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A Philadelphia è ‘Effetto Francesco’: in 20 mila gli iscritti alla cerimonia di apertura. Forum delle Associazioni Familiari d’Italia assente ingiustificato

Dopo l’invito ai cubani e il suo “grazie” per i giorni nell’isola, il Papa è arrivato a Washington dove è stato accolto dal Presidente Barack Obama e dalla moglie Michelle e dalle due figlie. Intanto fervono i preparativi a Philadelphia dove il Papa arriverà sabato 26 settembre. E già si vedono i risultati di quello che è stato ribattezzato “effetto Francesco”.

 

Con i giudici poche parole, chiare e semplici. E il colloquio andrà liscio come l’olio

… un consiglio, i giudici hanno sempre fretta..quindi poche parole chiare, poche lamentele e ben mirate, non dare contro ai servizi, ma dire calmi quello che non ci pare giusto in breve, mai parlare male della famiglia, ma dire come sta il bambino dopo un incontro o telefonata, sempre brevemente. Preparatevi una sorta di lista mentale, ma sopratutto vedrete che sarà il Giudice a porre domande.

Adozioni internazionali. Bielorussia. Scagliusi (M5S). “Iter adottivi fermi: inaccettabile la latitanza della Commissione Adozioni Internazionali”

Dalla Repubblica democratica del Congo alla Bielorussia: fil rouge la riforma delle adozioni internazionali è ancora in attesa di vedere la luce. A ricordarlo il deputato M5S della commissione Esteri Emanuele Scagliusi che dichiara “rientrata da Kinshasa, Repubblica Democratica del Congo, il ministro Maria Elena Boschi aveva assicurato che a giugno il governo avrebbe messo mano anche alla riforma dell’adozione internazionale. E’ passato più di un anno, ma nulla è cambiato”.

Cina. Le emozioni dell’arrivo tra piccole paure e lacrime di commozione: le 8 coppie hanno incontrato i loro piccoli

È sabato pomeriggio, 19 settembre, quando 8 coppie italiane di Amici dei Bambini atterrano finalmente all’aeroporto di Pechino dopo una trasvolata intercontinentale. Per loro è appena iniziato il viaggio più bello e più importante: quello che le porterà a incontrare e a portare a casa i loro figli adottivi. Un viaggio che saranno gli stessi genitori a raccontarci, giorno per giorno, come in una sorta di diario…

Adozione Internazionale. Ai.Bi. riaccreditata in Colombia: si rafforza la speranza di una famiglia per un ‘esercito’ di 100 mila bambini

Unire gli sforzi per donare a tutti una famiglia. Questo l’obiettivo principale dell’Instituto Colombiano de Bienestar Familiar (ICBF), l’Autorità Centrale per le adozioni internazionali, che conferma ad Ai.Bi. per i prossimi 2 anni l’autorizzazione ad operare nel Paese sudamericano:  via libera, quindi, alle destinazioni di famiglie italiane che desiderino adottare minori colombiani. Una notizia che non può che riempire di gioia i cuori delle tante coppie in attesa di accogliere in casa un bambino e che, come in molti scrivono condividendo emozioni e “palpitazioni” sui forum e  social network, la Colombia è un paese storico per Ai.Bi., e il suo riaccreditamento viene accolto con  felicità.

Roma. CARE. In scena il Family Lab 2 sulle adozioni internazionali: sotto i riflettori costi eccessivi, procedure poco trasparenti e lacunosità dei servizi

I costi eccessivi e disomogenei, le procedure complesse e a volte poco trasparenti, la lacunosità dei servizi, una maggiore attenzione al periodo di post adozione. Questi saranno alcuni dei temi che saranno al centro del  FAMILY LAB 2 che si terrà a Roma, sabato 17 ottobre 2015, organizzato dal CARE – Coordinamento delle Associazioni Familiari Adottive e Affidatarie in Rete.

La testimonianza dei profughi . “Digiunano per ringraziare Dio di avere salvato la loro vita. Quel giorno mi sono sentito un piccolo uomo di poca fede”

La vita quotidiana nella “Tenda di Abramo”, la casa di accoglienza per famiglie di richiedenti asilo recentemente inaugurata da Amici dei Bambini in provincia di Milano in accordo con la Prefettura locale, regala momenti di incredibile umanità, in cui emerge la profonda religiosità da parte dei migranti ospitati.

