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“Maladozione”: Cagliari, 20 coppie adottive bloccate da 10 mesi. Motivo? La sospensione dei bandi comunali

Non era già abbastanza lungo l’iter adottivo? Ora ci si mette anche l’inefficienza del servizio pubblico. È la “Maladozione”, fenomeno documentabile anche a livello di ente locale. È la volta del Comune di Cagliari, dove diverse coppie adottanti sono nel limbo da 10 mesi. Il Comune ha bloccato gli studi di coppia, con conseguenti rallentamenti nei servizi che gli enti autorizzati prestano alle famiglie.

Pisapia e le adozioni agli omosessuali: demagogia allo stato puro! Il vero problema è ridare speranza alle famiglie

La cosa più inutile e insulsa è preoccuparsi di un problema che riguarda poche decine di individui, quando nel 2012 è scoppiata la crisi dell’adozione internazionale evidenziata da un crollo delle idoneità pari al 49% (2006-2011) e dell’adozione nazionale, manifestata da un calo delle domande di disponibilità pari al 35% (2006-2010). Come dire: mettiamo da parte i veri problemi (il ritiro di migliaia di coppie dall’adozione) e puntiamo su quelli che procurano voti e consensi.

Le adozioni internazionali e i “signori” della Regione Lazio: ecco perché si allontana la gratuità. Chi crede più al servizio pubblico?

Guardiamo alla crisi delle adozioni internazionali e lanciamo una provocazione. Stando ai dati diffusi dai media nazionali, con il totale annuo dei soldi percepibili da un Consigliere regionale del Lazio grazie al sistema di spartizione, quante adozioni internazionali si sarebbero portate a termine? Basterebbe fare un calcolo sulla cifra complessiva dei fondi illecitamente spartiti, 21 milioni di euro. Il risultato è che si sarebbero potute svolgere, negli ultimi 19 mesi, più di 1000 adozioni internazionali.

Riccardi: “Perché l’adozione internazionale dovrebbe essere espressione della politica estera dell’Italia? Con tutte le adozioni che facciamo va bene così com’è”

«Le attività svolte dalla Commissione per le adozioni internazionali nel corso degli anni hanno portato a concreti risultati e a successi sia sul piano interno che internazionale – scrive Riccardi -. Tale circostanza è confermata dai dati trasmessi dagli Uffici dai quali emerge che l’Italia è, attualmente, il primo Paese europeo per numero di accoglienza di minori, secondo nel mondo solo agli Stati Uniti d’America».

Adozioni internazionali, Romania: la CAI designa come referente unico l’ente pubblico ARAI Piemonte. Ma è davvero la scelta giusta?

La Commissione per le Adozioni Internazionali è all’opera con l’autorità centrale della Romania, l’Ufficio Rumeno per le Adozioni, allo scopo di applicare la nuova normativa in vigore dal 7 aprile 2012. Ma designare come referente un ente pubblico è davvero la scelta giusta? Qual è il valore aggiunto di ARAI Piemonte che, in Romania come in tutti gli altri Paesi, non dispone di personale proprio ma si affida a consulenti retribuiti per ogni adozione effettuata (cottimo)?

Roma: Commissione Bicamerale per l’Infanzia, presentata la proposta di Ai.Bi. contro la crisi dell’adozione internazionale. Sen. Serafini: “Un Paese che non crede nelle adozioni internazionali è un Paese debole!”

ROMA, 18 settembre 2012 – Con la presentazione in Commissione Bicamerale per l’Infanzia della proposta di riforma della legge 184/1983, elaborata da Ai.Bi. per più adozioni internazionali e più famiglie adottive, è iniziata la fase di confronto istituzionale sui sei punti della riforma. La proposta presentata dalla delegazione di Ai.Bi. – composta da Marco Griffini, Presidente, dall’avv. Enrica Dato dell’Ufficio Diritti dei Minori e da Marzia Masiello, Relazioni Istituzionali – è stata accolta con grande interesse e attenzione dai membri della Commissione.

