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Migranti. “Doppietta” per il Portogallo: la famiglia irachena accolta da Ai.Bi. è stata finalmente ricollocata nel Paese campione d’Europa

Dopo la vittoria dell’Europeo di calcio, il Portogallo torna a fare “gol”. Sì, perché il Paese ha colto nel centro una nuova “rete”, quella dell’accoglienza. I protagonisti di questa storia sono 7 membri di una famiglia proveniente dal Kurdistan iracheno. La storia della famiglia Mohammed, costituita da mamma, papà e 5 figli, dai 6 ai 13 anni, inizia il 22 dicembre 2015 e non è ancora terminata, perché ricomincerà con un lieto inizio: quello della loro nuova vita in Portogallo.

Gandolfini (Cdnf) risponde alle accuse di Faraone (Miur): “La solita strategia tipica della povertà intellettuale: attaccare la persona, tentando di colmare il vuoto culturale”

Ribadendo che l’Italia nel suo complesso è il Paese più rispettoso delle diversità e meno ‘omofobo’ anche rispetto a quei Paesi – cosiddetti inclusivi e gay friendly – che verrebbero additati come modelli, siamo assolutamente d’accordo nel promuovere una sana educazione al rispetto di chiunque, ma siamo altrettanto determinati nel contrastare ogni tentativo di introdurre pretestuosi percorsi di indifferentismo sessuale”. A parlare è Massimo Gandolfini, presidente del Comitato “Difendiamo i Nostri Figli”

Kenya. Con l’arte terapia i bambini del centro di accoglienza Cottolengo “parlano” di sé e comunicano il loro bisogno d’amore

La parola non sempre è capace di raccontare. È in questi casi che subentra una forma di espressione più “sottile”, l’arte. A ricorrere a questo tipo di comunicazione non verbale sono i bambini del centro di accoglienza Cottolengo per minori sieropositivi in cui lo staff di Ai.Bi. Kenya opera. Il centro, che ospita circa 75 bambini da 0 a 18 anni senza famiglia o rifiutati per sieropositività, collabora con Ai.Bi. da giugno 2011.

Milano. Inaugurata la piscina nella comunità Mamma-bambino: fra tuffi e risate rafforzano il “cordone” del loro rapporto

Chi ha detto che l’estate si trascorre solo al mare? Per fronteggiare il caldo e divertirsi in libertà c’è chi si tuffa in piscina. Sono  le mamme e i loro figli della Comunità Mamma-bambino di Amici dei Bambini, che liberano la loro voglia di estate rilassandosi nell’acqua della piscina che è stata montata nella struttura di Ai.Bi.

La Goccia Onlus “Cosa c’è dietro questo arroccamento di potere che non consente ad enti come Ai.Bi. di generare ponti tra il ‘mondo’ dei figli e quello della genitorialità inespressa di chi adotta?”

E’ un flusso continuo quello delle attestazioni di solidarietà e di esortazioni ad andare avanti, quelle che arrivano in questi giorni ad Ai.Bi, sottoforma di telefonate ed email. Come quella dell’associazione La Goccia Onlus che riportiamo in versione integrale.

Papa Francesco riprende la parabola del buon samaritano: “Gesù è il migrante che tanti vogliono cacciare”

Domandiamoci: la nostra fede è feconda? La nostra fede produce opere buone? Oppure è piuttosto sterile? Mi faccio prossimo o semplicemente passo accanto?”. Si è chiesto Papa Francesco all’Angelus domenicale di ieri 10 luglio 2016, soffermandosi sulla parabola evangelica del buon samaritano che indica uno stile di vita il cui baricentro non siamo noi stessi ma gli altri con le loro difficoltà, quelli che incontriamo sul nostro cammino.

Gli appelli per la Adozione nazionale. Enrico ha trovato la sua famiglia. E ora, dopo già 20 richieste, è il momento di trovare quella “giusta” anche per il piccolo Andrea!

Ricordate la storia di Andrea? Il bimbo di 2 anni dagli occhi dolci e affettuosi che cercava una mamma, un papà e dei fratellini dopo essere nato prematuro e aver vissuto molto tempo in ospedale? Aibinews ha pubblicato l’appello per la ricerca di una famiglia per lui venerdì 1° luglio. Ebbene, sono bastate poche righe per far scatenare una vera e propria “gara di solidarietà” tra le famiglie italiane pronte ad accogliere il piccolo Andrea.

Di Biagio (Ap): “L’Espresso e le adozioni: chi sta dietro a questo estremo tentativo di gettare fango su persone e associazioni?

Destano forti perplessità le pesanti accuse prive di fondamento indirizzate dall’Espresso nei giorni scorsi verso referenti del mondo dell’adozione internazionale e verso parlamentari quali il sottoscritto, che si sarebbero lasciati coinvolgere in un maxidelirio collettivo col solo scopo di difendere indifendibili – secondo le fosche tinte del settimanale – operatori del settore adozioni internazionali.

Adozioni in Congo, un presunto “scoop” e molte domande

Un presunto “scoop” dell’Espresso su un traffico internazionale di bambini apre un nuovo caso sul fronte delle adozioni internazionali. Nel mirino c’0è il maggiore ente adottivo italiano, Ai.Bi. Ma secca è la replica dell’associazioni: “Si tratta di una bufala”. Nel numero del settimanale da oggi in edicola, sono presenti le accuse rivolte dall’inchiesta del giornalista Fabrizio Gatti, che non cita le carte di un’inchiesta penale ma gli stessi report che Ai.Bi. ha inviato in questi anni alla Cai come prescritto dalla legge.