La Spezia: le esperienze di affido e adozione dei 30 anni di Ai.Bi

“E’ l’amore per Dio e per il prossimo che dà compimento a tutti i comandamenti”. Le parole di Papa Francesco sembrano un invito all’accoglienza, a donare amore ai tanti bambini abbandonati o provenienti da situazioni familiari di estrema difficoltà che attendono solo una coppia di genitori adottivi e affidatari che si prenda cura di loro.

Bambini in alto mare: il numero verde da chiamare per non restare solo a guardare. Il programma degli eventi organizzati dalle sedi Ai.Bi.

Di fronte alla costante e continua tragedia che si consuma sulle nostre coste e che vede tra le maggiori vittime i bambini,  Ai.Bi ha deciso di non restare a guardare, lanciando la campagna Bambini in Alto Mare. Un’iniziativa che si fonda su due obiettiviaiutare i piccoli profughi a non partire, facendo in modo che ritrovino la serenità e il diritto all’infanzia anche nei loro martoriati Paesi, e garantire un’accoglienza a misura di bambino ai piccoli migranti che arrivano in Italia. Per questo da oggi, lunedì 21 settembre, Ai.Bi. attiva un numero verde – 800224455 – a cui possono rivolgersi tutti coloro che intendono effettuare una donazione per un’accoglienza a misura di bambino, ovvero per i nostri progetti dedicati ai piccoli profughi, Io non voglio andare via e Non lasciamoli soli.

Siria: Amal nasce con un proiettile in testa ma si salva. Come lei tutti i bambini in fuga hanno diritto alla speranza: ecco come fare a donargliela

In arabo “amal” significa speranza. Non poteva che chiamarsi così la bambina colpita da un proiettile ancora prima di nascere e miracolosamente salvata dai medici dell’ospedale di Aleppo, in Siria. Una storia che dimostra come si possa sempre riuscire a non smarrire  la speranza, anche se ci si ritrova al centro dell’inferno.

Focsiv. Silvia Cappelli “passa il turno”: l’angelo del Nepal è tra i 4 finalisti. Sarà di Amici dei Bambini il volontario dell’anno 2015?

Sarà di Amici dei Bambini il volontario dell’anno 2015? La nostra Silvia Cappelli è tra i finalissimi…ma ha bisogno del nostro incitamento e voto per lo sprint finale. Per votarla è sufficiente collegarsi al sito dedicato, guardare il video di presentazione, leggere cosa dice la nostra volontaria ed esprimere la propria preferenza

Miur. “Le ideologie gender non sono tra i diritti e i doveri o tra le conoscenze da trasmettere a scuola”

A poco più di una settimana dall’inizio della scuola, il MIUR  ha diffuso una nota con cui chiarisce l’ introduzione della Teoria gender  a scuola. Il Miur mette in chiaro che “nell’ambito delle competenze che gli alunni devono acquisire, fondamentale aspetto riveste l’educazione alla lotta ad ogni tipo di discriminazione, e la promozione ad ogni livello del rispetto della persona e delle differenze senza alcuna discriminazione”.

Bambini in alto mare: il numero verde da chiamare per non restare solo a guardare. Il programma degli eventi organizzati dalle sedi Ai.Bi.

Abbiamo ancora tutti negli occhi l’immagine che ritrae il corpicino di Aylan, un piccolo profugo siriano, giungere cadavere, annegato, su una spiaggia della Turchia. Aylan è diventato, suo malgrado, il simbolo di una realtà molto più grande di lui. Il Mediterraneo sta diventando sempre più un cimitero di migliaia di persone che, in fuga dalla guerra o dalla miseria, tentano la traversata verso l’Europa e troppo spesso, anziché una nuova vita, trovano la morte. Ma c’è una tragedia nella tragedia: sempre più frequentemente, le vittime dei naufragi sono  bambini che travolti dalle onde spariscono per sempre alla vista dei loro genitori oppure viaggiano e muoiono da soli, ignorati da tutti.

Papa: bambini abbandonati sono un grido che sale a Dio

L’abbandono è un’offesa al Signore perché priva i bambini di quell’infanzia che Egli ha donato loro nel momento in cui hanno ricevuto la vita. Lo ha affermato con forza Papa Francesco nel corso dell’udienza ai partecipanti al Simposio internazionale sulla pastorale della strada.

