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Caso Viterbo, Santolini: la famiglia non sia lasciata sola

Cosa scatta nella mente di una madre che presa dalla furia picchia il proprio figlio riducendolo in fin di vita? E’ possibile prevenire episodi così estremi? Sono quesiti cruciali, che aprono una serie di riflessioni sull’accompagnamento delle coppie adottive in una delle fasi più delicate dell’accoglienza: quella dell’ingresso del bambino nella sua famiglia adottiva. Abbiamo interpellato sul tema l’Onorevole Santolini (UDC).

Haiti, un mese dopo: 350mila bambini nei Centri di emergenza

A un mese dal terremoto di Haiti, mentre l’attenzione mediatica sulle condizioni della popolazione si attenua di giorno in giorno, diventano sempre più definiti i contorni della crisi umanitaria. Il ministro dell’Interno Bien-Aimé ha parlato di 217mila morti, correggendo al ribasso il numero fornito da altre fonti governative. 350mila i minori assistiti nei Centri di emergenza.

Il dramma di Viterbo: un vuoto legislativo

“La vicenda del figlio adottivo ridotto in fin di vita a causa delle percosse della madre ha messo in luce un evidente paradosso: la legge italiana sull’adozione (184/1983 e succ. mod.) ha regolamentato in maniera dettagliata la fase preparatoria all’accoglienza di un minore dando grande enfasi alla selezione e alla formazione della coppia, ma ha lasciato un vuoto nella fase di post-adozione; quella più delicata per l’accoglienza di un figlio adottivo.”

La nuova legge per le adozioni in Cambogia. Ecco tutte le novità

I contenuti della nuova legge cambogiana per le adozioni sono stati resi noti. Con il testo le autorità locali intendono definire in maniera chiara i criteri, le condizioni, le procedure per le adozioni internazionali. Una legge articolata in dieci capitoli e 58 articoli che rappresenta un segnale forte dato dal governo cambogiano per dare trasparenza al sistema adozioni.

Brasile: 4mila minori adottabili non trovano una famiglia a causa dell’età

Sarebbero 4.350 i bambini e adolescenti brasiliani con lo stato di adottabilità iscritti nel Registro nazionale per l’Adozione; oltre 26mila gli aspiranti genitori adottivi brasiliani. Eppure i nomi di questi minori sono rimasti sul Registro per due anni perché non riescono a trovare una famiglia disposta ad accoglierli. Lo rende noto il sito del Consiglio Nazionale di Giustizia brasiliano (CNJ).

Conclusa la prima adozione ad Haiti. Stallo per le altre

Ad attendere l’arrivo dei due fratelli di Haiti con la famiglia Trevisol all’aeroporto di Venezia si è creato un vero e proprio comitato di benvenuto. Sì perché la storia di adozione di Wilson e Patrick é stata lunga e travagliata (ben 5 anni di iter), ma l’epopea si è conclusa mercoledì 3 febbraio quando è ufficialmente iniziata la loro vita familiare.

Da Onna a Milano: un punto in più per ogni famiglia

Dopo l’apertura del Punto famiglia ad Onna (L’Aquila), anche a Milano parte il progetto AiBi-Chicco per offrire servizi gratuiti di sostegno alla genitorialità e avvicinare le famiglie al tema dell’accoglienza. Il progetto vuole sostenere le famiglie con incontri ad hoc e sportelli di sostegno psicologico.

Il mondo del calcio per i bambini del Congo

Per il sesto anno si rinnova la partnership tra Aldini Bariviera e Ai.Bi. Lunedì 8 febbraio a Milano, presso l’Enteprise Hotel di Corso Sempione, la società di calcio di via Orsini presieduta da Massimiliano Borsani, presenterà alla stampa la VI Edizione del Torneo e i sorteggi delle squadre.

Storia di adozione: essere genitori di tutti i bambini abbandonati

“Eravamo in una casa fredda, con una sola stufetta per riscaldare una stanza alla volta. Il villaggio era piccolo e le strade erano prive di illuminazione; appena due o tre i negozi. E’ stata dura, ma non ce ne saremmo mai andati.” Sono queste le parole di una famiglia adottiva appena tornata dall’Ucraina con il proprio figlio adottivo.