Comitato Genitori Rdc: “Noi pedine di nessuno”

Non siamo le pedine di nessuno, questo deve essere chiaro a tutti! Questo per fugare ogni dubbio in chi, leggendo l’inchiesta pubblicata oggi da L’Espresso potesse essersi fatto un’idea sbagliata su un gruppo di genitori, rimasti vittime di un blocco delle adozioni in Repubblica Democratica del Congo e che, per questo, hanno sofferto ma anche lottato con dignità per poter abbracciare i loro figli nella massima trasparenza e correttezza dell’iter adottivo.

Chi copre chi? La bufala annunciata da L’Espresso

L’Espresso annuncia sui propri canali informativi, tramite una anticipazione video, che domani 8 luglio sarà pubblicato un numero del settimanale contenente un servizio giornalistico dal titolo “Ladri di bambini”, con relativa copertina, a firma di Fabrizio Gatti. Il giornalista riferisce di una inchiesta secondo cui ci sarebbero stati dei bambini resi adottabili per famiglie italiane nonostante avessero una loro famiglia in Congo.

L’adozione a distanza secondo Ai.Bi.: una grande storia di amore con un figlio lontano che aspetta solo te

Ogni volta che una coppia di genitori adottivi riparte dal Paese di origine del proprio figlio con lui stretto nell’abbraccio tanto atteso, ciò che lascia nell’istituto in cui quel figlio ha vissuto per anni è un mondo di solitudine, ma anche di speranza. La solitudine di decine, a volte centinaia, di bambini abbandonati o orfani che restano lì, con la speranza che l’attesa di una nuova famiglia possa terminare anche per loro, prima o poi.

La Parola di Dio non è troppo in alto né troppo lontana da noi: è nella nostra bocca e nel nostro cuore

È una bellissima parabola quella che sta al centro della Parola di questa domenica. È una Parola bella perché, come dice il Deuteronomio nella prima lettura, «non è troppo alto per te, né troppo lontano da te». Questa Parola non è troppo alta, come noi pensiamo spesso, immaginandoci che la Parola ci proponga un ideale troppo elevato, che va bene per i super-uomini, per gli eroi, per chi … non è come noi!

Bolzano. Al fondo dell’umanità: Lara, cancellata dalla foto di classe

“Integrazione”, spesso, resta solo una bella parola di cui riempirsi la bocca durante convegni e dibattiti. Lo testimonia la storia di Lara, la 17enne del Trentino Alto Adige, disabile, esclusa dalla foto di classe. A raccontare l’accaduto con parole di sdegno è stata la madre della ragazza, Daniela Plezzer, che ha inviato una lettera al giornale regionale Alto Adige.

Perù. Tra formazione e lavoro: con il progetto Pan de Vida si aprono le porte sul futuro per 225 ragazzi degli istituti

Per oltre 200 ragazzi peruviani le porte d’uscita dell’istituto non saranno la fine di ogni tutela, ma l’inizio di un futuro fatto di autonomia e di speranza dopo un’infanzia e un’adolescenza di abbandono e di povertà. Grazie all’impegno congiunto di Amici dei Bambini, Caritas e delle istituzioni locali, infatti, 225 ragazzi tra i 16 e i 23 anni stanno vivendo un percorso di formazione personale e professionale finalizzato all’inserimento lavorativo e sociale.

Adozione internazionale. Il Tribunale di Taranto impone figli adottivi “sani, senza disabilità o patologia, neppure lieve”. I decreti vincolati erano stati dichiarati illegittimi dalla Cassazione

Era il mese di giugno del 2010 quando la Corte di Cassazione, pronunciando a Sezioni Unite la sentenza n. 13332/2010, affermava l’importante principio di diritto secondo cui sono illegittimi i decreti di idoneità all’adozione internazionale vincolati con il riferimento a caratteristiche del minore.  Sembrava fosse ormai pacifico che l’adozione internazionale è uno strumento di solidarietà che serve a dare una famiglia a bambini che non ne hanno una e non viceversa. Sembrava… ma evidentemente non era così chiaro.

Siria. Kamikaze fa strage in panetteria: 10 morti e 27 feriti. Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati “Sempre più donne e bambini vivono in povertà estrema”

Nonostante l’appello del Papa per la pace, in Siria non si fermano gli attentati. Un kamikaze in bicicletta si è fatto saltare in aria fuori da una panetteria ad Hassakeh, uccidendo almeno 10 persone e ferendone 27. E la violenza prosegue in tutta l’areaLa Siria in tempo di Ramadan è diventata, così se possibile, un inferno ancora peggiore di quello che era prima. Gran parte di loro sono donne e bambini, che vanno ad aggravare ulteriormente il bilancio di questa infinita strage degli innocenti in corso in Siria.

Russia, in 5 anni il numero dei minori abbandonati si è dimezzato. Ma negli istituti restano 66mila bambini in attesa di una famiglia

La lotta all’abbandono in Russia sta facendo segnare ottimi risultati. Lo dimostrano i dati resi noti dalle autorità di Mosca, secondo cui il numero dei bambini abbandonati registrati nell’apposita Banca dati nazionale si è quasi dimezzati nell’arco di 5 anni, passando dai 126.574 minori presenti negli istituti della Federazione all’inizio del 2012 ai 66.359 del 1° giugno 2016.

Gandolfini (Cdnf): “Al Miur chiediamo chiarezza sulla lotta alla discriminazione”

Il contrasto ad ogni forma di violenza culturale, verbale o fisica, rivolta verso chiunque è un caposaldo indiscutibile di una società civile, chiaramente espresso dalla nostra Costituzione. L’educazione scolastica deve muoversi in questa direzione”. A parlare è Massimo Gandolfini, presidente del Comitato “Difendiamo i Nostri Figli”, che torna sull’argomento dell’introduzione della Teoria gender a scuola, in una nota ufficiale del Comitato.

