Lettere al direttore

Adozioni internazionali. Per le patologie più diffuse tra i bambini adottati, esistono centri sanitari specializzati?

Siamo una coppia che sta per concludere il percorso adottivo, non vediamo l’ora! Il nostro futuro figlio viene dal Perù ed è affetto da alcune patologie, per questo ci stiamo attivando per intervenire in modo adeguato sulle sue condizioni di salute. Il nostro piccolo, infatti, dovrà essere seguito costantemente da un medico.

Se non otteniamo il decreto di idoneità per l’adozione internazionale, il giudice non ci permetterà neppure la nazionale?

Tra le varie notizie lette, una di queste affermava che, se una coppia non ottiene il decreto di idoneità per l’adozione internazionale, viene automaticamente scartata anche per l’adozione nazionale. Vi risulta che il giudice prima di chiamare la coppia per un’adozione nazionale, verifichi se la coppia ha avuto il decreto di idoneità per l’internazionale? – risponde Cinzia Bernicchi (nella foto).

Le famiglie affidatarie possono chiedere il bonus bebè anche se l’affido è già in corso?

Solo la settimana scorsa abbiamo saputo che anche le famiglie affidatarie, come quelle biologiche e quelle adottive, hanno diritto a usufruire del bonus bebè. Facciamo ancora in tempo a richiederlo, anche se per noi il periodo di affido del minore è già iniziato da due mesi? Se sì, come faccio a farne richiesta? – Risponde Antonio Crinò (nel ritratto)

Adozioni internazionali. Per quanti mesi viene erogata l’indennità di maternità agli iscritti alla gestione separata dell’Inps?

Mi occupo di grafica web e sono una libera professionista, una di quelle categorie per cui, a livello previdenziale, non è prevista una cassa dedicata. Sono pertanto iscritta alla gestione separata dell’Inps. So che recentemente ci sono state delle modifiche relative alla concessione dell’indennità di maternità proprio per gli iscritti alla gestione separata dell’Inps. – Risponde Antonio Crinò (nel ritratto)

Adozioni internazionali. È ancora necessaria la disponibilità dei nonni per ottenere l’idoneità?

La cancelliera del Tribunale per i Minorenni della nostra città si rifiutava di depositare la nostra domanda perché noi non avevamo ancora prodotto la disponibilità all’adozione da parte dei potenziali nonni adottivi. E’ proprio necessaria la disponibilità dei nonni per poter portare avanti con l’iter adottivo? –Risponde Cinzia Bernicchi (nella foto)

Adozioni internazionali in Cina. Come affrontare la vita con un bambino albino?

So che l’abbinamento al bambino viene determinato da una serie di fattori, ma nel caso potessimo scegliere di sicuro chiederemmo di poter adottare un piccolo cinese albino. Ammetto però che non conosciamo molto bene questa patologia. A che cosa e dovuta e come influenza la vita quotidiana del bambino e della sua famiglia? – Risponde Cristina Legnani (nel ritratto)

Adozioni internazionali. Un cucciolo di cane a casa può aiutare il nostro bimbo?

Da qualche settimana abbiamo accolto in famiglia nostro figlio adottivo. Un bellissimo bambino di 4 anni alle prese, però, in questa prima fase di ingresso in famiglia, con qualche nervosismo di troppo. Mi chiedevo se la presenza di un cane in casa potesse essere benefica per nostro figlio adottivo. – Rispondono Francesca Facetti ed Elena Bassi (nella foto)

 

Ma in Italia ci sono ancora gli orfanotrofi?

Gli orfanotrofi non ci sono più, sono stati chiusi a fine 2006, in base alla legge 149 del 2000. In base a questa norma, se un minore viene privato della famiglia d’origine deve essere collocato solo temporaneamente in comunità educative e al più presto in un’altra famiglia, o in affido o in adozione (in Italia sono da 900 a 1.100 i bimbi dati in adozione ogni anno).

Adozione internazionale. Perché alcuni bambini si mettono a piangere quando devono lasciare l’istituto?

Nel nostro percorso di avvicinamento all’adozione, abbiamo avuto modo di confrontarci con altre famiglie adottive. In più di un caso ci è stato detto che spesso i genitori si trovano in difficoltà nell’avere a che fare con bambini che faticano a integrarsi nella loro nuova famiglia perché sono rimasti affezionati, paradossalmente, all’istituto. – Risponde Cristina Legnani (nel ritratto)

È vero che, dopo aver avuto un tumore, i Paesi di origine non ti permettono di adottare?

