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Le accuse della vicepresidente Cai. Briziobello: “Parole sconcertanti che possono avere un effetto devastante sull’adozione internazionale. Intervenga Renzi”

Il carico pesante, la presidente-vicepresidente della Commissione Adozioni Internazionali Silvia Della Monica, l’ha già calato due volte. In entrambi i casi con dichiarazioni pesanti che avevano tutto il sapore di accuse, rimanendo però sempre nel vago e senza fare nomi. Ed era prevedibile che le sue parole – pronunciate a novembre 2015 a un convegno bolognese su adozione e affido e poi, il 26 febbraio 2016, in un’intervista all’emittente toscana Controradio – avrebbero generato reazioni forti. Che non si sono fatte attendere. Di  parole “sconcertanti, sciagurate, generiche e prive di soggettività” parla, già a inizio marzo, Paolo Briziobello

Cina. A 2 anni Huang è stato trovato tra i binari di una stazione ferroviaria…da allora sono passati 7 anni : ora non ce la fa più a vivere senza una sua famiglia !

A due anni è stato trovato tra i binari di una desolata stazione ferroviaria della Cina. Così come un pacco dimenticato da qualche viaggiatore solitario e frettoloso. O da una mamma disperata che ha ritenuto fosse il posto più sicuro a cui affidare il proprio figlio. Là sicuramente qualcuno si sarebbe accorto di lui e se ne sarebbe preso cura. Ora è in un istituto…ma aspetta te. Leggi la sua storia.

Orfani per legge

Incassate in Senato le unioni civili, il Partito (poco) democratico di Renzi vuole modificare la 184 per consentire le adozioni alle coppie omosessuali. Con quali conseguenze sociali? “Tempi” lo ha chiesto al presidente di Amici dei Bambini Marco Griffini.

Riforma delle adozioni. La maggioranza concorde: “Non c’è fretta”. Il ddl destinato a un binario morto per evitare scontri nel governo

“Al centro mettiamo il bene dei bambini che aspettano negli istituti”. È iniziata con queste parole del capogruppo alla Camera Ettore Rosato l’assemblea dei deputati del Partito Democratico di mercoledì 2 marzo. In quella riunione sono stati compiuti i primi passi concreti verso un progetto di riforma della legge sulle adozioni.

Sei figli, un affido, tre adozioni e una quarta ai nastri di partenza…dalla Bolivia al Kosovo all’ Italia, la parola d’ordine è una sola: accogliere sempre e chiunque.

La felicità ha trovato casa e si è accomodata per bene a casa De Bonis, come ben dimostra questa foto, con i sorrisi e le espressioni gioiose di Chiara, Igor e dei loro sei figli. Anzi, c’è ancora posto. E presto o tardi è probabile che su quel divano si sieda un fratello o una sorella in più.  “E’ vero, saremmo felicissimi di accogliere un altro bambino, magari grandicello – dicono Chiara e Igor, che abitano a Bolzano e sono testimoni odierni di #iosonoundono – : leggiamo sempre la rubrica ‘Figli in attesa’ sul sito di Ai.Bi e non riusciamo a darci pace del fatto che tanti bambini, oltre ad aver subito l’abbandono, anche in ragione della loro età o di un problema di salute, rischino di venire dimenticati e non trovare mai famiglia”.

Adozioni. Rdc. Comitato Genitori Rdc: “Viviamo nel silenzio più assoluto da parte delle istituzioni, soli e abbandonati a noi stessi”

Tornano a scrivere i 40 genitori adottivi del Congo che da oltre 2 anni aspettano invano i loro figli regolarmente adottati ma che ancora non hanno lasciato il Paese africano. E il dolore non è solo questo: quello che li attanaglia maggiormente è non avere alcuna notizia e segnale da parte delle istituzioniIl non essere considerati e degnati di alcuna attenzione a differenza invece di quanto accade negli altri Paesi d’Europa e del mondo dove le istituzioni costantemente tengono aggiornate le famiglie.

Messina. Etica e responsabilità sociale: Chiesa, politica e società civile per andare oltre la sfiducia nelle istituzioni

Chiesa, politica e giornalismo uniti per confrontarsi su due temi che investono la società odierna e interessano in prima linea anche le realtà del volontariato: l’etica e la responsabilità sociale. Sarà proprio questo il titolo del convegno in programma al Palacultura di Messina venerdì 4 marzo, a partire dalle ore 17.

Commissionare un figlio? Meglio adottarlo

Nichi Vendola e il suo compagno canadese hanno appena ottenuto un bambino da una madre «surrogata». Il caso, inevitabilmente, ha riacceso la questione sui diritti del piccolo, che non può scegliere. Ma soprattutto interroga le nostre coscienze sulle migliaia di orfani che anche in Italia vivono, abbandonati, tra case famiglia e comunità. Sull’argomento torna Stefano Zecchi sul numero di Panorama in questi giorni in edicola.

“Noi mamme surrogate sfruttate e senza diritti”

L’americana Elisa Gomez é diventata il simbolo della pratica dell’utero in affitto:  “Ci promettono che potremo vedere i nostri figli ma poi le autorità non ci aiutano”. A raccontare una storia di utero in affitto finita male, in una sala di Palazzo Madama, è una donna americana diventata una sorta di testimonial contro la pratica della surrogacy, cui hanno fatto ricorso anche il leader di Sel Nichi Vendola e il suo compagno per far nascere un bambino in una clinica californiana, spaccando in due l’opinione pubblica e creando fratture anche a sinistra.