Est Europa. Non c’è molto più tempo per Astra: a 11 anni i sogni di una bambina abbandonata sono sempre di meno

Tic- tac tic-tac. È il ticchettio del tempo che scorre e che riduce le speranze per tanti bambini senza famiglia di rivendicare il proprio diritto: quello di essere figli. Ad avvertire il “peso” del tempo che passa senza l’amore di una mamma e di un papà è Astra (nome di fantasia ndr), una bambina di 11 anni della Federazione Russa.

Superare la crisi con tanta voglia di adozione. I dati Ai.Bi. del primo semestre 2016: +31% di presenze ai corsi di formazione e mandati più che raddoppiati

Mentre tra gli addetti ai lavori si respira aria di speranza per un rilancio delle adozioni internazionali, le coppie sembrano aver già colto un’atmosfera di rilancio. È in netto incremento, infatti, il numero di aspiranti genitori che si avvicinano all’accoglienza adottiva con Amici dei Bambini.

Russia. Adozioni internazionali con l’Italia crollate del 22% nel 2015: 446 i bambini russi adottati da famiglie italiane

Mentre i dati  ufficiali della Commissione Adozioni Internazionali relativi ai minori adottati in Italia nel 2015 si fanno ancora attendere, vengono rese note le statistiche dei Paesi di origine. Questa volta abbiamo quelle della Federazione Russa, in merito alle quali l’Italia si conferma il Paese più accogliente per i minori adottati all’estero.

Siria. Studio pilota “Vulnerable Children and Youth Studies” : “Con l’arte terapia Ai.Bi salva i bambini dal suicidio”

Dalla Turchia arriva la conferma che le attività di supporto psicosociale portate avanti da Amici dei Bambini in Siria sono d’importanza fondamentale per aiutare i minori colpiti dal conflitto ad affrontare o superare i traumi legati alla guerra. Secondo un recente studio pilota effettuato su 64 bambini siriani tra i 7 e i 12 anni i piccoli reduci dalla guerra sono ad alto rischio di sviluppare disturbi quali depressione, problemi comportamentali, aggressività, ansia e disordini da stress post-traumatico.

Livorno. Ancora un minore in difficoltà familiare in balìa delle differenti decisioni dei magistrati. Ma se ci fosse l’avvocato del minore?

Adottabile? In affido dalla nonna? In comunità? Da anni il destino di una bambina di Livorno è appeso al filo delle diverse decisioni prese di volta in volta dai giudici dei vari gradi di giudizio. Senza che, ovviamente, la piccola possa dire la sua e far valere i suoi diritti. Perché, come sempre, pare che gli unici diritti che contino siano quelli degli adulti.

Helsinki. “Perché non ho un papà?” Le domande dei figli di madri single nati dall’inseminazione artificiale

Più di un terzo dei bambini nati da madri single, grazie a un trattamento di fecondazione in vitroha sentimenti negativi sul fatto di non avere un padre nella propria vita. Lo rivelano i risultati di un’indagine presentata al congresso annuale della European Society for Human Reproduction and Embryology  in corso a Helsinki.  “Mio figlio aveva tre anni ed era seduto sul seggiolino in macchina. Mi ha chiesto ‘Mamma perché non ho un papà?”.

“L’adozione è una cosa meravigliosa?”…Se guardo mio figlio, penso che dovrebbe esistere una parola ancora più bella per definirla

Un pensiero, un piccolo resoconto dell’ultimo anno di vita, un rapido bilancio di ciò che ti è accaduto affidato a un “post” su facebook. Perché basta guardare tuo figlio appisolato in macchina per fare un salto indietro nel recentissimo passato, prendere consapevolezza di quanto ti è costato in pazienza e determinazione, raggiungere quel traguardo e sentire “l’urgenza” di condividere emozioni e gioie ai tuoi amici e non sui social. Perché “l’adozione è una cosa meravigliosa”...

Minori non accompagnati, è sempre la stessa storia: le strutture sono piene, le famiglie disponibili, ma la burocrazia blocca l’affido

Chiedono solo un’accoglienza semplicemente degna di questo nome e dei documenti. Ma non ottengono né l’una né gli altri. Nel frattempo, il loro numero è in continuo aumento, generando un’emergenza nell’emergenza. Questo il destino dei minori stranieri non accompagnati che sbarcano in Italia.

Adozioni internazionali a picco. Urgente rilanciare cultura dell’accoglienza, sostegno e accompagnamento delle famiglie, lavoro in rete

Dal 2010 ad oggi, nel nostro Paese le adozioni internazionali sono crollate del 50%. Secondo la Commissione adozioni internazionali (Cai), che opera presso la Presidenza del Consiglio dei ministri a garanzia che queste adozioni avvengano nel rispetto della Convenzione de L’Aja (29 maggio 1993), nel 2015 le autorizzazioni rilasciate all’ingresso di minori in Italia sono state 2.211 contro le 4.130 del 2010.

Milano. Il miracolo di una “pagella…che scotta”

Il giudizio degli altri è quello che tutti più o meno temiamo. Soprattutto se gli altri sono la propria mamma che non si vuole deludere. Uno dei primi banchi di “prova” per i bambini sono le pagelle scolastiche che con qualche timore viene messa nelle mani degli adulti in attesa e nella speranza di ricevere quella carezza di gratificazione finale. Anche per i bambini delle comunità mamma-bambino di Ai.Bi. è arrivato il momento delle pagelle e per molti di loro, l’anno appena trascorso è stato più impegnativo degli altri

Messina. “La famiglia è un’altra cosa!” L’accoglienza giusta dei piccoli migranti raccontata agli psicologi siciliani

Toccare con mano l’esperienza di un bambino in fuga dalla guerra e dalla miseria, “vivere” attraverso di lui il dramma di un viaggio devastante alla ricerca di una nuova speranza. Sono questi i “consigli” che Antonino Vinci ha dato agli psicologi intervenuti, sabato 2 e domenica 3 luglio, a Messina al corso di formazione su “Accoglienza dei minori stranieri non accompagnati e intervento psicologico”.

