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Gli eccessi di potere di Silvia Della Monica: senza alcun motivo tolte 11 coppie a “Bambini di Chernobyl onlus”. Immediato ricorso al TAR contro l’azione illegittima della CAI

Nonostante non sia più presidente della CAI, Silvia Della Monica continua imperterrita ad agire come se fosse ancora la “monarca assoluta” del reame, in barba a leggi e regolamenti. L’ultima vicenda sconvolgente è capitata all’Associazione “Bambini Chernobyl” Onlus a cui Della Monica, ha avocato 11 coppie adottive senza dare spiegazioni all’ente scelto dagli aspiranti genitori.

Boschi (presidente Cai): “Troppi 62 enti autorizzati in Italia. Valuteremo forme di aggregazione”. Ma servirebbe per risolvere i problemi dell’adozione internazionale?

“Nel nostro Paese gli enti autorizzati sono troppo numerosi e più sono gli enti più è complicata la gestione del rapporto con gli altri Paesi”. Questa la premessa fatta dalla neo presidente della Commissione Adozioni Internazionali Maria Elena Boschi, per introdurre la sua proposta di riduzione degli enti stessi.

L’allarme di Gandolfini (Difendiamo i nostri figli). “I minori che vivono il loro orientamento sessuale con disagio non potranno cercare aiuto: una strategia disumana”

Sei un professionista che intende aiutare un minore che vive con disagio il suo orientamento sessuale? Rischi il carcere. Potrebbe essere questa l’assurda conseguenza dell’eventuale approvazione, da parte del nostro Parlamento, di un disegno di legge presentato al Senato il 14 luglio. A lanciare l’allarme è il presidente del comitato “Difendiamo i nostri figli” Massimo Gandolfini.

MariaElena Boschi, neo-Presidente della CAI: “Occorre riprendere i rapporti di collaborazione con gli enti e le associazioni familiari, ripristinare l’interlocuzione costante con le famiglie, velocizzare le procedure adottive e superare le disfunzioni e carenze organizzative dell’ ultimo periodo”

Il cambio al vertice della CAI (21 giugno 2016) che ha portato il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi ad assumere la presidenza della CAI (Commissione adozioni internazionali) sta dando già i suoi positivi frutti. Un vento positivo confermato anche da quanto affermato dalla Boschi oggi, 20 luglio, in audizione in commissione Giustizia alla Camera, che non perde occasione per mettere i puntini sulle “I” indicando le urgenze da affrontare per tornare a dare una speranza alle adozioni internazionali.

Perché è stata lanciata la campagna diffamatoria de L’ Espresso contro Ai.Bi.? Il presunto ruolo di Silvia Della Monica

Come anticipato nell’articolo di ieri (19 luglio) Ai.Bi., Amici dei Bambini ha presentato querela penale per il reato di diffamazione contro la campagna portata avanti da L’Espresso con la pubblicazione (venerdì 8 luglio 2016 a firma di Fabrizio Gatti) dell’inchiesta “Congo, italiani ladri di bambini”.

I falsi di Gatti e il “precedente bulgaro”: neppure la smentita ufficiale delle autorità di Sofia persuasero il giornalista dell’Espresso ad ammettere il suo errore

Non è nuovo Fabrizio Gatti nel tentativo di imporre le proprie verità. Ci aveva già provato a gennaio del 2013 quando sulle pagine dell’“Espresso” fece  riferimento a presunti casi di abusi subiti da 3 minori bulgari durante la loro permanenza in istituto, prima di essere adottati da una coppia italiana tramite Amici dei Bambini.

Siria. Gli abitanti di Aleppo prigionieri nella loro città assediata: 300mila persone avranno bisogno di tutto. Non possono essere abbandonati!

La seconda città della Siria, quella che una volta era la capitale economica del Paese, si avvia a diventare una prigione per i suoi stessi abitanti. Aleppo è stata interamente circondata dall’esercito regolare fedele al presidente Bashar al Assad e si prevede che nei prossimi mesi sarà praticamente impossibile sia entrare che uscire dalla parte orientale del centro abitato.

Barletta. “Dancing for Ai.Bi.”: le mani al cielo per dichiararsi contro l’abbandono dei bambini!

Dopo il tragico evento ferroviario che ha colpito la Puglia, la regione tutta si rialza e va avanti. È per questo che, dopo il rinvio di alcuni eventi che erano stati programmati per la stagione estiva, già prima di quel 12 luglio, i cittadini di Barletta si rialzano e scendono in pista per non dimenticare chi continua ad avere bisogno di aiuto: i bambini abbandonati.

 

I falsi di Fabrizio Gatti: presentata la prima querela contro la campagna diffamatoria de L’Espresso su Ai.Bi

Ai.Bi., Amici dei Bambini ha presentato querela penale per il reato di diffamazione contro la campagna portata avanti da L’Espresso con la pubblicazione (venerdì 8 luglio 2016 a firma di Fabrizio Gatti) dell’inchiesta dal titolo “Non liberate quei piccoli” all’interno del numero con copertina “Congo, italiani ladri di bambini”. Una querela di ben 91 pagine con 56 documenti allegati per dimostrare che le 11 pagine de L’Espresso sono “un coacervo di menzogne– si legge nella querela –  costruito sulla scientemente falsa costruzione di vicende in realtà svoltesi con modalità ben differenti da quelle indicate”.

Reggio Calabria: 10 bagni per 400 ragazzi costretti a dormire a terra. Intanto si ignorano migliaia di famiglie disponibili all’affido

Più di 300 migranti minorenni, tutti arrivati in Italia da soli sui barconi, hanno provato a dire “basta!”: basta essere abbandonati a se stessi, basta dover sopravvivere in condizioni disumane, basta restare rinchiusi come dei criminali in quello che viene impropriamente chiamato “centro di accoglienza”. Perché l’accoglienza, quella vera, è un’altra cosa.