Aumentare le adozioni internazionali: è “porsi ambiziosi obiettivi” o “perseguire un grande atto di giustizia”? 2° puntata

Ben si guarda Ai.Bi. dal dichiarare che il minimo comun denominatore dell’adozione internazionale sia l’umanitarismo. Per questo poco si comprende come mai il dott. Gosso abbia voluto calcare la mano sul tema. È intenzione di Ai.Bi. semmai comunicare il seguente concetto: l’adozione non è questione di umanitarismo né certo di pura solidarietà, bensì è il più grande atto di giustizia che la persona umana possa compiere nella vita e come tale dovrebbe essere riservato ad ogni bambino.

Il Manifesto di Ai.Bi.? Un proclama irragionevole e allarmante (Gosso, ex presidente aggiunto di Cassazione). Il documento di Gosso? Un’accozzaglia di inesattezze e imprecisioni (Griffini, presidente di Ai.Bi.). Botta e risposta: il sistema è in crisi, sì o no? (1 puntata)

9 agosto 2012: Pier Giorgio Gosso, ex presidente onorario aggiunto della Corte di Cassazione, elabora un documento nel quale indirizza attacchi, stroncature e duri commenti al Manifesto Oltre la Crisi che Ai.Bi. ha lanciato a maggio per una riforma delle adozioni internazionali. Subito il documento viene ripubblicato dai siti internet di svariate onlus e associazioni, e inviato dall’Associazione ANFAA all’attenzione del presidente di Ai.Bi. Marco Griffini. Apriamo oggi il dibattito.

Disegno di legge PDL: via le adozioni internazionali dai Tribunali per i Minorenni

Lo prevede un disegno di legge delega targato Pdl, il DDL 3323, di iniziativa della senatrice Alberti Casellati con i colleghi Caliendo e Benedetti Valentini, comunicato il 29 maggio scorso. I tre senatori chiedono di «trasferire le competenze giurisdizionali civili e amministrative in materia di minori, attualmente attribuite al tribunale per i minorenni, a nuove sezioni specializzate in materia di persone e famiglia».

Francia, bufera sulle adozioni: il primo ministro vuole estenderle alle coppie omosessuali. Poche migliaia di individui riescono a oscurare i diritti di milioni di figli abbandonati?

È  di martedì 11 settembre l’intervista rilasciata al quotidiano francese La Croix da un ministro del governo francese, la Guardasigilli Christiane Taubira, nella quale sono state fatte bollenti anticipazioni su un testo di legge avviato dalla nuova compagine socialista di Hollande-Ayrault. Ebbene, i neo-eletti intendono estendere le adozioni anche alle coppie dello stesso sesso, in esecuzione del principio di uguaglianza.

Importante sentenza della Corte d’Appello di Ancona: la kafala deve essere riconosciuta anche per i cittadini italiani se pronunciata da un’autorità dello Stato di origine

Mentre in Italia persiste un vuoto normativo che non consente di coordinare l’istituto della kafala islamica con le leggi vigenti, la Corte d’Appello di Ancona, con una coraggiosa pronuncia del novembre 2011, ha riconosciuto il diritto di ingresso in Italia, attraverso il ricongiungimento familiare, ad un bambino in kafala a carico di cittadini italiani.

AAA Cercasi famiglia affidataria!

Cerchiamo una famiglia affidataria per Nicola! Nicola è un ragazzino di 16 anni sensibile e responsabile. Ha un atteggiamento fiducioso e ottimista nei confronti della vita. Con l’ingresso nell’età adolescenziale sono scaturite delle difficoltà nella relazione con la madre – sofferente dal punto di vista psicologico – che con il tempo si sono acuite sempre di più. Oggi è diventato impossibile per loro continuare a vivere assieme. Il papà di Nicola dopo la separazione dalla moglie che è avvenuta diversi anni fa, non si è più occupato del figlio.

La guerra in Siria fa strage di bambini

Sarebbero 1122 i minori in Siria all’inizio del conflitto, nel marzo scorso. Lo denunciano i Comitati di sicurezza locali, secondo quanto riporta al – Arabiya. Il bombardamento di Aleppo da parte dell’esercito fedele ad Assad.

La crisi si batte con un euro: l’innovativa formula del sostegno senza distanza di Ai.Bi.

Il sostegno a distanza è in crisi. Lo scenario non è confortante: stanno sempre più diminuendo i sostenitori e le spese di solidarietà sono le prime ad essere tagliate. Come ovviare a tutto questo? Con il sostegno senza distanza di Amici dei Bambini! Basta solo un euro al mese, dodici euro all’anno, per stare dalla parte della solidarietà e non rinunciare ad aiutare tanti bambini abbandonati.

