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Avanza il fronte della solidarietà in Siria: aperto l’ufficio di Ai.Bi. a Binnish

Via del Mercato, Binnish, Governatorato di Idlib: è questo l’indirizzo del nuovo ufficio aperto da Amici dei Bambini in Siria. La sede locale di Ai.Bi. si trova nel cuore di una delle cittadine più duramente colpite dagli attacchi aerei e dal fuoco di artiglieria, e vuole rappresentare idealmente uno squarcio di luce e speranza in un conflitto che sta gettando oscurità e disperazione su un intero paese.

Basta un Chicco per fare felice un bimbo

Francesca Catelli, vicepresidente del Gruppo Artsana, racconta alla giornalista Serena Burioni del settimanale “Diva e donna” la crescita del progetto “Chicco di Felicità”, a sostegno di Amici dei Bambini e dell’adozione di ragazzi con bisogni speciali.

Basta morti: l’affido internazionale per i minori stranieri non accompagnati. Mille famiglie italiane sono pronte ad accoglierli

Sono più di 50mila i migranti sbarcati sulle nostre coste dall’inizio del 2014. Un’escalation di numeri quotidiana, che fa crescere l’apprensione per una situazione divenuta esplosiva. Nella sola giornata di sabato 7 giugno sono stati soccorsi dalla Marina Militare 2.300 migranti, dopo i 3.000 giunti il giorno precedente sulle coste italiane. E altre tre persone hanno perso la vita in mare.

Siria. Vietato anche il diritto al gioco: si apre la prima ludoteca sotterranea

Dal nostro inviato (Luigi Mariani) – Estate: tempo di mare, vacanze e giochi all’aperto per i nostri bambini. Ma non per quelli siriani che ogni giorno rischiano la vita, minacciati dalla guerra civile che va avanti ormai da più di 3 anni e ha tolto loro tutto. Anche la spensieratezza del gioco. Amici dei Bambini ha progettato per loro una ludoteca sotterranea che potrà accogliere fino a 200 piccoli siriani.

Minori stranieri: se hai più di sei anni, nella Regione Veneto non puoi entrare. Una pratica illegale

E’ giusto e legale imporre un limite di età ai minori che è possibile accogliere in una famiglia? Il Tribunale per i Minorenni di Venezia ha risposto sì.

 

E’ così che da dicembre 2013 il Tribunale per i Minorenni di Venezia ha cominciato a emettere decreti di idoneità all’adozione internazionale con il vincolo di età del minore all’ingresso in Italia.

Etiopia: quei bambini che nessuno vuole

Mingi. Una parola che nella valle del fiume Omo, in Etiopia, fa venire la pelle d’oca. Mingi, ovvero maledetti. Sono i bambini che alcune tribù ritengono portatori di sciagure per svariate ragioni e per questo vengono letteralmente condannati a morte affinché la sfortuna non ricada sulla tribù.

Lampedusa, Turchia, Marocco: le vacanze alternative di Ai.Bi.

Prendono il via i campi di volontariato di Amici dei Bambini in Italia e all’estero. Per l’estate 2014 sono tre le destinazioni possibili: Lampedusa, Rabat (Marocco) e Iskenderun (Turchia), ciascuno con un orientamento specifico. L’obiettivo è quello di promuovere, attraverso la conoscenza diretta, la solidarietà e la cooperazione internazionale come valore collettivo, ma anche come stile di vita

Altri venti ragazzi accolti a casa Mosè

I numeri sono quelli di un esodo di massa. Sabato 31 maggio, grazie alle condizioni favorevoli del mare, sono stati soccorsi oltre 3.300 migranti, assiepati su barconi vaganti nel Mediterraneo. Gli sbarchi via mare hanno superato quota 43mila.

Vittorino Colombo, lo “zio” di tanti bambini adottati in Cina

La Cina è vicina”, è il titolo di un vecchio film del regista Marco BellocchioVittorino Colombo, negli anni sessanta, muoveva i primi passi di una carriera politica parlamentare brillante e costellata di ruoli di primaria importanza negli esecutivi che si sarebbero via via succeduti. Una carriera iniziata nelle file della DC, con numerosi incarichi di prestigio nel partito, che lo portò ad assumere ripetutamente la carica di ministro della Repubblica, fino a diventare Presidente del Senato italiano nel 1983.

Quartapelle (PD):”Da alcuni Paesi serve il coraggio di andarsene”. Griffini (Ai.Bi.):”Ma in quei Paesi i bambini hanno più bisogno di noi. La soluzione è la riforma del sistema”

Tra i politici italiani Lia Quartapelle, deputato del PD, si è interessata in maniera particolare alla vicenda dei bambini bloccati in Congo.  Risolta questa difficile situazione, ha proposto, in un’intervista al mensile Vita, le sue idee per far fronte alla crisi dell’adozione internazionale.

