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Adozioni internazionali, Colombia. I dati dei primi due mesi del 2013: tengono gli special needs, crollano le IAPAS

Forse il 2013 vedrà la fine di una prassi che in Colombia ha costituito per anni una consuetudine delle adozioni. Si potrebbe porre fine, infatti, ad un certo modo di fare le adozioni internazionali, da anni legate alle case private IAPAS (Instituciones Autorizadas Para La Adopcion), autorizzate dall’autorità centrale a gestire gli iter adottivi. Secondo i dati statistici presentati dall’ICBF (Instituto Colombiano de Bienestar Familiar), inerenti l’andamento degli abbinamenti alle famiglie, attraverso le IAPAS, nei mesi gennaio-febbraio 2013, si assiste infatti ad un drammatico crollo delle adozioni internazionali

La prima birra solidale d’Italia finanzierà progetti di Ai.Bi.. Quando bere (con moderazione) una bionda fa bene.

Roma: capitale dell’alta ristorazione! È quanto succederà dal 16 al 18 marzo per l’ottava edizione della manifestazione gastronomica “Culinaria, Il Gusto dell’Identità”, che vedrà come protagonista indiscusso il mercato, luogo di incontro fra culture, tradizioni e sapori diversi, oltre che simbolo del rapporto diretto fra consumatore e prodotti freschi.

Cosa posso dire della mia famiglia? Che mi ha abbandonato!

Josè ha 17 anni e non vuole parlare della sua famiglia che, non riuscendo a prendersi cura di lui per gravi difficoltà economiche, lo ha abbandonato. Ha un fratello di 17 anni e una nonna che cerca di andare a visitarlo spesso.Va bene a scuola. Ha una grande passione per la matematica e gli piace scoprire cose nuove. Aiutalo a capire che dall’altra parte del mondo c’è chi vorrebbe aiutarlo a crescere e non lo abbandoneràLEGGI TUTTO…

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Mongolia, Ulan Bator: la città dove si vive in una tenda

Papà, lascia un po’ di spazio libero nella tua valigia…!” A fare questa richiesta è stata una bambina australiana, di 9 anni, al suo papà in partenza per Ulan Bator, dove lavora per una delle tante aziende che hanno deciso di investire in Mongolia. Giorni prima, il padre le aveva raccontato di quell’affascinante paese…

Kenya: una generazione libera dall’AIDS

12.000 sono i bambini che ufficialmente si ammalano di AIDS ogni anno, in Kenya. Ma le nuove infezioni registrate nel paese raggiungono una quota totale annua di 100.000, a cui si aggiungono tutti i casi non pervenuti. Ad oggi, le persone infette nel paese sono ben 1,6 milioni. Troppe.

Adozioni Internazionali: l’UNICEF spinge il Ghana verso la ratifica della convenzione dell’Aja entro giugno 2013

Secondo l’ultimo report dell’Unicef Ghana, e la Relazione sul workshop “Linee Guida per le Adozioni Internazionali in Ghana” svoltosi nel settembre 2012, urge la formulazione di una legge che disciplini le adozioni internazionali nel Paese, affinché il processo adottivo possa essere regolamentato e controllato. Ed è per questo che nei prossimi due anni Unicef sarà impegnato in un intenso lavoro di riforma per garantire la protezione dei minori nel paese africano.

“Ma Dio Tace”: un libro che sfida l’abbandono

Dovremmo approfondire la spiritualità e la teologia dell’adozione, visto che noi tutti siamo figli adottivi di Dio »: così scriveva padre Mario Colombo nel 1984 in una lettera ritrovata da poco all’Associazione Ai.Bi.. Un monito divenuto una guida per Amici dei Bambini, importante realtà a livello internazionale nella lotta all’abbandono minorile.

 

“Mi tolgo le ciabatte e cammino a piedi nudi, così non si consumano”… Poi Viola organizzò una grande festa.

Chiudiamo per un momento gli occhi e cerchiamo di immedesimarci nella vita di Jenisha, una ragazza madre del Nepal, e di immaginare come passa questa giornata …

Ore 5: è l’ora di svegliarsi, anche se la notte non ha ancora lasciato il posto al giorno, e l’alba sta illuminando un’altra parte della nostra Terra …apro gli occhi e la prima cosa che vedo è il mio piccolino, Ronak, che ha solo 2 anni, ed è un angioletto.