Due fratelli in cerca di una famiglia

M. e M. sono fratelli. Uno compie quindici anni a luglio e l’altro ne ha appena compiuti tredici; entrambi hanno avuto una diagnosi di sindrome fetoalcolica, presentano un ritardo cognitivo e ritardo nello sviluppo, che è stato affrontato anche con una terapia della crescita. Il più grande ha frequentato quest’anno […]

Adozioni internazionali. Con la neopresidente Boschi, la Cai finalmente risponde alle coppie ancora in attesa dei rimborsi

Sembra davvero essere cambiato il vento dalle parti di Villa Ruffo, sede della Commissione Adozioni Internazionali. Per ora si tratta solo di una leggera brezza, ma le premesse sono incoraggianti. La Cai ha infatti iniziato a fornire le prime risposte a una delle annose questioni che hanno caratterizzato gli ultimi anni in materia di adozioni internazionali nel nostro Paese: i rimborsi alle famiglie adottive.

Torino. Genitori-nonni di Casale: ancora una volta un minore in balia degli adulti e delle bizze della magistratura

Ancora una volta chi ha urla più forte, la vince; chi è più grande, si impone sui più piccoli. Con l’avallo dei giudici che fanno trionfare, ancora un volta, la visione e le esigenze degli adulti. A discapito di quelle dei bambini e adolescenti. E’ quello che è capitato a Torino dove i magistrati hanno accolto il ricorso straordinario di Gabriella e Luigi Deambrosis, la coppia che l’opinione pubblica ha ribattezzato “i genitori-nonni”.

La missione e la gioia di annunciare, ieri come oggi, il Vangelo all’umanità intera

Potremmo ‘intitolare’ con due parole il senso fondamentale della Parola di questa domenica: missione e gioia. Mentre Gesù si è decisamente messo in cammino verso Gerusalemme, prende un’iniziativa sorprendente. Tra i suoi discepoli – oltre la ‘cerchia’ dei Dodici inviati a Israele (cfr. Luca 9, 1-6) – ne sceglie settantadue («designò») e li invia «a due a due» – perché ciascuno confermi la testimonianza dell’altro – «davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi». 

Siria. Ai.Bi. al fianco di 2.700 bambini assediati da 3 anni. Partita la formazione di 91 angeli che cureranno le ferite più profonde: quelle dell’animo

Anche quando le armi finiranno di vomitare odio, l’animo dei bambini siriani resterà affollato di tremendi ricordi: case bombardate, famiglie distrutte, amici persi per sempre, fame e miseria. Ferite fisiche e psicologiche che in molti casi sarà difficile riuscire a risanare completamente. Tecnicamente si chiama “stress post traumatico”.

Torino. Il tribunale dei minori: “Ha un tumore al seno, non può adottare: devono passare almeno 5 anni”. L’oncologa: “Il cancro si cura. Anche le sentenze devono tenerne conto”

Avere a che fare con una malattia “importante”  può cambiare le priorità della tua vita: può affossarti e farti precipitare in un vortice di sconforto o al contrario farti apprezzare ancor di più i valori della famiglia, dell’amore e dell’accoglienza della vita senza rinunciare ai tuoi sogni. E così, più è “determinata” la malattia contro cui combatti, più sei determinato/a tu a non dargliela vinta.

Ennesimo naufragio al largo della Libia: muoiono 10 mamme

Il mare continua a far valere la “legge del più forte”. Nella notte tra il 29 e il 30 giugno si è verificata l’ennesima tragedia nel Canale di Sicilia. Le vittime questa volta sono 10 donne che cercavano di raggiungere l’Italia dalla Libia, ma invano. A ripescarne i corpi ormai senza vita, a circa 20 miglia dalle coste della Libia, l’equipaggio della nave Diciotti della Guardia Costiera, inviata subito dopo la richiesta di soccorso ricevuta dalla centrale operativa di Roma.

Audizioni alla Camera. Zevola (Tribunale di Milano): “Il 30% di chi ottiene l’idoneità all’adozione internazionale sceglie di non adottare”

“La legge italiana sulle adozioni così com’è funziona, va semmai aggiornata in alcuni punti, ma deve rimanere fondata sul superiore interesse del minore, che non consente alcun calcolo sulla sorte dei bambini. È sostanzialmente una promozione quella che il presidente del Tribunale per i Minorenni di Milano Mario Zevola esprime a proposito della legge 184/1983.

L’allarme Unicef: 69 milioni di bambini moriranno entro il 2030. Far rinascere l’adozione internazionale è la strategia vincente per salvare migliaia di piccole vite

Un dato shock irrompe in un mondo sempre più caratterizzato da diversità e divario tra poveri e ricchi, le cui conseguenze gravano soprattutto sull’infanzia. Se non si corresse ai ripari in tempi brevi, infatti, entro il 2030 almeno 69 milioni di bambini sotto i 5 anni moriranno per cause assolutamente prevenibili.

Piccoli migranti, il 90% di quelli arrivati in Italia è senza famiglia. Ma lo Stato non vuole dargliene neanche una temporanea

Sono pronti a rischiare tutto pur di fuggire da una realtà che riserverebbe loro solo miseria, violenza e morte. Così decidono di imbarcarsi su gommoni, vecchi pescherecci e barconi fatiscenti pur di andare incontro a una flebile speranza. Quasi sempre senza nessuno che si prenda cura di loro durante questo viaggio drammatico.

