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Adozioni Internazionali: ha 2 anni e viene dalla Cina il 200mo bambino adottato da Ai.Bi. nel 2013

È arrivato anche quest’anno, con grande gioia di quanti lavorano per restituire il sorriso a molti come lui: il duecentesimo bambino adottato da Amici dei Bambini. È cinese, ha due anni e si chiama Yumo Simone; i suoi genitori fanno parte del gruppo di 11 coppie appena rientrate dalla città di Xi’an, in Cina, dove hanno potuto conoscere i propri bambini.

Pubblicato il numero di Natale di AiBiNotizie

Ci sono fili spezzati: quelli delle vite di 168 milioni di bambini abbandonati. Ci sono fili annodati: quelli che pesano nel cuore di troppi adolescenti. Ci sono fili sfrangiati: quelli di chi vive legami familiari fragili che rischiano di spezzarsi da un momento all’altro.

Africa: caccia al bambino albino

Anaclet sorride apparentemente sereno e volge uno sguardo d’amore al suo giovane figlio. Ma il vento che accarezza dolcemente  il lago Tanganica in Burundi non riesce  a soffiare via le sue paure più nascoste.

La crisi dell’affido: meno 700 famiglie in due anni. Conoscere le cause per rilanciare l’accoglienza familiare temporanea

È da diversi anni che Ai.Bi. denuncia una crisi nel settore dell’affido. Ora, a questa voce unica e inascoltata, si è aggiunta anche quella delle istituzioni. Nel corso della Giornata Nazionale Mondiale dei diritti dell’infanzia, la Presidente della Commissione Bicamerale dell’Infanzia e dell’Adolescenza Michela Vittoria Brambilla, nel discorso di apertura del convegno “Il diritto di bambini e ragazzi alla famiglia: come rilanciare adozioni e affidi”, ha toccato le problematiche relative al tema dell’accoglienza temporanea.

Brambilla: “Pari dignità per genitori adottivi e naturali”

C’è un elemento di criticità del nostro sistema di adozione internazionale che non è stato evidenziato a sufficienza, durante i dibattiti scaturiti dalle celebrazioni della Giornata Mondiale per i Diritti dell’Infanzia. Si tratta della sottile, strisciante discriminazione di cui soffrono le coppie che decidono di adottare un figlio.

Crisi adozione internazionale: dopo le “belle” parole, ora vengano i fatti. Perché non parte la Commissione di Studio Cancellieri?

Hanno suscitato molto scalpore le dichiarazioni rilasciate in occasione della Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, da tre importanti cariche dello Stato: il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il Presidente del Senato Pietro Grasso, e la Presidente della Commissione Bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza Michela Vittoria Brambilla.

Congo. Sospensione delle adozioni: “Intervenga la Bonino”

Il destino di tanti bambini congolesi abbandonati, e destinati a famiglie adottive straniere, rimane ancora una volta appeso agli esiti di scelte politiche controverse. La Direzione nazionale delle Migrazioni (DGM) della Repubblica Democratica del Congo, ha infatti deciso recentemente di sospendere per 12 mesi le operazioni di rilascio dei permessi di uscita per i bambini.

Appello alla Presidente Brambilla: “La sospensione delle adozioni in Congo è una violazione dei diritti dei bambini”

Alcuni enti autorizzati alle adozioni internazionali e operanti in Repubblica Democratica del Congo hanno fatto sentire ancora una volta la propria voce di fronte alla decisione della Direction Général de Migration (DGM) di Kinshasa di sospendere per 12 mesi l’emissione delle autorizzazioni all’uscita dal Paese dei minori adottati congolesi.

Sono ancora milioni i bambini chiusi negli istituti… le notizie che non avremmo mai voluto leggere

Colombia: due bambini al giorno vengono abbandonati nella capitale del Paese”; “Afghanistan: scoppia mina, morti 7 bimbi”; “Nepal: elezioni in corso, ordigno ferisce tre bambini”. Questi sono alcuni dei titoli usciti sui giornali in una sola giornata, e tutti hanno un unico, comune denominatore: le violenze e gli abusi subite dai minori, in qualunque parte del mondo.

Marocco.Ogni giorno abbandonati 24 bambini: Younes era uno di loro

Secondo i dati dell’UNICEF, ogni giorno in Marocco vengono abbandonati 24 bambini, di cui il 2% dalla nascita. E di questi, il governo si fa carico solo del 10% attraverso gli orfanotrofi pubblici. I restanti sono accolti sotto la protezione di associazioni. I piccoli vengono lasciati per strada, negli ospedali, nelle moschee, nei tribunali…

Russia: l’Italia “bigia” un importante seminario sulle Adozioni Internazionali

Francia e Spagna: presenti. E l’Italia? Non pervenuta. Al seminario sulle Adozioni  internazionali tenutosi a Mosca il 15 novembre, spiccava proprio l’assenza della CAI, l’autorità italiana competente in materia. Un’assenza ancora più grave, se si considera che l’Italia è firmataria di uno specifico accordo bilaterale con la Russia, risalente al 2008, che peraltro è in scadenza e andrebbe rinnovato.