Adozione internazionale. Otto coppie per otto piccoli con tanta voglia di famiglia. Il settimo gruppo “Cina” è in volo alla volta di Xi’An

Migliaia di chilometri con un solo grande obiettivo: diventare la nuova famiglia per un bambino abbandonato. Con questo spirito, venerdì 18 settembre, 8 coppie italiane sono partite alla volta della Cina per quello che diventerà sicuramente il viaggio più emozionante e più importante della loro vita. Arrivano da Venezia, Roma, Trieste, Milano, Bologna, Brescia e addirittura due da Torino. Sono neo-genitori adottivi che tra fine settembre e inizio ottobre completeranno il loro percorso di adozione. Ma solo dal punto di vista burocratico.

Bologna, il rito della Benedizione delle Adozioni: la gioia di accogliere nel nome di Gesù Abbandonato

Un punto di arrivo e di partenza allo stesso tempo. Di arrivo perché rappresenta il momento in cui genitori e figli riconoscono davanti al Signore rispettivamente la loro paternità o maternità e il loro essere figli, al termine di un lungo percorso di accoglienza. Ma anche di partenza perché da qui ha inizio la realizzazione di una pienezza di vita.

Chi accoglie uno di questi bambini nel mio nome accoglie me

I discepoli non comprendono il messaggio di Gesù e, anziché interrogarlo, si chiudono nel loro egoismo. È Gesù stesso a provocarli, incorraggiandoli all’accoglienza: «Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato».

Emergenza migranti. “Non te la senti o non puoi ospitare un profugo? Aiuta chi lo sta facendo”

Se la solidarietà è un valore universale non può avere confini. È un principio preso alla lettera da Ai.Bi. che, se da un lato porta avanti progetti di aiuto e di accoglienza nei Paesi più poveri del mondo, dall’altro non dimentica le necessità di casa nostra, comprese quelle di coloro che in Italia ci arrivano con la speranza di un futuro migliore.

Proteggiamo la Vita

 Una traversata lunghissima, durata dodici giorni, quella che si è conclusa questa mattina a Messina, quando da un pattugliatore croato e da una nave della Guardia di Finanza sono scesi tutti salvi i 280 migranti soccorsi qualche ora prima nel Canale di Sicilia. Tra di loro anche una donna somala […]

Salvador de Bahia. “Dopo 25 anni sono andato vedere come stanno i ‘miei bambini'”

Ha rinviato questo incontro per anni consapevole che ogni particolare doveva essere studiato e preparato prima con estrema attenzione, cura e sensibilità. Un incontro unico nel suo genere, con un’anima indifesa e vulnerabile la cui quotidianità non doveva essere stravolta, anche inavvertitamente, dalla “comparsa” momentanea nella sua vita. Occhi che si incrociano per un’ora e mezza e si parlano capendosi al di là di ogni parola: usando un codice metalinguistico. Quello del cuore.

Adozione internazionale. Accordo bilaterale Italia – Burundi, finalmente reso noto il protocollo aggiuntivo

Si accendono finalmente le luci sui rapporti tra Italia e Burundi in fatto di adozioni internazionali. Solo da pochi giorni è stato pubblicato sul sito della Commissione Adozioni Internazionali il testo del protocollo aggiuntivo allegato all’accordo bilaterale firmato dai due Paesi nel mese di luglio 2014. Già da tempo, dunque, si attendeva che il protocollo venisse reso noto agli Enti, in quanto contenente informazioni di fondamentale importanza per lo svolgimento delle pratiche di adozione nel Paese africano.

Perù. “Eravamo a cena tra amici, quando all’improvviso è scattata una gara di solidarietà tra gli ospiti”

Metti una cena, degli amici e parenti che si incontrano e chiacchierano amabilmente fra loro tra una leccornia e l’altra. Hanno tanto da raccontarsi: lavoro, sport, campionati di calcio, passatempi, hobby, vacanze e figli…vicini e lontani. Di pancia e di cuore. E così tutti, parenti e amici, hanno messo mano al portafogli e raccolto quello che avevano con se’...