Adottare i bambini di Haiti? Se ne parla in radio

Spazio aperto con gli ascoltatori di Radio Mater sull’emergenza dei bambini colpiti dal terremoto di Haiti oggi dalle 17.30 alle 18.30 sulle frequenze dell’emittente (FM 95,6) all’interno della trasmissione “Mai più bambini abbandonati”. Le immagini dei figli di Haiti, terrorizzati e feriti, hanno scosso le coscienze di migliaia di persone e toccato in particolar modo la sensibilità delle aspiranti famiglie adottive.

SOS infanzia in Europa: un milione i bambini fuori famiglia

Un dato allarmante arriva dal primo Rapporto di Eurochild – la rete di associazioni europee per la tutela dell’infanzia – : circa un milione di bambini e adolescenti vive nel sistema di protezione all’infanzia per minori abbandonati e in difficoltà familiare. La situazione più grave si riscontra in Romania, il Paese europeo con il numero più elevato di minori fuori famiglia: oltre 70mila nel 2008.

L’appello di Caritas: non dimenticate Haiti

“I buoni amici non sono amici per un giorno, ma per sempre.” Il giovane vescovo Pier re Dumas, 48 anni, conclude con questo antico proverbio haitiano la conferenza stampa convocata nella sede romana della Comunità di Sant’Egidio. Il senso del richiamo è chiaro. I media e la comunità internazionale devono continuare a tenere la «lampada accesa» sul la terribile tragedia che ha colpito il pic colo Paese caraibico.

Fiocco azzurro per Jean e Jeremie: la prima adozione a Kinshasa

Marilena e Aldo Pomerani sono rientrati in Italia con i loro figli Jean e Jeremie da poco più di un mese, ma sembra che siano una famiglia da sempre. La loro é stata la prima adozione internazionale conclusa nella capitale della Repubblica Democratica del Congo, Kinshasa; fino ad oggi le coppie che avevano dato incarico ad AiBi, infatti, avevano adottato nella regione nord-orientale del Paese.

L’adozione per i bimbi di Haiti perché non sia una seconda Romania

Facilitare l’adozione internazionale degli orfani di Haiti: è questo il risultato del sondaggio lanciato su AiBi News lo scorso 19 gennaio in cui il 79% dei votanti si è detto favorevole alla proposta di snellire l’iter dell’adozione internazionale. A poche ore dal sisma, le famiglie di tutto il mondo avevano già espresso la volontà di aiutare questi bambini.

Appello di Vespa: rivedere il numero degli enti autorizzati

Puntata dedicata all’emergenza Haiti quella di ieri sera a “Porta a Porta”. Due ore di acceso dibattito sulle modalità di intervento da mettere in campo per tutelare i bambini di Haiti. Ma la puntata non si è focalizzata solo su Haiti, allargando gli orizzonti alle difficoltà dell’adozione internazionale.

Haiti: subito l’affido internazionale per la sicurezza dei minori

“Non c’è tempo da perdere. L’ennesimo caso di traffico di minori ha messo in evidenza che le autorità locali non riescono a garantire a migliaia di minori in difficoltà una condizione di sicurezza. Occorre aprire il canale dell’affido internazionale e realizzare così, con la stretta collaborazione delle autorità haitiane, un piano di emergenza per la sicurezza dei bambini.”

Arrestati 10 americani, presunti “ladri di bimbi” haitiani

Dieci americani sono stati arrestati mentre tentavano di trasferire illegalmente su un autobus 33 bambini haitiani attraverso il confine con la Repubblica Dominicana. Tutti membri della Chiesa battista dell’Ohio, gli americani si sono giustificati sostenendo di voler salvare dal caos seguito al terremoto i bambini orfani, di età compresa fra i 2 mesi e i 12 anni.

Arrivano in Italia i primi due bambini adottati da Haiti

Una notizia positiva per due fratellini di Haiti. L’adozione di una famiglia italiana, bloccata a causa di un cavillo burocratico da quasi 5 anni, si è finalmente sbloccata con il permesso di espatrio per Wilson e Patrik, che sono ospiti dell’ambasciata italiana di Santo Domingo, in attesa che i loro genitori li portino finalmente in Italia.

Consiglio d’Europa: respinta la bozza pro-adozione ai gay

Al Consiglio d’Europa è stata rinviata in Commissione la bozza che vorrebbe aprire la strada alle adozioni per le coppie gay e prefigura reati di opinione per chi esprime giudizi in tema. Sul tema dell’apertura delle adozioni alle coppie gay AiBi si era già espressa con il libro “Voglio una mamma e un papà.”

