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Maria Vittoria Brambilla (Presidente della commissione bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza): “La crisi delle adozioni risiede nell’assenza di interesse del Governo e nella ridotta attività della CAI”

“Le cause del crollo  non sono sconosciute o misteriose: sono i costi dell’adozione internazionale ed il peso opprimente della burocrazia, ai quali si aggiunge, da qualche tempo, l’evidente mancanza di interesse, da parte di chi ci governa, alla promozione di questa forma di genitorialità”. Lo ha detto Michela Brambilla intervenendo al convegno.

Adozioni internazionali. Iori (Pd) “Necessario ripensare le funzioni e compiti della CAI (Commissione Adozioni Internazionali)”

“La fotografia dei dati e il calo del 49% delle adozioni dal 2008 al 2014, anno – quest’ultimo – di cui si hanno solo stime, lascia constatare che il nostro Paese sta retrocedendo pericolosamente”. A dichiararlo è Vanna Iori, deputata del Partito Democratico, intervenendo al convegno  a Gabicce Mare (Pesaro Urbino).

Chaouki (PD) : “E’ compito delle istituzioni supportare la coppia nel complesso iter adottivo”

“Mi rivolgo ad una platea senz’altro speciale per sensibilità e vocazione, mi rivolgo a famiglie capaci di un’accoglienza totale e incondizionata, quella che consente di spalancare il cuore e la porta di casa ad una bambina, ad un bambino nato altrove”. Lo ha detto deputato del Pd Chaouki Khalid che ha inviato un saluto alle famiglie che stanno partecipando al Convegno internazionale di Gabicce Mare.

Adozioni internazionali. Pagano (Area Popolare). “Urge una revisione del sistema che porti allo snellimento dei tempi, delle procedure, delle attese e alla chiarezza e tracciabilità dei percorsi”

“L’adozione internazionale oggi ha un futuro o no?  L’Italia ha forse la coscienza addormentata? Certo, lo lascerebbero pensare le scelte politiche, culturali e mediatiche di questi decenni, che hanno favorito, tra le altre cose, la denatalità  nel nostro Paese”. A dichiararlo è il deputato Alessandro Pagano (gruppo Area Popolare) che è intervenuto al convegno.

Griffini (Ai.Bi.) : “Paesi che chiudono le adozioni internazionali? La responsabilità è delle Autorità Centrali dei paesi di accoglienza “

E’ corretto chiudere un Paese per paura che le adozioni internazionali si trasformino in un traffico di minori? Di chi è la responsabilità se un Paese di origine chiude le adozioni internazionali per traffico di minori? Delle autorità dei Paesi di origine, della loro mancanza di controllo, di eventuali connivenze o piuttosto delle autorità dei Paesi di accoglienza, dal loro mancato controllo sugli enti autorizzati?

Mazzarotto (Regione Lazio): “Welfare di comunità e collaborazione pubblico-privato: è dalle Regioni che può ripartire l’adozione internazionale”

Il freno alla fuga delle coppie dall’adozione internazionale è la creazione di un efficiente sistema di welfare basato sulla collaborazione tra pubblico e privato, che sappia accompagnare le famiglie nel loro percorso di accoglienza. È ciò che auspica Antonio Mazzarotto, dirigente delle Politiche Sociali della Regione Lazio.

Garcia (CORA) : “In Spagna le adozioni internazionali sono in caduta libera. Le grandi vittime sono i bambini ‘speciali’ che nessuno vuole: investire subito sulla formazione delle coppie”

In Spagna le adozioni internazionali sono in caduta libera. Tra il 2004 e il 2014 la diminuzione è stata del 79%. Se prima la Penisola Iberica occupava il secondo posto nella lista dei Paesi più accoglienti (dietro solo agli Stati Uniti), oggi è al quarto posto dopo Usa, Italia e Francia. A delineare questo quadro allarmante è Adolfo Garcia, Coordinatore CORA – Coordinadora de Asociationes en Defensa de la Adópcion y el Acogimiento, che è intervenuto al convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro”che si sta svolgendo oggi (e continua domai) a Gabicce Mare.