Utero in affitto. Importante sentenza inglese: “La madre surrogata” va riconosciuta come la vera madre del bambino

La cosiddetta “madre surrogata” va riconosciuta come la vera madre del bambino che partorisce, e se lei non intende più consegnarlo ai “committenti” –benché uno di loro sia il genitore genetico e la donna che ha partorito non abbia alcun legame biologico con il bambino- le va riconosciuta la potestà genitoriale. Questo il succo di un’importante sentenza inglese, giudice Mrs Justice Russell, secondo la quale la donna protagonista della vicenda, Jane (nome di fantasia ndr), si è dimostrata “più capace di corrispondere ai bisogni fisici ed emotivi del bambino, nonostante non abbia alcun legame biologico con lui”.

Santa Maria Capua Vetere. “A due passi dalle nuvole”. Antonella e Umberto Pappadia, referenti di Ai.Bi.: “Il nostro piccolo cinesino ha debuttato in un vero film”

Chi l’ha detto che si studia solo tramite i libri? Lo testimonia il progetto “Scuola in Ciak” promosso dall’Istituto Comprensivo 2 “Rita Levi Montalcini” di Santa Maria Capua Vetere, la cui dirigente scolastica, Immacolata Nespoli, ha pensato bene di educare gli alunni alla legalità in modo interattivo, divertente e diretto: il cinema.

Bambini orfani per femminicidio. In Italia negli ultimi 15 anni sono 1600. La studiosa Anna Costanza Baldry: “qual è il loro futuro?”

Ogni bambino che non ha più una famiglia porta con sé un dramma che solo l’amore di una mamma e un papà che lo accolgono può alleviare. A convivere tra le fredde mura dei centri di accoglienza, spesso ci sono anche bambini che vivono un doppio dramma: sono i minori orfani che hanno assistito alla perdita della loro madre. Come si comportano le istituzioni con questi ultimi? Qual è il loro futuro?

Papa Francesco. “Ascoltare lo straniero, il profugo, il migrante. Nella capacità di ascolto c’è la radice della pace”.

“L’ospitalità  è una delle opere di misericordia, è una virtù umana e cristiana, una virtù che nel mondo di oggi rischia di essere trascurata”. A lanciare il grido d’allarme è stato il Papa, durante l’Angelus di domenica 17 luglio, in cui ha fatto notare che “si dà vita a varie istituzioni che provvedono a molte forme di malattia, solitudine ed emarginazione, ma diminuisce la probabilità per chi è straniero, emarginato ed escluso di trovare qualcuno disposto ad ascoltarlo. Perché è straniero, profugo, migrante. Ascoltare quella dolorosa storia!”.

Siria. Quando la violazione di ogni diritto diventa la “normalità”: milioni di bambini costretti a lavorare per sopravvivere

La guerra crea disastri fisici, psicologici e ideologici, dei quali le vittime più colpite sono i più fragili tra i fragili: i bambini. I numeri del conflitto in Siria dimostrano tutta la drammaticità delle condizioni in cui è costretta a vivere l’infanzia vittima della guerra: circa 6 milioni di minori necessitano di assistenza umanitaria, più di 2 milioni vivono in zone difficili o sotto assedio e almeno 3 milioni non vanno a scuola. La guerra è regressione.

Kenya. È possibile trasformare la vita dei bambini disabili degli istituti? Ai.Bi. risponde con un training destinato agli operatori sociali

Si può fare di più. Non è solo l’incitamento di una nota canzone, ma anche il motto che anima Amici dei Bambini con l’obiettivo di raggiungere risultati migliori nell’interesse primo del minore. E’ per questo che Ai.Bi. Kenya ha organizzato un training destinato al suo stesso staff e al personale dei centri partner di Ai.Bi.

I ringraziamenti lo confermano: le bomboniere di Ai.Bi. uniscono l’eleganza con la solidarietà

Bomboniere ricevute! Bellissime ed eleganti! – dice Nicoletta -: Siamo contenti del prodotto e soprattutto di quello che l’associazione fa ogni giorno per i bambini abbandonati. In futuro saremo felici di collaborare di nuovo con voi”. “Buongiorno, ho ricevuto le bomboniere e i cartoncini, vanno benissimo per l’occasione! Vi ringraziamo per la cortesia e l’attenzione”, le fa eco Barbara, felice per i portachiavi che ha ordinato per il battesimo della sua bambina.

Fabrizio Gatti, un giornalista in affannosa e continua ricerca di “talpe” interne ad Ai.Bi. : peccato trovi sempre quelle sbagliate

“Se tanto mi dà tanto…” viene subito da pensare leggendo le prime righe del box “E l’ex sondaggista cambia versione” scritto da Fabrizio Gatti all’interno del servizio “Tutte le bugie dei ladri di bambini” pubblicato da L’Espresso venerdì 15 luglio. Già…perché fin dalle prime parole del riquadro si capisce che Gatti non fa affidamento su fonti di primo livello e attendibili nel momento in cui sbaglia nel riportare anche le più “innocenti” informazioni

Negato il diritto di replica al Comitato Genitori Rdc: “Fabrizio Gatti, quanto costa ammettere un errore?”

Sulla base dell’articolo pubblicato venerdì 8 luglio su “L’Espresso”, a firma del giornalista Fabrizio Gatti, il Comitato Genitori RDC protesta perché gli è stato negato il diritto di replica. Come si legge, infatti, sul sito del Comitato si racconta che nonostante abbia  varie volte cercato un contatto con il giornalista de L’Espresso per puntualizzare e chiarire le inesattezze contenute nell’articolo dell’8 luglio, e quindi esercitare il proprio diritto di replica, ciò non gli è stato concesso. Anzi di tutta risposta hanno ricevuto un’email “al vetriolo”.

Come è scoppiata questa guerra nelle adozioni internazionali? Sotto accusa l’incapacità di Silvia Della Monica a gestire la crisi del Congo

Dove è cominciata questa “guerra” che sta lacerando il mondo dell’adozione internazionale in Italia? Andando a ricostruire il recente passato la risposta appare quanto mai chiara: dalla pessima gestione della crisi relativa alle adozioni nella Repubblica Democratica del Congo da parte di Silvia Della Monica, vicepresidente della Commissione Adozioni Internazionali.

La verità sui bambini di Goma. Le minacce degli incaricati della CAI alla direttrice dell’Istituto FED “Se un bambino dovesse morire, chi ne risponderebbe?”

