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II matrimonio è solo quello tra uomo e donna

Il matrimonio «è unicamente quello tra un uomo e una donna». E a dirlo «non c’è solo la Chiesa, ma anche la Costituzione italiana». Esiste poi «l’arcipelago delle altre convivenze non familiari», per le quali «è bene che si cerchino soluzioni patrimoniali e nel diritto privato». E questo «senza nulla togliere all’ uguale dignità di ogni essere umano».

Il terzo settore è in crisi? Perché non pensare al quarto? Il mondo del volontariato rivendica un nuovo spazio

All’assemblea del Forum del Terzo settore, tenutasi il 30 gennaio e in cui è stato eletto il nuovo portavoce Pietro Barbieri, è andato tutto come al solito. Il non profit italiano si è incontrato, ha, come si suol dire, discusso molto vivacemente, si è diviso su tutto e alla fine ha prodotto un documento programmatico, che per vaghezza e genericità potrebbe fare concorrenza a molti dei programmi politici per le imminenti elezioni. Insomma, ormai incapace di fare riconoscere il proprio pur fondamentale ruolo nella vita del paese, basti pensare ai continui tagli al 5×1000 o alla soppressione dell’Agenzia per il Terzo settore, il non profit italiano si sta forse avviando a fare la fine dei capponi di Renzo di manzoniana memoria.

Kenya: “Ho fame, lascio mia mamma e vado a vivere in strada!”

Le Metropoli dell’Africa ormai sono sempre più simili al Brasile: pullulano di bambini senza un punto fermo, senza una casa, che davanti a sé hanno solo la strada. Una ricerca condotta nel 2011 in 5 città della Rift Valley, la spaccatura che attraversa l’Africa orientale da nord a sud, dall’Etiopia fino al Sud Africa, racconta come vivono migliaia di bambini in Kenya e mostra il collegamento esistente fra le emergenze umanitarie e l’aumento dei bimbi di strada. Per la ricerca sono stati intervistati oltre 3mila bambini e quasi la totalità di loro vive in strada.

«Investire sulla vita come risposta alla crisi»

“Investire sulla vita e sulla famiglia”, anche “come risposta efficace alla crisi attuale”. Nella “Giornata per la Vita”, promossa dalla Cei, Benedetto XVI ha sottoscritto il richiamo dei vescovi italiani sul fatto che l’uscita dalla crisi finanziaria e il rilancio economico e sociale devono passare attraverso un sostegno deciso in favore delle nuove nascite e dell’istituto familiare.

Le adozioni dei bambini grandi. Richiesto l’intervento del Garante dell’Infanzia: “Fermi la Dottoressa Cavallo!”

Dopo le scandalose dichiarazioni che la Presidente del Tribunale per i Minorenni, la Dottoressa Melita Cavallo, ha rilasciato durante la trasmissione Uno Mattina andata in onda il 21 Gennaio su Rai Uno, affermando il suo essere contraria all’adozione di bambini grandi, Ai.Bi. si è attivata facendo una segnalazione al Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, Vincenzo Spadafora.

Il tempo dell’attesa: quando occorre tenere viva la speranza

Come Simeone, ogni bambino abbandonato aspetta la consolazione. Ovvero aspetta la carezza di un papà e una mamma che lo accolgono. Ma l’attesa di Simeone è paragonabile anche all’attesa delle coppie prima dell’incontro con il proprio figlio in cui gli anni migliori passano, la giovinezza va via e il figlio tanto atteso sembra non arrivare mai. 

Adozioni Internazionali: lo spreco di denaro pubblico continua. L’inutile accordo fra Regione Calabria e ARAI, Ente operativo in soli quattro paesi

Il 19 ottobre 2012 la Giunta della Regione Calabria ha approvato una scandalosa delibera con cui è stata approvata una “convenzione” fra la stessa Regione, rappresentata dal Dirigente Dipartimento competente per “Lavoro, Politiche della famiglia, Formazione professionale, Cooperazione e Volontariato” e l’Agenzia Regionale per le Adozioni Internazionali della Regione Piemonte (ARAI).