Musavuli (Rdc): “Per fare aiutare l’Africa a credere nell’adozione internazionale i Paesi d’accoglienza rispettino le sue leggi”

Milioni di bambini vittime di un pregiudizio culturale. E la necessità che i Paesi di accoglienza aiutino quelli di origine a credere nell’adozione internazionale, offrendo loro garanzie di rispetto delle loro regole. Si può sintetizzare così la situazione dell’adozione internazionale in Africa secondo l’avvocato Martin Kasereka Musavuli Okende.

Natale de Camarago (Brasile): “I nostri bambini abbandonati due volte. Sempre meno quelli che vengono adottati dalle famiglie straniere”

Al Convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza”, che si sta svolgendo a Gabicce Mare (Pesaro Urbino), a parlare di crisi di adozioni internazionali non sono soltanto i Paesi accoglienti (Francia, Spagna, Repubblica democratica del Congo e Italia) ma anche quelli di origine come il Brasile.

Balestrucci (Friuli V.G.) e Malaguti (Emilia Romagna): “Sostegno alla genitorialità e qualità dei servizi per far rinascere la voglia di accoglienza”

La crisi dell’adozione internazionale non risparmia le regioni tradizionalmente più benestanti. Ne sono un esempio il Friuli Venezia Giulia e l’Emilia Romagna, dove le istituzioni regionali si sono comunque impegnate in un’attenta analisi del fenomeno e nella ricerca di misure di sostegno alla genitorialità.

Luca e Laura (Famiglie per l’Accoglienza): “La nostra casa famiglia, esempio contagioso di vocazione all’accoglienza”

“Perché voi vi prendete cura di noi?” E’ una domanda ricorrente a casa di Laura e Luca, due coniugi genovesi che vivono ogni giorno la loro vocazione all’accoglienza. Tanto da non fermarsi al “semplice” affido, e neppure alla casa famiglia. Insieme ad altre coppie hanno costituito una vera e propria comunità di famiglie. 

Minori fuori famiglia. Forum delle Associazioni Familiari: “Necessario un riconoscimento giuridico delle case famiglia”

Nell’immaginario comune la casa famiglia è un luogo in cui vive una famiglia un po’ super. Niente di più lontano dalla realtà. “Nessuna supermamma o superpapà, ma solo due genitori normali con una vocazione particolare per l’accoglienza. Parole di Cristina Riccardi, membro del consiglio direttivo di Amici dei Bambini.

Merhani, profugo a 12 anni: cerca per 10 mesi una famiglia ma trova la comunità. E scoppia in un pianto disperato

Qual è il futuro del bambino africano senza famiglia, orfano o abbandonato? La strada, la povertà, la disperazione se rimangono nel loro Paese. O il mare e il deserto con tutto un “bagaglio” di sofferenze e rischio per la propria vita alla ricerca di una famiglia che si prenda cura di lui. Ma poi cosa ne sarà di loro? Cosa li aspetta? I centri di accoglienza.

Paesi d’origine e accoglienti. Esperti di Francia, Spagna, Repubblica democratica del Congo, Brasile e Italia a confronto. Al via il convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza”

Francia, Spagna, Brasile, Repubblica democratica del Congo e Italia: tutti attorno allo stesso tavolo per trovare una soluzione alla crisi delle adozioni internazionali. Questo lo scopo del Convegno internazionale “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza” che si svolgerà domani (26 agosto) e il 27 agosto a Gabicce Mare (Pesaro Urbino) nell’ambito della XXIV settimana di Studi e Formazione delle associazioni Ai.Bi. e La Pietra Scartata.

Dal barcone a “casa”: “Quando li abbiamo accolti ci hanno chiamati ‘mamma’ e ‘papà’… e ci hanno fatto sentire nonni”

Sono poco più che ragazzini, ma la vita li ha trasformati in adulti “forzati” e costretti ad attraversare interi continenti e a sfidare la morte nella speranza di un futuro migliore. Le giovani coppie di migranti accolte da metà agosto nel nuovo centro di accoglienza “La Tenda di Abramo” di Amici dei Bambini.