Adozioni internazionali. “Quando si dice il destino: a marzo la telefonata di Ai.Bi. e a maggio abbracciavamo già nostro figlio a Xi’An”

L’attesa è stata lunga, ma ne è valsa la pena: 18 mesi trascorsi come se ogni giorno fosse normale e invece, sotto sotto, l’ansia cresceva. Eppure anche quelli sono stati giorni preziosi per Silvia e Enzo Ferrari di Padova, perché arrivasse, finalmente, l’abbinamento con il piccolo Matteo Shengua. “Proprio così, la nostra pratica ha subito qualche rallentamento durante un periodo in cui la Cina aveva un po’ rallentato il ritmo, solitamente spedito, delle adozioni – dicono i Ferrari, rientrati da Xi’An in Italia a fine maggio – . Il tempo però è stato subito recuperato: dalla telefonata della referente della sede Amici dei Bambini di Mestre, lo scorso marzo, siamo poi partiti subito i primi di maggio per abbracciare nostro figlio”.  Matteo Shenghua ha compiuto da poco 21 mesi: era il più piccolo dei bambini che, in questa tornata, hanno trovato famiglia con Ai.Bi.

Emilia Romagna. Firmato il nuovo protocollo regionale per ridare linfa alla cultura dell’adozione internazionale

Una preparazione migliore per gli aspirati genitori adottivi prima che intraprendano il percorso di valutazione psicosociale. Indagini più accurate per la valutazione della loro idoneità. Un più efficace sostegno alle famiglie dopo l’arrivo dei bambini. Questi i tre pilastri del nuovo protocollo d’intesa sottoscritto il 28 giugno a Bologna dalla vicepresidente della Regione Emilia Romagna Elisabetta Gualmini e dal presidente del Tribunale per i Minorenni del capoluogo emiliano Giuseppe Spadaro.

Roma. Presentate le nuove linee guida per un sostegno a distanza che trasformi la solidarietà in vera relazione

Molto più dell’applicazione concreta di principi quali la solidarietà e la sussidiarietà, ma un’autentica “idea di umanità come incontro di reciproco arricchimento tra diversità”. Questa la vera immagine del Sostegno a Distanza emersa dalla conferenza stampa tenutasi martedì 28 giugno a Roma per la presentazione dei “Principi e Linee guida per il Sostegno a Distanza”.

Tessera Ai.Bi. 2016. Contro l’abbandono dei bambini ci sono anch’io: più forte lo grideremo, più bimbi potranno “ascoltare” il nostro aiuto

Si può far del bene in tanti modi, anche tramite una card speciale: la tessera di Amici dei Bambini, con cui puoi cambiare la vita dei bambini, garantendo loro una casa. In occasione dei suoi 30 anni di lotta all’abbandono, infatti, Ai.Bi., festeggia la campagna tesseramento 2016 con un motto che coinvolge il mondo intero: contro l’abbandono dei bambini ci sono anch’io!

Kenya. “Chiamami per nome, anche se non ho più una mamma e un papà”

Presentarsi significa affermare la propria identità. Lo sanno bene e hanno voluto gridarlo forte i bambini e gli adolescenti dei centri supportati da Amici dei Bambini  con il sostegno a distanza in Kenya, nel corso di un  evento tenutosi il 22 giugno presso la sede di una organizzazione non governativa a Nairobi e intitolato, non a caso, “Call me by my name” (“chiamami con il mio nome”).

“La sera del terzo giorno pianse fra le braccia di mia moglie fino alle due di notte…alla mattina quando si svegliò, era diventato nostro figlio!”

Hanno ancora addosso la “loro” Cina, con quel mix di odori, suoni e immagini che tutte le coppie diventate famiglia a Xi’An conoscono. Lo sanno bene i neo genitori Mara e Mirco De Bovi tornati a fine maggio a Padova, dove vivono con una felicità da luna di miele le emozioni e l’amore donato dal piccolo Marco Xia Fan, adottato con Amici dei Bambini.

Etiopia, ritardi nelle procedure adottive. Il Dipartimento di Stato Usa impegnato nel dialogo con i funzionari africani: presto una delegazione americana ad Addis Abeba

Ancora ostacoli sulle strade che portano i bambini abbandonati africani verso le loro famiglie pronte ad accoglierli. I nuovi ritardi nelle procedure adottive arrivano dall’Etiopia, causati da una serie di cambiamenti  avvenuti all’interno del governo di Addis Abeba negli ultimi mesi che confermano i problemi di efficienza del settore delle adozioni internazionali nel Paese africano.

Siria. un’innocua campanella quando rivela la sua tragica identità può distruggere una famiglia

Un oggetto semplice, di uso quotidiano, quasi insignificante. Che sta lì per 8 mesi senza che accada nulla. E poi scatena l’inferno. Gli ordigni usati nella guerra in Siria possono essere anche così. Possono avere per esempio le sembianze di un sonaglio per le capre: un oggetto metallico che attira l’attenzione di un bambino, che decide di raccoglierlo e di portarlo a casa.

Colombia. Appello per Karen: da 4 anni sta cercando la mamma e il papà, ma ad oggi non li ha ancora trovati

Ci sono ferite che possono essere sanate solo con l’amore di una mamma e un papà. È questo il caso di Karen, una bimba colombiana che ha già provato sofferenze che nessun bambino dovrebbe conoscere. In un afoso giorno di settembre del 2011 quando Karen non aveva ancora 4 anni ed era in casa completamente sola, scoppiò un incendio che le provocò bruciature di secondo e terzo grado che le ricoprivano il 20% del corpo.

Nuova linfa per i progetti di cooperazione di Ai.Bi. nella Repubblica Democratica del Congo. Ora nella lotta all’abbandono c’è un alleato in più: Elektrovent Srl

Pasti regolari, assistenza medica specializzata, supporto scolastico e vestiti. Sono questi i 4 pilastri del progetto “Insieme per Bambini al Centro”, nato dalla collaborazione tra Ai.Bi. e l’azienda Elektrovent Srl a favore dei bambini accolti nel centro Fed (Association Femme et Développement) di Goma, nella Repubblica Democratica del Congo.

