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Marocco: il Governo blocca le adozioni internazionali per preservare la cultura e la religione dei bambini

Il ministro della Giustizia del Marocco, Mustafa Ramid, ha bloccato l’iter di tutte le adozioni internazionali che riguardano bimbi marocchini, anche quelle ormai ad un passo dalla definizione. Nel darne notizia, il sito Afriquinfos, spiega che Ramid ha preso la decisione nella considerazione che se il bimbo adottato resta in Marocco gli si potrà garantire il rispetto della cultura, delle tradizioni e della religione. Cose che non possono essere assicurate se lasciasse il Paese.

CAI: ora la parola passa alle coppie

Anche quest’anno la Commissione per le adozioni internazionali, con la collaborazione dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, propone alle famiglie un questionario per la rilevazione delle loro esperienze durante il percorso adottivo.

Cagliari: una buona notizia, riprenderanno presto le adozioni!

Risposta immediata da parte delle istituzioni: sono passati 15 giorni dalla pubblicazione della notizia da parte di AiBi News “Maladozione”: Cagliari, 20 coppie adottive bloccate da 10 mesi. Motivo? La sospensione dei bandi comunali e finalmente le cose sembrano muoversi.

Ricordiamo che 20 coppie che desideravano adottare erano bloccate nel capoluogo sardo da oltre 10 mesi a causa dello stop agli studi di coppia.

L’onorevole Luisa Santolini: “L’infanzia non ha voce! Ai.Bi. non deve smettere di combattere”

“Una situazione molto grave. Non solo per il nostro Paese, ma anche per il nostro default demografico. Sempre meno figli, secondo quanto dichiarano recenti studi sull’Austria, l’Italia e la Germania: tre Paesi nei quali è già troppo tardi. Gli stessi minori senza famiglia si trovano nella situazione di non poter dare un contributo decisivo alla società, e questo dipende da noi adulti. È una follia che non ci siano politiche per l’infanzia, in Italia. Una follia collettiva”.

All’indomani del Forum della Cooperazione. Riccardi risponde alle critiche di Ai.Bi.: nessun cachet a Geppi Cucciari

Una nota ufficiale del Ministro ha raggiunto ieri in mattinata la redazione di AiBiNews. Argomento, la precisazione che lo show di Geppi Cucciari durante il Forum si è svolto gratis: “Si prega cortesemente di portare a conoscenza dei lettori del sito che, come annunciato da un comunicato del Ministero, la Sig.ra Geppi Cucciari ha rinunciato al suo cachet ed è intervenuta a titolo gratuito”. Nel prendere atto della precisazione del Ministro, che ringraziamo, non possiamo tuttavia non fare delle osservazioni.

TAR Lazio: vittoria di Ai.Bi. Entro 90 giorni la banca dati dei minori adottabili e delle coppie disponibili all’adozione deve essere realizzata

Da oggi il destino di centinaia di bambini abbandonati, ospiti delle strutture residenziali di tutta Italia, cambia per sempre: per loro si apre la speranza di un’adozione. In virtù della sentenza comunicata ieri, 1 ottobre 2012, il Ministero della Giustizia, incaricato alla realizzazione dalla legge 149, è condannato, dopo più di dieci anni di inadempienza, a creare la Banca Dati entro 90 giorni.

La sfida del ministro Riccardi: fare ancora più cooperazione, ma senza soldi… E così il Forum diventa una “barzelletta”

Grande delusione per chi, come le organizzazioni non governative presenti, si aspettava credibili e articolate indicazioni di programma da parte del responsabile della Cooperazione italiana Riccardi e del Governo. Amarezza per il nessun cenno su come combattere la crisi della cooperazione; resta, ed è un amaro consuntivo, il sorriso per le barzellette raccontate da Geppi Cucciari, senza che, al momento, si abbia dalla politica niente di concreto.

Maladozione: la lotta per ottenere l’idoneità, in una trafila di colloqui quasi irreali. “La nostra colpa? Avere già tre bambini piccoli”

«Io e mia moglie abbiamo presentato circa 15 mesi orsono domanda di adozione internazionale al Tribunale minorile della nostra città. Da qualche mese stiamo vivendo una trafila di colloqui quasi irreali… La nostra colpa? Avere già tre bambini piccoli. Assistenti sociali e psicologi… mai una parola di sostegno, mai un incoraggiamento. Ogni volta, il solito: “In casi come il vostro tutti i giudici si guardano bene dal decretare l’idoneità”.