In calo le adozioni internazionali, gli esperti a confronto. Severini: “È compito del governo e dello Stato facilitare la voglia di famiglia”

Interrogarsi sulla crisi del sistema delle adozioni internazionali, per far sì che uno degli strumenti più importanti di protezione per i minori non venga a scomparire: è questo il cuore del convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza”, in programma a Gabicce Mare, in provincia di Pesaro Urbino, domani (25 agosto) e dopodomani (26 agosto).  Maria Caterina Bombarda ha intervistato la giornalista e scrittrice, Paola Severini Melograni, da anni impegnata su tematiche sociali nel nostro Paese.

Vita. L’Africa chiude le adozioni agli stranieri?

La East African Legislative Assembly ha approvato un report sulla protezione dei diritti dei bambini. La “ritrosia” culturale verso l’adozione internazionale in Africa non è una novità. L’avvocato Martin Kasereka Musavuli Okende, esperto di adozioni, della Repubblica Democratica del Congo, rappresenterà l’Africa al convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza”, organizzato da Ai.Bi. per il 26 e 27 agosto a Gabicce Mare.

Lampedusa. Concluso il campo volontariato dei ragazzi. “Un’immersione nell’ ‘abbandono’ per donare un sorriso ai più fragili: i minori stranieri”

Anche quest’anno, per la seconda estate consecutiva, si è svolto il Campo di volontariato organizzato da Amici dei Bambini, presente a Lampedusa dal 2013 con il progetto “Bambini in alto mare”. Questa volta erano in 13 i campisti che con la valigia e il cuore pieno di entusiasmo sono “sbarcati” sull’isola per trascorrere le loro “vacanze” e discutere di “giusta accoglienza”.

Griffini (Presidente Ai.Bi.) “La roccia da cui ripartire è la spiritualità dell’adozione”. Partita la XXIV Settimana di Studi e Formazione delle associazioni Ai.Bi. e La Pietra Scartata

 “Restituire dignità filiale ai bambini abbandonati” non  è solo il titolo della XXIV Settimana di Studi e Formazione delle associazioni Ai.Bi e La Pietra Scartata che ha preso il via oggi (24 agosto) e in programma fino al 29 agosto a Gabicce Mare (PU), ma è anche e soprattutto la sintesi di anni e anni di battaglie di Ai.Bi, la sua stessa essenza, il suo Dna: lottare per ridare ad un bambino abbandonato la sua dignità, il suo diritto di essere figlio.

Russia. Dopo 10 rifiuti la bambina che nessuna voleva ha finalmente un papà e una mamma: Lucia e Giovanni

Era stata abbandonata alla nascita e rifiutata per ben 10 volte. Sembrava destinata ad una vita in un istituto della Siberia. Quando arrivano Lucia e Giovanni da Milano sembra che una nuova vita si prospetti per Paolina: ma tutto si mette contro. Fino a  temere  “un accanimento”, dice mamma Lucia intervenendo alla XXIV Settimana di formazione e studi delle associazioni Ai.Bi e La Pietra Scartata che si sta svolgendo a Gabicce Mare (PU).

Enti autorizzati e associazioni familiari: “Da anni l’adozione internazionale è abbandonata a sé stessa. Il governo faccia scelte politiche mirate e gli enti tornino a collaborare”

Trasparenza dei costi, collaborazione tra i vari attori del sistema e scelte politiche nella direzione di un maggiore sostegno alle famiglie e agli enti. Sono queste le ricette proposte dai rappresentanti dei diversi soggetti del mondo dell’adozione internazionale per uscire dall’attuale crisi dell’accoglienza adottiva. Se ne parlerà nel corso della tavola rotonda in programma a Gabicce Mare, nell’ambito del convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza”, organizzato da Amici dei Bambini per il 26 e 27 agosto.