Adozioni internazionali. Ucraina: presentata la legge per accreditare gli enti stranieri. Un passo importante verso la ratifica dell’Aja.

Presentato dal Presidente dell’Ucraina Viktor Janukovyč un nuovo progetto di legge (N. 2002 del 14.01.2013) al Consiglio Supremo, per introdurre alcune modifiche al codice della famiglia e alle adozioni internazionali. Si parla specificamente del riconoscimento e dell’accreditamento degli enti stranieri secondo procedure e modalità che dovranno essere elaborate dal Parlamento entro 6 mesi dalla data di approvazione del regolamento.

La Cina ci ripensa, basta figlio unico

L’allarme arriva da Ma Jiantang, direttore dell’ufficio nazionale di statistica di Pechino, il funzionario che elabora i dati necessari a impostare politiche e decisioni: «E’ la prima volta da molto tempo a questa parte che assistiamo a un calo così drastico della popolazione in età lavorativa».

Guatemala, la sfida dell’adozione internazionale: aspettare il figlio per 5 anni e sperare ancora

Li chiama “Mama” e “Papi”, e loro lo chiamano “hijo”, figlio. E mentre lui corregge il loro spagnolo americanizzato, i genitori gli insegnano l’inglese. A guardarli da fuori, sembrano una qualsiasi famiglia adottiva, peccato che abitino a quasi 5.000 km di distanza.  Geovany Archilla Rodas ha sei anni e vive in un orfanotrofio alla periferia della capitale del Guatemala. Mentre i suoi genitori statunitensi, Amy e Rob Carr, vivono nel lontano Nevada, un altro mondo. E sono gli unici genitori che il piccolo abbia mai conosciuto.

La storia di Crystal: «Salvatrice» o «Satana»?

È strano mettere l’aggettivo surrogata davanti a mamma nel raccontare la storia di Crystal Kelley che da questa mattina rimbalza da un notiziario a un dibattito negli studi della Cnn. Questa è la storia di una giovane donna che ha lottato contro la medicina, la legge e soprattutto forse contro uno dei nodi più aggrovigliati della morale dei giorni nostri.

Adozioni in Russia, stop a un ente italiano

Hanno marciato in 12mila, sabato pomeriggio, per le strade di Mosca. Chiedevano lo stop a tutte le adozioni internazionali. Ad infiammare una situazione già tesa è stata la morte, in Texas, di un bambino russo di 3 anni, adottato da una coppia americana.

“Che bello avere un figlio adottato!”. Studi scientifici dimostrano che l’adozione migliora la vita di coppia

Le famiglie che scelgono di adottare un figlio, dopo aver provato invano ripetuti trattamenti contro la sterilità, migliorano la propria vita di coppia. La maggior parte delle coppie adottive lo intuivano già, ma ora è la scienza a confermarcelo. I ricercatori svedesi della prestigiosa Università di Gothenburg “Sahlgrenska” hanno infatti condotto una ricerca che ha portato a dei risultati davvero significativi: la “generatività” di una coppia va ben oltre la procreazione biologica e questo rende entrambi i partner disponibili ad attuare un vero e proprio progetto sociale di inclusione, volto a salvare un bambino dall’emergenza abbandono e ad accoglierlo nella propria casa.

Ucraina: un’indagine sui minori adottati all’estero

Sull’onda del nuovo divieto russo alle adozioni americane, ma soprattutto dopo la notizia dell’ennesima uccisione in Texas di un bimbo russo da parte della propria madre adottiva, il Governo di Kiev ha deciso di avviare un’Indagine sulle condizioni di vita dei propri orfani adottati all’estero.

Figli in provetta di 3 genitori

Il 9 maggio del 202, una Commissione della Food and Drug Administration, l’agenzia di farmacovigilanza americana, discusse pubblicamente un fatto straordinario: fra il 1998 e il 2002, in tre cliniche degli Stati Uniti erano nati con fecondazione assistita più di 23 bambini con un Dna appartenente a 3 persone, due donne e un uomo.