Da qualche mese (da dicembre ad oggi) il mio Centro che ospita numerosi bambini orfani e in condizioni di vulnerabilità è oggetto di continui turbamenti arrecati dal sig. Arnold Kahemebe, che si presenta come avvocato insieme al sig. Charles Bashige che lo accompagna e che si presenta come rappresentante dell’organizzazione A.MA.A.MATU o de I Cinque Pani. 

La verità sulla vicenda dei bambini di Goma. Il Tribunale: “La CAI deve astenersi dal violare le leggi del Congo. Fare pressione sugli orfanotrofi di Goma per indurli a violare le leggi e i regolamenti della Repubblica si fregia del disprezzo della sua sovranità”

A seguito dell’articolo pubblicato venerdì 8 luglio 2016 da L’Espresso a firma di Fabrizio Gatti dal titolo “Non liberate quei piccoli” all’interno del numero con copertina ove si legge “Congo, italiani ladri di bambini”, Ai.Bi. Amici dei Bambini respinge al mittente l’accusa di nascondere la verità.

Dieci (prime) domande alla dr.ssa Silvia Della Monica in merito all’articolo de L’Espresso

In merito all’inchiesta “Ladri di bambini” pubblicata da L’Espresso a firma di Fabrizio Gatti, a nostro avviso gravemente compromessa da numerosissime inesattezze  (se non di inesattezze ma di vere e proprie calunnie si tratta, lo decideranno i giudici chiamati a valutare la querela che Ai.Bi. sta presentando), abbiamo dieci (prime) domande da porre alla dr.ssa Della Monica.

Siria. L’appello di Omar si unisce a quello di 13 milioni di persone: “Non abbiamo più nulla: neanche latte e pannolini per i bambini. Ciò che un tempo davamo per scontato, ora non lo è più”

Giochi, libri e quaderni di scuola, strumenti informatici. Sono alla portata di quasi tutte le famiglie. Eppure c’è chi lotta, ogni giorno, per garantire ai propri figli i beni di prima necessità. È il caso di Omar Yahya, un genitore come tanti che però vive in Siria, in un campo di sfollati a nord di Aleppo, dove ogni giorno lotta per garantire alla sua famiglia un po’ di normalità.

“Accogliendo un altro, in realtà tu accogli il Signore”

Famosissimo, e molto bello, è il Vangelo di questa domenica. Famoso, e altrettanto bello, è il racconto della prima lettura, dal libro della Genesi. Una scena, quest’ultima, che vede protagonista Abramo con la moglie Sara, «alle Querce di Mamre». «Nell’ora più calda del giorno», Abramo sta riposando, all’ingresso della tenda, vicino a Ebron, non lontano da Betlemme.  All’improvviso «egli alzò gli occhi e davanti a sé vide tre uomini».

Siria. Tra le macerie i bambini rivendicano uno dei loro diritti fondamentali: il gioco. Ai.Bi. li accompagna nella ricerca dei sorrisi perduti

Tra le macerie di un Paese lacerato c’è chi trova la forza e lo spirito di giocare: i bambini siriani delle aree più assediate della Siria, Damasco e Aleppo. Lo stato siriano, infatti, ha dichiarato un “regime di calma” di tre giorni in occasione dell’inizio della festa musulmana di Eid al-Fitr Amid.

Minori stranieri non accompagnati, nei primi 6 mesi del 2016 +138% rispetto al 2015. “Accoglienza” indegna, ma lo Stato ignora la disponibilità di migliaia di famiglie

Poteva essere un’altra strage, un’altra interminabile conta delle vittime. Invece i soccorsi hanno tratto in salvo, seppur in condizioni critiche, quasi tutti i 352 migranti, tra cui molte donne e bambini, la maggior parte di nazionalità eritrea, che viaggiavano su un barcone naufragato a 17 miglia dalle coste libiche, al largo di Malta, nella notte di martedì 12 luglio.

Bolzano. Bambino in arrivo? Il parcheggio è gratis! Per le donne incinte e le neomamme arriva l’esenzione per le strisce blu

Chi dice che avere un figlio, in termini economici, è solo un peso? Per i neogenitori di Bolzano diventare mamma e papà a breve potrà assicurare anche uno sconto sul parcheggio. Lunedì 11 luglio, infatti, la Giunta comunale ha approvato una proposta di sosta gratuita negli spazi blu per le donne a partire dal terzo mese di gravidanza fino al compimento del primo anno di vita del bambino.

Nepal. I denti non vanno trascurati! Con Ai.Bi. una visita gratuita per tutti i bambini della scuola Shree Arunodaya

Andare al medico per una consulenza è scontato, ma non per tutti. Per i bambini della scuola pubblica Shree Arunodaya, situata ad Arubari, una delle aree più degradate di Katmandu, il check up sanitario è un’eccezione che fa notizia. È successo domenica 3 luglio, quando Amici dei Bambini, insieme ai partner Swisd, ha organizzato un campo medico gratuito per gli studenti della scuola.

Aleppo. L’assedio di cui nessuno si è accorto: lo spettro della fame minaccia 300.000 civili

Il computer gracchia un po’, i rumori di sottofondo si sovrappongono in maniera confusa, poi finalmente si distinguono nitidamente alcune parole. «Mi sentite?». La voce di Samir (nome di fantasia Ndr), in collegamento via Skype da Aleppo, rimbalza fra le pareti della stanza in cui siamo radunati insieme ai colleghi di altre organizzazioni umanitarie.

Romania, l’emozione del primo incontro: “Un attimo prima lo conosci solo in foto, un attimo dopo eccolo lì con il suo sguardo speranzoso e un po’ scrutatore”

In un attimo tutto può cambiare. In un attimo possono insinuarsi nell’animo emozioni indelebili. È quello che è successo a Gaetano (nome di fantasia, come anche gli altri citati di seguito), poliziotto 42enne, e sua moglie Romina, infermiera 44enne di nazionalità rumena, entrambi residenti a Roma, che hanno da poco conosciuto il loro futuro figlio. In quell’attimo tutto è cambiato.

