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Le spese inutili dell’adozione internazionale: come far risparmiare all’Italia milioni di euro, e contemporaneamente fare più adozioni e seguite meglio

Spending review al rush finale: il decreto sulla revisione della spesa pubblica ĆØ in dirittura di arrivo. Anche il settore delle adozioni internazionaliĀ necessita di una profonda revisione. La proposta ĆØ venuta da Ai.Bi. il 3 maggio scorso ed ĆØ stataĀ in pochi giorni rilanciata da diversi deputati, sotto forma di interrogazioni parlamentari al Ministro della Giustizia Paola Severino. Ecco tutte le voci di spesa da tagliare.

Adozioni internazionali dall’oriente, primi segnali di riapertura: si comincia con Vietnam-Irlanda

Tre anni di buio e si riparte. Sui maggiori quotidiani irlandesi, dall’Independent allo Herald, il ritornello si ripete: il Vietnam riapre alle adozioni internazionali verso l’Irlanda dopo tre anni di sospensione. Per le 200 coppie adottive che hanno depositato i dossier prima del fatidico 2009, anno del grande stop, si torna a respirare speranza. I dati resi noti dalla stampa parlano di 19 coppie che arrivarono a poche settimane dal termineĀ appena prima che il Paese chiudesse.

Christian, figlio adottivo di 18 anni verso Olimpiadi 2016: tornare da campione nel Paese che ti aveva abbandonato

Ā«Torno nel Paese dove sono nato. Io sono di Sao Paulo. Dovrò stare una prima settimana in albergo, poi cambierò domicilio iniziando due allenamenti al giorno e una partita ogni settimana. Fino al 14 luglio, quando incominceranno gli allenamenti in nazionaleĀ».Ā Christian ĆØ coinvolto in un progetto speciale: la costruzione di una squadra in grado di competere alle Olimpiadi del 2016, che si terranno a Rio de Janeiro. Il mister della nazionale vuole vedere il ragazzo all’opera.

A Goma, in mezzo alle bombe. Come si lotta per i bambini abbandonati tra polizia, locali vietati e coprifuoco

Ci scrive Eddy Zamperlin, Ā nostro volontario a Goma – capoluogo della provincia del Nord Kivu nella Repubblica Democratica del Congo, cittĆ  di confine con il Ruanda, in una delle zone più calde del pianeta – in missione per riaprire le adozioni internazionali nel Paese.
Dopo un periodo di assenza Ai.Bi. ora ĆØ tornata in cittĆ , nonostante gli scontri militari quotidiani che si susseguono tutto intorno, per monitorare la situazione in cui vivono centinaia di orfani ospiti dei centri, e per ridare loro una famiglia tramite il reinserimento familiare e l’adozione internazionale.

Eurochild ai Capi di Stato: se non si pensa ai bambini dalla crisi non si esce

Lo scorso 27 giugno, l’Assemblea Generale diĀ Eurochild, network di associazioni e individui che lavorano in tutta Europa per migliorare la qualitĆ  di vita dei bambini e dei giovaniĀ cui aderisce anche Ai.Bi., ha indirizzatoĀ un appello ai Capi di Stato evidenziando la convinzione che una soluzione di lungo termine della crisi e una giusta integrazione sociale saranno possibili solo se i leader della UE metterannoĀ l’interesse dei bambini al centro delle loro decisioni.

Cina: riprendono le adozioni di gruppo, 10 coppie tutte insieme sullo stesso aereo

Cina, 30 giugno: genitori, si parte! Buon periodo per le adozioni internazionali in Cina: all’accordo firmato da Ai.Bi. il 7 maggio ĆØ seguita la prestigiosa e significativa visita dell’autoritĆ  centrale cinese, il CCCWA, alla sede centrale di Mezzano e i tempi di attesa medi si sono ridotti a pochi mesi. Mancano solo poche ore e un nutrito di gruppo di 20 genitori sbarcherĆ  in Cina, per adottare 10 piccoli.

Adozioni internazionali e politica estera. Obama e Putin discutono personalmente di visti per l’adozione

E’ avvenuto nell’ambito della discussione sull’espansione delle relazioni tra i due Paesi che include la semplificazione del regime dei visti. Le due superpotenze infatti hanno fino ad oggi enormi difficoltĆ  quando si tratta di concedere visti di ingresso ai figli adottivi. Il fatto che i due Presidenti abbiano personalmente affrontato il tema cercando una soluzione congiunta rappresenta di per sĆ© un fatto di natura eccezionale e di grandissima rilevanza pratica.