La Colombia apre le porte ai bimbi di Haiti con l’affido

La Colombia è il primo Paese dell’area sudamericana ad aprire un canale dell’affido temporaneo per i bambini di Haiti. L’Instituto Colombiano de Bienestar Familiar (ICBF) ha reso noto che, nell’ambito degli interventi di cooperazione e aiuto umanitario destinati alla popolazione di Haiti, ha dato al Governo locale la propria disponibilità ad accogliere i bambini colpiti dal sisma.

Un prestito di 5mila euro per le famiglie adottive

Via libera al fondo di garanzia per il prestito dei nuovi nati. Si tratta di un prestito garantito di 5mila euro a tassi agevolati che possono richiedere tutte le famiglie che hanno un bambino nato o adottato nel 2009, nel 2010 e anche nel 2011. L’iniziativa è diventata operativa con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del regolamento di attuazione.

AiBi a Save the Children: l’adozione è l’unica possibilità per i 20mila bambini abbandonati prima del sisma

“Come si può chiedere di bloccare le adozioni internazionali per i bambini di Haiti? Purtroppo si continua a fare confusione sul ricorso all’adozione come strumento fondamentale per garantire una famiglia ai minori abbandonati”. Così il Presidente di AiBi Marco Griffini commenta il comunicato di Save the Children in cui l’Organizzazione ha chiesto di bloccare le adozioni per i bimbi di Haiti.

3mila famiglie adottive disponibili ad accogliere i bambini di Haiti con l’affido temporaneo

“Si deve trovare una soluzione immediata per le migliaia di bambini a rischio ad Haiti; le notizie che si susseguono in queste ore rendono sempre più evidente la totale mancanza di sicurezza per migliaia di minori. Serve l’affido internazionale come strumento tempestivo per l’accoglienza dei minori; le nostre 3mila famiglie adottive sarebbero disposte ad accoglierli per qualche mese.”

Serve l’affido internazionale per i bambini di Haiti

“La crisi umanitaria di Haiti ha messo in luce che c’è un buco nelle misure di protezione dell’infanzia abbandonata e in difficoltà. Oggi sono percorribili, infatti, solo due strade: interventi di assistenza in loco da una parte, adozione dall’altra. Serve uno strumento tempestivo per l’accoglienza dei minori colpiti dalle calamità: l’affido internazionale.” E’ questa la proposta lanciata dal Presidente di AiBi Marco Griffini.

Cambogia: vale la vecchia legge per le 150 famiglie in attesa

Una notizia positiva per le circa 150 coppie con le pratiche già avviate in attesa di adottare un bambino in Cambogia. La CAI ha ricevuto una comunicazione formale da parte del Ministero degli Affari Esteri cambogiano con la quale si rassicura che le procedure pendenti relative alle coppie italiane saranno esaminate con il vecchio ordinamento giuridico.

Romania: tre anni per una nuova legge sulle adozioni

Saranno necessari circa tre anni per avere una nuova legge sulle adozioni in Romania. E’ questo uno dei dati emersi nel corso della riunione indetta dal responsabile dell’ORA Bogdan Panait, tenutasi lunedì 18 gennaio a Bucarest alla presenza del presidente della Federazione delle Organizzazioni per la Protezione dell’Infanzia, i rappresentanti delle associazioni di tutela dell’infanzia rumene e straniere.

Le adozioni diventano un reality

An Huy è un bambino bellissimo con gli occhi a mandorla: ride, piange, gioca e scopre la vita in braccio ad Annalisa che è la sua mamma adottiva. Perché ci sono bambini “che nascono dalla pancia, e altri che nascono dal cuore”, come dice Annalisa, con una frase che chiunque abbia adottato un figlio sa che prima o poi forse utilizzerà, per spiegare a questi bambini venuti da lontano di quale “maternità speciale” siano il frutto.

L’accordo italo-russo per le adozioni è entrato in vigore

E’ definitivamente entrato in vigore, lo scorso 21 dicembre, l’accordo firmato dal governo italiano e quello russo in materia di adozioni internazionali. Giovedì 4 febbraio si terrà una riunione nella sede della Commissione, estesa ai rappresentanti degli enti autorizzati che operano nel Paese, per individuare le novità introdotte dall’accordo relative alle procedure adottive.