Stop alla riforma delle adozioni. Pd: “Previsti tempi lunghi”, Alfano (Ncd): “Veto alle coppie gay”, Di Maio (M5S): “Referendum”. Ora la vera urgenza è fare uscire l’adozione internazionale dalla paralisi della Cai

Il disegno di legge non c’è ancora, ma la battaglia politica sì. Ottenuto il sì del Senato sulle unioni civili, il governo ha subito annunciato l’intenzione di mettere mano a una riforma della legge sulle adozioni. Ma la fretta sbandierata nei primi giorni ha lasciato ben presto spazio alla consapevolezza che i tempi saranno lunghi. Alla vigilia di una tornata elettorale e del referendum costituzionale, meglio non rischiare l’inserimento nel nostro ordinamento di qualcosa come l’adozione gay, a cui la maggioranza degli italiani è contraria. Indipendentemente dai contenuti, una riforma della legge 184/1983 è però urgente. Visti i tempi lunghi previsti, si dovrebbe almeno cercare di salvare il salvabile: ovvero intervenire il più presto possibile per risolvere quantomeno la paralisi dell’adozione internazionale.

Italia. “Ora devo capire che significa fare la mamma: la prima cosa che ho imparato è chiedere scusa”

Mancano pochi giorni all’8 marzo, la festa della donna. E nelle comunità “mamma bambino” di Ai.Bi, ci prendiamo cura anche dell’essere “donna” di queste giovani mamme in difficoltà. Donne che si sono trovate troppo presto o impreparate davanti a responsabilità ed eventi della vita ‘importanti’ e che hanno bisogno di ricostruire se stesse: come individui e ‘in relazione’ con i loro bambini.

Cooperazione. Marocco. Il “Film festival di Tangeri” apre le sue porte ai ragazzi di Fes e Meknes: per 24 di loro il futuro è nel cinema

Le porte del cinema, del festival più importante del mondo africano e mediorientale, il “Film festival di Tangeri” si aprono ai ragazzi marocchini in uscita dal sistema di protezione dell’infanzia di Fes e Meknes.  Da oggi grazie ai corsi di preparazione e di formazione targati Ai.Bi (in partnership con  Cospe, Maison d’enfants Al Fassia e la Fondazione Rita Zniber) 24 giovani hanno imparato le tecniche di creazione di cortometraggi e 4 di loro sono stati selezionati per gestire le attività del festival del cortometraggio di Tangeri.

“Al via il processo costituente del Family Day: presto i comitati per il no alle riforme costituzionali del Governo”

Siamo pronti a ricevere Renzi davanti le parrocchie, al via il processo costituente del Family Day, organizziamo i comitati per il no alle riforme costituzionali del Governo e appoggio alle prossime amministrative a quei politici che si sono battuti coerentemente per i valori della piazza del Circo Massimo del 30 gennaio“. Questo il messaggio emerso nell’incontro promosso Da IntelligoNews e dalla Fondazione Cantiere Abruzzo-Italia, “Dal Family Day al Family Italia?”.

Brasile, emergenza istruzione tra le ragazze madri: solo 1 su 4 va scuola, la maggior parte non studia e non lavora

È emergenza istruzione tra le giovani madri brasiliane. Nel Paese carioca, per le ragazze tra i 15 e i 17 anni, avere un bambino è troppo spesso sinonimo di abbandono scolastico e di rinuncia a un percorso formativo che, fino a quel momento, dà in genere buoni risultati. A tracciare un quadro della situazione è una ricerca condotta dall’Istituto brasiliano di Geografia e Statistica.

Bologna: “Esiste un peccato originale nella vita di coppia?”

Un cammino di purificazione del proprio corpo per andare oltre le conseguenze del peccato originale nella vita di coppia. Argomento non facile, ma necessario da affrontare nell’ambito del rapporto tra due persone che costituiscono una famiglia. Un approfondimento di questo tema sarà proposto da don Luigi Spada al Gfl Emilia Romagna.

Gandolfini: “Per annullare la deriva antidemocratica in corso l’unica risposta è un ‘no’ alla riforma costituzionale”. Un esempio? Nell’adozione internazionale la democrazia non c’è già più da 2 anni

Se in un Parlamento con due Camere il disegno di legge sulle unioni civili rischia di passare senza il minimo dibattito parlamentare, come è già successo al Senato, che cosa potrà mai succedere quando, una volta approvata la riforma costituzionale ideata dal governo, la Camera legislativa sarà una sola e l’esecutivo potrà contare su una maggioranza bulgara? È questo il punto centrale del botta e risposta di questi giorni tra il premier Matteo Renzi e il portavoce del comitato “Difendiamo i nostri figli” Massimo Gandolfini.

I figli sono “troppo cristiani”, i servizi sociali tolgono i bambini alla famiglia

Il succo della storia è semplice: una famiglia cristiana che vive in Norvegia è stata privata dell’amore dei propri figli perché li educava “troppo cristianamente“. Una storia di discriminazione “religiosa” nell’Europa che dovrebbe dirsi cristiana. La vicenda di Ruth e Marius Bodnariu, lui rumeno e lei norvegese, ha sollevato le proteste di mezzo mondo, con campagne di sestegno internazionale. Insieme hanno 5 figli: Eliana (9 anni), Noemi (7 anni), Matei (5 anni), Ioan (2 anni) e Ezekiel (4 mesi).