Migranti. “Doppietta” per il Portogallo: la famiglia irachena accolta da Ai.Bi. è stata finalmente ricollocata nel Paese campione d’Europa

Dopo la vittoria dell’Europeo di calcio, il Portogallo torna a fare “gol”. Sì, perché il Paese ha colto nel centro una nuova “rete”, quella dell’accoglienza. I protagonisti di questa storia sono 7 membri di una famiglia proveniente dal Kurdistan iracheno. La storia della famiglia Mohammed, costituita da mamma, papà e 5 figli, dai 6 ai 13 anni, inizia il 22 dicembre 2015 e non è ancora terminata, perché ricomincerà con un lieto inizio: quello della loro nuova vita in Portogallo.

Gandolfini (Cdnf) risponde alle accuse di Faraone (Miur): “La solita strategia tipica della povertà intellettuale: attaccare la persona, tentando di colmare il vuoto culturale”

Ribadendo che l’Italia nel suo complesso è il Paese più rispettoso delle diversità e meno ‘omofobo’ anche rispetto a quei Paesi – cosiddetti inclusivi e gay friendly – che verrebbero additati come modelli, siamo assolutamente d’accordo nel promuovere una sana educazione al rispetto di chiunque, ma siamo altrettanto determinati nel contrastare ogni tentativo di introdurre pretestuosi percorsi di indifferentismo sessuale”. A parlare è Massimo Gandolfini, presidente del Comitato “Difendiamo i Nostri Figli”

Kenya. Con l’arte terapia i bambini del centro di accoglienza Cottolengo “parlano” di sé e comunicano il loro bisogno d’amore

La parola non sempre è capace di raccontare. È in questi casi che subentra una forma di espressione più “sottile”, l’arte. A ricorrere a questo tipo di comunicazione non verbale sono i bambini del centro di accoglienza Cottolengo per minori sieropositivi in cui lo staff di Ai.Bi. Kenya opera. Il centro, che ospita circa 75 bambini da 0 a 18 anni senza famiglia o rifiutati per sieropositività, collabora con Ai.Bi. da giugno 2011.

Milano. Inaugurata la piscina nella comunità Mamma-bambino: fra tuffi e risate rafforzano il “cordone” del loro rapporto

Chi ha detto che l’estate si trascorre solo al mare? Per fronteggiare il caldo e divertirsi in libertà c’è chi si tuffa in piscina. Sono  le mamme e i loro figli della Comunità Mamma-bambino di Amici dei Bambini, che liberano la loro voglia di estate rilassandosi nell’acqua della piscina che è stata montata nella struttura di Ai.Bi.

La Goccia Onlus “Cosa c’è dietro questo arroccamento di potere che non consente ad enti come Ai.Bi. di generare ponti tra il ‘mondo’ dei figli e quello della genitorialità inespressa di chi adotta?”

E’ un flusso continuo quello delle attestazioni di solidarietà e di esortazioni ad andare avanti, quelle che arrivano in questi giorni ad Ai.Bi, sottoforma di telefonate ed email. Come quella dell’associazione La Goccia Onlus che riportiamo in versione integrale.

Papa Francesco riprende la parabola del buon samaritano: “Gesù è il migrante che tanti vogliono cacciare”

Domandiamoci: la nostra fede è feconda? La nostra fede produce opere buone? Oppure è piuttosto sterile? Mi faccio prossimo o semplicemente passo accanto?”. Si è chiesto Papa Francesco all’Angelus domenicale di ieri 10 luglio 2016, soffermandosi sulla parabola evangelica del buon samaritano che indica uno stile di vita il cui baricentro non siamo noi stessi ma gli altri con le loro difficoltà, quelli che incontriamo sul nostro cammino.

Gli appelli per la Adozione nazionale. Enrico ha trovato la sua famiglia. E ora, dopo già 20 richieste, è il momento di trovare quella “giusta” anche per il piccolo Andrea!

Ricordate la storia di Andrea? Il bimbo di 2 anni dagli occhi dolci e affettuosi che cercava una mamma, un papà e dei fratellini dopo essere nato prematuro e aver vissuto molto tempo in ospedale? Aibinews ha pubblicato l’appello per la ricerca di una famiglia per lui venerdì 1° luglio. Ebbene, sono bastate poche righe per far scatenare una vera e propria “gara di solidarietà” tra le famiglie italiane pronte ad accogliere il piccolo Andrea.

Di Biagio (Ap): “L’Espresso e le adozioni: chi sta dietro a questo estremo tentativo di gettare fango su persone e associazioni?

Destano forti perplessità le pesanti accuse prive di fondamento indirizzate dall’Espresso nei giorni scorsi verso referenti del mondo dell’adozione internazionale e verso parlamentari quali il sottoscritto, che si sarebbero lasciati coinvolgere in un maxidelirio collettivo col solo scopo di difendere indifendibili – secondo le fosche tinte del settimanale – operatori del settore adozioni internazionali.

Adozioni in Congo, un presunto “scoop” e molte domande

Un presunto “scoop” dell’Espresso su un traffico internazionale di bambini apre un nuovo caso sul fronte delle adozioni internazionali. Nel mirino c’0è il maggiore ente adottivo italiano, Ai.Bi. Ma secca è la replica dell’associazioni: “Si tratta di una bufala”. Nel numero del settimanale da oggi in edicola, sono presenti le accuse rivolte dall’inchiesta del giornalista Fabrizio Gatti, che non cita le carte di un’inchiesta penale ma gli stessi report che Ai.Bi. ha inviato in questi anni alla Cai come prescritto dalla legge.

Comitato Genitori Rdc: “Noi pedine di nessuno”

Non siamo le pedine di nessuno, questo deve essere chiaro a tutti! Questo per fugare ogni dubbio in chi, leggendo l’inchiesta pubblicata oggi da L’Espresso potesse essersi fatto un’idea sbagliata su un gruppo di genitori, rimasti vittime di un blocco delle adozioni in Repubblica Democratica del Congo e che, per questo, hanno sofferto ma anche lottato con dignità per poter abbracciare i loro figli nella massima trasparenza e correttezza dell’iter adottivo.