Il governo si scorda le adozioni. Poi consiglia: “Acqua in bocca”

Una prigione invisibile si estende dal Congo all’Italia. Due celle che separano figli e madri, braccia e occhi, nel silenzio delle istituzioni – dalla Commissione adozioni internazionali (Cai) al ministero degli Esteri, agli enti ufficialmente incaricati di seguire le procedure di adozione. Sull’argomento torna Il Fatto Quotidiano con un articolo a firma di Graziella Durante. 

Sulle adozioni, l’Italia alzi la voce

La giornalista Paola Severini Melograni, moderatrice del  Convegno internazionale di Gabicce del prossimo 26 e 27 agosto, affronta il tema delle adozioni internazionali e dei bambini in cerca di una famiglia, nell’articolo pubblicato il 21 agosto  sul settimanale “Sette” allegato del Corrierre della Sera.

Gabicce 2015. Graziani (I fiori semplici): “La gratuità dell’adozione internazionale non è una chimera. Basta una precisa scelta politica. Ma il governo faccia capire se gli interessa”

Sostenere l’adozione internazionale è prima di tutto una scelta politica. Compiuta questa, la maggior parte dei problemi che affliggono in questi anni l’accoglienza adottiva sarebbero in via di risoluzione. È questo il pensiero di Gianbattista Graziani, direttore generale de “I fiori semplici”.

Gabicce 2015. Monica Natale de Camargo (Brasile): “Adozione internazionale: la crisi al ‘contrario’. Sono sempre meno le famiglie straniere che adottano i nostri bambini”

La crisi delle adozioni internazionali preoccupa non solo i Paesi accoglienti, ma anche quelli di origine. Lo dimostra il recente caso del Brasile. Le autorità del grande Paese sudamericano esprimono preoccupazione per il calo dei minori adottati da famiglie straniere e sottolineano l’importanza di arginare questa crisi, ricorrendo, innanzitutto, a una riduzione della burocrazia e dei costi dell’adozione.

Non fermarsi davanti allo scandalo dell’abbandono, ma accogliere un nuovo figlio come dono di Dio

Siamo ormai giunti al termine della lettura del sesto capitolo del Vangelo di Giovanni, con questa domenica. La prossima riprenderemo l’ascolto del Vangelo di Marco, che abbiamo interrotto, appunto per soffermarci, con maggior profondità, sulla bellezza e la grazia dell’Eucarestia. Questo è il ‘centro’ dell’alleanza, della cura, della grazia, del dono di Dio per noi!

Gabicce 2015. Musavuli (Rdc): “In Africa, adozioni internazionali frenate da un pregiudizio culturale. E milioni di bambini perdono l’infanzia per strada”

È soprattutto un pregiudizio culturale a creare diffidenza verso l’adozione internazionale in Africa. Un pregiudizio che si rivela letale per milioni di bambini che restano per anni negli istituti o per strada, dove ad attenderli c’è solo la violenza e la morte. È quanto emerge dalle parole dell’esperto di adozioni avvocato Martin Kasereka Musavuli Okende. Sarà lui a rappresentare l’Africa al convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza”.

Eutekneinfo. Esenti IVA i servizi di adozione internazionale

Pubblichiamo un articolo tratto da Eutekneinfo Il quotidiano del Commercialista sul tema dell’IVA applicabile ai servizi relativi all’adozione internazionale. Pur essendo un argomento tecnico, il profilo fiscale dei servizi relativi all’adozione internazionale è un  importante tassello in quel percorso di trasparenza e definizione di regole certe, senza il quale la crisi delle adozioni internazionali non avrà fine.

Avrete un secondo figlio? Sì, se siete contenti del primo

Il livello di felicità e di benessere soggettivi vissuti dai novelli genitori con il primogenito sarebbe un fattore determinante nella scelta di allargare la famiglia in futuro. Sarebbe questo il “segreto” di una famiglia numerosa: tutto dipende da come si è vissuta l’esperienza del primo figlio

“La legge di natura deve valere sempre”

“Esistono ragioni per togliere ad una madre il diritto di abbracciare la propria creatura dopo averla messa al mondo?… Esiste una Legge più forte della Legge della natura?” Così inizia un articolo pubblicato su Repubblica il 17 agosto 2015, a commento della sentenza della Giudica di Milano che ha deciso di togliere il figlio neonato ai genitori biologici.