Adozioni – 23%, costi + 80%. Quale futuro per l’Adozione Internazionale? Le soluzioni proposte da Ai.Bi.

La crisi dell’Adozione Internazionale denunciata a gran voce da Ai.Bi., è ormai una triste realtà: in Italia si fanno sempre meno adozioni, e sempre più costose per le famiglie. Il 30 Gennaio, nell’ambito del seminario Efficienza, efficacia e risparmio nel sistema delle Adozioni Internazionali. Quali possibilità? tenutosi presso il Palazzo dei Giureconsulti a Milano, Ai.Bi. ha invitato al dibattuto i maggioresperti del settore.

Bottalico: così attraverseremo la bufera

Gianni Bottalico, 56 anni, origini pugliesi ma brianzolo di adozione, è il nuovo presidente delle Acli. Succede ad Andrea Olivero, che poco più di un mese fa si era dimesso da presidente, immediatamente prima di annunciare la sua candidatura in politica.

Emergenza Goma: 131 bambini da salvare

Silenzio. Jean, per favore, fai star zitti i piccolini in fondo”.  A parlare è Moses, 11 anni, il capofila del gruppo e un nome che promette tante cose. E’ il tramonto, fa ancora molto caldo e c’è tanta umidità. La strada è deserta, un unico sentiero lavico immerso nel verde della natura lussureggiante.

La folle corsa dei costi delle adozioni internazionali: si può porre un freno? Il 30 gennaio, CAI, Università e Enti Autorizzati si incontrano per cercare una soluzione

Di questo passo nel 2016 la quota Italia dei costi per l’adozione internazionale sarà pari a 15.000 euro? Ciò porterebbe probabilmente alla sua estinzione per insostenibilità economica. Ma non è proprio possibile fare qualcosa per arrestare questa corsa? A Milano il 30 Gennaio, il Seminario organizzato da Ai.Bi. “Efficienza, efficacia e risparmio nel sistema delle adozioni internazionali”.

I costi dell’adozione internazionale: perché alcuni Enti Autorizzati li hanno aumentati 5 volte più dell’inflazione?

Nel marzo 2006, dopo un confronto tra CAI (Commissione per le Adozioni Internazionali) ed Enti autorizzati, vennero riviste per l’ultima volta fino ad oggi le “Tabelle dei costi dell’adozione internazionale “, alle quali ogni Ente dal 2003 doveva fare riferimento sia per i costi da far pagare per le spese “estero”, e quindi variabili in relazione alle caratteristiche dei singoli paesi, che per quelle sostenute in Italia.

Ecco perché i Tribunali non dovrebbero più occuparsi di adozione internazionale. Le dichiarazioni del Presidente Sansa

“Forse quest’anno mi toccherà pagare la cancelleria personalmente visto che hanno ridotto il budget e abbiamo finito le copertine dei fascicoli”. Questo lo sfogo del Presidente del Tribunale per i minorenni di Genova, Adriano Sansa, in un’intervista rilasciata al Quotidiano Il Secolo XIX il 18 Gennaio che ben mette in evidenza lo stato in cui versano i Tribunali dei Minori.

Adozione, coppia bloccata in Mali. La storia di Bilali

“Ieri Bilali ha compiuto dieci mesi. Da 28 giorni siamo qui a Bamako (Mali), nella sua terra”. E’ il racconto di Monia e Sandro, due genitori, che insieme ad altre due coppie, dalle Marche hanno intrapreso il lungo percorso dell’adozione, e per di più si sono dovuti scontrare con un paese in guerra: il Mali.

Uno Mattina e il mito dei fallimenti adottivi. Melita Cavallo: “Non adottate bambini grandi!”. Ma nessuno dice quante sono le adozioni fallite!