Adozione Internazionale. Ai.Bi. riaccreditata in Romania. Per ora accoglienze possibili solo per coppie miste

L’adozione internazionale, da anni al centro di una grave e profonda crisi, comincia a rivedere la luce da est. Le adozioni realizzate con Amici dei Bambini nei Paesi dell’Europa dell’Est sono in aumento, ma continua ad adottare in Romania. Grazie al riaccreditamento si varca nuovamente il confine da quando l’Autorità Centrale della Romania (ORA) ha deciso di riaprire le adozioni internazionali chiuse dal 1 di gennaio 2005 (quando è entrata in vigore la Legge 273/2004 sul regime giuridico delle adozioni), e di esaminare nuovi dossier a partire da settembre 2013.

Bambini abbandonati, dramma ancora presente

Sono tra noi le creature non desiderate, non accettate dalla madre. Sono, ora, stimati cardiologi in ospedale, premurosi nonni che preparano il pranzo, instancabili carrozzieri di periferia, E’ facile pensare che appartengano ad un’altra epoca, a quando il pane non bastava per tutti, invece non è così.

Adozione internazionale. “Ogni notte vanno a letto chiedendosi cosa abbiano loro di sbagliato o di diverso”

“Caro Consiglio Tutelare stiamo soffrendo: abbiamo bisogno di una mamma ed un papà che abbiano voglia di sorridere con noi e che trovino il tempo di ascoltare i nostri pensieri!” Questo l’incipit della lettera che due fratellini brasiliani, V. e G., 9 e 13 anni, hanno voluto scrivere di loro pugno all’Autorità centrale brasiliana. Coraggiosi? si. Testardi? Decisamente. Del resto uno degli aspetti peculiari di adottare bimbi un po’ più grandi è che hanno ben chiaro il loro desiderio di famiglia, di calore e di amore.

L’Italia si risveglia accogliente: in 8 mesi arrivate ad Ai.Bi oltre 700 richieste di affido

Prendere in affido un bambino significa accoglierlo a casa (e nel cuore) per un periodo più o meno lungo. E l’Italia sembra prendere sempre più “confidenza” con questa “esigenza” e si risveglia decisamente accogliente.  Almeno a giudicare dalle telefonate, email e richieste di informazioni che quotidianamente arrivano agli operatori di Ai.Bi, amici dei Bambini: oltre 700 in pochi mesi.

Zampa (PD): “Ferma alla Camera la legge per un’accoglienza giusta dei minori stranieri non accompagnati”

La musica è un po’ sempre la stessa: non ci sono soldi. E a rimetterci – anche in questo caso  sembra di assistere a un film già visto troppe volte – sono i più fragili: i minori stranieri non accompagnati. Ragazzini, molto spesso bambini, che sbarcano sulle nostre coste senza un adulto di riferimento, completamente soli.

“Per un’accusa falsa mi hanno tolto i figli”

Ha scoperto che c’erano delle denunce a suo carico solo quando i carabinieri hanno bussato alla sua porta. Quella mattina di 5 mesi fa è iniziato un periodo terribile che, attraverso un rimpallo di responsabilità  tra Comune e cooperativa che gestisce il servizio minori , ha portato un padre a non poter più vedere i suoi figli.

Mare Egeo. Nuovo dramma dell’immigrazione: 15 bambini affogati. Come fermare la strage degli innocenti?

Donne e bambini che urlano disperati, assaliti dalla paura di affogare e travolti dalle onde create da raffiche di vento a 30 nodi, nel buio azzurrino prima dell’alba. Se si dovesse descrivere una “strage degli innocenti” del terzo millennio, probabilmente la scena sarebbe questa. Una scena divenuta drammaticamente realtà nelle prime ore di domenica 13 settembre. Siamo nella zona meridionale del mar Egeo, al largo dell’isola greca di Fermakonissi. Più che un’isola, uno scoglio quasi disabitato di 3 chilometri per uno e mezzo, dove vive soltanto una decina di militari. In questo punto, la costa turca è distante non più di 15 chilometri.

Bielorussia. Premoli (comitato Desio): “Vacanze terapeutiche? Ha ancora senso ospitare un minore della Bielorussia?”

Dopo 30 anni dalla tragedia di Chernobyl, hanno ancora un senso e un’ utilità i soggiorni terapeutici per i minori della Bielorussia?  “Assolutamente si – dice Paolo Premoli – : ospitare a casa propria per 1 o 2 mesi questi bambini bielorussi durante il periodo estivo e/o invernale  gli permette in primo luogo di diminuire il tasso di radiazioni nel sangue”.

Il Forum Ai.Bi sempre di più un punto di riferimento per le famiglie adottive: superati i 5.000 iscritti!