Le vittime dell’ “affaire” Congo: 7 famiglie attendono ancora i loro figli. La famosa lista delle 55 coppie autorizzate. Un appello urgente per Renzi

Altro che bella e conclusa. La vicenda dei bambini di origine congolese adottati da famiglie italiane è ancora in piedi. Sette bambini, che dalla Direzione Generale della Migrazione (DGM) della Repubblica Democratica del Congo erano stati autorizzati fin dal 1° ottobre 2013 a lasciare il Congo, sono ancora bloccati lì. I bimbi e le loro famiglie sono vittime di un “affaire” dai contorni oscuri di chi si è mosso con poco riguardo rispetto alle decisioni prese dalle autorità congolesi.

 

Nella foto sopra. L’albo pretorio della Direzione Generale della Migrazione, dove è stata affissa la lista dei 55 dossier autorizzati a lasciare il Congo.

Ma su quell’aereo avrebbero dovuto esserci anche i nostri figli

Purtroppo sette coppie che hanno intrapreso il cammino adottivo con l’Associazione Amici dei Bambini, e che erano comprese nella famosa lista dei ” 55″, cioè di coloro che avevano chiusa l’adozione prima del 23 settembre 2013, sono ancora in attesa di abbracciare i loro figli, rimasti in Congo. Così si sono appellate al premier Renzi perché finisca ciò che ha iniziato.

Non di solo Renzi vive il Congo…

A poche ore dal trionfo delle elezioni europee, Renzi incamera anche un successo a livello internazionale. Dopo 8 mesi di stallo, arriva il lieto fine per la vicenda dei 31 bambini di origine congolese, adottati da 24 famiglie italiane.

Benvenuti, bambini del Congo!

Finalmente a casa. Dopo interi mesi passati in apprensione e preoccupazione, le coppie italiane riabbracciano i loro bambini. Una vicenda di sofferenza e attesa. Ora c’è spazio solo per la gioia quasi frastornante di un abbraccio desiderato come si desidera ciò che non finisce, come l’amore di una madre e un padre per il figlio. Vi invitiamo dunque a lasciare i vostri messaggi di gioia e di benvenuto per  questi piccoli tornati a casa.

La conferma di Renzi arriva a “Porta a Porta”: “Un aereo italiano partirà oggi per prendere i bambini adottati in Congo”

Dopo il tweet pomeridiano, nella serata di ieri è arrivata anche la conferma televisiva. Nel corso di un’intervista trasmessa nel corso di “Porta a Porta”, Matteo Renzi ha confermato la felice soluzione del caso dei bambini adottati in Congo.

“Ho appena dato il via libera – aveva twittato il premier poco dopo le ore 15 di ieri –: un aereo della Repubblica Italiana parte per il Congo per riportare i bambini adottati bloccati da mesi. #acasa”.

Renzi: “In partenza un aereo per il Congo per riportare a casa i bimbi bloccati da mesi”

Questa sembra essere davvero la volta buona. Poco dopo le ore 15 di oggi, il premier italiano Matteo Renzi ha twittato un messaggio che restituisce la speranza alle 24 coppie italiane che hanno lasciato i loro figli adottivi nella Repubblica Democratica del Congo.

“Ho appena dato il via libera: un aereo della Repubblica Italiana parte per il Congo per riportare i bambini bloccati da mesi a casa”, questo il tweet pubblicato dal premier.

Il trionfo di Renzi. “Ora non ci sono più alibi. La riforma dell’adozione internazionale va fatta!”

Matteo Renzi stravince le elezioni europee, con un risultato netto e senza precedenti: 40,8% dei consensi. Un premio che gli italiani hanno voluto tributare alla volontà di riformare l’Italia. Ora il Presidente del Consiglio non ha più alibi: le famiglie italiane, e sono decine di migliaia, attendono che dalle parole si passi ai fatti. Vogliono la riforma dell’adozione internazionale, per riacquistare la fiducia perduta in un percorso, quello adottivo, troppo oneroso sia dal punto di vista dei costi che delle procedure.

La visita di Papa Francesco in Giordania :”E se fosse una preghiera a salvare la Siria?”

Dal nostro inviato in Siria, Luigi Mariani – Quando gli uomini falliscono, non resta che affidarsi a Dio: e se fosse la preghiera, l’unica via per salvare la Siria? Forse è questa la lettura da dare a due eventi avvenuti in concomitanza fra loro e apparentemente slegati: il veto di Russia e Cina sulla risoluzione ONU che avrebbe permesso alla Corte Penale Internazionale di indagare sui crimini di guerra in Siria, e l’annuncio della visita di Papa Francesco ai profughi siriani in Giordania.

Cina: “Il viaggio della speranza”… così in cinque giorni, 60 bambini hanno trovato una famiglia

La speranza per i bambini abbandonati passa dalla Cina. Dal 5 all’8 maggio 2014 si è svolto il primo “Journey of Hope” nella provincia del Guangxi.  173 bambini provenienti dagli Istituti di Assistenza all’Infanzia di Nanning, Yulin, Liuzhou e Guilin insieme alle organizzazioni americane Holt International Children’s ServicesU.S. Lifeline Children’s ServicesChildren’s hope InternationalThe Barker Foundation e alll’Associazione italiana Amici dei Bambini (Ai.Bi.) hanno preso parte alle attività.

 

All’interno dell’articolo una galleria fotografica e i dati ufficiali del viaggio della speranza pubblicati dal CCCWA (Autorità Centrale Cinese)