“Sono contraria a dare in adozione bambini grandi. Assistiamo al fenomeno di bambini rifiutati dopo un mese, una settimana, due mesi, quindi immediatamente. E’ chiaro che si tratta sempre di bambini grandicelli perché molto spesso il bambino tira fuori una storia terribile di abuso sessuale, di maltrattamenti gravi, che la coppia non regge “. Questo il terroristico messaggio veicolato dalla Presidente del Tribunale dei Minori di Roma.  Guarda il video integrale sul sito di Uno Mattina.

Bologna, bambino abbandonato in un cassonetto: ma perché non si cerca anche il padre?

Ha commosso l’Italia la sconcertante notizia di pochi giorni fa di una bimba trovata viva in un cassonetto a Bologna all’interno di un sacchetto chiuso con una cerniera. Un signore ha sentito un vagito provenire dal cassonetto: pensava che fosse un gattino; un altro lo ha aiutato a tirare fuori quel fagotto dal bidone. Non si trattava di un animaletto: era un piccolo essere umano, vivo. 

Le adozioni strozzate dalla burocrazia

Un calo così vistoso forse non se lo aspettavano nemmeno gli addetti ai lavori, che pur da un paio di anni segnalano grosse difficoltà. Il -22 ,8 per cento di bambini adottati nel 2012 non è una semplice diminuzione fisiologica visti gli anni di crisi; è, invece, un vero e proprio crollo.

Welfare: parte la nuova social card

Quasi 12 milioni di euro a Roma, per la precisione 11.757.543. Circa 9 milioni a Napoli, 6,1 milioni a Palermo, 5,6 a Milano, 3 a Bari, 1,6 milioni a Firenze, 1,1 milioni, a testa, a Venezia e Verona. È stato adottato il decreto interministeriale che avvia la sperimentazione della nuova social card.

Ai.Bi. le adozioni in crescita, ma in Italia sono diminuite

Un 2012 coi fiocchi, in netta controtendenza rispetto all’andamento italiano delle adozioni internazionali: l’anno appena trascorso ha fatto segnare, per l’associazione Amici dei bambini, un nuovo sensibile aumento dei mandati conferiti dalle coppie desiderose di adottare un bambino straniero abbandonato.

Russia: 128 mila minori in attesa di adozione

Oltre 654 mila i bambini senza genitori e 128 mila in attesa di adozione. Sono queste le drammatiche cifre fornite dalla Vice Premier russa Olga Golodets durante un incontro avvenuto pochi giorni fa volto ad incoraggiare la popolazione russa ad adottare orfani.

A proposito di adozioni internazionali

L’Italia, come ha ricordato il ministro uscente per la Cooperazione internazionale e l’integrazione, Andrea Riccardi, con oltre 140.000 adozioni internazionali è la “seconda potenza al mondo “dopo gli Stati Uniti. Ma questo primato rischia di svanire

Marocco: un barlume di speranza sulla kafala

Venerdì 11 Gennaio, le famiglie marocchine sedute davanti al televisore, guardando il documentario sulla situazione dei bambini abbandonati in Marocco in onda sulla rete marocchina MEDI1, hanno capito che nel loro Paese vi è un drammatico problema che si sta aggravando di giorno in giorno.

Cassazione: la sconcertante sentenza sulle coppie gay. Come provare gli effetti di un danno non ancora prodotto?

Con una sconcertante sentenza, depositata l’11 gennaio 2013, la Corte di Cassazione ha respinto il ricorso di un padre e confermato l’affidamento del minore alla sola madre nonostante questa convivesse con un’altra donna. I giudici della Cassazione, pur essendo pacifico che la madre del bambino, ex tossicodipendente, fosse andata a vivere con una donna – peraltro, con la ex educatrice del centro di recupero presso il quale la madre era stata ospitata -, non hanno accolto la richiesta del padre di riformare la sentenza di appello.

Adozioni, indennità più estesa

Le professioniste senza cassa di previdenza e le collaboratrici che adottano oppure ricevono un minore in affidamento hanno diritto all’indennità di maternità per cinque mesi, anziché per i tre mesi finora stabiliti. La nuova regola deriva dalla sentenza della Corte costituzionale n. 257 dello scorso 22 novembre.