Quei bimbi che nessuno vuole

Nel 2015 la Sardegna è stata fortunata e generosa: due famiglie hanno adottato quattro bambini ciascuna. Altre due coppie, tre ciascuna. Ma non va sempre così bene. Le adozioni sono dimezzate dal 2010 a oggi: per la burocrazia, l’aumento dell’età media dei bimbi, i costi alti. Intanto fa discutere la paternità di Nichi Vendola e del suo compagno Eddy.

Gravissime dichiarazioni del vicepresidente CAI: “Ancora troppi gli enti che comprano bambini all’estero “

Dichiarazioni gravi. Gravissime. Da fare tremare i polsi. Parole pesanti come macigni che non passano inosservate soprattutto se dette e ripetute in più di un’occasione pubblica. Vere e proprie sentenze di colpevolezza. Se fossero vere. Perché il punto è proprio questo: le dichiarazioni rilasciate da Silvia Della Monica, vicepresidente della Cai  sono vere, verosimili o infondate?

Il Pd si accorge che la legge 184 sulle adozioni è da rottamare: ora di corsa verso una riforma urgente, ma Renzi frena

Ci volevano l’interminabile dibattito su un diritto inventato – quello delle coppie omosessuali ad avere un figlio -, lo stralcio della stepchild adoption dal disegno di legge sulle unioni civili e l’approvazione di una legge che serve solo a tenere in piedi la maggioranza, a far capire al Partito Democratico che l’attuale legge sulle adozioni è vecchia e va cambiata. All’orizzonte quindi un progetto di riforma che prevede, tra le altre cose, lo snellimento delle procedure e la riduzione dei costi e dei tempi. Ma che inciampa su due punti.

Utero in affitto. Vendola diventa papà con un bambino comprato. Con Tobia Antonio il mercato dei figli è realtà anche in Italia

Nichi Vendola è diventato papà. Il piccolo si chiama Tobia Antonio ed è nato in una clinica californiana dove è stato messo al mondo da una donna americana attraverso la tecnica dell’utero in affitto, vietata in Italia. Il padre biologico è Ed Testa, compagno omosessuale del leader di Sinistra Ecologia e Libertà.

Adozioni internazionali. Di Biagio (AP), “avviare la riforma della legge 184 senza la zavorra delle adozioni gay”

“Bisogna abbandonare le strumentalizzazioni ideologiche e  avviare la riforma della legge 184 senza inutili orpelli capaci di appesantirla e soprattutto arenarla“. A parlare è Aldo Di Biagio, senatore AP che continua “la questione delle adozioni gay e single è un insulto al problema reale, al lavoro svolto e soprattutto  alle migliaia di bambini che attendono lo snellimento delle procedure per poter essere pienamente figli di genitori che li desiderano veramente“.

Sostegno a distanza Ucraina. Artem e la sua tremenda rabbia “Se mi avessero abbandonato, sarebbe stato meglio! “

Sostegno a distanza Ucraina. Artem proviene da una situazione familiare difficile. La madre ha difficoltà nel seguire i figli il padre non ha rapporti con loro da tanti anni. Artem ha poco meno di 10 anni ed é un bambino molto attivo anche se a volte mostra comportamenti impulsivi e diventa irascibile. Spesso vuole fare il leader con gli altri bambini e ciò, a volte, può sfociare in alcuni conflitti.

Milano. Genitori e figli, scatenate la vostra fantasia! Un grande laboratorio di creatività vi aspetta!!!

In un mondo invaso dalle nuove tecnologie e dai giocattoli avveniristici, dove fanno da padrone internet e i vari  Joystick e l’elettronica, acquista un valore ancora più importante e significativo riscoprire il bricolage grazie al quale tra carta, cartone colori e pennarelli si può dare libero sfogo alla creatività. E soprattutto giocare insieme: mamme e papà insieme ai propri figli.

Nepal, fino al 2021 Ai.Bi. sarà partner ufficiale del Social Welfare Council: potenziata la lotta all’abbandono e la protezione dei minori

Amici dei Bambini e il Nepal: un binomio destinato a continuare. Lunedì 15 febbraio, i nostri referenti nel Paese asiatico hanno firmato l’accordo per il riaccreditamento di Ai.Bi. che potrà così continuare a operare in Nepal per i prossimi 5 anni. L’accordo è stato controfirmato dal rappresentante del Social Welfare Council, Ram Sharma.

Bolivia. “Certo, Cielo e Pablo sono diventati nostri figli, ma quanti ne abbiamo lasciati laggiù? Ora dobbiamo essere genitori “speciali” anche per loro

Sostegno a distanza Bolivia – Se volete combattere gli sprechi, chiamate Cielo e Pablo. Loro sono due bambini di origine boliviana adottati da Cristina e Roberto Zambelli, coniugi bresciani con la vocazione per l’accoglienza. E sono stati proprio Cielo e Pablo a convincere mamma e papà ad attivare un sostegno a distanza Bolivia.

Dopo le unioni civili, ora strada aperta alle adozioni internazionali per le coppie omosessuali. La vittoria di Pirro di Alfano e il doppio successo di Renzi

La partita sulle adozioni per le coppie omosessuali è tutt’altro che chiusa con il “sì” del Senato al maxiemendamento al disegno di legge Cirinnà. Sono passate solo poche ore dall’approvazione, da parte di Palazzo Madama, del ddl sulle unioni civili ed ecco che, senza farne più mistero, si apre la strada a una riforma della legge sulle adozioni internazionali per permettere alle coppie dello stesso sesso di adottare anche un minore straniero.