Chi copre chi? La bufala annunciata da L’Espresso

L’Espresso annuncia sui propri canali informativi, tramite una anticipazione video, che domani 8 luglio sarà pubblicato un numero del settimanale contenente un servizio giornalistico dal titolo “Ladri di bambini”, con relativa copertina, a firma di Fabrizio Gatti. Il giornalista riferisce di una inchiesta secondo cui ci sarebbero stati dei bambini resi adottabili per famiglie italiane nonostante avessero una loro famiglia in Congo.

L’adozione a distanza secondo Ai.Bi.: una grande storia di amore con un figlio lontano che aspetta solo te

Ogni volta che una coppia di genitori adottivi riparte dal Paese di origine del proprio figlio con lui stretto nell’abbraccio tanto atteso, ciò che lascia nell’istituto in cui quel figlio ha vissuto per anni è un mondo di solitudine, ma anche di speranza. La solitudine di decine, a volte centinaia, di bambini abbandonati o orfani che restano lì, con la speranza che l’attesa di una nuova famiglia possa terminare anche per loro, prima o poi.

La Parola di Dio non è troppo in alto né troppo lontana da noi: è nella nostra bocca e nel nostro cuore

È una bellissima parabola quella che sta al centro della Parola di questa domenica. È una Parola bella perché, come dice il Deuteronomio nella prima lettura, «non è troppo alto per te, né troppo lontano da te». Questa Parola non è troppo alta, come noi pensiamo spesso, immaginandoci che la Parola ci proponga un ideale troppo elevato, che va bene per i super-uomini, per gli eroi, per chi … non è come noi!

Bolzano. Al fondo dell’umanità: Lara, cancellata dalla foto di classe

“Integrazione”, spesso, resta solo una bella parola di cui riempirsi la bocca durante convegni e dibattiti. Lo testimonia la storia di Lara, la 17enne del Trentino Alto Adige, disabile, esclusa dalla foto di classe. A raccontare l’accaduto con parole di sdegno è stata la madre della ragazza, Daniela Plezzer, che ha inviato una lettera al giornale regionale Alto Adige.

Perù. Tra formazione e lavoro: con il progetto Pan de Vida si aprono le porte sul futuro per 225 ragazzi degli istituti

Per oltre 200 ragazzi peruviani le porte d’uscita dell’istituto non saranno la fine di ogni tutela, ma l’inizio di un futuro fatto di autonomia e di speranza dopo un’infanzia e un’adolescenza di abbandono e di povertà. Grazie all’impegno congiunto di Amici dei Bambini, Caritas e delle istituzioni locali, infatti, 225 ragazzi tra i 16 e i 23 anni stanno vivendo un percorso di formazione personale e professionale finalizzato all’inserimento lavorativo e sociale.

Adozione internazionale. Il Tribunale di Taranto impone figli adottivi “sani, senza disabilità o patologia, neppure lieve”. I decreti vincolati erano stati dichiarati illegittimi dalla Cassazione

Era il mese di giugno del 2010 quando la Corte di Cassazione, pronunciando a Sezioni Unite la sentenza n. 13332/2010, affermava l’importante principio di diritto secondo cui sono illegittimi i decreti di idoneità all’adozione internazionale vincolati con il riferimento a caratteristiche del minore.  Sembrava fosse ormai pacifico che l’adozione internazionale è uno strumento di solidarietà che serve a dare una famiglia a bambini che non ne hanno una e non viceversa. Sembrava… ma evidentemente non era così chiaro.

Siria. Kamikaze fa strage in panetteria: 10 morti e 27 feriti. Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati “Sempre più donne e bambini vivono in povertà estrema”

Nonostante l’appello del Papa per la pace, in Siria non si fermano gli attentati. Un kamikaze in bicicletta si è fatto saltare in aria fuori da una panetteria ad Hassakeh, uccidendo almeno 10 persone e ferendone 27. E la violenza prosegue in tutta l’areaLa Siria in tempo di Ramadan è diventata, così se possibile, un inferno ancora peggiore di quello che era prima. Gran parte di loro sono donne e bambini, che vanno ad aggravare ulteriormente il bilancio di questa infinita strage degli innocenti in corso in Siria.

Russia, in 5 anni il numero dei minori abbandonati si è dimezzato. Ma negli istituti restano 66mila bambini in attesa di una famiglia

La lotta all’abbandono in Russia sta facendo segnare ottimi risultati. Lo dimostrano i dati resi noti dalle autorità di Mosca, secondo cui il numero dei bambini abbandonati registrati nell’apposita Banca dati nazionale si è quasi dimezzati nell’arco di 5 anni, passando dai 126.574 minori presenti negli istituti della Federazione all’inizio del 2012 ai 66.359 del 1° giugno 2016.

Gandolfini (Cdnf): “Al Miur chiediamo chiarezza sulla lotta alla discriminazione”

Il contrasto ad ogni forma di violenza culturale, verbale o fisica, rivolta verso chiunque è un caposaldo indiscutibile di una società civile, chiaramente espresso dalla nostra Costituzione. L’educazione scolastica deve muoversi in questa direzione”. A parlare è Massimo Gandolfini, presidente del Comitato “Difendiamo i Nostri Figli”, che torna sull’argomento dell’introduzione della Teoria gender a scuola, in una nota ufficiale del Comitato.

Est Europa. Non c’è molto più tempo per Astra: a 11 anni i sogni di una bambina abbandonata sono sempre di meno

Tic- tac tic-tac. È il ticchettio del tempo che scorre e che riduce le speranze per tanti bambini senza famiglia di rivendicare il proprio diritto: quello di essere figli. Ad avvertire il “peso” del tempo che passa senza l’amore di una mamma e di un papà è Astra (nome di fantasia ndr), una bambina di 11 anni della Federazione Russa.

Superare la crisi con tanta voglia di adozione. I dati Ai.Bi. del primo semestre 2016: +31% di presenze ai corsi di formazione e mandati più che raddoppiati

Mentre tra gli addetti ai lavori si respira aria di speranza per un rilancio delle adozioni internazionali, le coppie sembrano aver già colto un’atmosfera di rilancio. È in netto incremento, infatti, il numero di aspiranti genitori che si avvicinano all’accoglienza adottiva con Amici dei Bambini.

