donato oltre 300 prodotti di bellezza alle mamme in difficoltà di Amici dei Bambini, supportando così con fatti concreti l’associazione non governativa e in particolare la Family house, progetto di accoglienza per mamme e bambini in difficoltà (mamme profughe, migranti, in povertà, vittime di violenza domestica): la “clinica specializzata” nella lotta al male dell’abbandono (la prima in Italia).

“Basta neonati in cella”, al via le case famiglia

“Bisogna arrivare alla fine dell’anno azzerando il numero dei bambini che stanno in carcere con le madri detenute: è una vergogna da superare, che va contro il senso di umanità e contro la legge”. E’ deciso e determinato il ministro della Giustizia Andrea Orlando che ieri (22 luglio), nel penitenziario di Rebibbia, davanti a otto mamme incarcerate con i loro figli ha promesso “la fine di questa vergogna contro il senso di umanità”.

Adozioni. Aderiscono al CARE due nuove associazioni: Per Talea e Le Radici e Le Ali

Si allarga la “famiglia” del Coordinamento Care. Salgono, infatti, a 32 le associazioni familiari adottive e affidatarie aderenti al Coordinamento con l’ingresso dell’associazione Per Talea  e dell’associazione Le Radici e Le Ali. “Un Coordinamento che anno dopo anno – si legge in una nota ufficiale sull’home page del Coordinamento -, azione dopo azione, continua a crescere in numerosità e partecipazione”.

Marocco. “Se le mie stanche gambe me lo premettessero, prenderei il primo aereo per andarlo a trovare”

“Quando hanno bussato alla porta e il postino mi ha consegnato quella busta, non avrei mai immaginato cosa poteva esserci dentro: le foto del mio adorato bambino ‘a distanza’ intento a scartare il mio regalo per il suo compleanno. Mi sono messa a piangere. Ero riuscita a festeggiare con lui il suo nono compleanno”. E’ ancora emozionata e commossa  Luciana Longega, un’arzilla 76enne sostenitrice a distanza di Ben Maazouz, un bimbo ospite del centro Sidi Bernoussi del Marocco.

Thailandia. Madre surrogata rivuole la bimba, non sapeva fosse per una coppia gay

Mentre in Europa si discute se e quali diritti riconoscere alle coppie omosessuali, a farne le spese (nell’ ‘assecondare’ i capricci degli adulti) continuano ad essere loro: i bambini. Arriva dalla Thailandia, infatti, l’ennesima e triste storia di “compravendita” di neonato e di pagamento di madre surrogata. Che però, questa volta a differenza di altre vicende simili, ha un sussulto di dignità: dopo aver consegnato il fagottino appena partorito, lo chiede indietro avendo scoperto che la coppia destinataria erano due uomini. Insomma, la neonata trattata come un pacco postale che torna al mittente.

Pellegrinaggio a Međugorje di Ai.Bi. Puglia e Campania: sul Krizevac la via Crucis per i bambini abbandonati

“Non eravamo a Međugorje spinti da bisogni e richieste ‘personali’. Nessuno pregava per se stesso ma solo per il bambino abbandonato. Siamo andati a Međugorje per chiedere al Signore sostegno e forza in questo momento di grande difficoltà per le adozioni internazionali”. E’ ancora emozionato Antonio Gorgoglione,  coordinatore regionale di Ai.Bi. Puglia, nel raccontare il pellegrinaggio a Međugorje a cui hanno partecipato 40 famiglie, di cui 4 adottive e 1 in “attesa” . Un viaggio nella preghiera che ha riunito il gruppo Ai.Bi della Puglia e della Campania.

I seri diritti da difendere

Il matrimonio per coppie dello stesso sesso non è previsto dall’articolo 12 della Convenzione Europea dei diritti fondamentali del 1950, e gli Stati possono legiferare scegliendo diverse opzioni, perché hanno un margine di apprezzamento in ambito familiare che il giudice europeo non può ignorare. L’argomento viene sviluppato da Avvenire, nell’articolo “I seri diritti da difendere” pubblicato oggi 22 luglio, a firma di Carlo Cardia. Per leggere la versione integrale dell’articolo clicca qui.