Bogotà. Nel 2015 i bambini abbandonati sono aumentati del 101%. L’ICBF invita le coppie straniere a farsi carico del loro destino

I bambini della Colombia chiamano le famiglie di tutto il mondo. Sono sempre di più infatti i piccoli colombiani abbandonati e molti di loro hanno qualche problema di salute o dei fratelli dai quali non vogliono separarsi. E se per ogni bambino abbandonato ogni giorno che passa riduce le speranze di trovare una nuova famiglia, per quelli con caratteristiche e bisogni speciali questo tempo sembra scorrere ancora più velocemente.

Siria, ancora una strage degli innocenti: 25 bambini uccisi nell’Est nel Paese. La guerra non rispetta neppure il Ramadan: oltre 500 vittime nel mese sacro dell’Islam

La Siria in tempo di Ramadan è diventata, se possibile, un inferno ancora peggiore di quello che era prima. Dall’inizio del mese sacro dell’Islam, cominciato il 6 giugno, infatti, sono oltre 500 i civili uccisi in un Paese martoriato da più di 5 anni di guerra e di atrocità di ogni genere.

Papa Francesco: “Un’Europa sempre più divisa ricordi che i ponti sono sempre meglio dei muri. E che la famiglia è il rimedio contro lo sfaldamento sociale”

Il futuro dell’Unione Europea passa per due principi fondamentali: l’unità e la fecondità. A pochi giorni dalla decisione della Gran Bretagna di uscire dall’Ue, anche papa Francesco fa le sue considerazioni e analizza i diversi fenomeni di divisione che caratterizzato attualmente la nostra società, richiamando i cristiani a recuperare il senso di fratellanza e di accoglienza tra i popoli.

Bambini migranti: sono 3,5 milioni quelli che non hanno accesso a scuola. Il paradosso dell’Italia: famiglie aperte all’accoglienza, ma le istituzioni voltano le spalle

C’è un popolo intero della cui reale situazione il mondo non si rende conto. È il popolo dei bambini profughi: 3,5 milioni di piccoli rifugiati che non hanno accesso alla scuola e a condizioni di vita dignitose. Mancanze che li rendono ancora più vulnerabili alle discriminazioni, agli abusi e allo sfruttamento da parte dei trafficanti o costretti a matrimoni precoci e al lavoro minorile.

Il puzzle interattivo: la bomboniera più esclusiva per regalare un sorriso a un bambino abbandonato

Sono sempre di più le persone che scelgono di  ricordare un evento felice per la loro famiglia con un dono che fa la differenza: le bomboniere solidali di Amici dei Bambini. Chi opta per queste bomboniere contribuisce a realizzare concretamente i progetti di cooperazione che Amici dei Bambini attiva nel mondo, facendo sì, per esempio, che il Santo Battesimo o la Prima Comunione o la Cresima dei propri figli non siano solo un momento di gioia privata, ma un’occasione per aiutare i bambini abbandonati.

Con la Brexit, il Regno Unito diventa sempre più un tabù per i minori stranieri abbandonati e non accompagnati. Solo 60 adozioni internazionali all’anno

La Gran Bretagna è sempre più lontana dal resto del mondo. L’evento storico che ha segnato l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea è solo il più macroscopico e mediaticamente rilevante segno di come il popolo britannico si senta distante da quello degli altri Paesi. Tra gli altri sintomi di questa lontananza ci sono anche lo scarso numero di adozioni realizzate dai sudditi della regina Elisabetta e l’atteggiamento ben poco accogliente del Parlamento di Westminster nei confronti dei piccoli migranti.

Anche il Forum Famiglie della Campania interviene sulla crisi della adozione internazionale. “La Ministra Boschi ponga fine agli atteggiamenti anomali della vicepresidente Cai, Silvia Della Monica”

Il malcontento delle famiglie nei confronti della cattiva gestione della Cai (Commissione adozioni internazionali) ad opera della vicepresidente Silvia Della Monica, si allarga a macchia d’olio. Dopo il Forum delle associazioni familiari della Lombardia e dell’Emilia Romagna, si unisce al coro del “rilanciare subito l’attività della Cai” per il bene delle adozioni internazionali, il Forum delle Associazioni Familiari della Campania.

Stepchild adoption. L’inutile tentativo di Ncd di mettere una pezza: difendono un compromesso che ha aperto la strada alle adozioni gay

All’indomani della sentenza della Corte di Cassazione che ha dato il via libera all’adozione di una bambina da parte della partner omosessuale di sua madre, a poco servono le giustificazioni e i distinguo provenienti da quella parte della maggioranza di governo che, pur dichiarandosi contraria alle adozioni gay, ha accettato il compromesso con chi ha fortemente voluto la legge sulle unioni civili.

Nairobi (Kenya). Il confronto aiuta gli adolescenti senza famiglia a riappropriarsi del loro passato: il futuro con Ai.Bi. non fa più paura

Il passato è un “puzzle” di ricordi, belli o spiacevoli, che riecheggiano nel presente e nel futuro. Crescere significa edificare la propria identità personale, riunendo i pezzi di quel puzzle. Per i bambini e gli adolescenti kenyani, cresciuti senza l’amore di una mamma e un papà, i ricordi sono spesso tristi momenti che condizionano il loro vissuto, rendendoli fragili e vulnerabili.

 

La libertà è un cammino deciso sulla strada dell’amore

Mettiamoci in ascolto di questa Parola con lo spirito di cui parla Paolo nella seconda lettura, scrivendo ai cristiani della Galazia: «Cristo ci ha liberati per la libertà!».  Il Signore ci ha liberato dal ‘giogo’ di una legge asfissiante, fatta di centinaia e centinaia di minuziosi precetti. Il cristiano è uno che è chiamato «a libertà».