Unioni civili. Aibi: il “grande bluff” delle adozioni gay

All’indomani del sì del Senato, grazie al voto di Pd, Area popolare e verdiniani, alla fiducia sul maxiemendamento alle Unioni Civili, la senatrice del Pd Cirinnà rilancia il tema delle adozioni gay: “Un ddl in materia – ha detto –  è quasi pronto. Verrà incardinato alla Camera, dove i numeri sono sicuri, in modo che arriverà al Senato blindato”.

Unioni civili. Di Biagio (Ap): “Cirinnà ritorna su adozioni gay? Insulto agli italiani”

“Ma come è mai possibile che a distanza di poche ore da un accordo politico si abbia l’insolenza di riparlare di adozioni gay, pretendendo ancora di qualificarla come una priorità sociale e ventilando in maniera impunita anche una presunta strategia di blindatura alla Camera per evitare il confronto al Senato? Siamo dinanzi ad un insulto alle vere priorità degli italiani.

Chioggia (Ve), come armonizzare la storia di un bambino adottato con quella della sua classe?

Un bambino adottato entra a far parte di una classe. È una nuova storia, nuove problematiche e nuove potenzialità con cui confrontarsi. Un confronto che non è sempre facile. Per accompagnare gli insegnanti nel complesso percorso di inserimento scolastico, l’Equipe Adozioni dell’Azienda Ulss 4 del Veneto propone una serie di 4 incontri dedicati al personale docente del territorio.

Il problema delle adozioni nell’Italia che approva le unioni civili. Su Radio Maria una tavola rotonda sul futuro dell’accoglienza

Che futuro avranno le adozioni in un Paese che ha preso la strada delle unioni civili? Argomento scottante e delicato, perché mette al centro il diritto dei bambini. Così mentre la politica rivolge le proprie attenzioni alle necessità di poche migliaia di coppie omosessuali, 35mila minori fuori famiglia in Italia ripiombano nell’oblio.

Cosa dobbiamo temere di più nella nostra vita? La morte della nostra fede

Riferendosi a due fatti di cronaca di quel tempo, Gesù chiede: «Credete che quei Galilei» che erano stati uccisi da Pilato mentre stavano facendo un sacrificio o «quelle diciotto persone, sulle quali» era crollata «la torre di Sìloe», «fossero più peccatori» o più colpevoli di altri? E conclude: «No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».

Unioni civili. Gandolfini (Difendiamo i nostri figli): “Parlamentari cattolici che votano questa legge? Un tradimento. È stato messo il bavaglio al confronto democratico”

“Il fatto che le nozze gay in Italia siano votate da senatori che si dicono cattolici è una cosa sconcertante”. Non fa sconti Massimo Gandolfini, portavoce del comitato “Difendiamo i nostri figli”, incontrando i giornalisti, nel pomeriggio di giovedì 25 febbraio, davanti all’ingresso del Senato.

Adozione internazionale. America Latina. Santos “Chiuso in queste quattro mura, da 9 anni vedo gli altri andare via”

La sua mente è affollata da tanti “perché”. Si chiede cosa abbia fatto di sbagliato. O se non sia proprio lui quello “sbagliato”. Perché in fondo se è là, forse è perché se lo merita. Si merita di rimanere tra quelle quattro mura di un istituto dove la sua vita è sempre uguale. Scandita da quelli che sono diventati dei rituali. Ogni giorno le stesse attività con una ripetitività spersonalizzante tanto da farti realmente pensare di essere uno fra tanti. Anzi meno degli altri. Perché gli altri, hanno trovato una famiglia. Lui ancora no. Lui vede gli altri andare via, li saluta e si sente sempre più solo. Vede gli altri allontanarsi su un’auto con la “nuova” mamma e il “nuovo” papà, con tanti sogni da realizzare. I suoi, invece, rimangono ancora chiusi in fondo al cassetto.

Rdc. Comitato genitori adottivi. “Che Stato è quello che ci lascia da anni sospesi nel dolore per il testardo silenzio su ciò che sta accadendo ai nostri figli in Congo?”

Qual è la paura più grande per una mamma e un papà? Perdere il proprio bambino. E peggio (se può esserci una cosa peggiore), averlo lì… “a pochi passi”, quasi poterlo toccare con mano ma non poterlo tirare a se’, in una stretta protettiva strappandolo alla straziante solitudine di un istituto congolese. Uno stato di angosciante impotenza che una quarantina di genitori provano da due anni. Ora hanno preso carta e penna e scritto alle cariche più alte dello Stato.

Firenze, la Cassazione dopo 2 anni toglie una bambina alla famiglia adottiva per darla allo zio

Figlia adottiva? Sì. Anzi, no. Si fa sempre in tempo a tornare indietro. E poco importa che la decisione viene presa sulla pelle dei bambini. Devono averla pensata così la Corte d’Appello di Firenze prima e la Corte di Cassazione dopo, nel momento in cui hanno deciso che una bambina che da 3 anni viveva con i suoi genitori adottivi doveva tornare nella sua famiglia biologica.