Gabicce 2015. Bernicchi (Ai.Bi.): “La trasparenza dei costi non è un’utopia. Servono verifiche vere e sanzioni severe come previsto dalle buone prassi della Conferenza de L’Aja”

La trasparenza dei costi nel mondo delle adozioni internazionali? Non è un’utopia. Per realizzarla basterebbe avere ben chiare la gravità del danno apportato a famiglie e bambini da parte di chi mette in atto condotte illecite e la necessità che a questi ultimi venga comminata una pena proporzionata. Lo assicura Cinzia Bernicchi, consulente di Amici dei Bambini, che aprirà la tavola rotonda prevista nell’ambito del convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza”.

Gabicce 2015. Conferita la Medaglia del Presidente della Repubblica al Convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza” . Ecco il programma definitivo

Inizia bene il convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza”:il presidente della Repubblica ha conferito la Medaglia del Presidente della Repubblica al Convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza”. A renderlo noto il Capo del Servizio della Segreteria Generale in una lettera inviata a Marco Griffini, Presidente di Ai.Bi., Amici dei Bambini.

Adozioni. Guerrieri (Genitori si diventa): “Un anno in più all’asilo è il riconoscimento di un effettivo bisogno”

I bambini appena adottati che abbiano bisogno di un po’ più di tempo per abituarsi alla loro nuova vita in Italia possono rimanere un anno in più all’asilo. Lo chiarisce una nota del Miur del 24 luglio scorso. “Non si tratta – dice Anna Guerrieri, presidente di Genitori si diventa – di un intervento a pioggia valido per tutti i bambini adottati, ma  del riconoscimento di un effettivo bisogno che di volta in volta viene valutato e documentato”.

«Qui possiamo pregare senza rischi»

“Domenica possiamo andare a Messa?”. Una richiesta semplice, ma piena di significato. A differenza di quello che avrebbero rischiato in Nigeria, ne “La tenda di Abramo” il nuovo centro di accoglienza di Ai.Bi. migranti, minori e donne incinte possono pregare in sicurezza. A parlare del nuovo centro di accoglienza è il Cittadino di Lodi,  pubblicato oggi 20 luglio Per leggere la versione integrale dell’articolo, clicca qui.

Gabicce 2015. Speciale (Forum Famiglia): “Lo stallo della Cai nasce da una scelta politica di disinteresse. Per salvare l’adozione bisogna recuperare la cultura dell’accoglienza”

La salvezza dell’adozione internazionale passa per le famiglie. Le quali, però, sono chiamate a effettuare prima un grande lavoro culturale su se stesse per poi fare sentire la propria voce e sollecitare le istituzioni a compiere scelte politiche che finalmente tornino ad andare nella direzione dell’accoglienza. È questa la via principale per uscire dalla crisi dell’adozione internazionale secondo Andrea Speciale del Forum Nazionale delle Associazioni Familiari.

Xi’An. Papà Luca “Il primo incontro con Anna Gwen: mia moglie in catalessi e io gonfiavo palloncini”

Chi lo ha detto che gli adulti debbano necessariamente comportarsi da “grandi” ? Le emozioni, le paure, le angosce non hanno età…soprattutto quando stai guardando dritto negli occhi il tuo sogno…in carne ed ossa.  E allora in quel preciso momento che tu abbia 30, 40 o 50 anni, poco importa: ti sciogli, cadono tutte le barriere e i “buoni propositi” di essere “lucidi” e tutte le “prove del primo incontro” alla fine…lasciano il tempo che trovano. Perché in questo caso, quando incontri e riconosci tuo figlio in “quegli occhioni grandi” la realtà supera sempre la fantasia. In meglio.

Immigrazione. Bagnasco (Cei): “E’ un tragedia. Ma l’ ONU che sta facendo?”

Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova, non le manda a dire e usa parole forti sull’argomento migranti nei confronti delle istituzioni, spostando l’attenzione su quelle internazionali: in primis l’Onu. Il Porporato si è domandato “se questi organismi internazionali, come l’Onu in modo particolare che raccoglie il potere politico ma anche il potere finanziario, hanno mai affrontato in modo serio e deciso questa tragedia umana”.

Il bambino della coppia dell’acido. L’opinione dei lettori. “Il bambino deve essere adottato: ha diritto ad una famiglia che lo ami e lo faccia sentire al sicuro”

È attesa per oggi la decisione del Tribunale dei minorenni di Milano sul destino di Achille, il bambino di Martina Levato e Alexander Boettcher, la coppia accusata di aver compiuto tre aggressioni con l’acido e già condannata (14 anni di carcere ciascuno) per quella del 28 dicembre scorso quando a venire sfigurato fu Pietro Barbini, ex «fiamma» della bocconiana ai tempi dei liceo. Intanto i lettori si schierano a difesa della decisione del Pm Fiorillo di dare in adozione il bambino. 

Accoglienza familiare, una scelta politica

L’accoglienza familiare continua il suo declino e si tratta di un fenomeno molto più ampio di quello che si può immaginare, dato che non interessa solo l’Italia, ma presenta caratteristiche tristemente globali. El Pais titola Las adopciones internacinales van en cida libreLe Figaro non è da meno (L’adoption à l’étranger s’effondre).

Cina. Tornate le 6 coppie da Xi’An. “‘Mamma diamole una caramella’ e da quel momento Dong Hong smise di piangere”

Hanno sempre sognato e sentito nel loro cuore che sarebbero stati in quattro e così è stato. A distanza di 5 anni dalla prima adozione, la famiglia Iannone è oggi al completo con l’arrivo di Dong Hong, 21 mesi originaria di Xi’An. Igor e Arianna Iannone sono appena arrivati dalla Cina: sono partiti lo scorso 24 luglio con altre 5 coppie per coronare il loro sogno. A settembre parte il settimo gruppo di famiglie: 8 coppie, 8 mamme e papà che andranno incontro ai loro figli.

Gabicce 2015. Arnoletti (Cifa): “L’opposizione quantità-qualità? Solo un alibi. Da anni non si fa più nulla per promuovere l’adozione internazionale: occorre tornare a fare rete”

Nessun dualismo tra quantità e qualità nel mondo delle adozioni internazionali. Anzi, chi realizza tante adozioni si specializza sempre di più nel settore e finisce per migliorarne anche la qualità, come in una sorta di circolo virtuoso. Lo assicura Gianfranco Arnoletti, presidente di Cifa for Children. Sarà anche lui presente al convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza”, in programma a Gabicce Mare, in provincia di Pesaro e Urbino, il 26 e 27 agosto.

Il bambino della coppia dell’acido: è giusto o no darlo in adozione?

Il bene di un bambino, di un neonato, è stare sempre e comunque con la madre (anche quando questa abbia commesso dei reati gravi contro la persona e sia in carcere per scontare la pena) o esserne allontanato, per la sua tutela e salvaguardia? Ha fatto bene Annamaria Fiorillo, magistrato di turno al Tribunale dei minori, a presentare il  ricorso per l’adottabilità del bambino? O il neonato deve rimanere con Martina? Voi che ne pensate? La parola ai lettori.

Stati Uniti, il figlio da adottare si sceglie sul catalogo o in passerella. Prassi da condannare assolutamente o da giustificare per le adozioni difficili?

Negli Stati Uniti le strategie di marketing sembrano essere applicate a qualsiasi tipo di “articolo”. Bambini compresi. Le intenzioni sono positive: trovare una famiglia ai minori che fanno più fatica a essere adottati. I metodi, alquanto discutibili: dall’esposizione delle foto dei bambini in veri e propri cataloghi illustrativi alle “passerelle” in cui i piccoli sfilano per farsi vedere e conoscere dai potenziali genitori. Una situazione su cui certamente non è facile riuscire a dare un giudizio univoco.