Figli in attesa: un miracolo dietro l’altro. Anche Yanliang ora sente al 100% e usa pure i congiuntivi. Il segreto? Saper leggere la scheda con gli occhi del cuore

Sulla scia di una meravigliosa adozione, non si può che pensare a un bis. E così è accaduto a Anna e Marco Signoretto che raccontano oggi il loro doppio dono ricevuto dal paese del Dragone, la Cina: Dan e  Yanliang, affetto da una malformazione congenita dell’orecchio sinistro. 

Tutto come previsto! La Cassazione dà il via libera alla stepchild adoption. E ora la parola ai cittadini: un referendum per dire sì o no all’adozione gay

Il Parlamento ha preferito la via dell’ambiguità. La Magistratura si produce in sentenze creative e ideologiche. Nel frattempo i cittadini non hanno ancora avuto modo di dire la propria. Fatto sta che, da mercoledì 22 giugno, in Italia un minore può essere adottato dal partner omosessuale di uno dei suoi genitori biologici.

Siria. Andrea Moroni (responsabile cooperazione Ai.Bi.): “Il 94% dei bambini siriani soffre di post traumatic stress disorder. Molti tentano il suicidio. Non possiamo lasciarli soli”

Il 94% dei bambini siriani soffre di ‘disturbi comportamentali da guerra’:  dai casi meno gravi di bambini che fanno la pipì a letto a quelli più gravi che tentano il suicidio”.  A lanciare l’allarme è Andrea Moroni, responsabile della cooperazione internazionale di Ai.Bi, Amici dei Bambini, che oggi, 23 giugno 2016, è intervenuto nel corso della trasmissione UnoMattina, su Raiuno, per fare il punto della situazione del conflitto in Siria.

Il “cuore batte la crisi”: in aumento i lasciti solidali. Perché farlo per i bambini di Ai.Bi.?

La crisi economica travolge ogni ambito, ma per fortuna non quello solidale. Negli ultimi dieci anni, infatti, i lasciti nei testamenti degli Italiani non solo non sono diminuiti, ma sono addirittura aumentati. Sempre più italiani scelgono di devolvere una parte del proprio patrimonio per sostenere una causa sociale che sentono vicina, in vista di quando non ci saranno più.

I bambini siriani dovrebbero prepararsi alle vacanze estive, non fuggire dalle bombe

Casa, scuola, giochi, amici, famiglie: termini usuali per chi non conosce la guerra ma trasformati in ricordi e sogni per chi dalla guerra è scappato. Parole che si rincorrono nei discorsi di tutti i profughi che hanno lasciato la Siria, dove il conflitto non ha lasciato scampo davvero a nessuno. “Quando mi alzo bevo latte, si mangia e si vede la Tv, compriamo anche dei dolci“, dice Laial, profuga siriana di nove anni, da tre ad Alessandria d’Egitto. Poi è caduta una bomba e siamo scappati“. E’ piccola, ma non si perde d’animo: “Quando sarò grande spero di diventare un ingegnere

I pregiudizi dei servizi territoriali: “La sterilità non un lutto, ma una grazia? Adottare è una cosa seria, non un atto di fede! ” Valutazione: non idonei

Bocciate prima ancora di aver potuto “studiare”. È questo il destino di tante coppie disposte ad aprirsi all’accoglienza che però le istituzioni bocciano senza averle ancora formate. Come trovarsi a dover fare un esame all’inizio dell’anno scolastico e non alla fine. E le conseguenze di questo sistema “al rovescio” ricadono sulla pelle di tanti bambini.

Il ministro Boschi è ufficialmente la nuova presidente della CAI: ora migliaia di famiglie sperano che il sistema “adozione internazionale” riprenda a funzionare

La svolta tanto attesa è finalmente arrivata e ora è anche ufficiale. Il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi è diventata a tutti gli effetti la nuova presidente delle Commissione Adozioni Internazionali. Martedì 21 giugno è stato infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 giugno con delega a Boschi delle funzioni in materia di pari opportunità e di adozioni internazionali.

Firenze. L’accoglienza passa dalle scuola. La Regione Toscana rinnova il proprio impegno per i minori adottati

La sfida dell’accoglienza passa dalla scuola con due precisi obiettivi: promuovere la cultura dell’inclusione e favorire il benessere degli alunni adottati e delle loro famiglie. È per questo che la Regione Toscana il 14 giugno scorso si è riunita in un Tavolo regionale per fare il punto su quanto realizzato in attuazione all’accordo regionale sottoscritto nel 2012  (tra Regione Toscanacentri di adozioneservizi territoriali e enti autorizzati, tra cui Amici dei Bambini).

Giornata per la Carità. Avvenire al fianco di papa Francesco per aiutare gli ultimi degli ultimi

“La carità non può essere indifferente, tiepida o imparziale”. È questa la parola che papa Francesco indirizza ai fedeli per diffondere l’importanza di mettersi al servizio dell’amore. Come segno di adesione alla sollecitudine del Santo Padre per attuare opere di carità in favore dei più bisognosi e per sostenere le molteplici necessità della Chiesa Universale, i fedeli offrono un’offerta: l’Obolo di San Pietro.

La situazione delle coppie Ai.Bi. destinate in Repubblica Democratica del Congo. In attesa di aggiornamento le Linee guida Cai sul funzionamento degli enti

La complessa e drammatica vicenda delle adozioni nella Repubblica Democratica del Congo non ha lasciato solo tanta rabbia alle oltre 150 famiglie italiane che hanno potuto abbracciare i propri figli soltanto dopo anni di attese e sofferenze. Per altre coppie, infatti, le procedure adottive attendono ancora delle risposte. Tre di queste sono seguite da Amici dei Bambini.