Salerno. Per i bimbi disabili niente più paura del dottore: alla Ludoteca INPS-Ai.Bi il premio speciale ‘Persona e Comunità’

Il progetto “Ludoteca Inps – INPS Salerno – sede di Salerno e Agenzia di Nocera Inferiore” – nato anche dalla collaborazione con Amici dei Bambini –  ha ottenuto il Premio Persona e Comunità conferito dal Centro Studi Cultura e SocietàA ritirare il riconoscimento, il 26 febbraio a Torino, sarà il dottor Giordano Fiore, funzionario dell’Inps di Salerno

Unioni civili. Gandolfini (Difendiamo i nostri figli) : “Il maxi emendamento è frutto di una strategia antidemocratica e di una cultura menzognera”

Il maxiemendamento su cui il Governo si appresta a porre la fiducia è frutto di una strategia antidemocratica e di una cultura menzogneraIl popolo del Family Day non si riconosce in esso e constata irritato che si è rimasti sordi alle sue richieste“, questo il netto giudizio del Presidente del Comitato Difendiamo i Nostri Figli, Massimo Gandolfini. “Un estremo appello alla coscienza dei parlamentari chiamati al voto: non si forza così la democrazia, negando ogni tipo di dialogo e di confronto: la strada delle bugie alla lunga non pagherà – conclude  Ce ne ricorderemo!

Unioni civili. Gandolfini (Difendiamo i nostri figli): “Se dal maxi-emendamento dovesse emergere un nuovo modello di famiglia, votarlo sarebbe un vero tradimento da parte di parlamentari che si definiscono cattolici”

Una legge inutile e ingiusta non può togliere spazio alle reali necessità dei cittadini. Massimo Gandolfini, portavoce del comitato “Difendiamo i nostri figli” torna così a denunciare il paradosso rappresentato dall’urgenza con cui il mondo politico punta all’approvazione del disegno di legge sulle unioni civili.

Adozione internazionale. Cina. “Angelo Fei non camminava per una meningocele: ora è campione di capriole! E noi siamo pronti per il bis!”

E’ arrivato un gioiello e siamo già pronti, prontissimi per fare il bis!” esclamano entusiasti Cecilia e Giovanni Meneghin, genitori di Angelo Fei rientrati a casa, in provincia di Treviso nel giugno dell’anno scorso. Angelo Fei, era affetto da meningocele operato alla nascita in Cina: “Non camminava per cui eravamo pieni di domande e di timori. Ed eravamo pieni di timori e perplessità…Ce la farà con il nostro aiuto, con il nostro amore? Ora è campione di capriole”

Firenze. Un altro bambino salvato da una culla per la vita: ora il piccolo Francesco potrà essere adottato

Quando il gesto di una mamma si trasforma in un grande atto d’amore. In un vero e grande dono di vita. Il secondo dopo quello legato al parto. Perché l’affidare il proprio bambino (appena nato o anche di pochi mesi) al calore e protezione di una “Culla per la vita” vuol dire concretamente dargli una seconda e concreta chance di vita. Come succederà al piccolo Francesco, lasciato al Careggi di Firenze.

Bonus bebè. Il Care incontra l’assessore regionale “Chiederemo di rivedere i criteri per l’erogazione del bonus in Lombardia”

La decisione  di Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, di escludere le famiglie adottive dal bonus bebè ha fatto scoppiare polemiche e critiche da ogni angolazione: enti, associazioni, politici e famiglie. Tra queste il Care che domani, 25 febbraio, incontra l’assessore Gallera per un confronto sul sostegno alle famiglie adottive e la loro inclusione nei criteri di erogazione del bonus.

Che fare dei vestiti usati? Mettili nell’ Armadio verde”

Si sa, i bambini crescono velocemente ed è un continuo cambiare taglie di vestiti in una rincorsa alla misura giusta. E così si accumulano pantaloni, magliette, abitini, tutine, bodini, scarpe. Che farne? Buttarli via? No! Con Armadio Verde si può pensare ai bimbi meno fortunati. Armadio Verde sostiene Ai.Bi e devolvendo i vestiti che vengono lasciati in questo “marketplace” nato per aiutare le mamme a scambiare i vestiti dei loro figli.

Salviamo i bimbi dagli esperimenti

Come mai è divenuto lecito sperimentare sull’uomo, come ai tempi del nazismo? Addirittura su bambini che devono ancora nascere e che certo non possono dare il loro consenso a queste sperimentazioni? Queste sono le domande che si pone Francesco Agnoli nell’articolo a sua firma dal titolo “Salviamo i bimbi dagli esperimenti” pubblicato oggi 25 febbraio su Libero.

Adozioni internazionali. Congo, altri 176 bambini potranno abbracciare le loro famiglie

Finalmente “casa”. Finalmente “famiglia”. Finalmente “papà” e “mamma”. Finalmente altri 176 bambini della Repubblica democratica del Congo, in attesa dal 2013 di abbracciare le proprie famiglie straniere (da cui sono stati regolarmente adottati), potranno lasciare l’istituto e imbarcarsi in quell’aereo che li porterà dall’altra parte del mondo. 150 volano negli Stati Uniti d’America e 26 in Francia. Inoltre 7 sarebbero quelli italiani.