Appello dalla direttrice dell’orfanotrofio: “Venite ad adottare gli orfani di Haiti”

“I piccoli già affidati ad europei, americani e canadesi lascino Haiti come rifugiati o con uno status di emergenza”: è questo l’appello disperato di Dixie Bickel, direttrice dell’orfanotrofio “God’s Littlest Angels”. I documenti per le adozioni sono andati distrutti. “Non c’è modo per i parenti di poterli riconoscere, non esiste nessun tipo di sistema che renda possibile un riconoscimento”.

Un piano straordinario per gli orfani di Haiti

Il dramma nel dramma: è quello dei bambini di Haiti ai quali il terremoto ha tolto tutto. Neanche gli orfanotrofi sono rimasti in piedi, per questo il presidente della Commissione per le adozioni internazionali (CAI) Carlo Giovanardi ha parlato di un grande piano di adozioni, successivo ad un censimento che serva a capire quanti sono i bambini sopravvissuti ad Haiti dopo il sisma e soprattutto quanti di essi siano rimasti completamente soli al mondo.

Una lista di attesa all’insegna della trasparenza

Nel 2010 rinasce e si rinnova la parte dedicata all’adozione internazionale del sito, arricchendosi di informazioni e contenuti con la nuova e aggiornata sezione “lista di attesa”. Per garantire maggiore chiarezza e rendere ancora più trasparenti le fasi dell’iter adottivo, si potranno visualizzare le informazioni relative al contesto socio-politico dello stato e le sue caratteristiche.

La mia Prima Comunione: un regalo davvero significativo

Per una ricorrenza speciale, la Prima Comunione, Giulia non ha ricevuto il solito braccialetto d’oro o una penna d’argento ma un regalo significativo: un’adozione spirituale. Ha così scoperto l’amicizia di Ermeline, una bambina congolese ospite di uno dei Centri in cui lavora lo staff di AiBi a Kinshasa.

Un buco da 50 milioni

Un esercito di bambini invisibili: quasi 51 milioni che non hanno nessun diritto perché non sono mai stati registrati a un’anagrafe. Un buco che inghiotte le vite di 22 milioni di bambini in Africa, 28 in Asia, 1,3 milioni in America Latina e Caraibi e 400mila nell’ex blocco comunista. Lo riporta oggi un interessante reportage pubblicato sul Venerdì di Repubblica.

Nuova rubrica delle adozioni: é arrivata la cicogna

Una nuova rubrica per conoscere le storie delle famiglie che hanno adottato un bambino e seguire, di volta in volta, la cicogna che compare e “viaggia” sul sito di AiBi nel momento esatto in cui un figlio adottivo entra a far parte della sua famiglia. Anna è la prima bimba arrivata nel 2010; con i suoi genitori è da poco rientrata dalla Federazione Russa.

Haiti: il Paese in cui i bambini nascono già ultimi

Sono salvi i 600 bambini ospiti dell’unico orfanotrofio di Haiti, situato lontano dall’epicentro del sisma; lo riferiscono le fonti locali delle associazioni presenti nel Paese. Padre Rick Frechette, sacerdote e medico in prima linea, direttore di Nuestros Pequenes Hermanos Haiti sta coordinando i soccorsi con il suo staff locale per portare un aiuto ai bambini colpiti dal terremoto.

Nepal: CNFN risponde alla richiesta di maggiore trasparenza

Il Child NGO Federation Nepal (CNFN) – organismo per la protezione dell’infanzia nepalese composto da rappresentanti delle istituzioni, direttori degli orfanotrofi e delle ONG – ha risposto all’appello promosso dall’Ambasciata tedesca in Nepal insieme ad altri 12 rappresentanze occidentali – tra cui l’Italia – per fare chiarezza sui problemi dell’adozione internazionale.

Happy Mais è diventato il gioco della Befana

E’ stato l’Happy Mais il gioco più richiesto e regalato insieme alla calza della Befana. Un successo inaspettato per il prodotto solidale ed ecologico presentato nella vetrina del negozio online AiBiShop, pensato e realizzato appositamente per i bambini e le loro famiglie.

Treviso: bimba down insultata al ristorante

“Quando si hanno dei figli mongoli è meglio restarsene a casa” : è questa la frase con cui il cliente di una pizzeria di Treviso ha apostrofato i genitori di una bambina down. Un uomo seduto vicino al tavolo della bambina si è sentito infastidito dalla sua presenza ed ha esternato così la sua intolleranza con la frase razzista.