Crisi delle adozioni, la parola a Gianfranco Arnoletti presidente di CIFA Onlus: Ā«Arrestiamo l’emorragia di coppieĀ»

Ā«Se la societĆ  vuol crescere può farlo solo con i figli. Oggi si può giustificare tutto con la crisi economica e la scarsitĆ  di risorse, ma la scusa non regge se si parla di bambini. Per questo sono favorevole a modificare l’adozioneĀ». Arnoletti liquida il brutto ricordo di Ambra EnricoĀ & soci ed esterna generose dichiarazioni sul cambiamentoĀ che s’ha da fare: Ā«Dobbiamo arrestare l’emorragia di coppie, ben venga un atteggiamento destinato a non spaventarle più».

Famiglie adottive cercasi

Ā«Purtroppo, quando questi bambini arrivano alla maggiore etĆ  vengono sbattuti in strada. Molti diventano delinquenti o prostitute… La percentuale dei suicidi ĆØ altissima in queste categorieĀ».

Il ministro Riccardi ha un piano per pilotare l’adozione fuori dalla crisi?

19 giugno: in Parlamento un deputato, Renzo Lusetti dell’UDC, rivolge un’interrogazione ad Andrea Riccardi. Oggetto dell’interrogazione ĆØ quanto Ai.Bi. ha denunciato a gran voceĀ il 7Ā giugno, giorno in cui il Consiglio dei Ministri ha varato il Piano nazionale per la Famiglia. Risultato?Ā La solita amara constatazione: l’adozione ĆØ un tema che sta a cuore a tanti, eccetto che al Governo dei Tecnici. Davanti ai silenzi del Governo, siamo veramente soli?

Sospendere le adozioni internazionali dall’Africa o regolamentarle? Le 6 proposte per un’adozione perfettamente trasparente

IĀ partecipanti alla 5a ConferenzaĀ sulle Politiche internazionali per i Bambini AfricaniĀ hanno lanciato un appello: arrestare l’aumento delle adozioni internazionali dall’Africa. E accusano: le procedure sono inficiate da fini di lucro.
Ma la soluzione non ĆØ mai la sospensione delle adozioni. Una misura estrema di questo genere avrebbe l’unico risultato diĀ penalizzare i minori abbandonati, che sono solo vittime di questa situazione. Il loro diritto a una famiglia non può essere procrastinato.

Cambiare la cultura dell’adozione: Ai.Bi. potenzia l’area della Comunicazione. AAA comunicatori cercasi

Ai.Bi. assume tre nuove figure per potenziare l’area Comunicazione per combattere la crisi delle adozioni internazionali cambiando la cultura. E’ ormai noto che attraversiamo unaĀ grave crisi delle adozioni internazionaliĀ ove abbiamo assistito, in soli 5 anni, ad un crollo del 49% nel numero di decreti di idoneitĆ  emessi dai tribunali dei minori che sono passati dai da 6.273 del 2006 a 3.179 del 2011.

Cambogia: i rischi per i bambini di strada

I bambini di strada in Cambogia sono in pericolo di abuso sessuale, traffico di esseri umani e di incidenti stradali quando chiedono l’elemosina, e le loro famiglie sono spesso le colpevoli. Tra 10.000 e 20.000 bambini lavorano per le strade di Phnom Penh, secondo un sondaggio delle ONG locali nel […]

Mongolia: una buona notizia che riguarda 2 minori ospiti dell’Istituto ā€œChildren Nursing and Upbringing Education Centreā€

UlaanBaatar, 22 giugno 2012 Cari amici, Questa settimana dalla Mongolia una buona notizia che riguarda 2 minori ospiti dell’Istituto “Children Nursing and Upbringing Education Centre”. Il centro e’ supportato da Ai.Bi. grazie al Progetto co-finanziato UE “Strengthening Alternative Care Social Services for Children in Ulaanbaatar”, tuttavia le necessita’ sono sempre […]

Kafala e bambini abbandonati, Vincenzo Spadafora, Garante per l’Infanzia: “Ci vuole una legge e deve essere approvata entro il mandato di Monti”

L’infanzia italiana ĆØ in difficoltĆ , e anche la sua AutoritĆ  Garante non se la passa bene. Raggiungiamo Vincenzo Spadafora, Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, per un’intervista. Ā«Vale la pena iniziare dicendo che il nostro Ufficio non ĆØ stato messo in condizione di lavorare. Non abbiamo ricevuto il regolamento interno, che deve essere approvato dal presidente del Consiglio dei Ministri e che ci permetterĆ  di operare.Ā Questo ĆØ frutto di un’anomaliaĀ».