In un solo anno e mezzo il Forum di Amici dei Bambini ha tagliato l’ennesimo traguardo: ha raggiunto quota 5.000 iscritti! Un numero in continua crescita, che testimonia la voglia di condivisione da parte delle coppie affidatarie e adottive, delle famiglie e di tutti coloro che desiderano partecipare alla discussione sui temi dell’adozione, dell’affido e dell’accoglienza.

La risposta delle famiglie all’appello di Papa Francesco nella proposta del Forum Famiglie per i minori stranieri non accompagnati

Quella dell’accoglienza è una sfida planetaria che è possibile vincere solo attraverso un’ospitalità “al sapore di famiglia”. Ne è consapevole il Forum Nazionale delle Associazioni Familiari che ha approvato un documento contenente alcune proposte di ulteriore sviluppo e valorizzazione dell’accoglienza dei migranti in famiglia.

Perù: “Chi dice che l’adozione internazionale non fa miracoli? Chiedetelo a Blanca: la speranza contro ogni speranza!”

La storia di Blanca è una fiaba a lieto fine. E anche quando tutto sembrava congiurare contro la felicità, lei attendeva, paziente, l’arrivo di mamma e papà. Un sogno in cui hanno creduto in pochi. Eppure Blanca, stanca di vivere ogni giorno l’abbandono, ha vinto la sua guerra. Ed è tornata figlia. La storia di oggi, per #iosonoundono, ha dell’incredibile. Così unica che quasi non pare vera. Immaginiamo un istituto, un hogar, in Perù. Tanti bambini entrano, vivono, trascorrono giornate, mesi, anni simili tra loro; alcuni di questi escono perché è arrivata una famiglia per adottarli.

Italia. Ottomila minori stranieri non accompagnati per 8 mila Comuni: uno per ciascuno…non fa male a nessuno !

Otto mila Misna (minori stranieri non accompagnati) per 8 mila comuni italiani. Non è uno slogan ma un’idea fattiva e concreta che prende spunto da una coincidenza numerica. Al 31 agosto 2015 i minori stranieri non accompagnati presenti ufficialmente sul nostro territorio, sono circa 8 mila: così quanti sono i Comuni in Italia. Se ogni Amministrazione se ne prendesse in carico uno,  si risolverebbero tanti problemi anche di natura economica.

Bologna. Sei uno dei 12 milioni di italiani che non sa cosa è un SAD ? Scoprilo giocando insieme a noi…

Scoprire  i diversi Paesi del mondo rimandendo nella propria città e giocando con profumi, colori e tradizioni. Questa sarà la grande festa del Sostegno a Distanza in programma a Bologna domenica 13 settembre. Un evento che vedrà grandi e piccoli impegnati in giochi, laboratori, iniziative ideate per permettere di scoprire le opportunità del SaD.

Quattro genitori per un bebè. Due coppie gay si “contendono” il figlio ”condiviso” a suon di avvocati.

Al peggio non c’è mai fine. E’ proprio il caso di dirlo. E ahimè a farne le spese è ancora una volta un bambino che da 4 genitori, gay (una coppia di uomini e una di donne) ora si ritrova senza neanche uno di loro. Perché al centro di una vera e propria disputa di chi debba “tenerselo”. Come se fosse un pacco, un oggetto, un immobile al centro di un contratto su cui i 4 ‘protagonisti’ della storia vogliono avere la meglio, a suon di avvocati e giudici.

Profughi dalla Siria. Aiutarli a non lasciare il proprio Paese è possibile? Ecco come si fa per chi vuole passare dalle parole ai fatti

“Dopo più di 4 anni di guerra hanno perso la speranza”. Così l’inviato speciale delle Nazioni Unite ed ex viceministro degli Esteri italiano Staffan De Mistura ha recentemente spiegato il continuo esodo di famiglie siriane dal loro Paese. Cittadini appartenenti alla “classe media” che nel corso di questi anni hanno riempito a milioni i campi profughi dei vicini Libano, Giordania e Turchia e intrapreso a decine di migliaia il drammatico viaggio verso l’Europa.