“No ai trasferimenti a gruppi”. I minori migranti protestano a Lampedusa: l’intervento di mediazione degli operatori di Ai.Bi.

Quando l’accoglienza non è quella giusta, anche i piccoli decidono di fare sentire la propria voce. È quanto successo martedì 11 agosto a Lampedusa, dove un gruppo di giovanissimi migranti ha chiesto che venisse tutelato il loro diritto a stare insieme, a non essere separati dopo un viaggio interminabile in cui si sono fatti forza gli uni con gli altri perché non avevano nessuno che li sostenesse. Una situazione che si è risolta anche grazie all’intervento di chi ogni giorno lavora con i giovani migranti e sa cogliere al meglio le loro necessità.

Listino prezzi, offerte speciali e pacchetti all inclusive: ecco il supermarket dei bebè nati da uteri in affitto

“Bambino chiavi e biberon in mano”. “Fecondati o rimborsati”. Potrebbero essere gli slogan dei centri che praticano la maternità surrogata. Sì, perché la produzione dei figli su misura, messi al mondo da madri “in affitto” è una moda sempre più diffusa. Un vero mercato del bebè, con tanto di prezzi, offerte speciali e pacchetti all inclusive.

Cina. Cecilia e Giovanni Meneghin: “Abbiamo trovato l’unico bambino viziato cresciuto in istituto”

In queste settimane Angelo Fei trascorre le giornate al mare, godendosi la spiaggia, i nonni, le vacanze. A vederlo, sembra il bambino più tranquillo del mondo. Eppure gli inizi sono stati decisamente più… movimentati“I primi tempi ci ha fatto sudare”, ricordano oggi Cecilia e Giovanni Menghin, genitori adottivi del piccolo cinese, arrivato in Italia nella tarda primavera. Il loro viaggio in Cina è stato “emotivamente e fisicamente tosto”, come lo definiscono i due neogenitori. Ma è stato anche “il viaggio del cuore”.

Brasile, Unione Europea e sostenitori a distanza salvano dalla violenza più di 1.000 bambini di Itabuna

Intervenire sull’intera società per difendere i diritti dei suoi figli più piccoli. Era questo il significato del progetto portato avanti da Amici dei Bambini e finanziato dall’UE nella città brasiliana di Itabuna. L’obiettivo dell’intervento era la riduzione della violenza contro i minori in situazione di abbandono o di vulnerabilità sociale.

Moldova. Il fenomeno degli “orfani bianchi”

Li chiamano “orfani bianchi”. Bambini a tutti gli effetti privi di una famiglia, anche se i loro genitori ci sono: sono vivi e lavorano. Ma a migliaia di chilometri di distanza. Non tornano a casa per mesi, talvolta anche per anni. E quando lo fanno, a volte è troppo tardi.

Gabicce 2015. Ferritti (Care): “Il mondo dell’adozione faccia rete e il governo non lasci sole le famiglie accoglienti” E a ottobre arriva il secondo Family Lab

Collaborazione, formazione, rete. Sono le tre parole magiche da cui  deve ripartire l’adozione internazionale in Italia. Ad affermarlo è Monya Ferritti, presidente del Care (Coordinamento delle famiglie adottive e affidatarie in rete), “voce” delle famiglie accoglienti che concluderà i lavori del convegno internazionale organizzato e promosso da Amici dei Bambini in programma a Gabicce Mare, in provincia di Pesaro e Urbino, il 26 e 27 agosto.

La storia di mamma Chiara: abbandonata, adottata, due bambini “fatti in casa”, idoneità negata… “Ora, finalmente, parto per la Cina”

A volte sembra che ci sia una sola parola capace di fare da filo conduttore di una vita intera. È così, per esempio, per Chiara Secchi: nel suo caso, la parola “magica” è “dono”. Quella di Chiara, adottata 31 anni fa pochi giorni dopo la sua nascita in un ospedale in provincia di Milano, è una storia che dimostra come rinascere figlia sia stata una condizione in grado di generare un amore contagioso“Con l’adozione sono stata dono per i miei genitori, che così hanno realizzato il sogno di una famiglia. Loro sono stati un dono per me, offrendomi la famiglia”.