Mosca: 2 marzo, le “Madri della Russia” scendono in piazza contro le adozioni internazionali

“Gli Stati Uniti sono il primo fra i paesi in termini di abuso sui minori. Lasciare un bambino lì non è sicuro. È un mercato nero, un commercio di bambini”.  È duro il commento di Irina Bergset, coordinatrice del movimento “Madri della Russia” e una degli organizzatori della “Marcia per la Tutela dell’Infanzia” che si terrà a Mosca il 2 marzo.

Vivere sempre l’attesa di accogliere l'”altro” mio figlio

Solo chi è stato un figlio, amato e accolto, può comprendere la gioia e la felicità di un padre che riaccoglie quel figlio che sembrava, per sempre, perduto. Ma anche l’ansia di chi sulla soglia della porta, scruta, in trepida attesa, l’infinito dell’orizzonte per scorgere anche una sola traccia di chi potrebbe diventare l’ “altro ” mio figlio: e il cuore si apre alla speranza.

Adozioni Internazionali. La Regione Sardegna interrompe i finanziamenti agli Enti Autorizzati. L’appello delle famiglie: “Non lasciateci sole!”.

“Non lasciateci sole!” Questo è l’accorato appello delle famiglie adottive sarde, pervenuto al Presidente dell’Associazione Amici dei Bambini (Ai.Bi.), Marco Griffini, che si occupa di adozioni internazionali da oltre 25 anni. Infatti la Regione Sardegna,aveva avviato nel 2009 un progetto di sostegno economico alle attività di quegli enti autorizzati che avessero aperto una sede operativa nell’isola al fine di agevolare l’adozione internazionale delle famiglie sarde, sia sotto l’aspetto di minor costi (spese di viaggio non più necessarie, riduzione tariffe procedurali) sia per migliorare la qualità dell’ accompagnamento delle stesse.

L’adozione dei bambini russi: la grande e nuova responsabilità dell’Italia. Solo le coppie italiane potranno adottare?

Gli ultimi avvenimenti accaduti nel campo delle Adozioni Internazionali, hanno spinto il consiglio del partito politico Edinaja Rossia (Russia Unita) a elaborare una proposta di legge che miri a consentire le adozioni dei minori russi solo da parte di persone residenti in Paesi che hanno concluso con la Russia degli specifici accordi bilaterali.

Usa: dalle adozioni in pancia alle adozioni aperte

Le Autorità dell’Utah stanno per dare vita ad un radicale cambiamento nel sistema dell’affido statale. Se la proposta, chiamata SB 155, venisse approvata dal Division of Child and Family Services di Salt Lake City – l’Ente che regola il foster care – i genitori biologici continuerebbero a far parte della vita dei loro figli.

Stramaccioni (Inter): “Ogni giocatore dovrebbe essere un esempio di impegno nella solidarietà”

“Sono per le adozioni nazionali, figuriamoci per quelle internazionali! È troppo importante aiutare i bambini in difficoltà perché sono l’asse della società e i piccoli ghanesi che andremo a supportare con questo progetto renderanno grande il proprio paese. State facendo davvero un ottimo lavoro!”. È la signora della tv a parlare, Simona Ventura.

Non profit, elezione mutilata

Definitive le liste degli eletti e dei “bocciati” alla Camera e al Senato, siamo andati a vedere chi tra i candidati provenienti dal mondo del terzo settore, e che nel corso della campagna elettorale avevano sottoscritto la Piattaforma programmatica di Vita, ce l’ha fatta.

Vittoria di Grillo e ritorno di Berlusconi: riforma dell’adozione e dell’affido addio!

“C’è davvero qualcosa di strano in queste elezioni. Pare abbiano tutti motivo di essere soddisfatti. Tutti hanno vinto qualcosa, mentre il solo ad uscire ancora una volta fortemente indebolito è il nostro PaeseChi è soddisfatto di avere almeno conquistato la maggioranza relativa. Chi è tornato in campo da sconfitto e ha saputo pareggiare.  Chi entusiasta raccoglie l’auspicata tempesta dopo aver seminato vento a destra e sinistra, e chi, costretto in poche settimane ad organizzarsi, è contento di essere almeno presente dopo aver ricevuto il dono avvelenato del governo di un Paese sul baratro da salvare, consentendo agli artefici di tale situazione di apparire ripresentabili.