Italia. Riusciranno le famiglie ad accogliere i profughi? Ci provano Gianni Morandi, la CGIL di Brescia e il sindaco di Crotone

Da Crotone a Brescia passando da Bologna: l’accoglienza si fa…strada. Dopo i rinnovati appelli della Chiesa di fare ognuno, nel proprio piccolo, quello che può per i profughi (ospitandoli nelle parrocchie o in casa), ecco che vanno nascendo piccoli ma concreti esempi di solidarietà che attraversano in maniera trasversale l’Italia coinvolgendo persone prefetture, famiglie e personaggi famosi.

Bologna. Invito a tutte le famiglie adottive della Diocesi: “Venite a benedire la vostra adozione”

Vivere l’adozione di un bambino abbandonato come una “nascita” e testimoniare il senso cristiano dell’accoglienza insieme alla propria comunità davanti al Signore.  Questo è il significato profondo della Benedizione delle Adozioni, un rito che viene riproposto a Bologna a un anno esatto da quando venne celebrato per la prima volta a livello diocesano.

Lamezia Terme (Cz), l’accoglienza si fa fumetto e dona un futuro ai giovani migranti

L’arte solidale arriva a Lamezia Terme. Lo fa in occasione di una delle più importanti fiere del fumetto del Sud Italia, il “Lamezia Comics & Co.”, la cui settima edizione si svolgerà da venerdì 11 a giovedì 17 settembre presso il Chiostro San Domenico. Nel corso dei primi 3 giorni, la fiera ospiterà la mostra itinerante “Sulla stessa barca”.

La Chiesa: “Anche le famiglie aprano le porte ai profughi”. Lo Stato: “Grazie, ma non ne abbiamo bisogno”.

La Chiesa rinnova ogni giorno i suoi appelli a parrocchie e famiglie: accogliete in casa i profughi“Ci stiamo sostituendo al welfare pubblico” ha detto  il cardinale Angelo Scola. Mentre, infatti, la Chiesa sollecita, lo Stato riempie i grandi centri di accoglienza. E Le famiglie? Come dovrebbero fare le famiglie ad aprire le porte di casa se le prefetture e i Comuni, nella sostanza, non le mettono nelle condizioni di accogliere i profughi ? Se non glieli assegnano preferendo a loro i grandi centri di accoglienza? Devono andare le famiglie stesse sui moli, sulle banchine, o lungo le strade a recuperare i profughi? 

Adozione internazionale. “Entravamo in sala operatoria cantando, ogni volta scegliendo una canzone diversa! così Yu Mo è rinato, non solo nei nostri cuori.

Yumo è nato senza radio e pollice nella mano destra non riusciva ad unire indice e pollice della mano sinistra. Ha subito tre interventi chirurgici  e lunghe sedute di fisioterapia. Un percorso sanitario che non ha adombrato per nulla la gioia di mamma e papà Rosito di aver accolto come figlio un bambino ‘speciale’ dal carattere solare.

Profughi. Il patriarca di Venezia “Chi non accoglie non può dirsi cristiano”

Non può dirsi cristiano chi è contrario all’accoglienza. Per i cristiani l’altro rappresenta Cristo e il nostro impegno è anche quello di accompagnare i fedeli a comprendere questa verità. L’apertura a Dio si esprime anche con l’accoglienza”.  Non ha dubbi ne’ titubanze  Francesco Moraglia, patriarca di Venezia e capo della Conferenza episcopale che riunisce 15 diocesi del Triveneto.

“Adozioni da medaglia: riflettori ancora accesi sulla adozione internazionale”

Agosto si è chiuso all’insegna del tema adozioni e della crisi che investe il settore con un crollo vertiginoso delle famiglie che accolgono un bambino in casa. Il 26 e 27 agosto si è tenuto il convegno “Adozione internazionale in cerca di futuro. La scelta politica dell’accoglienza”, organizzato da Ai.Bi sul mondo dell’accoglienza e delle adozioni internazionali. Torna sull’argomento Openmag con un articolo di Cristina Panzironi.

Adozioni. Seminario CARE “Diritto allo studio per gli alunni adottati: le novità del MIUR per i nostri bambini”

I bambini appena adottati che abbiano bisogno di un po’ più di tempo per abituarsi alla loro nuova vita in Italia possono rimanere un anno in più all’asilo. Questa è solo una delle novità delle Linee di Indirizzo MIUR che sarà oggetto del seminario regionale organizzato dall’Ufficio Provinciale regionale Abruzzo con il patrocinio del CARE  l’11 settembre a Teramo

Il papà di Aylan “I siriani non scapperebbero dal loro Paese, se non fossero costretti. Perché il mondo non ferma la guerra in Siria?”