Tra me e mio marito è nato il sogno e il desiderio di dare una famiglia a un bambino abbandonato attraverso un’adozione internazionale. Purtroppo, però, sulle possibilità di realizzare questo nostro progetto, grava una grande incognita. Mio marito, infatti, qualche anno fa ha dovuto combattere con una brutta malattia, per la precisione un tumore. – Risponde Irene Bertuzzi (nel ritratto)

“Caro Renzi, non basta l’amore: ascolta i figli adottivi”

Ho 41 anni, sono figlia adottiva di nazionalità italiana, mamma biologica e madre adottiva. In tutto questo dibattito egoistico, egocentrico e disumano, a cui sto assistendo impotente in queste ultime settimane, manca a mio avviso la voce e l’opinione di chi “subisce” (solitamente in senso positivo) un’adozione. – Risponde il direttore di “Avvenire”, Marco Tarquinio

Migranti. Perché si nascondono i dati delle donne e bambini che scappano dalle guerre?

Vi scrivo e chiedo il vostro aiuto in merito all’accoglienza di bambini e donne in fuga dalle guerre. Nel nostro territorio, a livello politico ma anche tra la gente comune, per giustificare il rifiuto dei profughi e la non accoglienza, si sostiene che la fuga dalle guerre non esiste, che le immagini che tutti vediamo sono create ad arte. – Risponde Diego Moretti (nella foto)

Perché un giudice può concedere solo l’adozione nazionale a una coppia che ha una relazione psicosociale positiva per l’adozione internazionale?

Abbiamo saputo di una coppia di nostri conoscenti che, dopo aver ottenuto una relazione psicosociale positiva, si sono visti ribaltare la decisione da parte del Tribunale per i minorenni. Quest’ultimo ha negato loro l’opportunità di effettuare un’adozione internazionale, considerandoli idonei solo per quella nazionale. – Risponde Cinzia Bernicchi (nella foto)

Stepchild adoption. Perché a nessuno interessano le domande che un giorno si faranno i figli dell’utero in affitto?

Ho 41 anni, sono figlia adottiva di nazionalità italiana, mamma biologica e madre adottiva. In tutto questo dibattito egoistico, egocentrico e disumano, a cui sto assistendo impotente in queste ultime settimane, manca a mio avviso la voce e l’opinione di chi “subisce” (solitamente in senso positivo) un’adozione. – Risponde il direttore di “Avvenire”, Marco Tarquinio

Perché la legge sulle unioni civili potrebbe ritorcesi contro l’adozione internazionale?

La stepchild adoption non riguarda in alcun modo l’adozione internazionale. Non comprendo quindi il vostro allarme a proposito del futuro di queste ultime in relazione al progetto di legge in questione. Che influenza negativa potrebbe avere sull’adozione internazionale una legge che non apre le porte a questa per le coppie omosessuali? – Risponde Marco Griffini (nel ritratto)

Posso accogliere in affido a lungo a termine un minore straniero?

Vi scrivo per chiedervi alcune informazioni in merito agli affidi di minori a lungo termine, i cosiddetti sine die. Qualche tempo fa ho accolto in affido una ragazzina bielorussa, proveniente da un orfanotrofio del suo Paese. Ora vorrei ripetere questa bella esperienza accogliendo altri bambini provenienti da famiglie in difficoltà. – Risponde Cristina Riccardi (nella foto)

Quanto tempo deve trascorrere tra la prima e la seconda adozione?

Vi scrivo per una mia curiosità “tecnica”. Secondo voi è necessario attendere che la prima adozione sia trascritta in Italia per poter procedere a presentare la domanda per una seconda adozione? Conosco una coppia che ha presentato la seconda domanda prima che avvenisse la trascrizione della prima. Non so se si sia trattato di un caso isolato o se sia invece una scelta diffusa. – Risponde Cinzia Bernicchi (nella foto)

Gay, numeri e sensazioni: l’Istat precisa e sorprende

In merito all’articolo “Bimbi adottabili. Non 100mila ma appena 500”, pubblicato il 27 gennaio 2016 da “Avvenire”, l’Istat precisa quanto segue. Secondo i dati raccolti nel 2011 in occasione del Censimento generale della popolazione, le coppie dello stesso sesso sono 7.513. – Risponde Marco Tarquinio (direttore di “Avvenire”)

Quante possibilità abbiamo di adottare se abbiamo più di 45 anni e un decreto vincolato a 0-6 anni?

Vi scriviamo dalla Sicilia, dove il nostro sogno di adottare si è visto pesantemente frustrato dalla burocrazia e da una decisione del Tribunale dei Minorenni che non esito a definire assurda e paradossale. Io e mio marito abbiamo rispettivamente 46 e 49 anni e alla fine del 2013 abbiamo presentato domanda di adozione internazionale al Tribunale dei Minorenni di Catania. – Risponde Irene Bertuzzi (nel ritratto)

Sono una lavoratrice autonoma: è obbligatorio sospendere di lavorare durante il congedo di maternità?

Non avendo mai avuto figli prima d’ora non sono per nulla esperta di tutte le questioni relative al congedo di maternità. Negli ultimi tempi le cose non sono andate benissimo per il mio lavoro, pertanto, per non gravare eccessivamente sulle spalle di mio marito, mi sarebbe utile poter continuare a lavorare anche durante il periodo obbligatorio di maternità. – Risponde Antonio Crinò (nel ritratto)

Adozioni internazionali. Assicurazione sanitaria: solo per noi o anche per i bambini?