La grande novità della solidarietà: nasce il sostegno senza distanza. Da oggi ogni barriera viene eliminata.

E’ on line il nuovo sito di Amici dei Bambini dedicato al sostegno senza distanza. Quale nome era più sbagliato infatti del “Sostegno a distanza”? Il termine distanza significa “sta’ lontano da me”, “non ti avvicinare”; tutto il contrario di ciò che dovrebbe realizzare questo stupendo strumento di “vicinanza” a chi ha bisogno di un aiuto capace di andare ben oltre il semplice concetto di solidarietà.

Adozioni in tempi brevi: l’idoneità in sei mesi e mezzo

6 mesi e mezzo: questo è il termine perentorio previsto dalla proposta di legge di Ai.Bi. per il rilascio del decreto di idoneità. Un passo avanti epocale se si considera che oggi, in assenza di termini perentori, le tempistiche si dilatano anche fino a due anni. L’articolato di legge presentato lo scorso 29 agosto nell’ambito del XXI Incontro delle Famiglie di Ai.Bi. a Monte Colombo apre la possibilità di una nuova accoglienza: più famiglie e più adozioni. Da dove iniziare?

Giuda ha veramente tradito Gesù? Dibattito sulla figura di Giuda fra teologi e famiglie adottive e affidatarie

Questa e altre le domande risuonate nel Teatro Leo Amici del Piccolo Paese del Lago di Monte Colombo, nella Giornata organizzata da Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini e dal movimento di famiglie La Pietra Scartata. Marco Griffini, presidente di Ai.Bi., sforzandosi di trarre Giuda fuori dal “mito del traditore” cerca di entrare nella vicenda umana dell’Iscariota, per cogliere il significato che potrebbe avere oggi la sua figura alla luce della spiritualità dell’adozione, patrimonio esclusivo di A.Bi.

Adozioni internazionali, più brevi, meno costose e soprattutto… possibili. Ai.Bi. presenta la proposta di legge per riformare il sistema

Rivoluzione anno zero, si parte. Finito il lavoro di stesura del testo di legge, il pool di Ai.Bi. inizia il processo di diffusione e condivisione dell’articolato completo di riforma delle legge 184 del 1983 presso l’opinione pubblica politica e il parlamento italiano. Una riforma per dare speranza alle famiglie e invogliarle a tornare all’adozione: «Avete in mano lo strumento di rivoluzione del sistema delle adozioni interazionali», ha esordito Marco Griffini.

Silvia Kramar: ho scelto di adottare una bambina non vedente e vi spiego che cosa mi è successo

Ha nove anni, non ci vede, ma va in bicicletta… ecco come Silvia Kramar ci presenta la sua piccola Lili. Silvia, giornalista italo-americana, un vulcano di energia, ma sopra ogni cosa una mamma adottiva, single. Fin da piccola coltiva il seme dell’accoglienza, cresce conservandolo con cura e attenzione e quando arriva il momento di metterlo a dimora si accorge che il terreno non è adatto e che forse non lo sarà mai.

Riforma dell’adozione internazionale, togliere la sofferenza dalle procedure di adozione: il binomio operatore-famiglie garantisce il perfetto accompagnamento

La Settimana delle famiglie organizzata da Ai.Bi. non tarda a lanciare idee e ad accendere il dibattito. La prima sessione dei lavori entra nel vivo e insiste sul tema di un iter adottivo nuovo e di una nuova cultura dell’adozione, quella dell’accompagnamento, da contrapporre a quella cultura negativa che oggi decima le possibilità di accogliere in famiglia un bambino abbandonato.

Le quattro proposte per superare la crisi dell’accoglienza

Montecolombo, Rimini, 26 agosto 2012 – Per combattere la crisi che vede un allarmante allontanamento delle famiglie dall’adozione occorrono più famiglie e più bambini. La proposta studiata da Ai.Bi. per la riforma della legge 184/1983, che sarà presentata mercoledì 29 agosto a Monte Colombo (Rimini), può permettere di realizzare più adozioni internazionali, più veloci e meno costose, fino alla totale gratuità per le famiglie di reddito più basso.