Fiocco azzurro per Yao Lei: un bambino davvero speciale

Enza e Paolo sono tornati dalla Cina da poco più di quindici giorni con il figlio adottivo, Yao Lei, nella loro casa in provincia di Pavia, ma sembra che vivano insieme da una vita. Yao Lei potrebbe essere uno dei 40 milioni di bambini abbandonati nelle campagne dai genitori ai nonni, trasferitisi a Pechino in cerca di un lavoro e una nuova, promettente, vita.

San Paolo, Brasile: quando nero è bello

Una lezione di accoglienza dallo stato brasiliano di San Paolo. Mentre in Italia esistono Tribunali per i minorenni che emettono ancora “decreti di idoneità razzisti” in cui le coppie possono scegliere il proprio figlio in base al colore della pelle, le coppie brasiliane non chiedono più l’adozione di bambini in base a caratteristiche somatiche.

Rapporto adozioni 2009: calano le idoneità

E’ stato pubblicato sul sito della Commissione per le Adozioni Internazionali (CAI) il Rapporto statistico contenente i dati relativi alle adozioni. Il 2009 si chiude con 3.964 bambini adottati, 13 in meno rispetto al 2008. Uno dei dati più significativi riguarda le domande di disponibilità all’adozione, rispetto alle quali la CAI ha confermato la notizia di un andamento decrescente delle domande presso i Tribunali per i minorenni italiani.

Accolto l’esposto di AiBi sui “decreti razzisti”

E’ stato accolto dalla Procura Generale della Repubblica l’esposto di AiBi contro i cosiddetti “decreti razzisti”. Tutto era nato da un decreto emesso il 12 giugno 2009 dal Tribunale per i Minorenni di Catania che aveva ritenuto idonea all’adozione una coppia, nonostante questa si fosse dichiarata non disponibile ad accogliere bambini “di pelle scura o diversa da quella tipica europea”.

Francia e Italia: calano le adozioni internazionali

Il sito del governo francese ha diffuso i dati delle adozioni internazionali concluse dalla Francia nel 2009. Sono stati 3.017 i bambini accolti (3.271 nel 2008, 3.166 nel 2007); la Francia si posiziona così tra i quattro principali Paesi di accoglienza di minori accolti all’estero dopo gli Stati Uniti, l’Italia e la Spagna.

Cambogia: si apre uno spiraglio

“Nulla è stato lasciato intentato per far presente alle autorità cambogiane le giuste attese delle coppie italiane”. Così ha dichiarato Daniela Bacchetta, vicepresidente della Commissione per le adozioni internazionali (CAI), per fare chiarezza sulla situazione delle aspiranti famiglie adottive in Cambogia.

Uruguay: sempre più difficile adottare

L’Uruguay ha approvato una nuova legge (n.18.590) per migliorare il sistema di cura dei minori allontanati dalla loro famiglia e di quelli abbandonati. L’adozione internazionale viene fortemente sacrificata in quanto si stabilisce che gli aspiranti genitori adottivi debbano risiedere per sei mesi in Uruguay per poter conoscere il bambino nel suo ambiente.

Ho tre pagine di compiti da fare! Mi aiuti?

“Caro sostenitore, a scuola la maestra continua a darmi un sacco di compiti con le operazioni di matematica. Per le vacanze di Natale mi ha dato tre pagine piene di calcoli da finire..mi puoi dare una mano a farli?” Sono queste le parole di Juan, un bambino boliviano di otto anni ospite di un istituto di La Paz.

La Cambogia traccia la strada per i “Paesi a rischio”

Trova spazio oggi nelle pagine del quotidiano “Avvenire” un ampio servizio sulle adozioni internazionali in Cambogia in cui è stata riportata la petizione rivolta al Presidente Giorgio Napolitano da un gruppo di aspiranti genitori adottivi; l’appello, riportato da AiBi News lo scorso 15 dicembre, ha già raggiunto più di 6mila adesioni.

Inchiesta sconvolgente della BBC sugli istituti rumeni

Un’inchiesta dell’emittente britannica BBC ha messo in luce le condizioni di estrema trascuratezza e abuso in cui vivono minori e giovani in alcuni istituti della Romania. A vent’anni dalla caduta del regime di Ceausescu la vita non è cambiata per centinaia di minori abbandonati negli orfanotrofi del Paese.