Russia. Adozioni internazionali con l’Italia crollate del 22% nel 2015: 446 i bambini russi adottati da famiglie italiane

Mentre i dati  ufficiali della Commissione Adozioni Internazionali relativi ai minori adottati in Italia nel 2015 si fanno ancora attendere, vengono rese note le statistiche dei Paesi di origine. Questa volta abbiamo quelle della Federazione Russa, in merito alle quali l’Italia si conferma il Paese più accogliente per i minori adottati all’estero.

Siria. Studio pilota “Vulnerable Children and Youth Studies” : “Con l’arte terapia Ai.Bi salva i bambini dal suicidio”

Dalla Turchia arriva la conferma che le attività di supporto psicosociale portate avanti da Amici dei Bambini in Siria sono d’importanza fondamentale per aiutare i minori colpiti dal conflitto ad affrontare o superare i traumi legati alla guerra. Secondo un recente studio pilota effettuato su 64 bambini siriani tra i 7 e i 12 anni i piccoli reduci dalla guerra sono ad alto rischio di sviluppare disturbi quali depressione, problemi comportamentali, aggressività, ansia e disordini da stress post-traumatico.

Livorno. Ancora un minore in difficoltà familiare in balìa delle differenti decisioni dei magistrati. Ma se ci fosse l’avvocato del minore?

Adottabile? In affido dalla nonna? In comunità? Da anni il destino di una bambina di Livorno è appeso al filo delle diverse decisioni prese di volta in volta dai giudici dei vari gradi di giudizio. Senza che, ovviamente, la piccola possa dire la sua e far valere i suoi diritti. Perché, come sempre, pare che gli unici diritti che contino siano quelli degli adulti.

Helsinki. “Perché non ho un papà?” Le domande dei figli di madri single nati dall’inseminazione artificiale

Più di un terzo dei bambini nati da madri single, grazie a un trattamento di fecondazione in vitroha sentimenti negativi sul fatto di non avere un padre nella propria vita. Lo rivelano i risultati di un’indagine presentata al congresso annuale della European Society for Human Reproduction and Embryology  in corso a Helsinki.  “Mio figlio aveva tre anni ed era seduto sul seggiolino in macchina. Mi ha chiesto ‘Mamma perché non ho un papà?”.

“L’adozione è una cosa meravigliosa?”…Se guardo mio figlio, penso che dovrebbe esistere una parola ancora più bella per definirla

Un pensiero, un piccolo resoconto dell’ultimo anno di vita, un rapido bilancio di ciò che ti è accaduto affidato a un “post” su facebook. Perché basta guardare tuo figlio appisolato in macchina per fare un salto indietro nel recentissimo passato, prendere consapevolezza di quanto ti è costato in pazienza e determinazione, raggiungere quel traguardo e sentire “l’urgenza” di condividere emozioni e gioie ai tuoi amici e non sui social. Perché “l’adozione è una cosa meravigliosa”...

Minori non accompagnati, è sempre la stessa storia: le strutture sono piene, le famiglie disponibili, ma la burocrazia blocca l’affido

Chiedono solo un’accoglienza semplicemente degna di questo nome e dei documenti. Ma non ottengono né l’una né gli altri. Nel frattempo, il loro numero è in continuo aumento, generando un’emergenza nell’emergenza. Questo il destino dei minori stranieri non accompagnati che sbarcano in Italia.

Adozioni internazionali a picco. Urgente rilanciare cultura dell’accoglienza, sostegno e accompagnamento delle famiglie, lavoro in rete

Dal 2010 ad oggi, nel nostro Paese le adozioni internazionali sono crollate del 50%. Secondo la Commissione adozioni internazionali (Cai), che opera presso la Presidenza del Consiglio dei ministri a garanzia che queste adozioni avvengano nel rispetto della Convenzione de L’Aja (29 maggio 1993), nel 2015 le autorizzazioni rilasciate all’ingresso di minori in Italia sono state 2.211 contro le 4.130 del 2010.

Milano. Il miracolo di una “pagella…che scotta”

Il giudizio degli altri è quello che tutti più o meno temiamo. Soprattutto se gli altri sono la propria mamma che non si vuole deludere. Uno dei primi banchi di “prova” per i bambini sono le pagelle scolastiche che con qualche timore viene messa nelle mani degli adulti in attesa e nella speranza di ricevere quella carezza di gratificazione finale. Anche per i bambini delle comunità mamma-bambino di Ai.Bi. è arrivato il momento delle pagelle e per molti di loro, l’anno appena trascorso è stato più impegnativo degli altri

Messina. “La famiglia è un’altra cosa!” L’accoglienza giusta dei piccoli migranti raccontata agli psicologi siciliani

Toccare con mano l’esperienza di un bambino in fuga dalla guerra e dalla miseria, “vivere” attraverso di lui il dramma di un viaggio devastante alla ricerca di una nuova speranza. Sono questi i “consigli” che Antonino Vinci ha dato agli psicologi intervenuti, sabato 2 e domenica 3 luglio, a Messina al corso di formazione su “Accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e intervento psicologico”.

Due fratelli in cerca di una famiglia

M. e M. sono fratelli. Uno compie quindici anni a luglio e l’altro ne ha appena compiuti tredici; entrambi hanno avuto una diagnosi di sindrome fetoalcolica, presentano un ritardo cognitivo e ritardo nello sviluppo, che è stato affrontato anche con una terapia della crescita. Il più grande ha frequentato quest’anno […]

Adozioni internazionali. Con la neopresidente Boschi, la Cai finalmente risponde alle coppie ancora in attesa dei rimborsi

Sembra davvero essere cambiato il vento dalle parti di Villa Ruffo, sede della Commissione Adozioni Internazionali. Per ora si tratta solo di una leggera brezza, ma le premesse sono incoraggianti. La Cai ha infatti iniziato a fornire le prime risposte a una delle annose questioni che hanno caratterizzato gli ultimi anni in materia di adozioni internazionali nel nostro Paese: i rimborsi alle famiglie adottive.