Adozione internazionale. Il buco nero dell’Italia: tutti i Paesi tranne il nostro hanno pubblicato i dati del 2014. Statistiche falsate da una Cai paralizzata da 2 anni

Mentre tutto il mondo si guarda allo specchio e si confronta per cercare di cogliere le ragioni di un fenomeno globalel’Italia resta chiusa nella sua stanza, al buio, senza concedersi la possibilità neppure di capire ciò che accade in casa propria. L’andamento delle adozioni internazionali nel nostro Paese da due anni è un mistero. Almeno ufficialmente. Perché la nostra Commissione Adozioni Internazionali non pubblica i dati dal 2013. Ma, del resto, che cosa aspettarsi da un’Autorità Centrale ormai cronicamente paralizzata?

Unioni civili. Aldo Di Biagio (AP) “E’ triste parlare di adozioni solo quando fa comodo”

Lo stralcio della stepchild adoption dalla Cirinnà è un artificio formale e non sostanziale che serve a sedare gli animi ma che rimanda la legittimazione della genitorialità alle aule dei tribunali”. Ad andare giù duro il senatore Aldo Di Biagio di Area Popolare, che non nasconde le sue preoccupazioni e perplessità su cosa realmente si “nasconda” dietro questa “operazione governativa” da parte del premier Renzi.

Unioni civili. Anche gli intellettuali di sinistra sono contro le adozioni ai gay

Cercare un’intesa di governo con Ncd e mettere la fiducia sul testo frutto dell’accordo. O puntare sui Cinque stelle e “sperare” che non si tirino anche questa volta indietro. E’ a questo “bivio”, la legge sulle unioni civili. Due sole soluzioni possibili, secondo Matteo Renzi. Ma la scelta è tutt’altro che indolore, perché in gioco è la “stepchild adoption”, l’adozione del figlio del partner: lo stralcio è il prezzo che Ncd chiede di pagare a un accordo di governo.

 

Ecco le “priorità” italiane: scontri e dibattiti sulla stepchild adopion per 529 casi, mentre si dimentica un milione di orfani di genitori viventi

Tanto rumore per (quasi) nulla da una parte, mentre dall’altra si preferisce voltarsi di spalle e non guardare. Ecco come la politica italiana sta affrontando la necessità dei minori ad avere una stabilità familiare. A fronte di poche centinaia di minori a cui è capitata la sorte di vivere in una coppia omosessuale, ce n’è quasi un altro milione ridotto a essere di fatto un popolo di orfani di genitori viventi.

Presentato al Senato un ordine del giorno del Pd: riforma della legge 184 entro il 2016 per aprire le adozioni internazionali ai gay

Alla fine il velo sulle reali intenzioni dei sostenitori del disegno di legge sulle unioni civili è stato sollevato. E, una volta scoperte le carte, ecco che è emerso quello che tutti avevano capito da tempo e che, incredibilmente, si cercava di negare. Il ddl Cirinnà, con la regolamentazione della stepchild adoption, apre la porta a tutti gli effetti all’adozione da parte delle coppie omosessuali. Lo farebbe attraverso una modifica della legge 184/1983, proprio come richiesto da un ordine del giorno presentato in Senato da una delegazione del Partito Democratico.

Kevin Prince Boateng, la sua rinascita ‘in famiglia’: ora ci sono Melissa Satta, il piccolo Maddox e il Milan

Nelle ultime settimane il Milan ha ottenuto buoni risultati, risalendo pian piano la classifica: stasera (22 febbraio) il match contro il Napoli che lo vede meno svantaggiato. E mentre Mihajlovic é ottimista sulla rincorsa del Milan al terzo posto, Kevin Prince Boateng si gode la sua rinascita ‘in famiglia’ e il ritorno nella squadra rossonera e l’impegno nel sociale con la sua compagna Melissa Satta, testimonial Ai.Bi, Amici dei Bambini, per la campagna “Fame di mamma”

Adozioni e provetta per soli ricchi

La Sicilia è la prima regione per numero di gravidanze ottenute da cicli di procreazione assistita, ma anche quella dove le tecniche di fecondazione sono garantite solo a chi può pagarsele. Nelle liste d’attesa stilate dai tribunali per i minorenni ci sono più di duemila coppie che hanno fatto domanda di adozione, ma i bambini che ogni anno trovano una famiglia sono poco più di cento. Leggi l’inchiesta de La Repubblica a firma di Sara Scarafia.

Tony Canto: “A Mare si gioca è nata come una favola raccontata a mia figlia. Ora restituiamo anche ai bambini migranti il mondo che meritano”

Sostegno a distanza Bambini in Alto Mare – “A mare si gioca” è un canzone che porta a resettare la mente. Lo stesso effetto che ha fatto la foto del piccolo Aylan nella testa di Tony Canto. È lui l’autore di parole, musica e arrangiamento del brano interpretato da Nino Frassica al Festival di Sanremo. Un testo così vicino alla mission di Amici dei Bambini che gli stessi Canto e Frassica,  hanno deciso che il brano dovesse supportare la campagna di sostegno a distanza Bambini in Alto Mare di Ai.Bi.

Istat. Italia: crollano le nascite e Renzi pensa solo all’adozione del figliastro

Il 2015 potrebbe passare alla storia come l’anno dei record: con la popolazione che diminuisce in termini assoluti cosa che non succedeva più dal 1918 quando c’erano la guerra e l’epidemia di spagnola. La mortalità che è aumentata come mai in tempo di pace, le nascite scese sotto il mezzo milione come mai successo prima in Italia: un nuovo minimo storico dall’Unità di Italia nel tasso di natalità.