Adozioni Rdc. Care: “Costruire ponti, non steccati”

Mercoledì 5 agosto, 44 genitori adottivi, in attesa dalla Repubblica Democratica del Congo hanno organizzato una conferenza stampa alla Camera chiedendo, allo Stato Italiano, e quindi alla Commissione Adozioni Internazionali, di venire informati esaustivamente e regolarmente in merito all’andamento delle procedure in atto riguardanti le loro pratiche.

Gabicce 2015. Ardizzi (Oltre l’Adozione): “Tornare all’operatività del 2011 all’insegna del coordinamento tra i vari soggetti. Altrimenti il sistema-adozioni si fermerà per sempre”

Rimettere in moto la macchina che si è fermata nel 2011. Solo così si potrà salvare l’adozione internazionale dall’inarrestabile declino a cui oggi pare destinata. Parola di Pietro Ardizzi, portavoce del coordinamento di enti autorizzati “Oltre l’Adozione”. Ci sarà anche il suo intervento tra quelli previsti nel corso del convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza”, in programma a Gabicce Mare, in provincia di Pesaro e Urbino, il 26 e 27 agosto.

USA. L’associazione “Adoption-Rdc” aggiorna le proprie famiglie sullo stato di verifica dei dossier

Informazioni ufficiose, ma pur sempre informazioni: sulla questione dei bambini adottati nella Repubblica Democratica del Congo ma lì rimasti bloccati a causa della moratoria sulle adozioni internazionali, all’estero qualcosa trapela. Giovedì 6 agosto, Sonja Brown ha pubblicato sul sito della sua organizzazione alcuni aggiornamenti relativi alla vicenda delle adozioni bloccate in Congo.

Riaprite il fortino delle adozioni internazionali

La Linea Cai – il numero verde per “la comunicazione, l’ascolto e l’informazione” tra le famiglie e la Commissione adozioni internazionali – è in manutenzione dal 14 agosto 2014. Il suo destino è una buona metafora di quel che sta accadendo al sistema italiano, alle prese ormai da qualche anno con una crisi di numeri , di attenzione politica e di visione.

L’adozione non diventi un privilegio per pochi

Quando, nel maggio del 2014, arrivarono finalmente in Italia – dopo un’odissea di vari mesi – 31 bambini adottati da famiglie italiane in Congo, giornali e tv si scatenarono. E la foto del ministro Maria Elena Boschi con in braccio i piccoli africani fece versare qualche lacrima a molti.

Adozione internazionale: il ritorno del Kosovo. In risalita le adozioni dai Paesi dell’Europa dell’Est

Sembra scritto negli astri che l’adozione internazionale, da anni al centro di una grave e profonda crisi, possa cominciare a rivedere la luce da est. Proprio da dove sorge il sole. Al di là dell’interpretazione astrologica, il fatto concreto, e positivo, è che le adozioni realizzate con Amici dei Bambini nei Paesi dell’Europa dell’Est sono in aumento. Nei primi 7 mesi del 2015 i minori stranieri provenienti dalle zone orientali del Vecchio Continente e accolti da famiglie italiane che avevano affidato il mandato ad Ai.Bi. sono stati 33.

Adozioni in Rdc. Famiglie in attesa: “In 22 mesi da Cai e governo solo inviti al silenzio e nessuna risposta”

La loro vita è appesa a un’attesa che sembra non finire mai. Da quasi 2 anni, 130 coppie italiane attendono di poter finalmente abbracciare i loro figli, regolarmente adottati nella Repubblica Democratica del Congo: 150 bambini a cui Kinshasa non ha ancora concesso il permesso di uscita dal Paese. Questo a causa della moratoria delle adozioni internazionali decisa a settembre 2013 dal governo congolese in seguito ad alcune presunte irregolarità negli iter adottivi commesse da altri Stati. Tra questi non c’è l’Italia.