Abdullah, il papà di Alan (il bambino siriano morto sulla spiaggia di Bodrum) è tornato nella sua Kobane dove è andato a seppellire i suoi due bimbi e la moglie Rehan. E nell’immensità del suo dolore, l’unico aggancio per continuare a vivere è la speranza che il mondo intero scosso decida di fare concretamente per fermare la guerra in Siria “perché i siriani non scapperebbero dal loro Paese, se non fossero costretti”.

Emergenza profughi: Ci sono possibilità di avere in affido un bambino piccolo rimasto solo?

Vi scriviamo per avere notizie sul vostro progetto “Bambini in alto mare” e per sapere se ci sono possibilità di avere in affido un bambino piccolo rimasto solo. Abbiamo letto le vostre lettere sul sito in merito alla difficoltà relativa a questo istituto e al fatto anche che in maggioranza i minori non accompagnati venuti dal mare sono per lo più adolescenti. Risponde Diego Moretti, Area Italia Ai.Bi.

 

Camerun. Sposata con un orco, legata, picchiata, fuggita: Ciad, Libia, 49 morti in mare…poi finalmente Lampedusa e l’inizio di una nuova vita

Di confini ne hanno superati tanti i profughi ospiti di questa struttura che Ai.Bi., in accordo con la Prefettura di Milano, ha destinato all’accoglienza di chi fugge da guerre, miseria e persecuzioni di ogni tipo. Come Ester e Cristoph, due giovani camerunensi, le cui storie partono da binari diversi e si incontrano su quello della speranza. Da 3 anni fanno coppia e sognano un futuro sereno, in Italia, il Paese che li ha accolti. Anche se il passato, tremendo, continua ad affacciarsi spesso nella loro memoria.

Family house. Costruiamo un sogno per i bambini in difficoltà familiare: si può…con i prodotti de L’Oréal Paris e Tigotà

L’Oréal Paris rinnova il suo impegno nel sociale, questa volta attraverso un’azione di sostegno per l’importante progetto “Family House” dell’ Associazione Amici dei Bambini, impegnata fin dal 1986 nella lotta all’abbandono dei minori, dando loro una famiglia e garantendogli il diritto di essere figli. In particolare, il progetto “Family House” lanciato nel 2013 si prefigge l’obiettivo di fornire servizi a 360° a sostegno della famiglia e dell’accoglienza familiare dei minori in difficoltà.

Cosa posso fare per i migranti?

In attesa di capire quale sarà la risposta europea sulla questione dei migranti, è bene sapere che chiunque può dare il proprio contributo. Come? Rivolgendosi alle associazioni che danno supporto e chiedono donazioni per sostenere i profughi; impegnandosi in prima persona tramite il volontariato; cercando di adottare un bambino a distanza o di ricorrere all’istituto dell’affido.

Un anno in più, frequenza elastica e insegnante di riferimento: ecco la scuola più vicina ai bambini adottati

Tra pochi giorni inizia la scuola e con questa arrivano tante novità. Alcune riguardano proprio i bambini adottati. La “buona scuola” prevede, infatti, l’applicazione delle Linee di indirizzo per favorire il loro inserimento scolastico. Un grande successo per le famiglie adottive che, in questi anni, si sono spese per superare gli ostacoli all’integrazione dei loro bambini.

Emergenza Profughi. Germania e Austria la nuova Terra Promessa.

Germania e Austria sono la nuova Terra Promessa per migliaia di profughi che vedono nei due Paesi la porta d’accesso per la libertà e una vita dignitosa lontana da fame, disperazione e povertà.  Una speranza che viene accolta, è proprio il caso di dirlo, dai cittadini stessi che, non solo, non respingono trincerandosi in inumani atteggiamenti di chiusura mentale e fisica delle frontiere, ma anzi vanno concretamente incontro ai migranti.

Venezuela. Bambini strappati ai genitori, deportazioni in Colombia e case segnate per essere demolite.

Altre frontiere, altre espulsioni, altri bambini che soffrono: nella zona di confine tra Venezuela e Colombia quasi 300 minori sono rimasti da soli dopo le deportazioni ordinate da Caracas del padre o della madre, in qualche caso di entrambi, in territorio colombiano. Scene di quotidiana disperazionebambini separati dai genitori, distruzione di abitazioni, aggressioni fisiche contro chi deve abbandonare il Venezuela.