Cina. Agnello “Rui aveva la ‘bocca cucita’ ora comincia a sillabare ‘fa-mi-glia’ ”

Non bisogna mai demordere, qualsiasi cosa succeda durante il percorso verso l’adozione, ogni fatica vi verrà ripagata, possiamo assicurarvelo!!”. Walter e Pieranna Agnello grazie all’arrivo di Rui dalla Cina sono diventati mamma e papà: oggi, a quasi un anno dal loro ritorno a casa – era la Pasqua 2015 e il bambino aveva due anni – si sentono di rassicurare ogni coppia che volesse avvicinarsi all’accoglienza adottiva

“Donare un futuro”. La campagna di Ai.Bi e di 10 associazioni per difendere il diritto a vivere in famiglia.

Più sostegno alle adozioni difficili, affido dei neonati e favorire l’autonomia dei “care leavers”, i neomaggiorenni dopo la comunità: queste sono le priorità della campagna “Donare futuro” per il diritto dei minori “fuori famiglia”.Il progetto riguarda otto regioni d’Italia: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia e Sicilia.

Reggio Emilia. Rapunzel, con Lorella Cuccarini arriva il musical che fa sognare grandi e piccoli

A trasformare in una fiaba i rapporti tra mamma e figlia, i problemi dell’adolescenza e l’eterno scontro tra bene e male ci pensarono secoli fa i fratelli Grimm. A portare tutto questo in musica ci ha pensato invece Maurizio Colombi, regista del musical Rapunzel che venerdì 19 febbraio arriva al Teatro municipale “Romolo Valli” di Reggio Emilia.

“Vorrei aiutare i bambini che hanno Fame di Mamma”: con questo desiderio Arianna ha aperto a mamma Roberta la via della solidarietà

Chi ha detto che a decidere di compiere un gesto d’amore per i bambini più indifesi debbano essere sempre e solo gli adulti? A volte questa scelta nasce anche dal cuore di un bambino. E da questa decisione può scaturire il desiderio di fare un dono speciale a chi si ama. Un dono speciale come le bomboniere di Ai.Bi. per la campagna di sostegno a distanza Fame di Mamma.

Unioni civili. Gandolfini (Difendiamo i nostri figli) e De Palo (Forum Famiglie): “Il Parlamento ritiri il ddl Cirinnà. L’85% degli italiani non vuole le adozioni gay”

Il voto che in Senato ha per momento bloccato il disegno di legge Cirinnà è espressione della volontà del Paese. Lo affermano il Forum Nazionale delle Associazioni Familiari e il comitato “Difendiamo i nostri figli” all’indomani dello stop che Palazzo Madama ha imposto al ddl sulle unioni civili.

Il sogno e il diritto di un Paese senza orfanotrofi

L’unico requisito per le adozioni è l’amore, scrive Claudio Magris. Amare, tutelare, educare. Ma chi misura l’amore? I politici, che approvano le leggi, e i giudici, che le applicano. E così in articoli, commi, paragrafi, l’arido e repulsivo linguaggio burocratico stabilisce quando un bambino, orfano, abbandonato o conteso, abbia diritto a una famiglia. E quando una coppia, dopo aver resistito a un processo degno dell’Inquisizione, abbia diritto ad adottarlo. Nel sito www.linkiesta.it, Lidia Baratta riporta i numeri forniti da Marco Griffini, presidente di un’associazione che di questi problemi si occupa: negli orfanotrofi italiani ci sono 35 mila bambini, 400 i neonati abbandonati ogni anno alla nascita.

Adozione a distanza Ghana. Per Ernest il cambiamento è possibile “Mi aiuti a tornare bambino…?”

Ernest ha 10 anni e due sorelle gemelle. È un bambino dolcissimo che ha tanto bisogno di amore e stabilità perché, in passato, ha sofferto tanto. La mamma di Ernest è morta poco dopo la sua nascita. Da quel momento, il bimbo ha cominciato a vivere con la nonna paterna perché il suo papà, da solo, non era in grado di prendersi cura di lui. Ora grazie al Sostegno a distanza ha trovato una famiglia affidataria. Tu puoi essere un importante filo di questa delicata rete di accoglienza…

Toscana. Adozioni internazionali: nel 2015 crollate le richieste di idoneità da parte delle coppie

Il crollo delle adozioni non risparmia nessuna regione in Italia. Dopo il boom del passato anche in Toscana, come nel resto della Penisola, si registra un crollo delle richieste. Negli ultimi sei mesi del 2014 e nei primi sei mesi del 2015, in Toscana sono state presentate 268 richieste di idoneità per adottare un bambino straniero. L’anno prima erano state 299, contro le 335 dell’anno precedente.

Kafala, la convenzione è in vigore ma l’attuazione è un pasticcio

Il 1 gennaio 2016 è entrata in vigore in Italia la Convenzione dell’Aja sulla protezione dei minori. L’Italia però ratificandola ha stralciato dall’originario progetto di legge di ratifica, discusso a lungo in Parlamento, gli articoli che parlano di kafala, l’istituto giuridico che nei paesi islamici “sostituisce” l’adozione. Enrica Dato, Ufficio Legale e Diritti dei Minori  di Ai.Bi, intervistata da Vita, aiuta a fare il punto. Riportiamo la versione originale dell’articolo pubblicato on line il 16 febbraio.