Etiopia: per la prima volta revocata un’adozione internazionale. Betty, portavoce di 4400 bambini etiopi, rinuncia alla sua adozione

Per la prima volta nella lunga storia delle adozioni internazionali dell’Etiopia, un Tribunale di Addis Abeba ha revocato l’adozione di una ragazzina che era stata portata in Olanda da una coppia adottiva. Betty Lub è una dolcissima ragazzina di 14 anni adottata 7 anni fa da una famiglia olandese che aveva abusato di lei. Per due anni Betty aveva vissuto in un incubo di violenza e solitudine e ancor oggi porta il cognome di quella famiglia dei Paesi Bassi.

Come sarà il parlamento che verrà? Persa un’occasione storica, Monti e Bersani ( ma senza Vendola ) restano le uniche scelte per un vera riforma dell’adozione e dell’affido a favore della famiglia

Questa volta dobbiamo proprio andare a votare ! La prossima legislatura sarà determinante  per chi ha a cuore il futuro dei minori fuori famiglia: l’adozione internazionale rischia l’estinzione ; la crisi dell’affido sta assumendo aspetti sempre più preoccupanti ; le coppie italiane, specialmente le più giovani, non considerano più l’adozione come concreta possibilità per diventare genitori; la cooperazione internazionale, soprattutto quella rivolta all’infanzia in difficoltà ( una volta considerata la vera priorità) si sta dibattendo in una agonia sempre più profonda; il sostegno a distanza ha urgente bisogno, per uscire dalle sabbie mobili che rischiano di inghiottirlo, di una legge che lo elevi a intervento di cooperazione internazionale; il volontariato – confinato da coloro che il non-profit lo conoscono solo di nome, in spazi sempre più ristretti  -rischia di chiudersi in un ” ghetto” emarginato…Deve ritornare la ” stagione delle  riforme “,  quel momento indubbiamente fecondo che molti di noi hanno vissuto a cavallo degli anni 90 e che ha informato di sè gli anni a venire .

 

Adozioni Internazionali, Francia 2012 : il 51% sono minori con bisogni speciali, mentre la Russia è in mano al “fai da te”.

La pubblicazione dei dati statistici inerente alle adozioni internazionali nel 2012  in Francia ha evidenziato un primo preoccupante segnale che segue il trend negativo presente anche in Italia. I bimbi adottati Oltralpe sono diminuiti in un solo anno di ben 434 unità. Se infatti il numero dei minori presi in adozione nel 2012 ammontava a 1.569, l’anno prima era di 2003: il 21,67 % in meno!

La Russia contro gli Usa per il piccolo Maksim

Sulla pelle dei bambini. Uno scontro diplomatico tra Russia e Stati Uniti, degno degli anni cupi della Guerra Fredda, si sta consumando sulla tragedia del piccolo Maksim Kuzmin, tre anni, morto misteriosamente mentre giocava davanti agli occhi terrorizzati del fratellino Kirill, un anno più piccolo.

L’ultima Fuga di Habtamu, che sognava l’Africa

La seconda fuga di Habtamu è stata definitiva, senza scampo, così tremenda da togliere il respiro: non è più l’Africa che il ragazzino etiope, protagonista, un anno fa, di un avventuroso viaggio in solitaria attraverso l’Italia, ha cercato, bensì la morte. Era scappato, lo ricordiamo bene, per andare in Africa a trovare la sua vera famiglia, non i genitori, entrambi morti in guerra, ma i fratelli maggiori, gli zii e le zie.

Roma. Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza: la legge dell’adozione internazionale va riformata. La CAI passi alle competenze del Ministero Affari Esteri.

Ecco i punti forti del testimone passato dalla Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, al nuovo Parlamento e che dovranno costituire i cardini della nuova legge sull’adozione internazionale: semplificazione dell’ iter, introduzione dei termini perentori, non più selezione delle coppie ma accompagnamento, riduzione degli Enti Autorizzati, economie di scala, la CAI di competenza del Ministero Affari Esteri, riconoscimento della Kafala e introduzione dell’affido Internazionale.