Torino. Genitori-nonni di Casale: ancora una volta un minore in balia degli adulti e delle bizze della magistratura

Ancora una volta chi ha urla più forte, la vince; chi è più grande, si impone sui più piccoli. Con l’avallo dei giudici che fanno trionfare, ancora un volta, la visione e le esigenze degli adulti. A discapito di quelle dei bambini e adolescenti. E’ quello che è capitato a Torino dove i magistrati hanno accolto il ricorso straordinario di Gabriella e Luigi Deambrosis, la coppia che l’opinione pubblica ha ribattezzato “i genitori-nonni”.

La missione e la gioia di annunciare, ieri come oggi, il Vangelo all’umanità intera

Potremmo ‘intitolare’ con due parole il senso fondamentale della Parola di questa domenica: missione e gioia. Mentre Gesù si è decisamente messo in cammino verso Gerusalemme, prende un’iniziativa sorprendente. Tra i suoi discepoli – oltre la ‘cerchia’ dei Dodici inviati a Israele (cfr. Luca 9, 1-6) – ne sceglie settantadue («designò») e li invia «a due a due» – perché ciascuno confermi la testimonianza dell’altro – «davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi». 

Siria. Ai.Bi. al fianco di 2.700 bambini assediati da 3 anni. Partita la formazione di 91 angeli che cureranno le ferite più profonde: quelle dell’animo

Anche quando le armi finiranno di vomitare odio, l’animo dei bambini siriani resterà affollato di tremendi ricordi: case bombardate, famiglie distrutte, amici persi per sempre, fame e miseria. Ferite fisiche e psicologiche che in molti casi sarà difficile riuscire a risanare completamente. Tecnicamente si chiama “stress post traumatico”.

Torino. Il tribunale dei minori: “Ha un tumore al seno, non può adottare: devono passare almeno 5 anni”. L’oncologa: “Il cancro si cura. Anche le sentenze devono tenerne conto”

Avere a che fare con una malattia “importante”  può cambiare le priorità della tua vita: può affossarti e farti precipitare in un vortice di sconforto o al contrario farti apprezzare ancor di più i valori della famiglia, dell’amore e dell’accoglienza della vita senza rinunciare ai tuoi sogni. E così, più è “determinata” la malattia contro cui combatti, più sei determinato/a tu a non dargliela vinta.

Ennesimo naufragio al largo della Libia: muoiono 10 mamme

Il mare continua a far valere la “legge del più forte”. Nella notte tra il 29 e il 30 giugno si è verificata l’ennesima tragedia nel Canale di Sicilia. Le vittime questa volta sono 10 donne che cercavano di raggiungere l’Italia dalla Libia, ma invano. A ripescarne i corpi ormai senza vita, a circa 20 miglia dalle coste della Libia, l’equipaggio della nave Diciotti della Guardia Costiera, inviata subito dopo la richiesta di soccorso ricevuta dalla centrale operativa di Roma.

Audizioni alla Camera. Zevola (Tribunale di Milano): “Il 30% di chi ottiene l’idoneità all’adozione internazionale sceglie di non adottare”

“La legge italiana sulle adozioni così com’è funziona, va semmai aggiornata in alcuni punti, ma deve rimanere fondata sul superiore interesse del minore, che non consente alcun calcolo sulla sorte dei bambini. È sostanzialmente una promozione quella che il presidente del Tribunale per i Minorenni di Milano Mario Zevola esprime a proposito della legge 184/1983.

L’allarme Unicef: 69 milioni di bambini moriranno entro il 2030. Far rinascere l’adozione internazionale è la strategia vincente per salvare migliaia di piccole vite

Un dato shock irrompe in un mondo sempre più caratterizzato da diversità e divario tra poveri e ricchi, le cui conseguenze gravano soprattutto sull’infanzia. Se non si corresse ai ripari in tempi brevi, infatti, entro il 2030 almeno 69 milioni di bambini sotto i 5 anni moriranno per cause assolutamente prevenibili.

Piccoli migranti, il 90% di quelli arrivati in Italia è senza famiglia. Ma lo Stato non vuole dargliene neanche una temporanea

Sono pronti a rischiare tutto pur di fuggire da una realtà che riserverebbe loro solo miseria, violenza e morte. Così decidono di imbarcarsi su gommoni, vecchi pescherecci e barconi fatiscenti pur di andare incontro a una flebile speranza. Quasi sempre senza nessuno che si prenda cura di loro durante questo viaggio drammatico.

Adozioni internazionali. “Quando si dice il destino: a marzo la telefonata di Ai.Bi. e a maggio abbracciavamo già nostro figlio a Xi’An”

L’attesa è stata lunga, ma ne è valsa la pena: 18 mesi trascorsi come se ogni giorno fosse normale e invece, sotto sotto, l’ansia cresceva. Eppure anche quelli sono stati giorni preziosi per Silvia e Enzo Ferrari di Padova, perché arrivasse, finalmente, l’abbinamento con il piccolo Matteo Shengua. “Proprio così, la nostra pratica ha subito qualche rallentamento durante un periodo in cui la Cina aveva un po’ rallentato il ritmo, solitamente spedito, delle adozioni – dicono i Ferrari, rientrati da Xi’An in Italia a fine maggio – . Il tempo però è stato subito recuperato: dalla telefonata della referente della sede Amici dei Bambini di Mestre, lo scorso marzo, siamo poi partiti subito i primi di maggio per abbracciare nostro figlio”.  Matteo Shenghua ha compiuto da poco 21 mesi: era il più piccolo dei bambini che, in questa tornata, hanno trovato famiglia con Ai.Bi.

Emilia Romagna. Firmato il nuovo protocollo regionale per ridare linfa alla cultura dell’adozione internazionale

Una preparazione migliore per gli aspirati genitori adottivi prima che intraprendano il percorso di valutazione psicosociale. Indagini più accurate per la valutazione della loro idoneità. Un più efficace sostegno alle famiglie dopo l’arrivo dei bambini. Questi i tre pilastri del nuovo protocollo d’intesa sottoscritto il 28 giugno a Bologna dalla vicepresidente della Regione Emilia Romagna Elisabetta Gualmini e dal presidente del Tribunale per i Minorenni del capoluogo emiliano Giuseppe Spadaro.