Roma. Bimbi da utero in affitto: il giudice li lascia alla “madre sociale”

Sentenze “creative” dei giudici. Per usare un eufemismo. Sentenze fuori dal buon senso e dalla morale. Sentenze che finiscono per avallare, comportamenti fuori legge in Italia. Ma nel Bel Paese succede anche questo: che il reato perpetrato all’estero viene poi “condonato” una volta passato il confine. E tutto con il benestare del giudice. Questa l’assurdità.

 

Brasile. Ai.Bi. ottiene il riaccreditamento fino al 2018: il migliore riconoscimento per il trentennale impegno al fianco dei bambini abbandonati

E’ stato il primo Paese nel quale Ai.Bi ha iniziato ad operare circa 30 anni fa. E continua ad essere uno dei fiori all’occhiello nel campo delle adozioni internazionali. Tanto da riconfermare questo splendido rapporto di amicizia: i bambini brasiliani potranno trovare una nuova famiglia in Italia grazie ad Ai.Bi. anche per i prossimi 2 anni. Amici dei Bambini ha, infatti, ottenuto il riaccreditamento per continuare a operare nel Paese Carioca fino a gennaio 2018. L’Autorità Centrale Amministrativa Federale, il ministero delle donne, dell’uguaglianza razziale e dei diritti umani, ha, così, riconosciuto la qualità del lavoro compiuto da Ai.Bi. nell’arco della quasi trentennale attività. Oggi Amici dei Bambini è presente in 7 Stati: Brasilia, Bahia, Espirito Santo,Minas Gerais, Parà, Rio de Janeiro e San Paolo.

Siria. Quale destino per gli orfani “intrappolati” in un Paese stremato dalla guerra? Con un Sostegno a distanza la loro vita può ricominciare

Sostegno a distanza Siria – Nel cuore della Siria sono decine i giovanissimi rimasti orfani dopo la morte in combattimento dei loro genitori: bambini che restano tali, al di là delle colpe dei loro genitori, e che, come tutti, hanno bisogno di aiuto. Un aiuto che può arrivare dal Sostegno a distanza Siria, perché anche loro hanno diritto a tornare a sentirsi figli.

Ma per l’orfano siriano trovare famiglia sarà sempre più difficile

Fare un figlio in provetta, magari affittando l’utero, è diventato ormai molto più facile che adottare un bambino del Terzo o del Quarto Mondo. Le statistiche scarseggiano, ma chi opera nel settore non ha dubbi: da quando è invalsa la pratica della maternità surrogata, le coppie etero che vogliono adottare all’estero sono molto meno numerose di prima. E si intuisce il perché.

Adozioni, burocrazia, costi elevati e attese interminabili. Così in Italia sono crollate

È un «male comune» europeo ma in questo caso non c’è nemmeno un pizzico di «gaudio». Crollano le adozioni internazionali, aumentano le coppie in attesa: ottenere l’affidamento di un bambino è spesso un sogno che resta irrealizzato. L’Italia non è esclusa da questa perturbazione. In cinque anni i nuovi arrivi di stranieri in famiglia si sono dimezzati, passando dai 4.130 del 2010 ai circa 2.100 del 2015.

“Stepchild”, un colpo alle adozioni internazionali

Non si vota solo sul disegno di legge Cirinnà. Si vota anche sul destino delle adozioni. L’Italia deve decidere se sostenere e promuovere questo istituto che oggi è in gravissima crisi, oppure affossare definitivamente una scelta che rimane tra le più alte espressioni di solidarietà umana.

Adozioni dimezzate in tre anni

Calano le adozioni in provincia e nella città di Trento. Un calo marcato nell’ultimo triennio. In Trentino nel 2012 le istanze presentate da coppie aspiranti all’adozione erano state 64, nel 2013 erano calate a 48, nel 2014 erano 40 e l’anno scorso 34. A livello cittadino si è passati dalle 23 richieste del 2012 alle 13 del 2013, risalite a 18 nel 2014 e scese nei primi nove mesi dell’anno scorso. Diversi i fattori che hanno provocato questa crisi di «vocazioni».

Adozioni e coppie gay, l’ingiusta strada

«Comprare non è amare». Uno slogan che sembra inventato ora, e che invece risale agli anni 80 del Novecento. Fu l’Anfaa, l’Associazione famiglie affidatarie e adottive, a coniarlo: si era nel bel mezzo della battaglia per regolamentare le adozioni e per fermare quello che allora veniva chiamato «il traffico dei bambini».

Marcon (Ve), quando il figlio adottivo diventa alunno: famiglie e insegnanti alle prese con le incognite dell’inserimento scolastico

Come muoversi nel complesso mondo dell’adozione? Una domanda che ne racchiude molte altre che sempre più spesso gli operatori del settore si sentono rivolgere dalle coppie in attesa e da quelle che hanno già adottato. Sono loro il numeroso e variegato pubblico di destinatari del ciclo di incontri “Si può fare…”, organizzato a Marcon dal Tavolo Provinciale di Venezia.

Omar, il giovane migrante che da voce a milioni di bambini siriani: “Aiutateli a vivere nel loro Paese”

Sostegno a distanza Siria – Anche Omar ha viaggiato su un barcone, ha provato che cosa voglia dire essere stipato insieme a decine di altre persone a bordo di un’imbarcazione che a ogni metro rischiava di colare a picco, ha visto la morte in faccia. Ma ce l’ha fatta e ora ripensa alla sua esperienza, all’accoglienza che ha ricevuto e a quella che avrebbe potuto ricevere.