La crisi fa paura: crescono le rinunce alle adozioni

I riflessi della crisi si vedono anche nel mondo delle adozioni. Difficoltà economiche e precarietà del lavoro hanno spinto le coppie a mettere da parte il sogno di avere un figlio. Nel 2009 ha rinunciato il 2%-5% delle coppie già in possesso del decreto di idoneità per l’adozione

Un premio per l’iscritto 6mila al Forum di AiBi

Il 2010 si apre subito con un importante traguardo raggiunto: il primo dell’anno si è iscritto al Forum di Ai.Bi. il numero 6mila. Il Forum è diventato un vero e proprio punto di riferimento per gli utenti del Sito, un faro che fa luce sulle informazioni non sempre chiare del mondo delle adozioni internazionali.

130mila letterine per esaudire i sogni dei bambini abbandonati

Sarà disponibile ancora per tutte le festività natalizie la pubblicazione “Io ci credo che esisti”: una raccolta di oltre 130 mila letterine indirizzate a Babbo Natale dai bambini che credono nel loro eroe dalla barba bianca. Il libro permetterà di sostenere i progetti di Ai.Bi. a favore dell’infanzia abbandonata e in difficoltà familiare.

La campagna “Magia nera” a Canale 5

La conduttrice Federica Panicucci ha ospitato, mercoledì 9 dicembre, il presidente di Ai.Bi. Marco Griffini negli studi di Mattino5 per parlare del fenomeno dei bambini stregone e la campagna promossa dall’associazione per sostenerli.

L’accusa di stregoneria è la più grave violazione dei diritti

Dal 1990 ogni anno l’Unione internazionale degli avvocati si riunisce per denunciare un caso particolarmente grave di violazione dei diritti umani. L’accusa di stregoneria nei confronti di un bambino rappresenta una delle più pesanti forme di violazione dei suoi diritti. Ne parla l’avvocato Cherine Luzaisu, originario della Repubblica Democratica del […]

Bambini stregone, per saperne di più. Come salvarli

I piccoli dannati del Congo, un esercito di innocenti che ha il disperato bisogno di riappropriarsi dell’infanzia dopo aver subito l’allontanamento dalla famiglia, le persecuzioni dei predicatori-pastori, il disprezzo della comunità.
Cosa può salvarli? Cosa possiamo fare per aiutarli?

Ruby può sentire i suoni del mondo. Grazie ai sostenitori!

Ruby ha tagliato il suo traguardo più importante. E’ tornata a sentire dopo essersi sottoposta a un delicato intervento, reso possibile grazie alla generosità dei sostenitori di Ai.Bi. La bambina, nata con gravi problemi alla vista e all’udito, vive in un istituto dello Sri Lanka con cui collabora lo staff locale di AiBi, il “Village of hope” di Batticoloa.

Unione Europea: riconosciuto il diritto alla famiglia ai bambini abbandonati rumeni

Un primo ma importante passaggio per garantire una famiglia ai bambini abbandonati della Romania. Il Parlamento Europeo ha ritenuto ammissibile la petizione, presentata da AiBi lo scorso 30 luglio, con cui l’associazione aveva chiesto che il Parlamento stesso si attivasse con ogni strumento per spingere il governo di Bucarest a modificare la legge sull’adozione e riaprire così le adozioni internazionali.

Bambini stregone, per saperne di più. Ecco cosa provano

Cosa prova un bambino accusato di stregoneria? Quali sono le paure che gli trasmettono le persone, anche quelle più care, convinte di avere vicino un indemoniato? Abbandono, disprezzo, senso di colpa: sono questi i sentimenti che animano le giornate di un bambino allontanato dalla sua famiglia con l’accusa di attirare il malocchio sul tetto domestico.

Tagliare gli enti autorizzati: la strada indicata dalle famiglie

Le famiglie hanno indicato la strada da seguire per migliorare il sistema dell’accoglienza familiare e districarsi nel ginepraio di enti che operano nel campo delle adozioni internazionali: ridurre il numero degli enti autorizzati. E’ questo l’inatteso risultato del sondaggio pubblicato sul sito di AiBi il 9 dicembre 2009, in cui il 72% dei votanti si è detto favorevole alla proposta di ridurre il numero degli enti autorizzati.

130mila letterine per esaudire i sogni dei bambini abbandonati

Letterine a Babbo Natale, le ha “recapitate” Poste Italiane venerdì 18 dicembre all’ufficio postale di Piazza San Silvestro, dove sono arrivati i sogni di migliaia di bambini. Un cinghiale da mangiare il 25 dicembre, un premio milionario, una bicicletta, un cavallo. Si stima che arriveranno oltre 130 mila letterine.