Un Manifesto per cambiare la rotta

Una carezza oltre la crisi. Con questa immagine , che dà il senso del calore umano di cui ogni figlio ha bisogno, si apre il documento di riforma dell’affido familiare firmato da Ai.Bi., Associazione amici dei bambini. Un manifesto in otto punti per rilanciare l’istituto, che negli ultimi anni è in calo.

Banca Dati Adozione: sconcertante “balletto” di responsabilità tra Ministero della Giustizia e Dipartimento della Giustizia Minorile. Nel silenzio del Ministro Severino più di duemila bambini aspettano di essere adottati

Dopo la data del 31 dicembre 2012 che avrebbe dovuto segnare una svolta per i bambini in attesa di adozione nel nostro Paese, Ai.Bi. si è rivolta ai vari uffici ministeriali competenti per capire le motivazioni della mancata attuazione della Banca Dati, nonostante il dettato della sentenza del TAR del Lazio. E’ così che si è assistito ad un triste e sconcertante scarico di responsabilità fra il Ministero di Giustizia e  il Dipartimento della Giustizia Minorile, il primo responsabile e il secondo incaricato dell’attivazione della banca dati.

Crisi, oltre ai consumi crollano in Italia anche le adozioni

Le coppie italiane non adottano più. O quasi. Nel 2012, secondo il rapporto provvisorio 2012 della Commissione per le adozioni internazionali, sono stati solo 3106 i minori adottati in Italia, con un calo del 22,8% rispetto al 2011, quando i minori erano 4022. I numeri colpiscono ancora di più raffrontati al 2010 con il picco di 4130 minori.

Adozioni Internazionali: ” Questa riforma non s’ha da fare! “. Patetico e anacronistico documento di tre nostalgiche associazioni

Sono appena stati pubblicati i dati da parte della CAI sul crollo delle Adozioni Internazionali avvenuto nel 2102 (meno 23%) ma per ANFAA, CIAI e CNCA la crisi non esiste, anzi è una notizia inventata ad arte da Ai.Bi. È questa la conclusione esposta in un loro recente documento fatto girare tra i tavoli istituzionali con il fine di convincere le autorità e l’opinione pubblica che “va bene tutto così” e che non è necessario modificare alcunché del nostro sistema di Adozione Internazionale, sistema che, fra altro, ci viene invidiato da tutti i paesi europei !

Adozioni Internazionali: Ai.Bi. autorizzata in Burundi

Dopo Marocco, Kenya, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica del Congo e Ghana, Amici dei Bambini ha ottenuto un altro importante riconoscimento in Africa: l’accreditamento in Burundi, per poter operare a favore dell’infanzia in difficoltà familiare. Per Ai.Bi. questo è il 6° paese nel Continente africano. Il Burundi è uno dei Paesi più poveri al mondo.

Il patriarca Kirill ai russi: “Adottate gli orfani”

«Adottate gli orfani, non ci devono essere bambini senza famiglie nel nostro Paese»: è l’esortazione che il patriarca di Mosca, Kirill, ha lanciato ai fedeli in occasione del Natale, che la chiesa ortodossa russa celebra con 13 giorni di ritardo, secondo il calendario giuliano che non ha mai abolito.

Il crollo delle Adozioni Internazionali: calo del 23 %, 916 Bambini e 685 coppie in meno. Urge la Riforma della Legge

Purtroppo le più pessimistiche previsioni della vigilia sono state confermate. Anche il consistente aumento delle autorizzazioni agli  ingressi, rilasciate nel mese di dicembre, non è servito a ribaltare la situazione di una crisi oramai non più nascosta. La C.A.I, con un tempismo non usuale per le istituzioni pubbliche, ha reso pubblici i dati del 2012. Numeri che fanno riflettere e che impongono una direttrice obbligata al prossimo governo: la riforma della legge sull’adozione internazionale .

Banca Dati Minori Adottabili: il Ministero di Giustizia non sa cosa fare. I Tribunali dei Minori non hanno i dati.