Adozione internazionale: perché chiedere un mutuo? Basta abbassare i costi e scegliere Enti Autorizzati trasparenti

Una coppia modenese chiede un mutuo per adottare un bambino etiope e i media si stracciano le vesti.  Ma dov’è la notizia, verrebbe da chiedersi? Sono anni, infatti, che le coppie sono costrette a chiedere prestiti e finanziamenti, per poter adottare un minore straniero. Esistono persino prodotti bancari appositamente studiati e a misura di famiglia adottiva, così come convenzioni ad hoc fra Enti Autorizzati e istituti di credito. Organizzazioni come Ai.Bi., Amici dei Bambini, questo lo sanno bene. Dov’è, quindi, lo scoop?

Diritti dei bambini o pretese degli adulti? Lo scivolone di Marino

La dichiarazione non è neanche troppo originale, se si considera chi l’ha pronunciata e in difesa di quale categoria sociale: L’Italia è terribilmente indietro rispetto ai diritti delle persone”, ha dichiarato Ignazio Marino, sindaco di Roma, intervenendo in tema di nozze gay e adozione. Circa quest’ultima, in particolare, Marino ha aggiunto di non avere “nessuna contrarietà, purché l’adozione venga fatta nell’interesse del bimbo o della bimba.”

Lo spiedo di Roè Volciano: la tradizione della solidarietà

Uno spiedo e un buon bicchiere di rosso, per festeggiare la recente apertura del “Pan di Zucchero” di Roè Volciano, il centro servizi alla famiglia organizzato da Ai.Bi., Amici dei Bambini, con i comuni di Vobarno, Villanuova e della stessa Roè Volciano. “Essere prossimi per prevenire il disagio minorile”: è questo il titolo dell’incontro che si svolgerà domani.

Bologna: affidata una bambina di 3 anni a coppia gay. Belletti:« Nel nome dell’ideologia viene calpestato il bene del bambino»

Perfino la Procura era contraria, ma il giudice minorile di Bologna ha tirato dritto, decidendo di affidare una bambina di tre anni ad una coppia omosessuale. L’abbiamo letto sui giornali di oggi. È bastato piegare la norma all’ideologia del ‘genere’ che diventa criterio unico anche per scelte che dovrebbero tenere unicamente conto del benessere del minore.

Primo corso di formazione all’affido per le famiglie di Lampedusa

Continua senza sosta l’impegno di Ai.Bi., Associazione Amici dei Bambini, verso i minori stranieri non accompagnati, attualmente accolti in condizioni disperate nel Centro di prima accoglienza di Lampedusa. Grazie all‘accordo stipulato tra il Comune dell’isola e Ai.Bi. si terrà il primo corso di formazione ai lampedusani, disposti ad aprire le loro case ai bimbi profughi.

Minori stranieri non accompagnati: arrivano le linee guida dei magistrati

Le leggi ci sono, andrebbero solo applicate. Da questa considerazione parte il documento intitolato “Un impegno di cittadinanza europea responsabile: il diritto dei migranti ad avere diritti e la tutela dei minori non accompagnati”, in cui l’Associazione Italiana Magistrati per i Minori e la Famiglia (AIMMF) detta le linee guida da seguire per la corretta applicazione delle norme europee in materia di accoglienza e diritti dei MISNA.

Interni ridipinti dal personale di Leroy Merlin: la casa di accoglienza di Messina è pronta, mancano solo i minori.

Sulla scia dell’entusiasmo suscitato qualche tempo fa dall’iniziativa “Volontari per un Giorno” (grazie al quale fu possibile risistemare la Casa famiglia di Ai.Bi. a Cesano Boscone), Leroy Merlin si è mobilitata nuovamente per sostenere il progetto “Bambini in Alto Mare”, attivando il personale del punto vendita di Catania per rifinire gli interni del nuovo centro di accoglienza di Ai.Bi..

Ucraina. Priorità all’adozione dei bambini fra 7 e 10 anni: dal 2014 non devono più restare negli istituti.

Ucraina in prima linea nella promozione di una cultura dell’adozione. Accogliendo l’indicazione di esperti e operatori, il ministro per le Politiche Sociali del paese, Natalie King, ha posto come obiettivo prioritario del proprio dipartimento quello di far sì che, a partire dal 2014, nessun bambino abbandonato, sano e al di sopra dei  7 anni, venga più assegnato a un istituto.

Al via lo spot della campagna «Non restare a guardare»

Ventotto secondi per raccontare il dramma e la speranza, le onde che inghiottono vite e un salvagente che lanciato da una motovedetta tiene a  galla i sogni di una vita migliore, almeno per quelli che sono stati salvati. Tanto dura lo spot radio-televisivo che Ai.Bi. lancia nel circuito You tube […]

Riapre alla Camera la discussione sulla convenzione dell’Aja: a quando il riconoscimento della kafala?

In questi giorni riprende, presso le Commissioni riunite II e III della Camera, l’esame del disegno di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione conclusa all’Aja il 19 ottobre 1996 sulla competenza, la legge applicabile, il riconoscimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione dei minori.

“Perché teniamo minori e donne in condizioni disumane, quando ci sono strutture pronte ad accoglierli?” Una domanda a cui nessuno finora ha risposto

All’indomani della tragedia del naufragio di Lampedusa, Laura Boldrini aveva dichiarato: “Nulla dovrà più essere come prima!”. Purtroppo tutto è ancora come prima. La domanda che le rivolgiamo è: fino a quando? Ci appelliamo al presidente della Camera: i tanti anni di attività come portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) la renderanno più sensibile ai temi drammatici dell’emergenza Misna?