Roma. Presentate le nuove linee guida per un sostegno a distanza che trasformi la solidarietà in vera relazione

Molto più dell’applicazione concreta di principi quali la solidarietà e la sussidiarietà, ma un’autentica “idea di umanità come incontro di reciproco arricchimento tra diversità”. Questa la vera immagine del Sostegno a Distanza emersa dalla conferenza stampa tenutasi martedì 28 giugno a Roma per la presentazione dei “Principi e Linee guida per il Sostegno a Distanza”.

Tessera Ai.Bi. 2016. Contro l’abbandono dei bambini ci sono anch’io: più forte lo grideremo, più bimbi potranno “ascoltare” il nostro aiuto

Si può far del bene in tanti modi, anche tramite una card speciale: la tessera di Amici dei Bambini, con cui puoi cambiare la vita dei bambini, garantendo loro una casa. In occasione dei suoi 30 anni di lotta all’abbandono, infatti, Ai.Bi., festeggia la campagna tesseramento 2016 con un motto che coinvolge il mondo intero: contro l’abbandono dei bambini ci sono anch’io!

Kenya. “Chiamami per nome, anche se non ho più una mamma e un papà”

Presentarsi significa affermare la propria identità. Lo sanno bene e hanno voluto gridarlo forte i bambini e gli adolescenti dei centri supportati da Amici dei Bambini  con il sostegno a distanza in Kenya, nel corso di un  evento tenutosi il 22 giugno presso la sede di una organizzazione non governativa a Nairobi e intitolato, non a caso, “Call me by my name” (“chiamami con il mio nome”).

“La sera del terzo giorno pianse fra le braccia di mia moglie fino alle due di notte…alla mattina quando si svegliò, era diventato nostro figlio!”

Hanno ancora addosso la “loro” Cina, con quel mix di odori, suoni e immagini che tutte le coppie diventate famiglia a Xi’An conoscono. Lo sanno bene i neo genitori Mara e Mirco De Bovi tornati a fine maggio a Padova, dove vivono con una felicità da luna di miele le emozioni e l’amore donato dal piccolo Marco Xia Fan, adottato con Amici dei Bambini.

Etiopia, ritardi nelle procedure adottive. Il Dipartimento di Stato Usa impegnato nel dialogo con i funzionari africani: presto una delegazione americana ad Addis Abeba

Ancora ostacoli sulle strade che portano i bambini abbandonati africani verso le loro famiglie pronte ad accoglierli. I nuovi ritardi nelle procedure adottive arrivano dall’Etiopia, causati da una serie di cambiamenti  avvenuti all’interno del governo di Addis Abeba negli ultimi mesi che confermano i problemi di efficienza del settore delle adozioni internazionali nel Paese africano.

Siria. un’innocua campanella quando rivela la sua tragica identità può distruggere una famiglia

Un oggetto semplice, di uso quotidiano, quasi insignificante. Che sta lì per 8 mesi senza che accada nulla. E poi scatena l’inferno. Gli ordigni usati nella guerra in Siria possono essere anche così. Possono avere per esempio le sembianze di un sonaglio per le capre: un oggetto metallico che attira l’attenzione di un bambino, che decide di raccoglierlo e di portarlo a casa.

Colombia. Appello per Karen: da 4 anni sta cercando la mamma e il papà, ma ad oggi non li ha ancora trovati

Ci sono ferite che possono essere sanate solo con l’amore di una mamma e un papà. È questo il caso di Karen, una bimba colombiana che ha già provato sofferenze che nessun bambino dovrebbe conoscere. In un afoso giorno di settembre del 2011 quando Karen non aveva ancora 4 anni ed era in casa completamente sola, scoppiò un incendio che le provocò bruciature di secondo e terzo grado che le ricoprivano il 20% del corpo.

Nuova linfa per i progetti di cooperazione di Ai.Bi. nella Repubblica Democratica del Congo. Ora nella lotta all’abbandono c’è un alleato in più: Elektrovent Srl

Pasti regolari, assistenza medica specializzata, supporto scolastico e vestiti. Sono questi i 4 pilastri del progetto “Insieme per Bambini al Centro”, nato dalla collaborazione tra Ai.Bi. e l’azienda Elektrovent Srl a favore dei bambini accolti nel centro Fed (Association Femme et Développement) di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo.

Bogotà. Nel 2015 i bambini abbandonati sono aumentati del 101%. L’ICBF invita le coppie straniere a farsi carico del loro destino

I bambini della Colombia chiamano le famiglie di tutto il mondo. Sono sempre di più infatti i piccoli colombiani abbandonati e molti di loro hanno qualche problema di salute o dei fratelli dai quali non vogliono separarsi. E se per ogni bambino abbandonato ogni giorno che passa riduce le speranze di trovare una nuova famiglia, per quelli con caratteristiche e bisogni speciali questo tempo sembra scorrere ancora più velocemente.

Siria, ancora una strage degli innocenti: 25 bambini uccisi nell’Est nel Paese. La guerra non rispetta neppure il Ramadan: oltre 500 vittime nel mese sacro dell’Islam

La Siria in tempo di Ramadan è diventata, se possibile, un inferno ancora peggiore di quello che era prima. Dall’inizio del mese sacro dell’Islam, cominciato il 6 giugno, infatti, sono oltre 500 i civili uccisi in un Paese martoriato da più di 5 anni di guerra e di atrocità di ogni genere.

Papa Francesco: “Un’Europa sempre più divisa ricordi che i ponti sono sempre meglio dei muri. E che la famiglia è il rimedio contro lo sfaldamento sociale”

Il futuro dell’Unione Europea passa per due principi fondamentali: l’unità e la fecondità. A pochi giorni dalla decisione della Gran Bretagna di uscire dall’Ue, anche papa Francesco fa le sue considerazioni e analizza i diversi fenomeni di divisione che caratterizzato attualmente la nostra società, richiamando i cristiani a recuperare il senso di fratellanza e di accoglienza tra i popoli.