Corte di Strasburgo: consentire i matrimoni gay e l’adozione da parte di persone non sposate non è un obbligo per gli Stati europei

La sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo del 19 febbraio sul caso dell’adozione di un minore da parte della compagna lesbica della madre in Austria, ha fatto molto discutere, come se questa rappresentasse un tassello verso l’affermazione dei diritti delle persone gay di sposarsi o di adottare. In realtà la Corte di Strasburgo non ha affatto stabilito questo.

Russia: bambino russo adottato ucciso da una americana single. Sospese le adozioni internazionali dalla regione di Pskov

È di ieri la notizia di una probabile riapertura da parte della Russia delle adozioni internazionali verso gli Stati Uniti attraverso l’annullamento della nuova legge Dima Yakovlev con la quale, a partire dal primo gennaio, il Presidente Putin aveva vietato le adozioni internazionali di minori russi da parte di cittadini USA, quando oggi, dal Texas, arriva la tragica notizia di una donna americana, single, che ha ucciso il proprio figlio adottivo russo di soli tre anni, Maksim Kuzmyn.

La Turchia rivuole i bambini affidati ai Gay

Se di Mosca che ha messo a punto una legge ad hoc per impedire le adozioni di bambini russi negli Stati Uniti già è cosa nota, è incredibile anche quello che sta succedendo ad Ankara, la cui storia è raccontata dai principali quotidiani del Paese da Hurriyet a Zaman.

Congo: quando piove, qui non si mangia!

Immaginiamo tanta pioggia, un piccolo riparo di mattoni e tufi con una porta e un paio di finestre e tanti bambini all’interno  verso l’ora di pranzo, che guardano fuori da una finestra aspettando che spiova. Ma non perché aspettano di uscire all’esterno per giocare ma semplicemente perché attendono di mangiare.

Modificata la legge: piantare un albero per ogni bambino adottato

Con la legge dal Parlamento n. 10 del 14 gennaio 2013, entrata in vigore lo scorso 16 febbraio, verrà piantato un nuovo albero per ogni bambino nato o adottato. E’ una norma che ha lo scopo di incentivare gli spazi verdi urbani e che istituisce per la prima volta la Giornata nazionale degli alberi, la cui ricorrenza cadrà il 21 novembre.

Dopo la costituzione della banca dati dei minori adottabili in Italia,ora una nuova sfida: l’Adozione Europea

Quante famiglie dei paesi europei vanno all’estero per adottare un minore, mentre potrebbero farlo in Europa, cioè a casa loro, senza spendere cifre considerevoli, soggiorni lunghissimi e trafile burocratiche assurde? Ma sopratutto quanti minori residenti nelle comunità educative e negli istituti dei vari paesi europei potrebbero trovare una famiglia in un qualsiasi paese dell’Europa, se consideriamo che solo in Italia sarebbero 2.300 i minori attualmente adottabili?

Adozioni: nasce, finalmente, la Banca Dati dei minori adottabili. Da oggi una speranza in più per 2300 bambini in attesa di adozione.

Non è stata sufficiente una legge, non sono bastati nemmeno dieci lunghissimi anni, nè decine di interpellanze parlamentari … Ai.Bi. ha dovuto citare in giudizio il Ministero di Giustizia per far riconoscere anche ai minori abbandonati italiani il loro diritto ad essere figli. Oggi migliaia di bambini, ospiti delle comunità educative o accolti in affido, hanno vinto: con la costituzione della “loro” banca dati, si apre un cammino di speranza.

Lo stato di adottabilità del minore. La Cassazione sferra un duro colpo al mito del legame di sangue: Il figlio non è di proprietà di chi l’ha messo al mondo

Continuano in questi mesi le pronunce della Corte di Cassazione in materia di dichiarazione dello stato di adottabilità dei minori. I Giudici della Suprema Corte, in diverse sentenze, stanno consolidando importanti principi da applicare per decidere se e quando lo stato di abbandono di un minore debba considerarsi definitivo, iniziando in tal modo a produrre delle crepe nel potente mito di quel legame di sangue che fa del figlio un diritto di proprietà del genitore che lo ha messo al mondo.