Riccardi all’assemblea degli enti autorizzati: la crisi delle adozioni internazionali va combattuta sul piano culturale

Chi si aspettava un acceso dibattito sui temi caldi dell’attuale situazione del sistemaĀ delle adozioni internazionaliĀ ĆØ rimasto un po’ deluso. Era da quasi due anni che non si riuniva l’assemblea degli enti autorizzazione e l’aspettativa per la prima uscita del ministro Riccardi era elevatissima. La convocazione in assemblea degli enti autorizzati all’adozione internazionale si ĆØ chiusa ieri a Roma alla presenza del ministro Andrea Riccardi, presidente della Commissione per le adozioni internazionali con la semplice fotografia di un Paese in crisi di accoglienza.

Ora la Cina è ancora più vicina

Oggi, dopo l’importante accordo firmato da Ai.Bi. in Cina per lo sviluppo e la promozione delle adozioni internazionali, ĆØ avvenuto un altro importante passo: la sede centrale dell’ente, a Mezzano di San Giuliano Milanese, ha ospitato una prestigiosa delegazione cinese guidata da Zhang Shifeng, direttore dell’autoritĆ  centrale per le adozioni internazionali in Cina, il CCCWA. In particolare gli interlocutori si sono soffermati sugli sviluppi operativi susseguenti all’importante accordo firmato dall’associazione il 7 maggio scorso.

Stati Uniti, adozioni coppie omosessuali: in più di metà dei casi sono un fallimento

Una ricerca accademica rimette in luce la questione delleĀ adozioni alle coppie omosessuali.Ā Uno studio svolto negli Stati Uniti sostiene che i bambini che hanno trascorso l’infanzia con un padre e una madre tradizionalmente sposati, nonchĆ© permanentemente legati nel vincolo matrimoniale, risulterebbero più adatti a vivere la vita adulta con successo.

Associazioni o partiti: chi dovrĆ  rappresentare la famiglia?

All’alba di una nuova transizione politica, che cosa devono fare l’associazionismo, il volontariatoĀ e le famiglie? Continuare a farsi rappresentare da altri,Ā o accettare di scendere in prima persona nell’arena politica?
Al Family 2012, Ai.Bi. ha lanciato un appello: ĆØ arrivato il tempo di varcare la linea della responsabilitĆ  e assumersi l’incarico diretto di fare politica per la famiglia.Ā Oggi lo chiediamo ad Andrea Olivero, presidente di ACLI e firmatario del nuovo manifesto di Todi.

Ā«L’adozione internazionale sembra una cosa riservata ai ricchiĀ»

Abbiamo intervistato il giornalista e scrittore Antonio Galdo, giĆ  direttore dell’Indipendente,Ā autore del libro ā€œNon sprecareā€ e uno dei primi sottoscrittori del ManifestoĀ per una nuova leggeĀ sull’adozione internazionale.Ā Ā«Ho molti amici che hanno affrontato il calvario delle adozioni internazionali.Ā Mi colpisce la dimensione di questo fallimento: dimezzati i decreti di idoneitĆ , crollata la disponibilitĆ  delle coppie… L’iter adottivo ĆØ divenuto una metafora degli sprechi all’italianaĀ».

Emergenza minori in Siria: la soluzione ĆØ l’affido familiare internazionale

Se ieri era Haiti, oggi ĆØ la Siria. Dalle ultime notizie giunte dal fronte siriano, dove ĆØ in corso da 15 mesi la guerra civile, spicca la denuncia del Rapporto annuale dell’ONU:Ā 1200 bambini hanno giĆ  incontrato la morte e migliaia di essi sono in grave pericolo a causa delle aberranti pratiche dell’esercito regolare siriano e dell’esercito ribelle, l’ELS, arrivati a sfruttarli come scudi umani. Giunge poi la notizia di un appello del Ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi, affinchĆ© si intervenga in modo articolato per proteggere la regione dalle conseguenze umanitarie della guerra.

Scompare il Quoziente, mazzata sulle famiglie

Scompare il Ā«fattore famigliaĀ» dalla riforma fiscale del Governo. Una mazzata cui ĆØ seguita una levata di scudi. Primi fra tutti, reagisconoĀ il sindaco di Roma Gianni AlemannoĀ e l’assessore alla Famiglia di Roma CapitaleĀ Gianluigi De Palo.

Tania Zamparo: “Fate felici tutti quei bambini abbandonati”

Anche Tania Zamparo, conduttrice di Sky Sport 24 eĀ Miss Italia 2000, ha letto il Manifesto Oltre la Crisi per una nuova legge dell’adozione internazionale, decidendo di appoggiarlo. L’ha commentato con noi. Ā«La legge attualmente in vigore risponde ad esigenze di trent’anni fa. Al cospetto del calo che si ĆØ verificato nel numero di disponibilitĆ  e di idoneitĆ , ĆØ davvero il caso di migliorarla. Nel Manifesto ho letto ottime soluzioniĀ».

Repubblica Democratica del Congo: adozioni internazionali, tolta l’autorizzazione a L.I.CO.S.

