Adozione a Distanza

Siria il dramma della sanità: 300 mila donne incinte ma si opera con la luce del cellulare. Urge realizzare l’ospedale pediatrico di Ai.Bi dentro la collina

La rivista scientifica Lancet con l’American University of Beirut ha realizzato un’indagine sul sistema sanitario siriano. La fotografia che ne emerge è catastrofica soprattutto per quanto riguarda donne e bambini. Il 70% delle donne incinta sceglie il taglio cesareo perché rimanere troppo a lungo in un presidio medico (come potrebbe avvenire per un parto naturale), è una scelta troppo rischiosa per la mamma e per il nascituro. Ed è cronica la mancanza di ostetriche: circa 300.000 donne incinte non in grado di ricevere cure adeguate.

Cos’è l’adozione a distanza per Ai.Bi.? Marocco. Così l’arte moderna e contemporanea è entrata nell’ istituto di Akkary: “Il nostro antidoto al male dell’abbandono”

Lo scorso sabato i bambini della Maison d’Enfants Akkari sono andati in visita al museo d’arte moderna e contemporanea della città. Una gita che li ha entusiasmati tanto da fare nascere in loro l’idea di organizzare un atelier d’arte nel centro in cui sono ospiti. Attività che vengono organizzate proprio grazie al tuo sostegno. E’, infatti, con la tua donazione che si può permettere a questi bambini di fare gite, uscire dal centro, o anche semplicemente comprare pennarelli, quaderni e colori.

Cos’è l’adozione a distanza per Ai.Bi.? Marocco. Dopo 10 anni arriva il ‘pacco al contrario’ di Rashid

Tra Antonella, ‘mamma a distanza’, e Rashid (uno dei ragazzi ospiti del centro Sidi Bernoussi di Casablanca) c’è un legame che va avanti da oltre 10 anni. Ecco perché nel momento in cui per Antonella, per motivi economici, non è stato più possibile continuare a sostenere Rashid, il ragazzo ha chiesto comunque di continuare a scrivere alla sua mamma-confidente e amica di tanti anni.

Cos’ è Adozione a distanza per Ai.Bi.? Kenya. Minori abbandonati e sieropositivi: è possibile costruire un futuro per loro?

Per un bambino abbandonato e sieropositivo avere una vita “normale” non è facile. Soprattutto in Kenya dove non c’è personale medico specializzato che si prenda cura di loro e servizi pubblici, in grado di fornire loro anche semplicemente i medicinali di cui hanno bisogno, sono lontani e difficili da raggiungere.

Cosa è l’ Adozione a distanza di Ai.Bi.? Marocco. “Il regalo più grande che ho ricevuto? Il viaggio in Italia a Natale per conoscere la mia nuova ‘famiglia’

In otto anni e mezzo di lavoro Daniela, country coordinator Ai.Bi. in Marocco, ha vissuto in prima persona tante storie, di bambini e adulti. Ancora oggi è la referente tra una famiglia in Italia e bambini, ragazzini, giovani marocchini. Un ponte attraverso il quale cresce un’amicizia lontana e duratura. “I […]

Siria. Sei anni di guerra e 20 mila bambini morti: l’efficacia del sostegno a distanza per ridare un futuro credibile ai bambini sopravvissuti

L’anno scorso sono stati uccisi almeno 650 bambini, il 20% in più del 2015. La maggior parte ha perso la vita in scuole o nelle vicinanze di istituti, colpiti da bombe. Ecco perché assume un ruolo sempre più importante  il sostegno a distanza: l’unico modo concreto per ridare un futuro credibile ai bambini sopravvissuti

Adozione a distanza Marocco. Una lezione di vita per i nostri giovani “Dove andiamo sabato sera? A fare una sorpresa ai bambini abbandonati”

Alcuni studenti di una scuola marocchina hanno organizzato una cena al centro Sidi Bernoussi, cucinato con i nostri bambini, cantato e colorato uno striscione inneggiante all’ “Amore e fraternità”. Segni concreti di amore. Come quelli che voi sostenitori con l’adozione a distanza dimostrate e rinnovate ogni giorno.