Mosca: “Avete approvato le nozze fra gay? Bene! Non vi diamo più i nostri bambini in adozione”

Chi adotterà ancora i bambini abbandonati della Russia? Dopo il noto divieto di adottare, imposto dalle autorità russe alle coppie degli Usa, pare che sia venuto ora il momento di quelle francesi: Mosca, infatti, non ha per nulla gradito l’approvazione del disegno di legge che tende alla introduzione dei matrimoni gay e delle adozioni da parte di coppie di persone dello stesso sesso. Si tratta di un progetto di legge approvato dall’Assemblea nazionale francese (corrispondente alla nostra Camera dei Deputati) lo scorso 12 febbraio. Il provvedimento passerà ora al Senato dove la discussione comincerà il 2 aprile.

“America, America”! Mentre l’aereo atterrava, Polina urlava e batteva le mani

“Scommetto che non mi porterete in America. Scommetto che mi porterete in ospedale perché è l’unico posto dove mi hanno mai portato oltre all’orfanotrofio”. Queste sono le struggenti parole di Polina, una dolcissima bimba russa di 5 anni con un’infinita gioia di vivere nonostante i suoi problemi di salute non le avessero mai permesso di vivere una vita uguale ai suoi coetanei.

Papa Ratzinger, ecco le ragioni delle dimissioni

“Le dimissioni del Papa? Già scritte”. Con questo titolo Lucio Brunelli, uno dei più autorevoli e attendibili vaticanisti, giornalista del Tg2, aveva spiegato su Vita un anno fa perché l’ipotesi di lasciare il pontificato era perfettamente coerente con il profilo umano di questo Papa.

Le adozioni, quel filo spezzato dopo tre anni di battaglie legali

La drammatica storia di Giorgio e Donatella, il tentativo fallito di adottare un bambino messicano e 13000 euro spesi inutilmente. Questa è una storia di desideri traditi, sogni semplici difficili da realizzare, sentenze di tribunale che contrastano con la legge non scritta dell’anima. In ballo c’è l’aspettativa di un figlio in adozione, con l’impegno economico e affettivo degli aspiranti genitori, il dolore del sogno quasi realizzato che sfuma all’ultimo, la rabbia di chi conduce una battaglia solitaria contro i mulini a vento.

Benedetto Papa: affida la Chiesa affinché sia adottata. Non una fuga ma un dono, bello malgrado sia sofferto

Certo è difficile sottrarsi all’alternarsi delle emozioni – sorpresa, stupore, incredulità – e all’affrettarsi delle riflessioni che ancora stentano nel trovare ordine e serenità. Da un lato poiché la scelta, sorprendente per tutti, pare invece avere le caratteristiche di una decisione maturata nel tempo; dall’altro perché, in ogni caso e da qualsiasi parte la si voglia intendere, tale scelta esprime l’assoluta libertà di una persona, vicaria di Cristo, che semplicemente ama il Signore e la Chiesa. Ogni confronto, ogni paragone e ogni analogia lasciano decisamente il tempo che trovano.

Il Bello che fa Bene. Milano: ultima settimana per i saldi di Corso Vercelli

Continua a Milano, nella ridente Corso Vercelli, il Temporary Shop organizzato per l’edizione di San Valentino de “Il Bello che fa Bene”, lo storico evento di Ai.Bi. che coniuga lusso e etica. Nel pieno centro di Milano, in Via Scarpa 9, angolo Corso Vercelli, sarà possibile fare shopping solidale, fino al 16 Febbraio, acquistando prodotti di marchi prestigiosi a costi vantaggiosi, non rinunciando a compiere un gesto consapevole e solidale.

Bolivia: “L’adozione mi ha dato una seconda vita”. Ecco perché sto lottando per riaprire le Adozioni Internazionali del mio paese

Con un marcato accento italiano, Carlos, figlio adottivo di 28 anni, ci racconta la sua storia. Fu ospitato nell’istituto Virgen de Fatima nella città di La Paz per un anno e mezzo, quando la sua esistenza cambiò totalmente: il Destino per lui aveva in serbo una vera famiglia, in Italia. Crescendo, Carlos ha sentito forte il desiderio di scoprire le sue origini.