Napoli-Lazio e il “caso Klose”: finalmente una boccata di onestà! Ne sentivamo proprio la mancanza

Chi dice che dal calcio non arrivano buoni esempi questa volta si dovrà ricredere. Soprattutto chi ritiene che calciatori e goleador siano cattivi modelli per i nostri figli. Parliamo del tedesco Miroslav Klose, attaccante laziale. Bella la sua prova di ieri: ha dichiarato di essere lontanissimo dallo stereotipo del calciatore che farebbe di tutto pur di mettere una palla in rete, anche contro il proprio immediato tornaconto.

“Per adottare una persona ci vogliono persone, non politici!”. La valanga di critiche allo scivolone di Pisapia non si arresta

Una valanga di commenti, lettere, email, telefonate: non si ferma la reazione dei lettori alle esternazioni del Sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. È vera indignazione quella che ha colpito le famiglie adottive, che stanno subissando la redazione di AiBiNews protestando in merito alla polemica scatenata da Pisapia sull’estensione delle adozioni alle coppie omosessuali. Ecco, commento per commento, gli interventi più significativi.

“Maladozione”: Cagliari, 20 coppie adottive bloccate da 10 mesi. Motivo? La sospensione dei bandi comunali

Non era già abbastanza lungo l’iter adottivo? Ora ci si mette anche l’inefficienza del servizio pubblico. È la “Maladozione”, fenomeno documentabile anche a livello di ente locale. È la volta del Comune di Cagliari, dove diverse coppie adottanti sono nel limbo da 10 mesi. Il Comune ha bloccato gli studi di coppia, con conseguenti rallentamenti nei servizi che gli enti autorizzati prestano alle famiglie.

Pisapia e le adozioni agli omosessuali: demagogia allo stato puro! Il vero problema è ridare speranza alle famiglie

La cosa più inutile e insulsa è preoccuparsi di un problema che riguarda poche decine di individui, quando nel 2012 è scoppiata la crisi dell’adozione internazionale evidenziata da un crollo delle idoneità pari al 49% (2006-2011) e dell’adozione nazionale, manifestata da un calo delle domande di disponibilità pari al 35% (2006-2010). Come dire: mettiamo da parte i veri problemi (il ritiro di migliaia di coppie dall’adozione) e puntiamo su quelli che procurano voti e consensi.

Le adozioni internazionali e i “signori” della Regione Lazio: ecco perché si allontana la gratuità. Chi crede più al servizio pubblico?

Guardiamo alla crisi delle adozioni internazionali e lanciamo una provocazione. Stando ai dati diffusi dai media nazionali, con il totale annuo dei soldi percepibili da un Consigliere regionale del Lazio grazie al sistema di spartizione, quante adozioni internazionali si sarebbero portate a termine? Basterebbe fare un calcolo sulla cifra complessiva dei fondi illecitamente spartiti, 21 milioni di euro. Il risultato è che si sarebbero potute svolgere, negli ultimi 19 mesi, più di 1000 adozioni internazionali.

Riccardi: “Perché l’adozione internazionale dovrebbe essere espressione della politica estera dell’Italia? Con tutte le adozioni che facciamo va bene così com’è”

«Le attività svolte dalla Commissione per le adozioni internazionali nel corso degli anni hanno portato a concreti risultati e a successi sia sul piano interno che internazionale – scrive Riccardi -. Tale circostanza è confermata dai dati trasmessi dagli Uffici dai quali emerge che l’Italia è, attualmente, il primo Paese europeo per numero di accoglienza di minori, secondo nel mondo solo agli Stati Uniti d’America».

Adozioni internazionali, Romania: la CAI designa come referente unico l’ente pubblico ARAI Piemonte. Ma è davvero la scelta giusta?

La Commissione per le Adozioni Internazionali è all’opera con l’autorità centrale della Romania, l’Ufficio Rumeno per le Adozioni, allo scopo di applicare la nuova normativa in vigore dal 7 aprile 2012. Ma designare come referente un ente pubblico è davvero la scelta giusta? Qual è il valore aggiunto di ARAI Piemonte che, in Romania come in tutti gli altri Paesi, non dispone di personale proprio ma si affida a consulenti retribuiti per ogni adozione effettuata (cottimo)?

Roma: Commissione Bicamerale per l’Infanzia, presentata la proposta di Ai.Bi. contro la crisi dell’adozione internazionale. Sen. Serafini: “Un Paese che non crede nelle adozioni internazionali è un Paese debole!”

ROMA, 18 settembre 2012 – Con la presentazione in Commissione Bicamerale per l’Infanzia della proposta di riforma della legge 184/1983, elaborata da Ai.Bi. per più adozioni internazionali e più famiglie adottive, è iniziata la fase di confronto istituzionale sui sei punti della riforma. La proposta presentata dalla delegazione di Ai.Bi. – composta da Marco Griffini, Presidente, dall’avv. Enrica Dato dell’Ufficio Diritti dei Minori e da Marzia Masiello, Relazioni Istituzionali – è stata accolta con grande interesse e attenzione dai membri della Commissione.