Siamo una coppia adottiva che, dopo mille peripezie, è finalmente pronta alla partenza. Tra pochi giorni voleremo alla volta del Sud America per andare a prendere i nostri due bellissimi figli adottivi. In questi giorni, dedicati agli ultimi preparativi, non abbiamo ancora avuto modo di preoccuparci dell’assicurazione sanitaria. – Risponde Cinzia Bernicchi (nella foto)

Quei bimbi in attesa di una famiglia

Si parla tanto dell’inseminazione artificiale, degli uteri in affitto, della possibilità del partner omosessuale di diventare genitore ufficiale del figlio avuto con il compagno. Ma perché non si parla più delle adozioni degli orfani?Da “La Nazione”

Diciamo “no” al ddl Cirinnà. Ma quali sono le alternative per dare una famiglia a tanti bambini abbandonati?

Sto seguendo con interesse il dibattito sulle unioni civili, che in questo periodo sta animando non solo il mondo politico, ma direi tutta la società civile. Consultando il vostro sito, ho notato che anche voi, come associazione che si occupa di adozioni, avete preso una posizione netta. – Risponde Marco Griffini (nel ritratto)

Quali sono i requisiti per poter adottare in Bolivia?

Mia sorella ha adottato una decina di anni fa un bambino boliviano. Potendo scegliere il Paese di provenienza dell’eventuale nostro secondo figlio, vorremmo dare a nostro nipote un cuginetto suo connazionale. Vi scrivo, quindi, per chiedervi qualche informazione sull’adozione in Bolivia. – Risponde Michele Torri (nella foto)

Sono di Milano e anch’io vorrei accogliere in casa un migrante. Posso farlo tramite Ai.Bi.?

Ho letto su diversi giornali la notizia, ripresa nei giorni scorsi anche dal vostro sito, sull’iniziativa del Comune di Milano di pubblicare un bando destinato a tutte le famiglie milanesi che intendano offrire la propria disponibilità per ospitare a casa propria un migrante o una famiglia di migranti. – Risponde Valentina Tenedini (nella foto)

Ho appena superato una grave malattia: posso già avviare le pratiche per l’adozione internazionale?

Ho appena superato una grande prova: grazie all’aiuto dei medici e, credo, alla mia forza di volontà e alla mia fede in Dio, ho sconfitto una grave malattia. Il mio sogno ora è quello di poter accogliere un bambino abbandonato. Vorrei poter immediatamente avviare le pratiche per l’adozione internazionale, ma non so se questo sia possibile. Risponde Irene Bertuzzi Adozioni Internazionali di Ai.Bi.

Perché molti bambini cinesi hanno problemi alle orecchie?

Confrontandoci con altre coppie adottive che hanno accolto un bambino cinese ci siamo resi conto che i problemi di ipoacusia sono piuttosto diffusi tra i minori provenienti dall’Estremo Oriente. Tanto che quasi tutti questi genitori ci hanno raccontato di “incredibili lavaggi” alle orecchie dei propri figli. – Risponde Cristina Legnani (nel ritratto)

Come funziona il vincolo di primogenitura per i figli adottivi?

Siamo venuti a sapere che i Tribunali per i minorenni impongono anche dei limiti all’età dell’eventuale figlio adottivo. La coppia che ci ha accennato a questo aspetto è, come noi, residente in provincia di Milano, e ci ha informato che il relativo Tribunale chiedeva una differenza di età di 2 anni tra il primogenito e il figlio adottivo. – Risponde Cinzia Bernicchi (nella foto)

Adozione internazionale. Moglie casalinga, marito dipendente: ho diritto al congedo di paternità?

Speravo, come lavoratore dipendente e dato che mia moglie è casalinga e quindi non ne usufruisce, di poter usufruire del congedo di paternità, da usare per i 3 viaggi all’estero che ci accingiamo a fare in Russia, invece scopro che per l’INPS non ho diritto a nulla. Ecco come lo stato italiano aiuta le adozioni. Risponde Antonio Crinò (nel ritratto)

Con la legge di Stabilità 2016 ci sono speranze per il rimborso delle spese per l’adozione internazionale?

Ho letto che nella legge di Stabilità figurano 15 milioni che il governo metterebbe a disposizione delle adozioni internazionali. Se fosse vero, finalmente si aprirebbe qualche speranza per le famiglie adottive che da troppo tempo attendono un rimborso per le enormi spese sostenute nel corso dell’iter. – Risponde Marco Griffini (nel ritratto)

La legge per la primogenitura vale anche per l’affido?

Avendo un figlio biologico molto piccolo vorremmo capire se esistono limiti relativi all’età per l’affidamento di un minore. So che, nel caso dell’adozione, in genere viene imposto il rispetto del vincolo di primogenitura. La legge prevede il rispetto di un vincolo analogo anche nel caso dell’affido familiare? – Risponde Maria Galeazzi (nel ritratto)