Dopo Progetto Alem, Famiglia e Minori Onlus, Congregazione delle Religiose Francescane di S. Antonio, Centro Servizi Sociali per l’Adozione Internazionale, Associazione Gioia, Associazione Chiara Onlus e Associazione Teresa ScalfatiĀ e Musa Sadiker Onlus, ora anche L.I.CO.S. Onlus, associazione con sede legale nelĀ catanese, ĆØ stata cancellata dall’Albo.Ā Un segnale incoraggiante, che procede nella giusta direzione verso un sistemaĀ sempre più controllato e sicuro, a vantaggio delle coppie adottive e dei bambini da esse accolti.

Il Governo approva il Piano Famiglia: l’adozione e i minori fuori famiglia, i grandi assenti

Si tratta per ora di sole linee direttive, ma una cosa ĆØ certa: il Piano nazionale per la famiglia ĆØ divenuto realtĆ . La notizia dell’approvazioneĀ da parte del Consiglio dei Ministri non può che dare sollievo, ma, tra aiuti alle disabilitĆ  e alle non autosufficienze, duole constatarlo:Ā ogni riferimento aĀ chi una famiglia non ce l’ha resta fuori dai giochi, per l’ennesima volta.

«Siamo nel tunnel del percorso adottivo: ci hanno massacrati»

ƈ l’allarme che sale dalle decine e decine di coppie che hanno firmato la proposta di legge di Ai.Bi. sull’adozione internazionale. ƈ l’Italia che soffre perchĆ© vuole adottare un bambino. La distruzione delle risorse demografiche in atto nel nostro Paese ĆØ documentata in questi scritti dai toni accorati, addirittura contestatari.
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PerchĆ© il Governo Monti ha paura della “piccola” kafala?

Può un bambino abbandonato proveniente da un Paese del Nordafrica far paura ad un Governo che si sta battendo con così tanta energia contro la crisi economica, incurante degli enormi ostacoli incontrati lungo il cammino? Eppure è quanto emerge dal dibattito tenuto alla Camera il 30 maggio. Parole di fuoco sono state lanciate contro il Governo Monti, con un messaggio chiaro e tagliente: «State facendo ostruzionismo».

Max Laudadio: nessuno deve permettersi di impedire a una famiglia di adottare un bambino

L’adesione popolare al Manifesto brucia le tappe anche grazie al servizio che Max Laudadio ha voluto dedicare su Striscia la Notizia.Ā Ā«Ho avuto modo di confrontarmi in prima persona con il marasma e la follia che le coppie sono obbligate ad affrontare quando intraprendono il percorso adottivo. Mi sono reso conto che il problema ĆØ molto più grande di quanto immaginassiĀ».

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Adozioni, l’Ai.Bi. propone nuove norme

“In assenza di famiglie adottanti, ĆØ giusto consentire ai minori conĀ handicap e a gruppi di fratelli di essere adottatiĀ anche da persone single e da adottantiĀ con etĆ  superiore ai limiti stabiliti dalla legge vigente”.

Manifesto, exploit di firme: superate le 5000. Presto anche nei Comuni italiani

Exploit di sottoscrizioni al Manifesto Oltre la crisi per una nuova legge sull’adozione internazionale: a sole due settimane dal lancio, avvenuto sabato 19 maggio nel corso dell’Open Day sulle adozioni internazionali e promosso durante il Family 2012 a Milano, dal 29 maggio al 1 giugno. A mezzogiorno di lunedƬ 4 giugno le sottoscrizioni online sono 3842. Sommate alle firme raccolte fisicamente nei giorni precedenti, le adesioni alla petizione superano il numero di 5000.

VII Incontro mondiale delle famiglie. Il grido più alto: Ā«…non lasciatemi da sola!Ā»

ƈ il grido dell’abbandono, che sale da 168 milioni di piccole bocche in tutto il mondo e che ha trovato eco nella Fiera della Famiglia, svolta nella capitale lombarda dal 29 maggio al 1 giugno sotto il segno dell’incontro e della sensibilizzazione. Spazio al lancio di una campagna di comunicazione presso lo stand di Ai.Bi., per cambiare una cultura negativa che minaccia l’accoglienza e la disponibilitĆ  ad adottare.

Cardinal Ravasi: “L’adozione, una feconditĆ  più faticosa ma più alta”

MILANO – Stamani, nel corso della sua relazione dal titolo ā€œLa famiglia: tra opera della creazione e festa della salvezzaā€ S.E. il Cardinal Gianfranco Ravasi ha toccato il tema dell’adozione attraverso la metafora della casa, le cui pareti, ovvero i figli, biologici e adottivi, rappresentano il futuro della famiglia. La nostra redazione lo ha successivamente intervistato.