Misna. Tra il 2015 e il 2016 arrivati finora 20 mila minori non accompagnati. Albano (Garante per l’infanzia) “Creare un albo dei tutori per le migliaia di ragazzi che arrivano soli sulle nostre coste”

Sono 13 mila i minori non accompagnati sbarcati nel nostro Paese nel 2015, e oltre settemila quelli arrivati nei primi cinque mesi di quest’annoChi si prende cura di loro? Nessuno. Per questo Filomena Albano (giudice della famiglia e neo garante per l’infanzia e l’adolescenza) chiede l’istituzione immediata di un albo dei tutori.

Cina. “Scarsa o nulla mobilità degli arti inferiori? Comunque vada, viene in Italia con noi” Ora, dopo due anni, Lixuan ci corre incontro felicissima di vivere

E’ stato un destino caparbio che ha portato Chiara Lixuan fino a noi anche quando pensavamo a una sorte diversa. Avevamo letto la sua storia tra quelle segnalate nella rubrica “Figli in attesa”: qualcosa si è acceso, quel giorno, dentro di noi”. Angelo e Nadia Tedesco, a distanza di due anni dal ritorno da Xi’An con Chiara Lixuan, 5 anni compiuti lo scorso aprile, riconoscono che quella bambina affetta da meningocele ancora da operare era già loro figlia.

Ai.Bi. allarga l’organico. Dai social network e la gestione dei sostenitori alle educatrici: la lotta all’abbandono si fa sempre più esperta e intraprendente

Sei un esperto di social network e ritieni che le nuove “piazze virtuali” possano contribuire alla lotta all’abbandono? O ti piace interagire con culture differenti, mantenendo al contempo i contatti con chi ha fatto della generosità un impegno costante? Oppure ancora sei un’educatrice pronta ad aiutare bambini fuori famiglia o donne in difficoltà? Amici dei Bambini è il posto che fa per te.

Venezia. Neonato ritrovato in un cassonetto, avvolto in un sacchetto urlava il suo diritto a vivere. Sempre più urgente una legge che regolamenti l’uso delle culle per la vita

Un pianto disperato ha squarciato un tramonto di fine primavera a Santa Maria in Sala, in provincia di Venezia. Erano le 20.40 di domenica 19 giugno, quando, nel pieno centro del piccolo Comune veneto, una donna, appena uscita di casa per buttare l’immondizia, ha sentito dei lamenti provenire dal cassonetto.

Bologna. Forum Famiglie Emilia Romagna: “L’adozione internazionale è una cenerentola che non merita più solo illusioni”. Appello alla Boschi, neo presidente CAI “Dia una decisa e positiva svolta alla Commissione”

Il Forum delle Associazioni Familiari dell’Emilia-Romagna, evidenzia, con crescente delusione, la deriva negativa che– si legge nel documento approvato all’unanimità dal Consiglio Direttivo del Forum delle Associazioni Familiari dell’Emilia-Romagna, riunito a Bologna sabato 11 giugno – in questi anni ha caratterizzato l’adozione internazionale nel nostro Paese.

L’eterno dramma dei rifugiati: 65,3 milioni solo nel 2015. Papa Francesco rinnova l’appello ai cristiani: “Dobbiamo incontrarli, accoglierli, ascoltarli”. Ma in Niger 20 bambini muoiono di sete abbandonati dai trafficanti

Il 2015 ha stabilito uno dei record più drammatici della storia: quello delle persone che hanno dovuto lasciare la propria casa e la propria terra per fuggire da guerre, persecuzioni, torture, pulizie etniche e stupri di massa. Sono state 65,3 milioni: più degli abitanti dell’Italia. Mai così tanti dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e 6 milioni in più rispetto all’anno precedente. In media, 24 persone al minuto diventano rifugiati. E – dramma nel dramma – oltre la metà sono minori.

Aleppo, la città dove l’acqua si scambia con i prigionieri. L’appello di Sabina Guzzanti

Si può avere paura di una finestra? Sì, se si vive ad Aleppo, nel cuore del conflitto siriano. Dove i vetri di casa, andando in frantumi, possono diventare micidiali proiettili capaci anche di togliere un occhio a un bambino. È quanto ha rischiato la piccola Fatima, ferita gravemente da una scheggia proveniente dalla finestra della sua cameretta, distrutta da un colpo di mortaio.

Roma. Inaugurata la sede della ConVol. La Presidente Cavallaro: “Dopo 25 anni una ‘casa’ per diffondere la cultura del volontariato

A Roma la Convol ha una sede nuova di zecca. Ad inaugurarla ieri (19 giugno), in via Urbana 157, Monsignor Gianrico Ruzza, Vescovo del Settore Centro di Roma, che ha benedetto i locali. “E’ per noi una grande gioia sapere che qui c’è una Conferenza, un motore che si irradia in tutto il Paese nel segno della solidarietà e della vicinanza – ha detto Monsignor Gianrico Ruzza,-: Vi auguro che questo sia lo spirito che animi sempre l’attività della ConVol”.

Da Sarno fino in Brasile per adottare 3 bambini: la storia dei “campioni di accoglienza”

È di Sarno la “Famiglia più accogliente del 2015” che ha riunito tre fratelli provenienti dal Brasile. Riportiamo integralmente l’articolo di “Comunicare il Sociale”, a firma della giornalista Carmela Cassese. Elia, è un’estetista di 32 anni. Il marito, Michele, un postino di 31. Si sposano giovanissimi, rincorrendo lo stesso sogno: costruire una famiglia.

Gruppo Crc: “Mancanza di controlli sugli Enti e rimborsi alle famiglie fermi dal 2011: la Cai recuperi il suo ruolo di guida per l’adozione internazionale”

La legge italiana sulle adozioni è buona, ma sconta pesanti inefficienze che si ripercuotono inevitabilmente sulle famiglie e i bambini. Urge quindi un dibattito costruttivo in vista di una riforma che corregga le lacune ancora esistenti nel settore dell’adozione sia nazionale che internazionale, a cominciare da una scarsa operatività della Cai e da un sostegno al post-adozione ancora troppo ridotto.