Gabicce Mare 2013: la settimana più bella dell’anno!

Chi non ha mai provato a vivere l' esperienza delle “vacanze e studio” insieme agli Amici dei Bambini, certamente non potrà esternare siffatta affermazione, come viceversa fanno tutte quelle famiglie, padri, madri e soprattutto figli, che oramai da 22 anni, non vedono l'ora che arrivi l'ultima settimana di agosto.

“Non esiste l’algoritmo dell’adozione”: quando sono i genitori a fallire

Non esiste l’algoritmo dell’adozione, dal punto di vista psicologico non esiste un procedimento che risolva, conducendo ad un risultato certo, un determinato problema in un numero finito di passi cioè di operazioni o istruzioni. Nel caso dell’adozione i dati da inserire sono molti: età del minore, la famiglia di origine (madre, padre, età, storia), la possibilità di sperimentare un attaccamento con una figura di riferimento, la cura e l’accudimento nella prima fase di vita, le caratteristiche genetiche, il quadro clinico, il luogo di nascita ecc ecc.

Adozioni internazionali 2012: il Perù tiene, ma più di 400 bambini aspettano ancora una famiglia

Non c’è stato il temuto crollo delle adozioni, come successo per altri paesi, quali la Colombia. Anzi il 2012 ha visto arrestarsi la discesa iniziata nel 2010, quando erano ben 258 le adozioni portate a termine. E’ questo il dato più significativo emerso dalla analisi statistica pubblicata dal Ministerio de la Muyer y Poblaciones Vulnerables, del Perù.

Cultura dell’adozione, cultura dell’accoglienza

Nell’ambito del sito del Forum delle Associazioni Familiari è nata una rubrica intitolata 9 e 19, un quotidiano delle famiglie italiane verso le elezioni. Una guida informativa, sui temi sociali, che accompagnerà le famiglie in questo periodo di fermento pre-elettivo. Pubblichiamo una finestra sul mondo dell’adozione e dell’accoglienza scritta da Gianmario Fogliazza (4 febbraio 2013).

“Dopo 26 anni ho trovato il coraggio di domandarmi: “L’ abbandono ha segnato l’inizio o la fine della mia vita ?”

Victor Lopez è uno studente 26enne di Scienze Sociali e vive a Potosi, in Bolivia, Ma c’è qualcosa che lo rende speciale, differenziandolo da tutti gli altri suoi coetanei: Victor ha fatto parte della folta schiera di “care leavers” che ormai rappresentano un fenomeno in aumento vertiginoso, a ogni latitudine. Si tratta di giovani in uscita dai sistemi pensati per accogliere l’infanzia abbandonata, per “sopraggiunti limiti d’età”: rappresentano un “problema” emergente per il tasso di emarginazione, devianza e talvolta suicidi cui vanno troppo spesso incontro.

II matrimonio è solo quello tra uomo e donna

Il matrimonio «è unicamente quello tra un uomo e una donna». E a dirlo «non c’è solo la Chiesa, ma anche la Costituzione italiana». Esiste poi «l’arcipelago delle altre convivenze non familiari», per le quali «è bene che si cerchino soluzioni patrimoniali e nel diritto privato». E questo «senza nulla togliere all’ uguale dignità di ogni essere umano».

Il terzo settore è in crisi? Perché non pensare al quarto? Il mondo del volontariato rivendica un nuovo spazio

All’assemblea del Forum del Terzo settore, tenutasi il 30 gennaio e in cui è stato eletto il nuovo portavoce Pietro Barbieri, è andato tutto come al solito. Il non profit italiano si è incontrato, ha, come si suol dire, discusso molto vivacemente, si è diviso su tutto e alla fine ha prodotto un documento programmatico, che per vaghezza e genericità potrebbe fare concorrenza a molti dei programmi politici per le imminenti elezioni. Insomma, ormai incapace di fare riconoscere il proprio pur fondamentale ruolo nella vita del paese, basti pensare ai continui tagli al 5×1000 o alla soppressione dell’Agenzia per il Terzo settore, il non profit italiano si sta forse avviando a fare la fine dei capponi di Renzo di manzoniana memoria.