L’Ungheria si allinea ai Paesi che favoriscono l’adozione di bambini con bisogni speciali

Anche l’Ungheria si allinea ai Paesi che scelgono di destinare all’adozione internazionali i bambini con più bisogno di aiuto, ovvero quelli che non riescono a trovare una famiglia nel loro Paese. Essendo ben consolidate le adozioni nazionali, in adozione internazionale andranno bambini con età superiore agli 8 anni, gruppi di fratelli, bambini con problemi fisici o psichici.

Bambini stregone, per saperne di più: l’accusa

“Mi rifugiai nell’angolo più lontano della capanna, l’angolo più nascosto, in ombra, perché nessuno potesse vedermi. Quel giorno avevo da poco compiuto otto anni, e non lo dimenticherò per tutta la vita. Fu il giorno in cui diventai un bambino stregone.”

La Francia rafforza il progetto volontari per l’adozione. L’Italia resta a guardare.

La Francia ha dato grande slancio al progetto dei volontari per l’adozione internazionale, un’originale iniziativa per dare linfa al sistema. Si tratta di giovani impegnati in interventi di solidarietà e missioni destinate a porre le condizioni per garantire una famiglia ai bambini abbandonati che vivono nei Paesi in via di sviluppo; in meno di un anno l’attività si è estesa in 8 Paesi.

Tanzania, adozioni: richiesti tre anni di residenza nel Paese per adottare

Il Parlamento della Tanzania ha approvato, lo scorso 6 novembre 2009, il Child Act, ovvero una legge che intende regolamentare le misure per far fronte alle situazioni di abuso vissute dall’infanzia nel Paese. Si tratta della prima legge che mira a definire un framework legale con tutte le misure di protezione dei minori, colmando così le lacune di una legislazione di settore ancora legata al periodo coloniale.

Guatemala: il Consiglio nazionale per le Adozioni è sulla strada giusta

Il Consiglio Nazionale per le Adozioni (CNA), l’autorità centrale del Guatemala, aveva annunciato una nuova era delle adozioni internazionali. E così è stato, stando a quanto ha dichiarato Anna Marie Crine, rappresentante della Conferenza di Diritto internazionale de l‘Aja in visita a Città Guatemala per monitorare lo sviluppo del sistema adozioni.

Fiocco azzurro per Javier e Giovanni: i primi due figli dal Messico

Michelina e Franco Amati sono rimasti in Messico tre mesi e mezzo, come prevede l’iter adottivo del Paese, eppure nemmeno per un giorno della loro lunga permanenza a Guadalajara la coppia ha avuto il desiderio di tornare con Javier (10 anni) e Giovanni (9 anni) in Italia. “Stare con Javier e Giovanni nel loro Paese è stato importante.

Romania: Panait non si arrende e chiede la riapertura delle adozioni

A sei settimane dalla decisione del Governo rumeno di respingere il memorandum per la riapertura delle adozioni internazionali, il numero uno dell’Ufficio adozioni Panait ha presentato un nuovo disegno di legge per la modifica della normativa sulle adozioni. Panait ha parlato dell’esigenza di rivedere la legge 273, rendendo possibile l’adozione di un minore abbandonato rumeno per i cittadini rumeni residenti all’estero.

Bambini stregone, per saperne di più. La storia di Sunda

“Mi hanno buttato nell’acqua e mi tenevano sotto senza respirare, con la forza. Dopo poco sono svenuto e mi hanno tirato fuori. Quando mi sono svegliato hanno detto che non ero ancora pulito e hanno iniziato a picchiarmi. Dopo qualche girono mi si sono gonfiati i piedi e facevo fatica a camminare. Così hanno deciso di dondolarmi sul fuoco: mi sembrava di morire. Mi chiamo Sunda ma il mio appellativo è “Stregone”.

Dall’Albania fiocco azzurro per Elvin: i pionieri dell’adozione

Annamaria e Salvatore sono stati definiti i “pionieri delle adozioni” dall’Ambasciatore italiano in Albania perché sono stati i primi genitori ad accogliere un bambino nell’istituto per bambini e adolescenti di Scutari. “E come Elvin abbiamo conosciuto molti altri bambini, non più piccoli, che sognano ogni giorno di essere adottati da una mamma e un papà.”