In forza della sentenza n° 8231 del TAR del Lazio del 1° Ottobre 2012, il 31 Dicembre 2012 il Ministero di Giustizia avrebbe dovuto realizzare la Banca Dati dei minori adottabili e le coppie disponibili all’adozione. Perché non è stata rispettata la data? Emerge una sconcertante verità. Chiesto l’intervento del Garante (nella foto Vincenzo Spadafora).

 

Come adottare un bimbo: gimcana in 7 tappe e 30mila euro

I dati del 2012 parlano di un crollo di oltre il 20 per cento delle adozioni internazionali in Italia. A causa della crisi, ma anche delle lungaggini burocratiche. Adottare si può, a patto di avere tempo e risorse (non poche) a disposizione. Fino a 30 mila euro per completare l’intero iter, a volte di più.

2013 ancora senza Banca dati dei minori adottabili. Il Dipartimento della Giustizia Minorile: “ci stiamo lavorando” e 2300 bambini sono in attesa di adozione!

La sentenza del TAR del Lazio n. 8231 dell’1 ottobre 2012 dava termine fino al 31 dicembre 2012 al Ministero della Giustizia per attivare la banca dati dei minori adottabili e delle coppie disponibili all’adozione. Non è stato sufficiente nemmeno l’intervento dei giudizi amministrativi, deputati a garantire la trasparenza della Pubblica Amministrazione e, dopo oltre 10 anni dalla legge 28 marzo 2001 n. 149, la banca dati ancora non c’è. Eppure nel corso della causa al TAR era emerso che dalle casse dello Stato sono stati versati 800 mila euro per un appalto che aveva anche l’obiettivo di crearla… Un altro scandalo italiano?

Madonna (finalmente) aiuta il Malawi

Dopo le polemiche dovute alle controverse adozioni dei due ultimi figli, la cantante fa qualcosa di concreto per il paese africano: grazie a lei sono sorte 10 scuole elementari. Ma una domanda resta: si possono barattare orfani e aiuti finanziari?

Missione in Italia dell’ Autorità Centrale della Repubblica di Haiti

L’anno nuovo si apre con una promettente notizia: è infatti prevista dal 7 al 12 Gennaio la visita in Italia della delegazione Haitiana composta dalla Direttrice dell’IBESR, signora Arielle Jeanty Villedrouin, dal consulente legale dell’IBESR, signor A. Guillame e dal Presidente del Tribunale di prima istanza di Port-au-Prince, signor J.M. Raymond.

Libertà di culto come bene primario

Caro Direttore, anche io, assieme ai molti lettori di ‘Avvenire’ e cittadini italiani, mi voglio unire all’appello rivolto al presidente del Pakistan, Asif Ali Zardari, perché Asia Bibi sia liberata e possa ritornare al più presto dalla sua famiglia, dalla quale manca da oltre tre anni.

“Ho abortito un anno fa, ma per favore non usate la parola abbandono: io avrei voluto essere una mamma! ” La risposta del Cardinale Bagnasco

Sono impressionanti  i dati  della regione Toscana pubblicati alla fine dello scorso anno: per ogni nascita in donne non ancora maggiorenni, si sono registrate quattro interruzioni volontarie di gravidanza.” Vi racconto perché sono stata costretta ad abortire”. “Ma prima vorrei darvi quello che forse è il mio unico vero contributo: se volete dare ascolto a una donna che ha abortito un anno fa e che avrebbe voluto non farlo.

L’Agenda Monti:”Un Paese che non ha bambini non guarda al futuro”

“La famiglia è il cuore pulsante della società italiana. Essa svolge una funzione insostituibile ed è una risorsa fondamentale per la coesione sociale ed economica.Ma la tenuta di questo “welfare familiare” tipico della nostra società è oggi sempre più a rischio. Occorre pertanto portare la famiglia al centro delle politiche di sviluppo, della fiscalità e di welfare. Politiche della famiglia molto avanzate, come accade negli altri paesi europei, servono anche a contrastare il calo demografico, che è uno dei fattori di impoverimento delle società”.