Aumentare le adozioni internazionali: è “porsi ambiziosi obiettivi” o “perseguire un grande atto di giustizia”? 2° puntata

Ben si guarda Ai.Bi. dal dichiarare che il minimo comun denominatore dell’adozione internazionale sia l’umanitarismo. Per questo poco si comprende come mai il dott. Gosso abbia voluto calcare la mano sul tema. È intenzione di Ai.Bi. semmai comunicare il seguente concetto: l’adozione non è questione di umanitarismo né certo di pura solidarietà, bensì è il più grande atto di giustizia che la persona umana possa compiere nella vita e come tale dovrebbe essere riservato ad ogni bambino.

Il Manifesto di Ai.Bi.? Un proclama irragionevole e allarmante (Gosso, ex presidente aggiunto di Cassazione). Il documento di Gosso? Un’accozzaglia di inesattezze e imprecisioni (Griffini, presidente di Ai.Bi.). Botta e risposta: il sistema è in crisi, sì o no? (1 puntata)

9 agosto 2012: Pier Giorgio Gosso, ex presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione, elabora un documento nel quale indirizza attacchi, stroncature e duri commenti al Manifesto Oltre la Crisi che Ai.Bi. ha lanciato a maggio per una riforma delle adozioni internazionali. Subito il documento viene ripubblicato dai siti internet di svariate onlus e associazioni, e inviato dall’Associazione ANFAA all’attenzione del presidente di Ai.Bi. Marco Griffini. Apriamo oggi il dibattito.

Disegno di legge PDL: via le adozioni internazionali dai Tribunali per i Minorenni

Lo prevede un disegno di legge delega targato Pdl, il DDL 3323, di iniziativa della senatrice Alberti Casellati con i colleghi Caliendo e Benedetti Valentini, comunicato il 29 maggio scorso. I tre senatori chiedono di «trasferire le competenze giurisdizionali civili e amministrative in materia di minori, attualmente attribuite al tribunale per i minorenni, a nuove sezioni specializzate in materia di persone e famiglia».

Francia, bufera sulle adozioni: il primo ministro vuole estenderle alle coppie omosessuali. Poche migliaia di individui riescono a oscurare i diritti di milioni di figli abbandonati?

È  di martedì 11 settembre l’intervista rilasciata al quotidiano francese La Croix da un ministro del governo francese, la Guardasigilli Christiane Taubira, nella quale sono state fatte bollenti anticipazioni su un testo di legge avviato dalla nuova compagine socialista di Hollande-Ayrault. Ebbene, i neo-eletti intendono estendere le adozioni anche alle coppie dello stesso sesso, in esecuzione del principio di uguaglianza.

Importante sentenza della Corte d’Appello di Ancona: la kafala deve essere riconosciuta anche per i cittadini italiani se pronunciata da un’autorità dello Stato di origine

Mentre in Italia persiste un vuoto normativo che non consente di coordinare l’istituto della kafala islamica con le leggi vigenti, la Corte d’Appello di Ancona, con una coraggiosa pronuncia del novembre 2011, ha riconosciuto il diritto di ingresso in Italia, attraverso il ricongiungimento familiare, ad un bambino in kafala a carico di cittadini italiani.

AAA Cercasi famiglia affidataria!

Cerchiamo una famiglia affidataria per Nicola! Nicola è un ragazzino di 16 anni sensibile e responsabile. Ha un atteggiamento fiducioso e ottimista nei confronti della vita. Con l’ingresso nell’età adolescenziale sono scaturite delle difficoltà nella relazione con la madre – sofferente dal punto di vista psicologico – che con il tempo si sono acuite sempre di più. Oggi è diventato impossibile per loro continuare a vivere assieme. Il papà di Nicola dopo la separazione dalla moglie che è avvenuta diversi anni fa, non si è più occupato del figlio.

La guerra in Siria fa strage di bambini

Sarebbero 1122 i minori in Siria all’inizio del conflitto, nel marzo scorso. Lo denunciano i Comitati di sicurezza locali, secondo quanto riporta al – Arabiya. Il bombardamento di Aleppo da parte dell’esercito fedele ad Assad.

La crisi si batte con un euro: l’innovativa formula del sostegno senza distanza di Ai.Bi.

Il sostegno a distanza è in crisi. Lo scenario non è confortante: stanno sempre più diminuendo i sostenitori e le spese di solidarietà sono le prime ad essere tagliate. Come ovviare a tutto questo? Con il sostegno senza distanza di Amici dei Bambini! Basta solo un euro al mese, dodici euro all’anno, per stare dalla parte della solidarietà e non rinunciare ad aiutare tanti bambini abbandonati.