Adozione a distanza Marocco. Una festa di compleanno al Magic Park: “Ecco come grazie al mio ‘papà a distanza’ ho vinto il tormento dell’abbandono”

Ogni bambino abbandonato vive nel tormento continuo di non conoscere i propri genitori: questo si fa più “vivo” nel giorno del proprio compleanno, quando chiunque vorrebbe avere accanto le persone più care. Nel caso di uno dei bambini del centro Lalla Amina di Benslimane questo sentimento di nostalgia, vuoto e dolore è sparito nel giorno del suo compleanno. Il suo sostenitore gli ha inviato un regalo che lo ha reso davvero felice e con lui anche tutti i suoi compagni.

 

 

Adozione a distanza in Bolivia. Adriana e le sue scarpette nuove “Così posso andare all’asilo come tutti i bambini fortunati che hanno la mamma!!

I bambini ospiti dei centri in Bolivia sono bambini abbandonati a cui a volte manca davvero tutto. Come un nuovo paio di scarpe per andare a scuola. Ma se arriva la “fata madrina” dall’Italia anche questo può essere risolto: come per Adriana che ha ricevuto dalla sua “mamma a distanza” scarpette e calze per il suo primo giorno di asilo. E così ad Adriana è tornato il sorriso!

Nepal. Kirtipur. Ai.Bi inaugura il Day Care Centers di Lanagol: uno spazio sicuro per bambini e donne fragili dove giocare e imparare un mestiere

A breve aprirà i battenti il Day Care Centers di Lanagol (Kirtipur, Kathmandu): uno spazio sicuro dove donne e bambini potranno trascorrere il loro tempo in attività ludiche e formative. Un angolo di paradiso in un mare di rovine e disperazione. Un’opera concreta al cui sostentamento puoi contribuire anche tu.

Marocco. “Qual è l’animale che preferisco? Il leone! Perché per affrontare ogni giorno l’abbandono occorre la sua forza e il suo coraggio”

I bambini si identificano negli eroi dei fumetti, dei cartoon o anche negli animali. E’ un modo per trovare all’esterno un esempio da seguire e nel quale sentirsi ‘protetti’. Nel caso dei bambini della Fondazione Rita Zniber si identificano nel leone: esempio di forza e coraggio. Quello che serve loro per sconfiggere la paura dell’abbandono

Marocco. Lontani nello spazio ma vicini col cuore: l’adozione a distanza è molto di più che una semplice lettera

Come due qualsiasi genitori, anche Alberto e Anna, genitori adottivi…a distanza di Abdelfetah fanno le loro raccomandazioni: studiare e impegnarsi sempre più: perché lo studio è la chiave del successo e del riscatto personale. Ma non mancano i complimenti anche per i successi ottenuti nello sport. Le arti marziali: la […]

Marocco. “Anche se sono stato abbandonato, per una volta mi sono sentito fortunato”

Molte volte “guardarsi attorno” aiuta a relativizzare la propria condizione, o meglio a rendersi conto che c’è chi sta peggio di noi. E quindi a non piangerci di sopra e a ritenerci fortunati. E’ quello che è successo ai bambini del centro Al Fassia che, distribuendo cibo e vestiti ai poveri della città, si sono resi conto che loro, per quanto senza famiglia, sono dei fortunati perché hanno chi si prende cura di loro. I sostenitori a distanza.

Kenya. Marion dalla strada al Centro sostenuto da Ai.Bi: ad aspettarla una mamma e un papà

Questa è la storia di Marion (nome di fantasia ndr), una bambina messa a dura prova dalla vita, tra povertà e malattie. La sua nuova vita inizia quando arriva in uno dei centri sostenuti da Ai.Bi, Amici dei Bambini, dove riceve le cure e le attenzioni necessarie. La felicità è completa quando una famiglia decide di adottarla: ora Marion è “rinata”.

Marocco. Diamo un calcio all’ abbandono: Torneo di calcio…: anche se perdi, vinci sempre

La scorsa domenica i bambini dell’Annexe della Fondazione Rita Zniber hanno partecipato alla semifinale del campionato di calcio e basket organizzato dall’Entraide Nationale, l’ente che in Marocco è impegnata nella lotta contro la povertà e il precariato realizzando iniziative che hanno come obiettivo il miglioramento delle condizioni di vita delle categorie sociali più vulnerabili.