Il mio sogno? È già tanto essere qui, in salvo

Se gli chiedi quale sia il suo sogno ora che è in Italia, Aboubacar ti guarda, quasi sorpreso da quella domanda: «Il mio sogno l’ho già realizzato quasi per intero: essere qui, in salvo, con mia moglie che aspetta un bambino».  A raccontare le storie dei due profughi, ospiti del Centro di accoglienza di Ai.Bi. , La Tenda di Abramo, è Vita.it.

Quel reclamo di due mamme gay: “La bimba è nera”

Due “mamme” gay fanno causa alla banca del seme perchè una delle due  è stata fecondata con lo sperma sbagliato e invece di un a bimba “caucasica” è nata una bimba dalla pelle scura. Ecco che la nascita di un figlio diventa a tutti gli effetti oggetto di una compravendita con tanto di “richiesta di risarcimento danni”, qualora il bambino non soddisfi pienamente le aspettative.

Papa Francesco. “Ogni parrocchia, ogni santuario, ogni monastero, ogni comunità religiosa d’Europa accolga una famiglia di profughi”

Ognuno deve fare qualcosa per i profughi. O aprendo le porte di casa propria o aiutando chi può accogliere. E per prima a dare l’esempio sarà la Chiesa stessa. A ribadirlo oggi durante l’Angelus, è stato Papa Francesco che di fronte alla “tragedia di decine di migliaia” di persone che “fuggono dalla morte per la guerra e per la fame” ha chiesto a tutte le parrocchie, comunità, monasteri e santuari d’Europa di ospitare una famiglia di profughi. A cominciare dalle due parrocchie del Vaticano.

Cosa fare per evitare i morti in mare? In molti lo dicono ma nessuno lo fa: perché?

Cosa fare per evitare i morti in mare? Creare nei vari Paesi di crisi una rete di avamposti di assistenza e accoglienza dei profughi richiedenti asilo, inserirli in un programma di sicurezza gestito da operatori umanitari internazionali grazie ai quali raggiungere, percorrendo dei corridoi umanitari con mezzi di trasporto protetti, i Paesi di destinazione: l’Italia o altro Paese europeo. Questo in estrema sintesi la proposta che Ai.Bi., Amici dei  Bambini, rivolge a tutti gli operatori umanitari per arginare il dramma dei migranti che si affidano ai viaggi della speranza con i tristi epiloghi della cronaca.

Belgio. A Tournai i cittadini accolgono i rifugiati tra gli applausi

Applausi, striscioni di benvenuto, parole di incoraggiamento: questa è stata l’accoglienza che gli abitanti di Tournai, cittadina del Belgio, hanno riservato ai primi 80 rifugiati al loro arrivo in città. I rifugiati sono stati “investiti” da un’ondata di umanità e da un caloroso e commovente benvenuto che li ha  “accompagnati” nella caserma di Saint-Jean.

Fiocco azzurro a Lampedusa….nasce un bimbo su una motovedetta

Nella serata di ieri, 3 settembre, le unità navali della Guardia di Finanza e della Guardia Costiera che fanno base a Lampedusa sono intervenute in due operazioni di soccorso. Tanti i morti ma anche un lieto evento: una donna nigeriana ha dato al mondo la sua creatura. Così la cp 324  ha fatto da culla al bambino nato tra le mani dei medici di bordo e gli applausi di tutto l’equipaggio.

Come si può restare sordi al grido di un bambino abbandonato?

Gesù non vuole vedere soffrire né noi adulti né i bambini abbandonati. Per questo si avvicina a noi, ci parla. “Effatà”, ordina. “Apriti” all’accoglienza, non restare sordo e ancorato ai pregiudizi. Una famiglia non rimanga quindi chiusa tra le sue mura di casa, ma sia testimonianza di accoglienza ed esempio per tutti.

“Sai come mi sono salvata dall’abbandono? Urlando a più non posso”

“Mamma, quando ero piccola eri già nel mio cuore!”. Maria Pia Tavano, 4 anni e mezzo, ha occhi a mandorla e capelli lunghi come le principesse Disney. “A scuola dicono che assomiglia a Elsa di Frozen!” – racconta mamma Anna – ma il suo aspetto non deve trarre in inganno: è forte e combattiva. Del resto, si è salvata così dall’abbandono: urlando a più non posso!